Tanto impegno, serietà e passione, e precisione ed estrema concretezza delle proposte. Tutte queste belle sorprese ha riservato la “seduta” del nuovo Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi di Trieste, composto da 25 giovanissimi, tra i 9 e i 14 anni, eletti nelle scuole cittadine.
In un’Aula che avrebbe dovuto teoricamente risultare piuttosto austera e imponente agli occhi di questi piccoli cittadini, la seduta si è tenuta nella Sala del Consiglio Comunale, magari infondendo loro una certa soggezione, e dove invece è emersa subito una padronanza dell’ambiente (dal collocarsi sicuro negli scranni all’adoperare con piglio da esperti i microfoni elettronici, fino al porre domande veramente insidiose agli Amministratori adulti), questi ormai già quasi sperimentati neo-consiglieri non hanno perso neppure un colpo e hanno portato avanti con tenacia e convinzione il programma che si erano prefissati!
Accolti dal saluto del Presidente del Consiglio Comunale “dei grandi” Iztok Furlanic e poi dagli interventi di apertura del Sindaco Cosolini e dell’Assessore all’Educazione Antonella Grim, presenti pure il Vicesindaco Fabiana Martini, gli Assessori Marchigiani e Dapretto e diversi consiglieri, mentre il tutto veniva trasmesso in diretta streaming sul sito della Retecivica – esattamente come accade per le sedute consiliari “vere” –, i nostri giovani e – bisogna dirlo – molto validi rappresentanti hanno via via illustrato, con un susseguirsi di interventi, tutta una serie di proposte così ben articolate e presentate che chiunque poteva coglierne il grande, sincero desiderio che stava alla base dell’impegno di questi ragazzini, la tanta voglia di fare e di dare un contributo reale e ben preparato per la soluzione dei problemi di tutta la comunità cittadina. Proposte che si sono certamente maggiormente focalizzate sui temi dell’ambiente, della vivibilità in città, del “sociale” e delle necessità dei cittadini meno fortunati, ma che, tuttavia, non hanno trascurato tanti altri settori. Suggerimenti all’Amministrazione che, chiaramente elencati sia in un agile depliant riassuntivo che in un dettagliatissimo documento di ben 44 pagine significativamente intitolato “Trieste alla mia altezza – Piano d’Azione delle Ragazze e dei Ragazzi per gli Spazi Urbani di Trieste”, spaziano dai nodi della “sostenibilità” (tema Verde) per una città più ecologica e meno inquinata, più ciclabile (e più sicura per i pedoni), più pulita dove tutti pratichino la raccolta differenziata; fino ai progetti di riqualificazione di tante aree (tema Arancione) per una città più verde, con giardini più belli e sicuri e dove adulti e ragazzi possano piantare più alberi mentre i più anziani possano venir coinvolti nella vigilanza degli spazi verdi per contrastare i vandalismi, il tutto anche in un’ottica turistica (e qui è scattata la proposta di “mobilitare” anche i ragazzi per costruire in modo innovativo e “fresco” la nuova piattaforma web cittadina “Discovery Trieste” dedicata ai turisti). Ma in questo stesso “gruppo” di proposte da non sottovalutare anche l’idea di case di accoglienza per i senzatetto (oggetto di alcuni appassionati interventi) come pure di alberghi più economici, del restauro dei palazzi antichi più bisognosi di manutenzione, del rispetto e tutela degli animali, specialmente randagi o abbandonati (e qui è uscito tutto l’antico Dna zoofilo di Trieste…); nel terzo filone (o tema Giallo) denominato “Incontrarsi”, l’esigenza di più spazi e occasioni di incontro per una Trieste più socievole (creando luoghi specifici dove poter dialogare ad esempio con gli anziani, ascoltare le storie dei “nonni” di questa città) e più creativa (con proposte specifiche per la “street art” e per laboratori espressivi nei Ricreatori) ma anche più sportiva dando soprattutto più spazio anche ai ragazzi e agli sport cosiddetti “minori” e meno famosi.
Tanto per dire che nulla era estemporaneo o creato per l’occasione, i ragazzi non hanno trascurato di spiegare bene – anche con l’ausilio di un apposito video – tutto l’iter col quale sono giunti alla formulazione del “Piano d’Azione”, frutto – hanno precisato – di ben un anno di incontri e “negoziazioni” con tecnici e Assessori comunali che si sono prestati di buon grado a ripetuti passaggi di approfondimento, e con il sostegno a tale scopo di un valido staff dell’Area Educazione organizzato da Donatella Rocco e molto motivato nel supportare quest’”impresa”; ma naturalmente passando anche attraverso una fase di discussione e via via di condivisione di idee e bozze, fino al Documento finale, con i compagni che li hanno eletti in questo speciale “Consiglio” e con gli insegnanti delle diverse scuole.
E mentre il Sindaco Cosolini non ha esitato di riconoscere che “adesso avete dato voi a noi i compiti per le vacanze!”, precisando anche che l’intero documento verrà portato in Giunta e ne uscirà a breve un preciso impegno per le realizzazioni che si riterrà di poter mettere in atto in tempi medio-brevi, con tanto di indicazione della scadenza, l’Assessore all’Educazione Grim dal canto suo ha ricordato come prossimamente la stessa Giunta Municipale approverà una Delibera per rendere definitivamente stabile, e non più solo sperimentale, il Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi di Trieste quale vero e proprio organo dell’Amministrazione dotandolo anche di un preciso regolamento. Interventi anche degli Assessori Martini, Dapretto e Marchigiani, ognuno per rispondere o per prendere impegni relativi al proprio settore ma tutti – Sindaco in testa – per apprezzare soprattutto, in tema di pulizia della città e autogestione dei propri spazi territoriali, la particolare proposta dei ragazzi di istituire una gara fra quartieri per chi riuscirà a ottenere “il Rione più pulito di Trieste” !
In definitiva, sta prendendo consistenza e forza un bel progetto, che con il fine precipuo di insegnare ai più giovani i tempi e i modi della democrazia e della partecipazione, in realtà potrà farci raggiungere molti obiettivi in più, quanto a maggior bellezza e miglioramento del volto – e non solo – della nostra Città.
Un’iniziativa – va ricordato – promossa dall’Area Educazione del Comune di Trieste, grazie a un finanziamento della Regione FVG (presente ieri in Aula con il Consigliere Franco Codega, come noto appassionato “specialista” dei temi educativi), con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale e del Comitato provinciale dell’Unicef, nonchè “materialmente” coordinata dall’associazione Kallipolis, esperta di progettazione partecipata in ambito urbano.
Ci si chiedeva, alla vigilia di questo incontro, se “riusciranno questi ragazzi a essere, come vorrebbero, i “consiglieri speciali” del Sindaco e dell’Amministrazione per aiutarli a risolvere le questioni della città, dalle più semplici alle più spinose?” Beh, da quanto visto sembrerebbe proprio di sì !
Tratto da ReteCivica