Giovedì 10 febbraio 2011 primo incontro organizzativo al Caffé Naima in via Rossetti
alle 19.00. Coinvolgi altre persone e facciamo squadra assieme per una Trieste migliore!
Stiamo costruendo un gruppo di persone motivate che vogliono dare il loro contributo attivo al cambiamento.
Vogliamo una Trieste più attiva, dinamica, dove sviluppare nuove idee, ricerche e imprese e pensiamo che non possa che partire dalla gente con l’aiuto di tutti: anche un piccolo contributo di tempo, di idee ed energie può essere decisivo.
Chi cerchiamo?
Vogliamo essere chiari: non cerchiamo hostess o persone che consegnino banalmente dei volantini, ma intelligenze, dialogo, idee e voglia di fare per partecipare ad un progetto strutturato con obbiettivi precisi.
Cosa fare?
Si può fare molto anche dedicando poco tempo, se ben organizzati. Offriamo a tanti giovani (ma non solo!) formazione, contatto diretto con il candidato e la squadra che ne cura la campagna: un’ottima occasione per apprendere tecniche di comunicazione e partecipare a progetti mirati di ricerca.
Lascia il tuo nominativo e un recapito se sei interessato. Ti contatteremo per spiegarti meglio i livelli di coinvolgimento e cosa fare, in modo da organizzare al meglio la squadra a partire dalle tue esigenze e dal tempo che puoi mettere a disposizione.
Oggi non ce la faccio a venire, ma riguardo l’incontro di Roiano: Le case popolari sono oramai molto numerose soprattutto da via della Tesa – S. Giacomo
(via del Veltro/Mulino a Vento) verso la parte Est della città: via Valmaura, Poggi Paese, via
Flavia, Borgo S. Sergio, Altura, Rozzol, quindi forse è un argomento più sentito in altre
circoscrizioni, ma certo l’Ater ha i dati in tal senso.
Mi è piaciuta l’idea “policentrica” delle zone pedonalizzate; non so viceversa se è il caso di
accennare espressamente agli “obblighi” conseguenti alle realizzazioni di nuovi parcheggi, o
se non sia meglio parlare della possibilità data ai cittadini di parcheggiare senza dover
infrangere la legge.
A me sembra che rispetto il passato vi siano meno spazi di gioco non controllato per i
ragazzi, sono spariti molti campetti da basket dei rioni, solo a S. Giacomo c’è un campo per
lo skate board o altri giochi analoghi, in abbinamento ai parcheggi si può forse pensare
anche a questo.
I lamentati problemi di pulizia potrebbero portare a sostenere la presenza dei vigili di
quartiere (oltre ai netturbini!), in una città di anziani il senso di sicurezza potrebbe essere
coniugato con il rispetto dell’obbligo di liberare i marciapiedi dalle deiezioni canine, e si
romperebbe un po la consuetudine di non riconoscere al predecessore politico di segno
opposto di aver fatto anche qualcosa di positivo.
In tal senso non so come i cittadini sentano Di Piazza: personalmente non mi piaceva per
nulla appena eletto, con gli anni si è un po’ smarcato dalle logiche dell’appartenenza al
gruppo politico che rappresentava, secondo me non andrebbe “demonizzato”, anzi – pur
avendo lui fatto scelte non condivisibili ecc. ecc. – andrebbe forse spesa una parola per la
sua vicenda politica (mi sembra un po’ abbandonato dai suoi, dopo averli ben serviti con 4
mandati – se non erro – fra Muggia e Trieste).
Secondo me in generale le persone han più che mai bisogno di “sognare”: di sentire un
progetto o a più ampio respiro o di maggior durata nel tempo (o entrambi!) per uscire dal
pantano politico attuale, quindi al ritorno alla grandezza di Trieste va dedicato un po ‘di
spazio, il particolare va cucito nel tutto più ampio, o come riportava Realacci nel motto di
Legambiente “pensare globalmente agire localmente”.