Via il traffico dalle rive, Trieste riconquista il mare

Foto di Eric Medvet
Riavvicinare la città al mare. Oggi Trieste è una città in cui il mare sembra impossibile da raggiungere: in riva al mare c’è più spazio per le automobili che per le persone.
Sin dall’inizio della sua avventura elettorale, il candidato sindaco del centrosinistra Roberto Cosolini non ha perso occasione di ribadire che quello dell’avvicinamento al mare, della possibilità per tutti i cittadini di disporre di luoghi “sul mare”, sarà uno dei punti fermi della propria amministrazione.
Come? Le azioni concrete che Cosolini immagina per la “riconquista del mare” sono solo uno dei tanti aspetti contenuti nella lettera che Cosolini invierà prossimamente a tutti i triestini e le triestine.
Uno dei passaggi chiave è proprio quello dedicato a quanto il candidato sindaco desidera poter fare per le rive: eliminare la circolazione delle automobili, realizzare i parcheggi sotterranei, restituire alle persone, alle passeggiate dei cittadini la parte centrale delle rive.
Spiega Cosolini: “Le rive oggi sono un’autostrada, cui riconosciamo un unico merito: di aver velocizzato il traffico. Per il resto, la separazione delle persone dal mare non poteva essere più netta, e il percorso sostanzialmente ostile ai pedoni: si pensi ai parcheggi, all’attraversamento in due tempi che obbliga a sostare nello mezzo di una via a grande scorrimento. La circolazione e la fisionomia delle rive va ripensata”. Per farlo, ci vogliono soluzioni coraggiose, come sottolinea Cosolini: “Come sindaco, desidero innanzi tutto realizzare i parcheggi sotterranei, oggi inspiegabilmente bloccati. Quindi andare oltre: realizzare un sottopasso per la circolazione sotterranea. Un progetto che renderebbe la parte centrale delle rive uno dei luoghi più vivibili e incantevoli che si possano immaginare sul mare”.

6 thoughts on “Via il traffico dalle rive, Trieste riconquista il mare

    1. @Giuliana: certo, c’é sempre questo rischio … se però non cominciamo a credere che si possa raggiungere una maggiore qualità (di vita, in primis) … allora tanto vale abbandonarsi al flusso (veicolare) dell’esistenza.

  1. E’ mai stato a Cannes o, ancor di più a Nizza? Eppure sono città più turistiche di Trieste con autostrade rombanti dietro le spiagge.
    Io vivo a San Vito, e per me è essenziale poter usare le Rive; spero che la pedonalizzazione qui si fermi, altrimenti devo vendere la mia residenza ed andare a stare in periferia.

    1. penso ad un sottopasso carrabile per il chilometro centrale delle Rive : a San Vito ci si arriverebbe comunque, forse meglio. Quanto a Cannes e a Nizza Lei ha ragione ma…tra il mare e la strada ci sono spiagge e passeggiate vivibili, qui solo i parcheggi di superficie.Non è differenza da poco.Grazie di avermi scritto

  2. il sottopassaggio è una follia e non incanta nessuno!!
    giusto restutuire il mare ai cittadini..ma che lo si faccia con progetti un po’ meno roboanti e più vicini alla realtà! altrimenti si prende solo in giro la gente…e ce n’è già abbastanza di politici così in giro
    allora togliamo i parcheggi dalle rive più che il traffico, creiamo aree verde pedonali, una ciclabile (anche le società veliche sarebbero contente), si riqualifichi la zona di Barcola….
    ma soprattutto….i piedi ben saldi per terra grazie!

  3. il problema delle rive invase dal traffico e dai parcheggi è un problema che riguarda il complessivo ripensamento del traffico a Trieste. Ci vuole un pò più di coraggio: senza guardare a Pechino (in 5 anni hanno programmato di togliere dalla città tutto il traffico privato automobilistico e motociclistico – vedi Repubblica di qualche settimana fa) bisognerebbe guardare a tante città europee che stanno via via eliminando o riducendo drasticamente il traffico privato e non solo dal centro. Certo ci vuole un grande salto culturale, non poche risorse e soprattutto il coraggio di affrontare a viso aperto problematiche che sono di grande scontro tra interessi diversi (tutti legittimi). Ma questo deve fare un candidato sindaco.

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