Che l’opposizione cavalchi strumentalmente ogni polemica ci sta: che insista sul tema delle maestre della scuola dell’infanzia perciò non stupisce, anche se diversi suoi esponenti dopo aver fatto la scena in aula a uso e consumo della protesta, sottovoce ne prendevano le distanze, considerandola inaccettabile.
Quale è la pietra dello scandalo infatti? Che abbiamo chiesto al 2 maggio, ovvero con due mesi di anticipo, alle maestre di lavorare 2 settimane, con spazi per la scelta sul periodo, fra luglio e agosto, in modo da ridurre il costo dell’appalto esterno per i centri estivi.
Violate le ferie? Non proprio visto che il contratto prevede che siano a disposizione per 4 settimane in quei due mesi e la richiesta è quindi legittima, e per di più dimezzata.
Poco preavviso verso chi si era già organizzo le vacanze?
Beh non tanto poco visto che il preavviso è di due mesi per chi lavorasse a luglio e di 3 per chi lavorasse in agosto! Qualche sindacalista ha spiegato che potevano aver già prenotato ma di questi tempi pare difficile pensare che si prenotino 8(!) settimane al mare e in montagna fra luglio e agosto.
Forse la realtà è che godendo comunque di 6 settimane d’estate, cui si aggiungono 2 per Natale, 1 per Pasqua, qualche giorno a Carnevale il sacrificio richiesto non sembra proprio insopportabile.
Anche perchè ci sono quelli che d’estate ci vanno per due settimane quando l’azienda chiude, quelli che lavorano con contratti a chiamata, a progetto ecc. e che le ferie pagate non le hanno e magari nemmeno i permessi e la malattia , e poi ci sono quelli, ma nessuno li invidia, che in ferie ci stanno per forza, con l’assegno di mobilità o senza reddito , perchè il lavoro in questa crisi lo hann perso o non lo trovano.
In un’Italia che deve stringere i denti per uscire dalla crisi, che vede allargarsi la forbice tra chi è garantito e chi non lo è, la “battaglia” per conservare la 10a e l’11a settimana effettiva di ferie difficilmente troverà la solidarietà di tanti lavoratori pubblici e privati, e tanto meno di chi il lavoro lo vorrebbe ma non ce l’ha. E quindi capisco quegli amici dell’opposizione che dopo aver fatto la loro parte per strappare qualche applauso sottovoce ci dicono “avete ragione”.
Questa, invece, la lettera firmata dagli Assessori all’Educazione Antonella Grim e al Personale Bruno D’Agostino.
Quest’ anno i servizi educativi comunali estivi sono stati organizzati con una tempistica diversa rispetto agli anni precedenti, in conseguenza della crisi economica che ha determinato una diminuzione dei trasferimenti statali e regionali, circostanza, quest’ultima, che ha messo a dura prova i bilanci degli enti locali di tutta Italia; infatti, solo con i primi di maggio è stato possibile avere un quadro di sufficiente certezza sulle entrate necessarie a pareggiare i conti del nostro bilancio. Bilancio dell’Ente che, comunque, inizierà solo a breve il suo iter e che verrà approvato dal Consiglio Comunale nel corso del mese di luglio.
Solo nel mese di maggio, pertanto, con un ritardo di circa un mese, abbiamo potuto effettuare le assunzioni dei 49 educatori necessari per l’apertura del servizio di ricre –estate, servizio che è regolarmente iniziato il 10 giugno; e sempre nel mese di maggio abbiamo iniziato le iscrizioni agli altri servizi estivi, avendo potuto confermare, solo allora, l’apertura dei centri estivi a decorrere dal prossimo primo luglio.
