Lo sforzo per sensibilizzare e indirizzare i singoli cittadini, enti, associazioni e articolazioni della comunità locale nel suo complesso, “incoraggiando” tutti a compiere una decisa “virata” di usi e abitudini verso una “mobilità sostenibile” votata a una miglior qualità della vita in città, a tal fine puntando a un maggior utilizzo del trasporto pubblico, della bicicletta e del camminare, promuovendo altresì piani e progetti tali da favorire queste modalità di trasporto, e quindi sollecitando investimenti pubblici per le necessarie infrastrutture: di tutto ciò consiste la “Settimana Europea della Mobilità” (SEM)
Aderendo a questa iniziativa l’Amministrazione comunale vuole sottolineare l’importanza e l’ormai indifferibile urgenza di rafforzare anche a Trieste quei diversi modi di vivere e attraversare la città che sono ormai, e via via sempre più, ampiamente diffusi nelle principali città europee, quali l’uso della bicicletta, del trasporto pubblico, del camminare a piedi, abitudini non secondarie per conseguire un deciso miglioramento non solo della viabilità ma anche dell’aria che respiriamo, oltre che utili a favorire migliori condizioni generali di movimento ai cittadini disabili.
Fin dal suo insediamento, l’anno scorso, la Giunta Cosolini ha aderito convintamente a questa iniziativa europea, assumendola anche come un’occasione per fare il punto e per comunicare ai cittadini lo stato dei progetti e dei programmi per la mobilità sostenibile a Trieste.
La SEM, infatti, ben si inserisce nelle linee programmatiche del Sindaco, che prevedono la riduzione del ricorso ai mezzi privati a favore dello sviluppo della mobilità pubblica, ciclabile e pedonale, e della tutela degli utenti più deboli dello spazio urbano con particolare attenzione ai diversamente abili. Si tratta quindi di un’importante occasione non solo per ribadire gli impegni assunti da questa Amministrazione, e concretamente tradotti in numerosi progetti (dal bike sharing, alla previsione di nuovi percorsi ciclabili nel centro e sulle rive, fino alle proposte contenute nel nuovo Piano generale del traffico di prossima approvazione, e all’adesione alla campagna #Salvaiciclisti), ma anche e soprattutto per dimostrare la volontà di stabilire più fertili e continue relazioni con l’Europa e le iniziative da essa sostenute. La SEM consente inoltre di sperimentare alcune delle proposte di pedonalizzazione del Piano del traffico, al fine di mostrare ai cittadini i loro effetti benefici in termini di sicurezza, salute, vivibilità degli spazi urbani.
Le molteplici iniziative organizzate quest’anno a Trieste per la SEM rappresentano anche l’esito di un’intensa collaborazione, in primis tra Assessorati e diversi Servizi dell’Amministrazione municipale con un forte lavoro di squadra , alla luce delle rilevanti ricadute che i temi della mobilità sostenibile esercitano sulla salute, sulla sicurezza, sull’educazione ai valori della convivenza, ma anche sull’economia e sul commercio cittadini -, e poi con le numerose Associazioni organizzatrici di eventi “collaterali” e iniziative di informazione e sensibilizzazione, che stanno a testimoniare come attorno a questi temi vi sia grande adesione da parte della società civile triestina.
Inoltre diversi saranno i “momenti ludico-informativi” organizzati con le scuole e i Ricreatori comunali e dedicati a mostrare nel concreto i pregi del muoversi a piedi e in bicicletta. Il riferimento va in particolare agli appuntamenti di martedì 18 settembre sul “Pedibus” e al pomeriggio di sabato 22 in cui la chiusura di piazza della Repubblica e via Mazzini al transito dei bus, oltre ad anticipare alcune scelte del Piano del Traffico (e nella stessa giornata, dalla mattina, saranno chiusi al traffico privato la via Imbriani e gran parte della via Roma, la via Canal Piccolo e il tratto di corso Italia compreso tra piazza della Borsa e Largo Riborgo), offrirà l’occasione di vivere questi spazi in modo diverso e di immaginarne insieme la riqualificazione.
La volontà di questa Amministrazione di informare i cittadini in maniera trasparente per dare l’occasione di una piena discussione sui temi affrontati, trova infine concreta traduzione nell’organizzazione di una mostra, dedicata a progetti, studi e proposte, sia già in corso che in previsione, che sarà aperta alla Sala Fittke dal 17 al 21 settembre.”
Il progetto triestino di bike sharing ha ottenuto il finanziamento del Ministero dell’Ambiente mentre il reperimento di altri finanziamenti sarà invece necessario per lo sviluppo della rete di piste ciclabili. Altra notizia è l’adesione del Comune (in via di definizione da parte degli Uffici) all’Avviso nazionale bandito dallo stesso Ministero dell’Ambiente, rivolto ai Comuni con popolazione pari o superiore ai 30.000 abitanti e finalizzato a co-finanziare la sperimentazione e l’utilizzo di prototipi di bicicletta a pedalata assistita ad alto rendimento e a emissioni zero (e-bike 0), cioè biciclette con piccoli motorini ausiliari, a emissioni zero appunto (sviluppati da Ducati Energia S.p.A.), utili a supportare chi ha qualche difficoltà nello sforzo di pedalare o – proprio come a Trieste – per agevolare i percorsi in salita.
Da rilevare infine che sono state consegnate al Comando del Corpo della Polizia Locale e quindi assegnate al 5° Distretto operante nell’area del Borgo Teresiano due nuove biciclette fornite, in comodato gratuito per un anno, dalla ditta Mathitech Engineering Group s.r.l. di San Dorligo della Valle, proprio “nello spirito di una città più vivibile e ‘a misura di bicicletta’” come precisato dallo stesso titolare ing. Enrico Merlani. Con tale innovazione il Corpo della Polizia Locale disporrà dunque nuovamente – come già avveniva in un passato ormai piuttosto lontano – di una pattuglia di “vigili ciclisti”.
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