VERSO IL NUOVO PIANO REGOLATORE

Il 7 gennaio nella sala del Ridotto del Teatro Verdi, il Sindaco Roberto Cosolini e l’assessore Elena Marchigiani hanno presentato i risultati della fase di ascolto che ha accompagnato il percorso di analisi del nuovo Piano regolatore generale del Comune di Trieste.

L’elaborazione del nuovo Piano è tra gli intenti prioritari della Giunta, che il 22 novembre 2011 ha viste approvate dal Consiglio comunale le direttive per la progettazione del nuovo strumento urbanistico generale comunale e le relative salvaguardie. Salvaguardie la cui scadenza è stabilita entro due anni.

La decisione di non procedere all’approvazione della variante 118 è stata dettata dalla volontà di redigere un Piano che fosse effettivamente capace di confrontarsi con alcuni dei temi al centro della riflessione sulla pianificazione e sulla città contemporanea: perseguire lo sviluppo sostenibile; contenere il consumo di suolo; recuperare, riqualificare, rifunzionalizzare l’esistente; promuovere la qualità dell’ambiente e del paesaggio; incentivare una mobilità sostenibile.  Un nuovo Piano, quindi, costruito attraverso un reale percorso di ascolto attivo delle cittadine e dei cittadini di Trieste.

In questi mesi l’Ufficio di Piano è stato impegnato nella redazione di un ampio repertorio di analisi, con il supporto di larga parte dei Servizi dell’Amministrazione comunale e dei professionisti esterni incaricati degli studi relativi sia all’andamento demografico (studio affidato all’IRSSES), sia a compatibilità geologica, geomorfologia e idrogeologica (studio affidato al capogruppo dott. geologo Grego). A essi si sono affiancati altri importanti contributi, tra i quali si segnala quello del prof. Poldini del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste.

Un ruolo non meno importante nell’orientare le letture propedeutiche alla redazione del progetto di Piano è stato giocato dalla fase di ascolto, a sua volta articolata in 3 momenti distinti rivolti a cittadini e circoscrizioni (presentazioni pubbliche e diffusione di questionari), diversi portatori di interessi (incontri e tavoli tecnici con ordini professionali, categorie di costruttori, ambientalisti, altre categorie economiche, comitati e associazioni di cittadini).

Questo incontro pubblico è dedicato alla restituzione degli esiti di questa fase, sviluppata tra maggio e luglio dello scorso anno. Esiti che sono stati rielaborati dall’Ufficio di Piano, insieme agli stagisti delle Facoltà di Architettura e di Ingegneria dell’Università di Trieste che hanno partecipato all’organizzazione delle settimane di ascolto nelle Circoscrizioni.

Le attività iniziali di redazione del nuovo Piano, gestite all’interno dell’amministrazione, hanno riguardato nello specifico gli aspetti giuridici, il processo di Valutazione degli effetti Ambientali (VAS) e la fase partecipativa della cittadinanza fortemente voluta dall’amministrazione.

Come ci tiene a sottolineare l’assessore Marchigiani, forte è infatti la convinzione che la redazione di piani e progetti non possa più essere concepita come un’azione calata dall’alto, bensì vada intesa come l’esito di un processo di discussione e condivisione delle scelte, insieme ai tanti portatori di interessi ma soprattutto insieme alle cittadine e ai cittadini che vivono la città e i suoi quartieri quotidianamente.

L’ampio repertorio di analisi sviluppato dall’Ufficio di piano è stato perciò orientato da quanto emerso nella fase di ascolto e, in particolare, dai temi e dalle questioni che la città ha posto all’attenzione dell’amministrazione nei mesi passati.

L’ascolto nelle Circoscrizioni

A partire dall’8 maggio 2012, per 7 settimane, presso le 7 Circoscrizioni del Comune di Trieste, presenti  l’Assessore competente, l’Ufficio di Piano e un gruppo di studenti delle Facoltà di Architettura e di Ingegneria dell’Università di Trieste, sono stati organizzati incontri di presentazione del percorso di Piano, nel corso dei quali è stato illustrato e distribuito un questionario di indagine. A cittadine e cittadini il questionario ha dato modo di esprimere opinioni e di fornire dati utili su potenzialità e criticità del proprio quartiere e della città nel suo insieme.Nel periodo di consultazione sono stati distribuiti 2.500 questionari sia in lingua italiana che slovena e si sono registrati più di 8.000 accessi al sito web. La raccolta dei questionari si è chiusa il 21 luglio 2012.

