Trieste è onorata di ospitare l’appuntamento finale dell’itinerario di incontri con cui si è articolato il dialogo e l’ascolto dei cittadini nel nostro Paese nell’anno europeo dei cittadini.
Trieste è la più europea delle città italiane, storia cultura, architettura, comunità diverse insediate storicamente o recentemente e che beneficiano di un clima di convivenza che possiamo definire europeo lo testimoniano.
Del resto questa città deve al processo di integrazione europea e al suo allargamento il superamento definitivo di un Novecento che ne aveva bloccato l’identità aperta, plurale ed europea, rendendola prigioniera di barriere fisiche, ideologiche e psicologiche conseguenza delle tragedie e dei lutti che i nazionalismi e i totalitarismi del 900 hanno disseminato.
L’adesione a questo appuntamento odierno è perciò ricca da un punto di vista numerico ma lo è anche quanto mai sul piano della pluralità, delle provenienze, delle lingue e delle culture di riferimento.
Il dialogo fra Istituzioni e cittadini è del resto a tutti i livelli un contributo non solo al lavoro delle Istituzioni ma anche ad una loro maggior vicinanza ed è perciò antidoto dei rischi di disgregazioni prodotti da un’acuta crisi economica e sociale.
Per questo nel suo piccolo l’Amministrazione che rappresento ne ha fatto l’elemento caratterizzante della propria azione amministrativa volendo contribuire in questo modo a questo processo che ridia una forte credibilità alle istituzioni.
Ritengo necessario, signora Vicepresidente e signor Ministro, chiedervi di tener fortemente conto di un giudizio negativo della Comunità e delle Istituzioni locali verso il progetto di Rigassificatore nella baia di Zaule e ciò evidentemente non come posizione pregiudiziale nei confronti di indispensabili scelte di politica energetica a livello nazionale ed europeo bensì in conseguenza delle significative criticità che non hanno mai trovato adeguata risposta sui rischi che quel progetto e quella localizzazione presentano in termini di sicurezza, di impatto negativo sull’ambiente marino e di compatibilità con l’auspicabile e per noi fondamentale sviluppo dei traffici marittimi che hanno come riferimento il Porto di Trieste.
Proprio in omaggio ai principi di ascolto, di dialogo e di partecipazione attiva dei cittadini che questa giornata sottolinea, ritengo che di questo punto di vista si debba assolutamente tenere conto.