Il teatro lirico Giuseppe Verdi e l’omonima Fondazione, una delle più virtuose in Italia e la prima nel 2010 quanto a produttività, sono in pericolo.
Davanti al drastico taglio del FUS (portato da 14 a poco più di 7 milioni di euro) e al disinteresse della Regione nel continuare le politiche di aiuto inaugurate dalla precedente giunta Illy, Roberto Cosolini, candidato sindaco del centro sinistra, raccoglie il grido d’allarme lanciato dalle RSU del Teatro Verdi, che esprimono forte preoccupazione per il futuro.
«Qui si parla del rischio di azzerare la prospettiva occupazionale per quasi 300 addetti che gravitano attorno alle produzioni dell’Ente» ha affermato Cosolini «ma in senso più ampio ne va del futuro della nostra offerta culturale». Troppo spesso infatti – ha commentato il candidato sindaco – la cultura viene trattata come «un costo e non come una risorsa». Viceversa, sono molti ormai gli esempi di città che a livello europeo hanno avuto la lungimiranza di investire in cultura, uscendo così da un periodo di stagnazione.
Per comprendere ancor meglio cause e possibili soluzioni della vicenda Verdi, Roberto Cosolini ha annunciato di voler incontrare quanto prima il Sovrintendente Antonio Calenda.
Ma l’impegno che fin d’ora Roberto Cosolini desidera assumersi in caso d’elezione a sindaco è presto detto:«In questa difficile situazione la Regione guidata da Renzo Tondo ha abbassato anche per il Verdi il contributo annuale 2010-2011, limitandosi a disporre la sospensione per un anno del rimborso dovuto dal Verdi per il finanziamento di 20 milioni che la giunta Illy aveva concesso al Teatro. Combatteremo perché lo slittamento si trasformi in un abbuono, esattamente quello che aveva accordato la precedente amministrazione regionale finché è rimasta in carica».