La riduzione delle risorse ha reso necessario rivedere l’impegno economico da riservare al servizio di centro estivo, tradizionalmente affidato in appalto ad un gruppo di cooperative; pertanto, per cercare di offrire un numero di posti per quanto possibile non inferiore a quello degli anni precedenti, si è optato per una formula mista che, utilizzando una norma del contratto collettivo di lavoro, cercasse di compensare la contrazione dell’offerta di centro estivo con la continuazione delle attività nei nostri asili nido e scuole dell’infanzia.
Si è così realizzata una continuità, soprattutto per quanto riguarda i bambini più piccoli dei nidi, che in numero di dodici strutture resteranno aperti fino al 12 luglio, mentre nella scuola dell’infanzia si avrà una continuazione del servizio per tutto il mese di luglio e di agosto in sette strutture.
Attività comunale estiva che si affiancherà, quindi, alla tradizionale attività offerta dai centri estivi, aperti in otto strutture dal mese di luglio.
Questa continuazione di attività nelle strutture comunali 0/6 si rivolgerà, prioritariamente, alle stesse famiglie che hanno frequentato i servizi durante l’anno scolastico.
In questi giorni, molte insegnanti hanno evidenziato le loro preoccupazioni per il cambiamento a cui sono state chiamate da quest’anno. La continuazione dell’attività dei servizi educativi comunali durante l’estate ha richiesto una conseguente organizzazione che ha previsto che le insegnanti di scuola dell’infanzia siano state invitate, se già lavorano presso la sede che rimarrà aperta in estate, ad accordarsi in modo da garantire in tutti i turni la presenza di qualche educatrice della scuola, mentre alle altre insegnanti, che lavorano durante il periodo invernale in sedi diverse, è stato chiesto di esprimere, entro il 10 giugno, una preferenza, vuoi per il turno che per la sede.
Per questi operatori, di nido e di scuola dell’infanzia, è previsto dal contratto collettivo di lavoro il riconoscimento di un incentivo economico, oggetto, attualmente, di trattativa tra datore di lavoro e organizzazioni sindacali.
Sulla base dell’andamento delle iscrizioni, e tenuto conto, per quanto possibile, dei bisogni e delle richieste degli insegnanti, verranno assegnati turni e sedi e, conseguentemente, concesse le ferie, compatibilmente con le esigenze di servizio.
Confidiamo nel fatto che le famiglie e i nostri educatori comprendano che la soluzione scelta è quella che ha consentito di bilanciare gli interessi degli utenti con quelli del nostro personale, in un quadro di difficile congiuntura economica, che ha portato anche a rivedere il nostro sistema tariffario, inserendo più fasce ISEE per rendere quanto più proporzionata possibile la contribuzione che chiediamo alle famiglie per la frequenza ai nostri servizi a domanda individuale.
Nonostante il momento di grande difficoltà dei bilanci pubblici, i servizi educativi in gestione diretta e l’istruzione scolastica sono e rimarranno tra le priorità strategiche del Comune di Trieste: prova ne è la prossima apertura di un nuovo nido comunale presso la struttura ATER di Largo Niccolini e l’offerta di un nuovo servizio di mensa scolastica presso la scuola secondaria di I grado Fonda Savio Manzoni.
Egregio sindaco, sono una delle educatrici di asilo nido coinvolte nella polemica….ciò che personalmente discuto non è il fatto di dover lavorare in estate ma il fatto che, nel mio caso, sono stata OBBLIGATA dal mio coordinatore pedagogico (ovvero dall’amministrazione che, in quel caso, rappresenta) a fare un piano ferie per tutti i giorni spettanti (2012 e 2013) fino a scadenza contratto (10 agosto come incarico)….PRIMA DELLE VACANZE DI NATALE !Si parla, e sottolineo si parla perchè non vi è nulla di scritto, dell’utilizzo solo del personale in ruolo…ma al telefono dall’amministrazione si dice non sappiamo …forse….non so …e la P.O., alla mia ultima mail non ha risposto…Le chiedevo se il mio piano ferie già fatto (ferie dall’1 al 26/7 e disposizione dal 27/7 al 10/8)fosse ancora valido, se c’era l’intenzione di utilizzare anche noi supplenti con contratto lungo….sa magari avrei una famiglia anche io!Ma niente TUTTO TACE!!
