Ingresso di AcegasAps in Hera: arrivano i primi risultati

E’ partita a pieno regime l’integrazione della società nordestina nel Gruppo Hera. Nei primi mesi dell’anno sono partiti numerosi progetti in tutte le aree di attività, già capaci di esprimere, concretamente il valore della fusione per il territorio di Trieste. Fra gli interventi di maggiore impatto la nuova bolletta dell’elettricità.

Nuova bolletta dell’energia elettrica, avvio dei lavori per il nuovo depuratore di Servola e per la riduzione delle perdite idriche, impegno consistente sull’incremento della raccolta differenziata. Sono questi alcuni dei progetti attivati da AcegasAps nei primi dieci mesi del 2013, a cui si è aggiunto, a inizio anno, il trasferimento della sede legale a Trieste di Hera Trading, la società del compravendita all’ingrosso di gas ed energia elettrica Gruppo Hera. Dieci mesi di intenso lavoro, che hanno coinciso con l’integrazione operativa della multiutility nordestina all’interno del Gruppo Hera. Il processo, tuttora in corso, è però già riuscito a portare i primi frutti già nell’anno in corso, sia in termini di efficienze interne che, cosa più importante, di progetti attivati sui servizi ai cittadini.

Servizio clienti

Nuova bolletta energia elettrica. Sul fronte commerciale l’intervento di maggiore rilievo è stato l’introduzione della nuova bolletta elettrica, che circa 110 mila triestini (quelli del mercato a tutela) hanno iniziato a ricevere da settembre. Il formato adottato, che coincide con quello già in uso nel Gruppo Hera, sviluppa le informazioni in orizzontale (e con caratteri più grandi), anziché in verticale, con l’obiettivo di rendere la lettura del documento più semplice e immediata, anche grazie alla pagina di sintesi iniziale, che consente con un colpo d’occhio di accedere a tutte le informazioni più importanti su fatturazione e consumo. Il formato è stato definito a seguito di un lungo processo di analisi che ha previsto il coinvolgimento dei clienti del gruppo Hera. Accedendo al sito www.acegas-aps-service.it è possibile consultare la guida on-line per comprenderne meglio le voci.

Nuove modalità di pagamento. Novità importanti anche sul fronte delle modalità di pagamento. I clienti di Trieste, da novembre potranno pagare la propria bolletta anche in tutte le ricevitorie Lottomatica e presso i 4 negozi della Coop Consumatori Nordest.

Rateizzazione pagamenti. Si allarga, per i clienti triestini, la possibilità di chiedere il pagamento rateizzato della bolletta per tutti i servizi, se in regola con i pagamenti precedenti. Adesso, i clienti AcegasAps potranno chiedere la rateizzazione su 3 mesi e su 6 se in condizione di cassa integrazione, mobilità o disoccupazione. Fino ad oggi i clienti di Acegas-Aps potevano beneficiare della rateizzazione solo nei casi previsti dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas.

Bolletta on-line più facile. Coerentemente con una politica di sostenibilità finalizzata a ridurre le emissioni di CO2, sono state facilitate le modalità di richiesta della bolletta via e-mail. Adesso basta infatti una telefonata al call center per chiedere la domiciliazione bancaria o postale della bolletta o per richiederne l’invio elettronico e compiere una scelta ecologica e rispettosa dell’ambiente grazie al risparmio di carta.

Estensione dell’orario del call center. Ulteriore novità, che favorisce la relazione coi clienti, è l’estensione, da settembre, dell’orario del call center dal lunedì al venerdì e l’apertura il sabato mattina. Il numero rimane invariato così come la struttura. Il servizio infatti può essere attivato dalle 8,00 alle 20,00 dal lunedì al venerdì  e dalle 8,00 alle 13,00 il sabato mattina. L’impegno inoltre è di ridurre i tempi di attesa sia degli sportelli che del call center, migliorando complessivamente l’efficienza dei servizi di relazione coi clienti, con l’obiettivo di raggiungere i valori già raggiunti dal Gruppo Hera, posizionato ai vertici del settore in Italia

Ciclo idrico integrato: avvio lavori depuratore Servola e impegno per la riduzione delle perdite di rete

Sono stati avviati i lavori per il potenziamento del depuratore di Servola. In particolare è partito il 1° stralcio, riguardante le griglie (che porterà ad aumentare l’efficienza della condotta sottomarina per ridurre gli episodi di intasamento dei torrini), per un valore di 1.700.000 euro, mentre è in fase di definizione il 2° stralcio, riguardante la bonifica del terreno ex deposito legnami dove sorgeranno le nuove sezioni del depuratore Servola. Inoltre è in corso la dismissione del depuratore di Barcola in previsione del collettamento a Servola dei reflui dell’area. I tempi previsti per la realizzazione di questo intervento, fondamentale per la città, sono di circa 1 anno.