Gli incontri tecnici e i tavoli tematici

Durante il mese di luglio 2012 sono stati organizzati sia tre incontri con i soggetti già consultati nella fase di stesura delle Direttive (ordini professionali, categorie costruttori, ambientalisti, altre categorie economiche), sia cinque tavoli finalizzati a mettere a fuoco alcune “questioni di prospettiva”, ossia progettualità, visioni, potenzialità e problemi che i diversi portatori di interesse vorrebbero vedere valorizzati e trattati nel nuovo Piano. In particolare, ai tavoli hanno potuto partecipare tutti i portatori di interesse desiderosi di fornire indicazioni in merito ad alcune questioni strategiche in precedenza formalizzate dall’Ufficio di piano:

  • Dove sarà Trieste? Prospettive alla scala dell’area vasta
  • Cosa farà Trieste? Economie e ricerca
  • Quali nature a Trieste? Ambienti e paesaggi
  • Come fare di Trieste una città più bella e abitabile? Questioni di qualità urbana
  • Quali case e servizi a Trieste? Questioni di welfare

Cosa è emerso

Le risposte date da cittadine e cittadini ai questionari evidenziano una chiara condivisione degli obiettivi assunti da questa Amministrazione come base della redazione del nuovo Piano regolatore. In particolare, forte e comune è l’interesse verso le tematiche della riqualificazione e del recupero del patrimonio di spazi ed edifici esistenti. Relativamente alla dotazione di servizi, si rileva una forte domanda di spazi verdi attrezzati da destinare ad attività di svago e ricreazione, orti sociali e giardinaggio. Un dato interessante è la manifestazione di disponibilità, da parte del 47% dei compilatori, a prendersi cura di aree verdi pubbliche e di spazi pubblici cittadini. Seguono, in ordine di importanza, la necessità di realizzare/ampliare aree per parcheggi, spazi e attrezzature per giovani, famiglie e anziani, centri culturali, servizi assistenziali e sanitari, scuole. Ulteriori aspetti interessanti riguardano la mobilità. Il modo più utilizzato di muoversi in città è a piedi e con i mezzi pubblici. Forte è la richiesta di aree e percorsi pedonali e di potenziamento del servizio pubblico, ma è ritenuto importante anche l’incremento di piste ciclabili. Per quanto attiene ai parcheggi viene evidenziata la necessità di incrementare il numero di quelli pubblici di interscambio gratuiti.

In merito al sistema economico ben il 74% dei compilatori si è dichiarato insoddisfatto delle opportunità di lavoro offerte da Trieste. Le attività da incrementare sono principalmente quelle legate a turismo, scienza, ricerca e porto. Coerentemente, le immagini con cui si vorrebbe che venisse rappresentata la Trieste del domani sono la “città scienza e della ricerca avanzata”, la “città della cultura e del turismo” e “la città del porto”.

Più specifiche indicazioni e visioni di sviluppo sono emerse dagli incontri e dai tavoli tecnici. Una delle richieste ricorrenti e trasversali riguarda la valorizzazione dei luoghi di valenza storico paesaggistica e delle peculiarità del territorio, in funzione del turismo.

Un ruolo altrettanto importante è riconosciuto alla crescita delle eccellenze scientifiche e degli enti di ricerca favorendo, fra queste, la costituzione di una rete anche fisica di collegamenti, ed evitando la loro dispersione territoriale.

Per quanto attiene ai settori della produzione, molti contributi di sono soffermati sul settore agricolo e sulle sue possibilità di espansione/valorizzazione.

Ampio spazio hanno trovato inoltre indicazioni circa la necessità di dare risposta adeguata allo sviluppo dell’artigianato e della piccola e media impresa, offrendo nuove possibilità insediative in particolare alle imprese a più elevato contenuto di innovazione, come quelle già ospitate nelle strutture di AREA. Necessità fortemente sentita è parimenti quella di coordinare le politiche della Amministrazione Comunale con quelle di EZIT e Autorità portuale.

L’aggiornamento del sito web

Sul sito della rete civica del Comune di Trieste (www.retecivica.trieste.it) sono stati caricati tutti i nuovi materiali prodotti nella fase di ascolto:

  • esiti dei questionari (sia quelli generali riferiti all’intera città, sia quelli specificamente attinenti le singole circoscrizioni);
  • mappe e rapporti di analisi redatti dagli studenti della Facoltà di Architettura di Trieste che hanno affiancato l’Ufficio di piano svolgendo un’utilissima (e mai realizzata prima!) campagna di rilievo degli usi del territorio comunale
  • sintesi dei contributi dei tavoli tematici.

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