Il Giorno del Ricordo non è proprietà di una parte: per questo, e nei miei anni da Sindaco ho interpretato questo spirito, il pieno riconoscimento dei fatti accaduti, delle responsabilità e delle cause oltre che essere un risarcimento morale verso chi ha sofferto dovrebbe essere finalizzato a costruire, sono passati 74 anni, comprensione, rispetto di memorie e storie, convivenza e pace.
I discorsi di ieri, tenuti da chi magari o diserta la RISIERA IL 27 gennaio o il 25 aprile oppure ci viene per atto dovuto, sono discorsi incendiari che ripropongono una logica di speculazione elettorale sui drammi del passato da parte di chi non sa o non vuole proporre un’idea di futuro. A nove anni dal concerto dei tre Presidenti, tanto citato dal nostro Sindaco in tutte le salse, viene da dire che anche lui si è posto proprio fuori dallo spirito di quel momento e sembra che invece di andare nove anni avanti sia andato 40 anni indietro.