I turisti a Trieste crescono e questa tendenza va assecondata e rafforzata. Recentemente abbiamo contribuito a riavviare il progetto del Silos che darà a Trieste un centro adeguato per lo sviluppo dei congressi, ovvero della cosiddetta “meeting industry”. Per il leisure, cioè il turismo vero e proprio, invece, abbiamo scelto di investire nel mercato online, ormai determinante per il pubblico internazionale nella scelta delle destinazioni turistiche, soprattutto quando si tratta di città.
Da qui è nata, Discover Trieste, la piattaforma web in tre lingue realizzata da TCD, voluta dal Comune di Trieste e che conta come partners PromoTrieste, Fondazione CRTrieste e Turismo FVG. Le prime settimane evidenziano risultati molto positivi, ma siamo solo all’inizio perché Discover Trieste è destinata a cresce ogni giorno, è un sito dinamico in continua evoluzione, costruito in funzione dei turisti e dei potenziali turisti.
Dall’introduzione delle due lingue la piattaforma online ha segnato ottimi numeri con circa 10.000 visite uniche in dieci giorni. La pagina più visita oltre all’home page? Quella sulla Bora, naturalmente! Il vento che ha messo sottosopra la città negli ultimi giorni è uno degli attrattori principali del pubblico online.
Da dove provengono le visite? Metà dalle ricerche su Trieste su Google e su altri motori, segno del buon posizionamento di Discover. Metà dai social, soprattutto dalla pagina Facebook di Discover Trieste che conta non solo un ottimo numero di fan (20mila), ma un’eccezionale quantità di interazioni settimanali (dalle 3 alle 4 mila di media)
Discover Trieste è aggiornato quotidianamente in tre lingue da una redazione permanente, ma è aperto a tutti i contributi che vengono dal basso. Anche gli esercenti (ristoranti, bar, caffè) possono mandare attraverso un modulo online informazioni sul proprio locale così da essere presenti e facilmente individuabili.
Un portale dinamico dov’è possibile scoprire tutte le particolarità e le curiosità di Trieste, forse non ancora note a tutti, nemmeno ai triestini. Un esempio? La casa costruita nel 1771 con l’aceto. In quel periodo la città stava attraversando un periodo di grande penuria d’acqua, il costuttore, allora, per poter terminare i lavori per tempo sostituì nella malta l’acqua con l’aceto.
Discover Trieste è uno strumento utilissimo per i turisti, infatti, oltre a poter prenotare il proprio soggiorno e ottenere tutte le indicazioni più pratiche per arrivare a Trieste, si trovano tutte le informazioni utili sulle mete della città e del Carso: musei, itinerari,
locali etc. Piccola curiosità: la pubblicazione del fondamentale decalogo per poter
ordinare correttamente un caffè, cosa non banalissima a Trieste.
Un portale che può tornare utile anche ai triestini, infatti nella sezione Trieste-Now, vengono costantemente aggiornati i contenuti dell’offerta culturale e di intrattenimento che la città offre nel periodo in cui si effettua la ricerca. Un comodissimo calendario di cui spesso si è sentita la mancanza in città.
Il turismo a Trieste, è in crescita? Sì, è sotto gli occhi di tutti (operatori, commercianti e cittadini) per questo bisogna continuare a investire nel settore. Per quanto riguarda i dati statistici l’Agenzia Turismo Fvg sta portando a termine la raccolta dei flussi 2014, ma nel caso del Comune di Trieste i primi dati disponibili rilevano un trend positivo delle presenze in città. Per avere i dati definitivi bisogna aspettare la fine
di febbraio.
Molto positiva l’idea di pubblicizzare adeguatamente sul web le potenzialità turistiche di Trieste, si potranno così incrementare ulteriormente le presenze di turisti con ritorni interessanti per la nostra economia. Credo sia basilare puntare su quello che ha la città. Non possiamo competere nell’arte con Venezia o Firenze, ma abbiamo qualcosa di diverso per visitatori “specializzati”. Mi riferisco al Museo della Guerra per la Pace, un unicum nel suo genere, la cui esistenza andrebbe divulgata maggiormente. A questo proposito mi chiedo che fine abbia fatto l’offerta della collezione Irneri, di elevato valore economico e di assoluto interesse storico. Sarebbe la ciliegina sulla torta per il Museo Henriquez, con una proiezione in ambito internazionale di tutto rispetto. Ringrazio per l’attenzione e aspetto una risposta che confido positiva.