Sono consapevole che gli atti simbolici non bastano a fermare le bombe ma sono anche consapevole della pesantezza del silenzio o dell’indifferenza.
Per questo un paio di settime fa ho predisposto una mozione, sottoscritta anche dagli altri colleghi del gruppo PD in Regione, che denuncia l’aggressione turca ai curdi e chiede al Presidente della Regione di intervenire presso il Governo affinché questo faccia ogni azione diplomatica e politica in sede internazionale per fermare questa aggressione e ristabilire la pace.
Oggi la situazione pare “stabilizzarsi”con l’intervento di una superpotenza, la Russia, che prende il posto di un’altra, gli USA di Trump.
Resta l’aggressione, restano i morti, la barbara uccisione di Havrin Khalaf, l’uso di armi chimiche, la collusione fra Turchia e bande affiliate all’ISIS. Resta il punto interrogativo su cosa succederà domani.
Per questo il voto unanime dell’aula del Consiglio Regionale che ha appena approvato la mozione che esprime solidarietà ai Curdi e chiede iniziative concrete per la pace da parte del Governo è un gesto simbolico e politico contro l’indifferenza. E spero che altri ne seguiranno.