L’articolo sui “collezionisti di incarichi”, publicato dal Piccolo in data 6 febbraio 2011, presenta situazioni certo anche molto diverse, ad esempio sul profilo di competenza tecnica, ma in ogni caso evidenzia una concentrazione che certo non giova al miglior svolgimento possibile degli incarichi. Alcuni esponenti delle categorie economiche sono poi destinatari di un numero tale di nomine politiche da confermare l’immagine di un legame strettissimo tra un certo potere politico e pezzi di mondo economico.
E’ lecito allora interrogarsi sul grado di autonomia che questa parte delle categorie è in grado di esprimere nei confronti della politica.
Viene inoltre da chiedersi come si possa passare da un ambito all’altro, in molti casi decisamente diversi fra di loro, svolgere bene tutti gli incarichi e fare avanti il proprio mestiere, visto che tutti si affannano a spiegare che non sono “politici” ma imprenditori ecc…e che dobbiamo lodare il loro spirito di servizio (!)
Due idee per il futuro su cui mi impegno se eletto Sindaco:
–basta con i soliti collezionisti
–più persone, magari giovani e competenti, da responsabilizzare e perciò niente cumuli
–tetti ai compensi individuali conseguibili
Roberto Cosolini