Avete avvisato quasi tutti non tutti…sa darmi Lei una risposta…in tempi brevi??? GRAZIE
concordo pienamente le disposizioni del Comune, che in un periodo di crisi profonda, è riuscito ugualmente ad organizzare i servizi estivi. Quando si toglie un privilegio consolidato, immagino molti protestino, però le maestre stanno proprio esagerando, non si rendono minimamente conto di cosa vuol dire la gestione dei bambini, loro sono “sempre” rimaste a casa per 2 mesi ….. PAGATE …..senza doversi preoccupare di centri estivi che costano quasi quanto lo stipendio……
unica cosa che non “approvo” è l’ISEE. il calcolo non è per nulla equo. se una famiglia ha fatto i “salti mortali” per avere un mutuo più basso possibie, oppure se una famiglia cerca di “risparmiare” un pò di denaro a fine anno ….. viene castigata! Bisognerebbe trovare un metodo più “EQUO”.
Grazie
…perchè però non aggiunge che circa 140 maestre su 194 non sanno ancora in che periodo lavoreranno….qua non si tratta di ferie si tratta di sistemare i figli, di organizzazione famigliare…ma rende più popolare dire che noi siamo delle streghe superficiali interessate solo alla vacanza…io ho una figlia di 3 anni con la 104 per problemi seri di salute e un figlio di 5 che si è appena imbarcato in un’alopecia veloce e progressiva che sta mangiando l’anima a tutta la famiglia….e in tutto sto delirio per fortuna che sono una delle poche educatrici con sede aperta….quindi forse, e ribadisco forse visto che non ho nulla di scritto in mano, so quando lavorerò…qua avete creato una caccia alle streghe…ma avete fatto un errore di fondo, avete tolto motivazione e verve proprio a quelle che c’hanno sempre messo l’anima…e questo non per i 10 giorni lavorativi nell’estate, ma per la considerazione nulla con cui ci avete trattato. Arrivederci.
Fa piacere capire che chi ci amministra IGNORA quella che è una professione impegnativa, delicata, carica di responsabilità. Provi a chiedere a tutte le maestre che dalle scuole sono passate negli uffici ( e NESSUNA è mai tornata indietro…nonostante le ferie….provi a chiedersi perchè…)
Non si tratta di non voler lavorare due settimane, assolutamente. Ma i termini di questo lavoro sì. E’ chiaro che Lei non ha esperienza nel campo educativo, lo dimostrano le sue parole. Nel centro estivo (possiamo anche giocare con le parole, ma questo è) viene sempre impiegata gente giovane, alle prime esperienze ma fisicamente energica (come gran parte di noi non è più, soprattutto alla fine di un impegnativo anno scolastico), non è un caso. Non si tratta di due settimane di lavoro in più … e poi provi ad interrogare le persone che in Comune lavorano, dei centri estivi si parlava già a gennaio….
Come vede, le scrivo alle cinque di mattina, di solito a quest’ora mi metto al computer per finire le documentazioni per i miei bambini. Lei non ha idea di quante ore noi educatori diamo ai nostri bimbi….purtroppo è un lavoro che non è a tempo, difficilissimo staccare, e durante l’anno scolastico lo portiamo sempre con noi. Mi rendo conto che è difficile da spiegare e far capire … non dico che tutti siano come me … ma siamo tante. In dodici anni di precariato, diciasette di ruolo dopo un concorso pubblico vinto Le posso dire: vada a vedere quante ore del mio lavoro ho regalato… e adesso mi si tratta in questa maniera…
Ma chi ci denigra adesso il prossimo anno non si lamenti della caduta di qualità che inevitabilmente ci sarà … e non si tratta di ripicca ma di legittima difesa, se devo lavorare fino a 67 anni, devo tutelare la mia salute fisica e mentale … come ho già detto ai miei dirigenti d’erea e all’assessore venga nelle scuole, ma non in visita, a lavorare con noi … forse solo così si diventerà consapevoli che questo lavoro non si può paragonare ad un lavoro d’ufficio.
