“La più europea delle città italiane”, così definivo Trieste quando, negli anni da Sindaco, mi sono impegnato per costruire rapporti internazionali per la nostra città.
Ho presentato Trieste a ospiti stranieri in visita, e l’ho portata a Vienna, Monaco, Lubiana, Zagabria e Sarajevo, perché convinto che in passato la città abbia vissuto troppo a lungo in una campana di vetro.
Trieste era europea prima ancora che esistesse l’Europa, intesa come l’entità istituzionale ed economica che conosciamo oggi.
Ne troviamo traccia nei cognomi, nell’architettura, nei culti religiosi, nella gastronomia, nella letteratura… Crocevia di popoli e culture, da sempre ha tratto la propria forza da ciò che la contraddistingueva, ovvero l’essere un punto di arrivo e di incontro di merci, persone, idee e comunità.
Forse non serve ricordarlo, ma la città ha vissuto il proprio periodo d’oro quando questa sua naturale predisposizione è stata assecondata e valorizzata.
La situazione è cambiata quando Trieste è passata da essere al centro dell’Europa ad essere l’estremo nord-est d’Italia, schiacciata su quello che era considerato un confine difficile. Questo ha mortificato la sua vocazione e natura, sopravvissuta negli anni grazie soprattutto all’impegno di alcuni straordinari uomini di cultura e all’insediamento di numerosi centri internazionali di ricerca scientifica.
Negli ultimi anni alla città si sono presentate importanti opportunità di riscatto, ed è evidente che il minimo comune denominatore di queste occasioni abbia a che fare con il superamento dei confini e con un riscoprirsi città di flussi e relazioni:
- la crescita del turismo vede protagonisti turisti stranieri, attratti e affascinati proprio dalla diversità culturale racchiusa nella nostra città, cosa che inoltre la contraddistingue dalle altre città italiane
- ESOF 2020, Trieste Capitale Europea della Scienza. È un traguardo che celebra la nostra bellissima vicenda di insediamenti scientifici, ottenuto anche perché la candidatura di Trieste si è presentata come espressione anche dei paesi del sud-est Europa
- il porto di Trieste oggi è l’unico porto globale tra i porti italiani, capace di connettere Estremo Oriente e Mediterraneo orientale con moltissime destinazioni europee
Se c’è una città che vive nella misura in cui si trova al centro dell’Europa e mette in relazione l’Europa stessa con gli altri continenti, questa è Trieste. La storia lo ha insegnato, il presente lo riconferma.
Vi anticipo che nelle prossime settimane vi inviterò ad alcune iniziative, per proporre spunti concreti su questo tema. Saranno incontri finalizzati ad affrontare la dimensione europea di Trieste in diversi ambiti: flussi di merci, ricerca scientifica e successo turistico.