Sabato 19 febbraio Roberto Cosolini, candidato sindaco del centrosinistra, comincia la sua passeggiata attraverso S. Giovanni proprio dal tassello che manca e che i residenti rivendicano fortemente: il cuore, la piazza, lo spazio urbano fulcro della socialità e delle attività produttive.
Piazzale Gioberti è oggi capolinea di tre linee dell’autobus nonché snodo del traffico verso l’altipiano: una zona di passaggio e non di sosta (se non temporanea e selvaggia per le auto). «La chiesa di S. Giovanni Decollato, chiusa da oltre un anno causa infiltrazioni al tetto con i fedeli hanno trovato riparo in una tensostruttura, è un po’ il simbolo di questo rione» ha commentato Cosolini «S. Giovanni ha ancora una sua forte identità, esiste un attivissimo associazionismo, ci sono spazi e risorse che vanno razionalizzati e sfruttati meglio per evitare di depauperare una realtà preziosa come questa». Successivamente Cosolini ha fatto visita ad alcune case di riposo della zona, apprezzando gli altissimi standard garantiti da queste strutture.
Durante l’incontro con i rappresentanti delle associazioni e di un nutrito gruppo di cittadini il candidato sindaco ha ascoltato le lamentele dei residenti e fatto tesoro delle possibili soluzioni proposte da chi quotidianamente vive nel rione. In particolare ci si è concentrati sul problema dei parcheggi – le macchine dovrebbero trovare posto a prezzi calmierati nell’ex rimessa dei tram e sul lastrico solare de Il Giulia – e sulla necessità di una maggior tutela delle aree verdi da una cementificazione selvaggia e sregolata.
L’animata riunione con alcuni consiglieri d’istituto, insegnanti e genitori delle scuole del comprensorio di S. Giovanni ha portato alla luce l’impellente necessità di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici, in particolare della palestra Vascotto di Via Giulia.
Alla fine di una mattinata molto intensa Roberto Cosolini ha voluto ringraziare «tutti coloro che hanno reso possibile questa serie di colloqui così proficui e ricchi di stimoli per chi dovrà prendersi carico dell’amministrazione comunale».
Questo il videoracconto dell’uscita: