“Essere basagliani non deve essere un titolo di merito nei concorsi” sostiene l’Assessore Riccardi, confermando ancora una volta l’atteggiamento spigoloso del nostro governo regionale rispetto all’esperienza della psichiatria a Trieste e in Regione.
Tentativi di accorpamento, ridimensionamento delle micro aree, commenti taglienti da parte dell’Assessore, hanno infatti preoccupato 5 ex direttori dei servizi di salute mentale che gli hanno scritto una lettera.
La giunta può pensarla come vuole, ma è un dato di fatto che l’esperienza partita da Trieste con Franco Basaglia è diventata un modello innovativo riconosciuto ed emulato a livello internazionale.
Aggiungo che nei tempi che verranno la salute mentale richiederà nuove risorse e servizi, e non di certo ridimensionamenti, per far fronte alle evidenti conseguenze della pandemia e della crisi economica e sociale che ne è derivata.
Trieste ha vissuto una grande esperienza di innovazione a partire dalla riforma Basaglia e certo non potrebbe accettare il ritorno di sistemi a “porte chiuse” o comunque la riduzione dei servizi di salute mentale che da decenni supportano utenti e famiglie.