La sanità regionale è ai primissimi posti non solo per l’andamento dei conti pubblici, ma soprattutto per i risultati di salute conseguiti: nonostante tutto ciò, l’Assessore Kosic la penalizza, decidendo di tagliarne pezzi importanti.
Combattere i disservizi crescenti per i triestini, sviluppare le professioni sanitarie ed esercitare fino in fondo la funzione di Autorità garante della salute dei cittadini sono i compiti di un futuro Sindaco.
Di questi temi ha dibattuto il candidato del centro sinistra Roberto Cosolini insieme ai rappresentanti di Collegi, Ordini, Associazioni professionali, operatori, organizzazioni sindacali e cittadini durante l’incontro svoltosi martedì 5 aprile presso la Sala Vulcania della Stazione Marittima.
«Riformare è sinonimo di progresso e avanzamento sociale» ha affermato Cosolini «gli attuali tagli indiscriminati rischiano di azzerare quanto di buono fatto nel corso di decenni. Leggendo le carte e ascoltando coloro che operano quotidianamente in ambito sanitario ci si rende conto che la politica regionale in questo campo è stata penalizzante per Trieste, pericolosa, arrogante e pasticciona».
Cosolini ha sottolineato come il risultato attuale raggiunto dall’Assessore Kosic è stato quello di danneggiare la coesione sia delle Istituzioni, sia sociale:«Il rapporto tesissimo tra amministrazione regionale e Università, la difficile situazione del Burlo e il mancato turn over del personale sono degli esempi lampanti».
«Oggi il personale riesce a malapena a somministrare le cure necessarie ai degenti» ha chiosato il candidato sindaco «tutto ciò che attiene all’importantissima sfera del decoro e della dignità del malato – come lavarsi o mangiare – è demandato ai familiari o al volontariato. Davanti a questa situazione al limite della malasanità, cui fa fronte ormai solo il senso civico degli operatori, il Sindaco, che è l’interprete più autentico delle esigenze della comunità, rimane in silenzio».
Lottare per garantire a tutti cure adeguate, adoperarsi per valorizzare le professioni sanitarie, puntare sulla prevenzione, ma soprattutto non recedere dagli standard attuali, puntando invece a migliorarli: sono questi gli impegni di Roberto Cosolini.