Nel corso di una seduta del Consiglio Comunale è stata conferita la Cittadinanza Onoraria all’ICTP-Centro di Fisica Teorica “Abdus Salam”, accogliendo così la proposta del Sindaco. La cerimonia ufficiale nell’Aula Consiliare è stata preceduta in Salotto Azzurro dall’iscrizione nel Libro d’Oro degli ospiti illustri del Municipio, da parte del Direttore dell’ICTP prof. Fernando Quevedo, di una frase a ricordo di questa significativa giornata. Ecco il testo da lui siglato: “Sono molto onorato di ricevere questo riconoscimento in rappresentanza dell’Istituto che dirigo. Per 50 anni l’ICTP ha contribuito alla vita di Trieste portando più di 130 mila scienziati da più di 185 Paesi. Ma l’ICTP ha beneficiato moltissimo dalla città, dalle sue origini nel 1964 fino a oggi. Un grande ringraziamento a tutti voi!”.
Subito dopo, l’affollata e festosa cerimonia in Consiglio, di fronte a una numerosissima platea di autorità cittadine e di personalità del mondo della scienza e della ricerca, aperta dal formale appello nominale per la validità della seduta straordinaria, che ha visto i consiglieri di tutti i gruppi presenti praticamente al completo.La riunione ha preso avvio con il saluto del Presidente Iztok Furlanic che ha rivolto parole di benvenuto a tutti i presenti, “omaggiando” in particolare gli scienziati dell’ICTP “con l’orgoglio della certezza che qui a Trieste, grazie alla loro presenza e ai loro studi, si lavora per migliorare questo nostro mondo”.E’ seguito un ampio e articolato intervento del Sindaco Cosolini il quale, rimarcando come “questa cerimonia in Municipio venga a costituire il conclusivo suggello di un’intensa settimana di celebrazioni che ha visto confluire nella nostra città scienziati, capi di stato e di governo, studiosi e personalità di ogni parte del mondo”, ha quindi innanzitutto voluto rivolgere ancora un ricordo e un omaggio ai primi ideatori e poi fondatori del Centro di Fisica Teorica di Miramare: i professori Abdus Salam e Paolo Budinich, “’sognatori’ la cui intuizione ha aperto una strada, pionieri grazie alla cui lungimiranza oggi Trieste può vantarsi di possedere un “sistema” strutturato, ampio e multidisciplinare delle scienze, della ricerca, dell’alta formazione.”Approfondendo poi le motivazioni che si possono ritenere basilari per il conferimento di questa Cittadinanza Onoraria, Cosolini le ha articolate in due aspetti principali: il primo, l’importanza dell’ICTP e delle istituzioni scientifiche che ne sono derivate, in un’ottica di consolidamento dei rapporti fra Trieste e l’Italia. “Non possiamo infatti non sottolineare – ha detto in proposito Cosolini -, e lo vogliamo fare tanto più guardando all’attuale coincidenza con il 60° del ricongiungimento con l’Italia, come proprio per lo sviluppo del “sistema” scientifico triestino l’Italia abbia investito non poco in questa città. E non risulta – ha chiosato –, come alcuni pensano, che prima del 1954 vi fosse una sorta di ‘età dell’oro’ (invece che, in realtà, un’occupazione straniera) e che con l’arrivo dell’Italia siano cominciate tutte le disgrazie. L’ICTP e le altre istituzioni di ricerca stanno a dimostrare il contrario!”.“L’altro e fondamentale aspetto – ha proseguito il Sindaco – sta nella capacità che l’ICTP e gli Istituti che ne sono seguiti hanno avuto nel rigenerare questa città in una nuova dimensione internazionale, trasformandola dall’antico “porto delle merci” a nuovo “porto delle idee e della conoscenza” e con ciò – dopo le chiusure e l’oggettiva condizione di marginalità del secondo dopoguerra – a nuovo approdo di persone e comunità provenienti da ogni angolo del mondo.”“In questo spirito – ha concluso il Sindaco – con la Cittadinanza Onoraria intendiamo simbolicamente considerare nostri “Cittadini” tutti quegli scienziati che a Trieste hanno vissuto momenti importanti della loro vita, della loro formazione, della loro esperienza di ricerca. E consegnando il riconoscimento al professor Quevedo e ai suoi collaboratori idealmente lo estendiamo a tutti gli scienziati dell’ICTP del presente e del passato, che lavorano e hanno lavorato a Trieste per un mondo migliore, capace di superare confini, diffidenze, ingiustizie !”.E’ giunto quindi l’atteso momento della consegna della medaglia (il Sigillo Trecentesco dorato della Città) e della pergamena che “fisicamente” rappresentano la Cittadinanza Onoraria, quest’ultima recante la motivazione ufficiale: “All’ICTP, per aver fatto di Trieste un centro di eccellenza mondiale nel campo della ricerca e della formazione scientifica di altissimo livello e per aver virtualmente gettato le fondamenta della “Città della Scienza”, aprendo la via a tante altre istituzioni di prestigio”. La parola infine al “protagonista” della giornata, il direttore Fernando Quevedo che in un intenso intervento, dopo aver ringraziato Sindaco e Consiglio Comunale per il “grande onore” attribuito all’ICTP, ha voluto omaggiare Abdus Salam e Paolo Budinich, rievocando il loro sforzo per portare a Trieste un Centro che altrimenti sarebbe “sbarcato” in qualche altra città europea (candidate eccellenti erano Copenhagen, Ginevra, Vienna); ma ricordando anche l’appoggio fondamentale che diedero istituzioni private della città quali la Cassa di Risparmio, o di persone illuminate come il Principe della Torre e Tasso (che donò il terreno per la sede), o ancora quello dell’Università, fino al ruolo importante delle istituzioni pubbliche e del Comune di Trieste in prima linea, con l’allora Sindaco Mario Franzil.“Ma è importante ricordare – ha sottolineato ancora il professor Quevedo – che 50 anni fa l’idea che la scienza e la tecnologia fossero la chiave dello sviluppo economico e civile di un Paese non era ancora del tutto affermata. Ed è solo oggi, dopo 50 anni, che possiamo comprendere pienamente il messaggio di Salam e la sua lungimiranza. Solo oggi, a 50 anni dalla nascita dell’ICTP, ci rendiamo compiutamente conto di quanto la missione del nostro Centro – educare e sostenere la scienza a livello globale – sia cruciale per uno sviluppo sostenibile del nostro pianeta.”“Noi siamo fieri – ha concluso Quevedo, con un importante e sentito omaggio alla nostra città – di aver contribuito a trasformare la Trieste porto imperiale in un porto della conoscenza, dove le merci si sono trasformate in idee e i piroscafi in una rete mondiale della scienza, al cui crocevia sta una città multiculturale e accogliente come poche altre al mondo! Grazie!”Nutriti applausi e immancabili numerose foto ricordo, fra la non dissimulata soddisfazione del prof. Quevedo, degli altri scienziati e del pubblico, hanno concluso la cerimonia in un’atmosfera davvero gioiosa.
Tratto da Retecivica