Non capisco perché un prolungamento dell’attività delle brave maestre che si occupano di bambini da 0 a 6 anni ( attività importantissima e delicatissima )deve essere vissuta come uno svilimento del loro lavoro. Mi sembra che hanno il tempo per programmare una attività didattica e/o ludica per questi 10 giorni in più che li si richiede, in un momento difficile per tutti, per venir incontro alle famiglie e risparmiare, ricevendo anche un incentivo economico.
Per quanto riguarda le ferie chi lavora ed ha 36 giorni all’anno sa che a volte per cause varie ( malattie di altri colleghi ad esempio) i piani ferie devono essere cambiati ed anche questo non i sembra un grande problema.
Vorrei sapere che lavoro fa la signora che ha fatto il commento sopra …..
so che chiunque può prenotarsi in tutti i turni,occupare un posto senza corrispondere un contributo in anticipo.chiunque…. senza una reale necessità, può prenotarsi nei centri estivi e non frequentare, occupando il posto di chi è costretto a portare i bimbi a scuola,per motivazioni di lavoro D o c u m e n t a t e…..!!!!!!!
Cara dottoressa Lepore…..fortunatamente mi hanno riconosciuto la legge 104 altrimenti sarebbe stato impossibile per me stare con mia figlia le innumerevoli volte che lei stessa l’ha infiltrata oper tutte le visite a cui si è dovuta sottoporre…perchè come lei ben sa noi maestre i nostri 34 giorni di ferie non li possiamo prendere quando vogliamo o quando ci servono…quindi non siamo proprio come gli altri lavoratori…ci sono delle cose a favore, ma anche tante cose non troppo piacevoli ..adesso ovviamente dei miei problemi non importa nulla a nessuno ed è anche normale che sia così…ma le dico tutto questo perchè non si può pretendere di trattare le persone come numeri non tenendo conto di tutte le problematiche e di tutta la storia che sta dietro ad una persona….io mi sento svilita dal trattamento…come si sente svilito mio marito..i miei figli e tutte le persone che ruotano insieme a me nella mia vita…aspettando un cenno dal comune…le ribadisco..MOLTE DI NOI AD OGGI NON SANNO QUANDO LAVORERANNO (18 giugno)
mi sento svilita perchè tutto questo è nato nel nome della continuità…e invece l’utenza quest’anno di continuativo avrà solo la retta del pasto..le maestre si alternano ogni due settimane…il personale ausiliario anche…i compagni pure…ma volete far passare per “ulteriore attività educativa” questa cosa qui? Io penso di essere una persona molto buona e soprattutto ragionevole, ma se mi sento presa in giro arriva il momento che non ci vedo più…comunque il 26 giugno sono al Day Hospital che lei ben conosce con la mia bimba “zoppa” e il mio bimbo “spelacchiato”…se mi fa il favore di farmi sapere il mio turno di lavoro le sarò riconoscente. Mamma di Zoe
36 giorni all’anno di ferie? MAGARI!!!!! io ne ho solo 21+4 sola con figli a carico
La protesta delle maestre mi sembra molto impopolare, così come trovo fuori luogo le proteste degli insegnanti che si lamentano di lavorare molto a fronte di uno stipendio basso. Se dividiamo lo stipendio mensile per le ore di lavoro, la paga oraria non risulta poi così bassa. Penso che prima di protestare e lamentarsi bisognerebbe guardarsi un po’ intorno e avere la dignità di tacere.
