Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia,
Premesso che in data 16/02/2021 è avvenuto in località Rupingrande un grave episodio di violenza a danno di alcune persone, denunciato da una delle vittime con un post sul social network Facebook corredato da alcune fotografie con i visibili effetti delle violenze subite, e poi ripreso dai mezzi di informazione;
Preso atto che un Consigliere del Comune di Trieste, Fabio Tuiach, ha successivamente postato sul proprio profilo del social network VK un commento chiaramente discriminatorio ed omofobico;
Considerato che il commento di Tuiach induce implicitamente alla violenza verso altre persone e compie atto contrario alla Costituzione italiana, che all’art. 3 prevede espressamente che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, con ciò rientrando nella fattispecie individuata dall’art. 142 comma 1 del Dlgs 267/2000 (Testo Unico Enti Locali) ), ex art. 40 della L. 142/1990, per la rimozione e sospensione di amministratori locali (“… i componenti dei consigli … possono essere rimossi quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico”) e dall’art. 23 della LR 23/1997;
Atteso che Tuiach non è nuovo a prese di posizione pubbliche di questo genere, caratterizzate da ricorrente omofobia, da disprezzo verso ogni genere di diversità e da intento apologetico del nazismo, ultima delle quali la pubblicazione sul medesimo social network di una fotografia di Hitler in occasione della Giornata della Memoria;
Tutto ciò premesso, impegna il Presidente della Regione a:
– valutare l’esistenza dei presupposti per l’applicazione del comma 2 dell’art. 23 della LR 23/1997 nei confronti del sig. Fabio Tuiach quale Consigliere comunale di Trieste;
– a esprimere solidarietà alle persone colpite in questa come in altre occasioni da inaccettabili comportamenti omofobici.