Il Sindaco Cosolini al Burlo. Visita alle strutture e incontri con gli operatori e con il neo-direttore Scannapieco.
Prospettive di ulteriore consolidamento, dopo il superamento del recente momento di difficoltà, nella conferma del forte, profondo legame tra “Burlo” e città e in attesa del futuro trasferimento nella nuova sede di Cattinara.
Il grande e sempre confermato profondo legame di fiducia fra l’Istituto e la città (che si espande però ben al di là dei nostri limiti territoriali), le prospettive di ulteriore crescita, il ruolo del Comune a sostegno e supporto di ogni possibile miglioramento di quella che è una delle “gemme” più preziose e una risorsa fra le più importanti di Trieste, sono stati i “temi” principali della nuova visita che il Sindaco Roberto Cosolini ha compiuto oggi all’Ospedale Infantile “Burlo Garofolo”.
La visita ha interessato diversi ambienti e in particolare ai nuovi ambulatori di Audiologia e Otorinolaringoiatria, incontrando lo staff medico e dirigenziale e soffermandosi quindi con il neo-Direttore Generale Gianluigi Scannapieco assieme al quale ha tenuto poi una conferenza stampa, alla presenza anche del professor Alessandro Ventura, Direttore Scientifico pro tempore nonchè responsabile del Dipartimento Pediatrico.
Ed è stato proprio rievocando la visita precedente “effettuata allora soprattutto per manifestare la vicinanza della città al “suo” Burlo, in un momento di grande difficoltà e delicata transizione quando era indispensabile che venisse riconfermata la prospettiva di grande respiro regionale e nazionale dell’Istituto, che rischiava altrimenti di venir messa in discussione”, che il Sindaco Cosolini ha aperto la conferenza.
Il Sindaco ha sottolineato che “anche grazie a una forte azione dell’Amministrazione Comunale si sia potuta garantire un’adeguata alternanza alla Direzione, tale da far sì che questa stupenda squadra di operatori di alta professionalità ed esperienza potesse superare una fase di disagio e proseguire nel cammino verso il futuro”.
“Cammino che – ha proseguito il Sindaco – è potuto felicemente riprendere proprio con la nomina del Direttore Scannapieco al quale vogliamo oggi riconfermare il pieno appoggio del Comune e della Città, riprendendo un percorso virtuoso cui cercheremo di apportare contributi concreti di supporto. Oggi intanto – così ancora Cosolini – abbiamo potuto constatare con soddisfazione come al Burlo si continui – ovviamente – a lavorare, come del resto si è sempre fatto, anche nei momenti più difficili, avendo in mira, al di là di ogni critica o polemica, soprattutto l’interesse dei pazienti. Ma ora l’impegno continua in un clima che abbiamo potuto constatare essere di ritrovata serenità e fiducia. Possiamo perciò dire dunque di aver lavorato con efficacia per questo risultato, poiché oggi ne vediamo i positivi effetti !”
“E ora sosteniamo che per questa realtà sanitaria dinamicissima e che gode di un fortissimo grado di apprezzamento non solo a Trieste ma nell’intera Regione e anche oltre, a livello nazionale e persino estero; una realtà di eccellenza anche naturalmente per quanto concerne la ricerca scientifica nell’ambito del ‘Sistema Trieste”, stante la sua natura di IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, uno dei tre di questo livello nell’ambito pediatrico italiano, n.d.r.). Meriterà – ha rimarcato il Sindaco – fare per il futuro qualche sforzo ulteriore e trovare qualche ulteriore modalità per supportarne le attività, anche prima del suo futuro spostamento nella nuova sede di Cattinara”.
In tal senso il Sindaco ha annunciato l’organizzazione di una prossima conferenza cittadina sul “Burlo Garofolo”, da tenersi orientativamente a fine gennaio 2016, nella quale non solo presentare e “raccontare” pubblicamente tutte le molteplici attività e servizi che il “Burlo” è in grado di offrire, ma anche “poter verificare cosa ancora potrà fare in più la Città per il ‘suo’ Burlo”. “A cominciare – ha concluso Cosolini – da alcuni anche relativamente semplici provvedimenti che si potrebbero adottare, ad esempio per facilitarne la raggiungibilità, o accrescendo alcuni servizi complementari, “premiando” così la grande fiducia e la ‘fidelizzazione’ che i triestini, ma non solo, riservano all’Istituto.”
Il Direttore Generale Scannapieco, dal canto suo, ha ricordato i “grandi numeri” generali del Burlo, con 12 mila ricoveri all’anno, dei quali l’81% dal FVG (e di questi il 54% dall’area triestina) ma anche il ben 16% da altre regioni d’Italia e il 2% dall’estero; la forza di circa 700 dipendenti, le numerose importanti sinergie in atto con strutture e laboratori dell’Azienda Sanitaria, e rimarcando poi come le “specializzazioni” di punta del Burlo quanto a procreazione medicalmente assistita e nel difficile campo delle gravidanze a rischio.
Scannapieco ha quindi sostenuto che il trasferimento al “nuovo Burlo” a Cattinara (percorso che inizierà nel 2016 con l’avvio dei cantieri per concludersi nell’arco prevedibile di cinque anni, nel 2021) potrà consentire, tra l’altro, anche una logistica migliore e una ancor migliore capacità di accoglienza.
D’altronde – ha ricordato in merito Scannapieco – quella di Cattinara non sarà, come qualcuno crede, la seconda, bensì la quarta sede nella storia dell’Ospedale Infantile di Trieste, essendo stata inaugurata la prima, nel 1856, in via dei Giustinelli, presso l’ex Collegio dei Padri Mechitaristi, la seconda in via del Bosco, e l’odierna in via dell’Istria è la nostra terza collocazione!”
Quanto a prospettive di innovazione e miglioramento, in varie ma strettamente connesse direzioni, il direttore Scannapieco ne ha indicate almeno due principali: un più marcato sforzo verso i settori di ricerca di avanguardia – sempre più qualificanti e significativi in questo campo – e l’individuazione di nuovi modelli organizzativo-gestionali, con positivi riflessi anche sull’utenza.
“D’altronde – ha ricordato Scannapieco – Trieste e il Burlo in particolare sono sempre stati all’avanguardia nella ricerca di nuove modalità di organizzazione dei servizi sanitari e di assistenza. Basti rammentare come già negli anni ’70 fu proprio il “Burlo”, allora con il professor Panizon, a introdurre per primo il sistema del “day hospital” che poi si diffuse ovunque, con una specifica attenzione rivolta sia alle o ai degenti che ai loro familiari”.