A Natale i giorni di ” ferie”in piu’ (stabiliti dal calendario scolastico regionale), tolti i sabati ,le domeniche e le festivita’, sono 6; a Pasqua, 3; a luglio e agosto, considerati i 34 giorni di ferie, esclusi i sabati,le domeniche e il giorno di ferragosto, i giorni a ” disposizione” sono 10 ( 2 settimane ). Se c’è crisi,dovrebbe esserci crisi per tutti…. ma non è così. Consulenti esterni pagati ,quanto il risparmio garantito da questa soluzione .
Oggi nella mia sede di lavoro, c’erano 30 gradi… presenti 24 bambini ,sudatissimi. Spero che le sedi scolastiche siano state opportunamente scelte tenendo conto della possibilita’ di godere di spazi verdi ombreggiati, da parte dei bambini o di aria condizionata al loro interno e che vi sia la fornitura di materiale di cartoleria necessario allo svolgimento delle attività ( cartoncini,fogli,pennarelli,forbici,colla, libri,giocattoli ,ecc.). Ogni 2 settimane, comunque i bambini che usufruiscono di piu’ turni di “centro estivo”(o meglio,ulteriore attività scolastica”,poichè nei centri estivi le insegnanti non potrebbero esercitare),faranno la conoscenza con maestre ” nuove”, ogni 2 settimane da parte della insegnanti sarà programmata un progetto di osservazione e conoscenza dei bambini ad esse affidati. Vedremo….
Ottima iniziativa sindaco. Perché non coinvolgere nell’ iniziativa anche gli insegnanti delle scuole elementari, medie o superiori? An
che loro sono di fatto molto “liberi” in estate.
Sono una maestra anch’io… precaria purtroppo, ma con gli incarichi annuali si campa per fortuna. Questa storia dei centri estivi di noi maestre, perchè si anche noi supplenti ci siamo dentro, sta diventando una guerra tra poveri. In un momento come questo, di crisi per tutti, nessuno dice che non si debbano fare dei sacrifici…. Tutti li facciamo! Ho sempre pensato che se i coordinatori e i collaboratori scolastici venissero impiegati nei centri estivi prima o poi sarebbe toccato anche a noi. Lo dico in tutta onestà, lo trovo anche giusto, perchè non sfruttare le risorse interne se si hanno, piuttosto che sperperare in appalti? Sarebbe però stato gradito saperlo prima della fine maggio no? Non è vero che le maestre si fanno 8 mesi di vacanza (cioè che fanno ferie…. magari volessi dir che non me servi lavorar!) certo siamo a casa… ma è sbagliato pensare che ci grattiamo tutto il giorno….certo riposiamo, ci ricarichiamo per l’anno dopo, perchè per stare con i bambini ci vuole energia! ma non è solo riposo il nostro…chi di noi ha famiglia ha i figli a cui pensare, parenti da aiutare…. molte di noi “lavorano” anche d’estate perchè pensano…. buttano giù una bozza di quello che sarà la programmazione didattica dell’ anno successivo… leggono si documentano… studiano anche… ma tanto agli altri, a chi questo lavoro non lo conosce e non lo fa, per queste persone noi siamo solo delle privilegiate che stanno a casa due mesi!…..
Io mi considero privilegiata solo perchè faccio il lavoro che amo e che ho sempre desiderato… perchè è un lavoro speciale, che da e riceve tanto. Ma a chi pensa che solo “giochiamo” dico NO… non è solo gioco… ma pensate a che gioco… per i bambini così piccoli tutto è gioco… ma dietro a quel gioco in cui si possono imparare molte cose c’è un lavoro lungo e continuo. Quindi a chi dice “avete giocato durante l’anno…. continuate a giocare anche d’estate” dico che non ha capito nulla di noi e del nostro “fare scuola”!
E poi se vogliamo dirla tutta….. giocare? ok… con cosa? visto che le strutture aperte per la continuità educativa sono sprovviste di materiali????
Se tutti vedessero con quali materiali siamo ridotte a dover stare…… forse qualcuno non darebbe troppa aria alla bocca!