Sempre in ambito idrico, è partito un progetto organico di riduzione, nel medio periodo, delle perdite di rete di acqua potabile, attualmente pari al 39%. In particolare si sta provvedendo a realizzare i primi distretti idrici nella città, per poter più facilmente identificare e intervenire sulle perdite.

Incremento della raccolta differenziata

Con l’obiettivo di pervenire ad un deciso incremento della percentuale di raccolta differenziata, è stata avviata la revisione complessiva del sistema di raccolta rifiuti in città. Terminata la fase di studio e pianificazione delle azioni, è in fase di avvio il primo step del piano, riguardante la raccolta della frazione organica, prevista per gennaio 2014. In quest’area, importante anche l’avvio, lo scorso primo ottobre, del concorso a premi per incentivare i cittadini ad incrementare la raccolta differenziata e a eliminare gli abbandoni di rifiuti.

I Giorni di Trieste

Arrivano a Trieste per la prima volta le Lezioni di Storia. Il ciclo dal titolo “I giorni di Trieste” si svilupperà in nove lezioni affidate ad alcuni tra i maggiori storici italiani e saranno introdotte dai giornalisti de IL PICCOLO Alessandro Mezzena Lona, Arianna Boria, Pietro Spirito, Fabio Amodeo, Claudio Ernè.

Le lezioni si terranno la domenica mattina alle ore 11.00, dal 27 ottobre 2013 fino al 23 febbraio 2014, presso il del Teatro Verdi.

Il ciclo di lezioni su “I giorni di Trieste vuole restituire a un ampio pubblico la complessità della storia di Trieste attraverso nove temi e nove date che hanno tracciato il passato della città e hanno delineato la sua identità storica e culturale. Nove grandi storici racconteranno alcuni momenti cruciali per Trieste: dalla antichità all’età contemporanea saranno rievocati gli eventi che hanno fatto la sua storia, le tappe che hanno contribuito ad aprire una finestra su un’epoca, sui suoi protagonisti e sulle sue trasformazioni.

Protagonista sarà sempre Trieste, dalla fondazione della colonia romana, con la lezione affidata a Giusto Traina, alla scelta di dedizione fatta all’Austria nel 1382, a tutela della propria autonomia cittadina, con la lezione di Paolo Cammarosano; dalla conquista napoleonica, raccontata da Luigi Mascilli Migliorini, alla città dell’irredentismo di Guglielmo Oberdan con la lezione di Simona Colarizi; sarà Mario Isnenghi a introdurre il tema della Grande Guerra mentre Quirino Principe ci accompagnerà in un viaggio nella cultura del dopoguerra; Marta Verginella darà voce alle contrapposizioni nazionalistiche mentre Raoul Pupo ci narrerà la corsa per Trieste del 1945. Andrea Graziosi chiuderà il ciclo di incontri con una lezione sul dopoguerra e la restituzione nel 1954 di Trieste all’Italia.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Le Lezioni di Storia promosse dal Comune di Trieste, ideate dagli Editori Laterza, realizzate con il sostegno di AcegasAps Società del Gruppo Hera e con la collaborazione de Il PICCOLO.

PROGRAMMA

27 ottobre 2013 – GIUSTO TRAINA

LA CITTÀ ANTICA –  Tergeste: la colonia romana

Fu Fabio Severo, giovane senatore di Tergeste, a promuovere il prestigio della sua città durante il principato di Antonino Pio (138-161 d.C.). La colonia esisteva già da circa due secoli, ma le tribù locali dei Carni e dei Catali non godevano degli stessi diritti degli altri cittadini, e Severo si impegnò con successo per favorirne l’integrazione sociale. Tergeste, la colonia romana, seppe da allora incarnare gli aspetti economici, sociali e religiosi del processo di romanizzazione del Mediterraneo.

Giusto Traina insegna Storia romana all’Università di Paris-Sorbonne.
Introduce Alessandro Mezzena Lona

3 novembre 2013 – PAOLO CAMMAROSANO

LA CITTÀ MEDIEVALE – 1382:  la dedizione di Trieste all’Austria

Il Trecento fu un secolo decisivo per la storia di Trieste. Aperto nel  segno della autonomia comunale, nel 1313 vide la repressione nel sangue di un tentativo di instaurare una signoria personale; repressione che segnò una accelerazione in direzione oligarchica del governo della città. Nel 1370 l’esperienza di una diretta signoria veneziana non sembrò garantire margini all’autonomia cittadina. Il duca d’Austria apparve invece il signore che meglio avrebbe consentito un governo autonomo. Fu questa la scelta di dedizione che Trieste fece nell’agosto 1382.

Paolo Cammarosano insegna Storia medievale all’Università di Trieste.
Introduce Arianna Boria

17 novembre 2013 – LUIGI MASCILLI MIGLIORINI

LA CITTÀ NAPOLEONICA – 1797: Napoleone conquista Trieste

Due mondi, due tempi si incrociano a Trieste quando le alchimie della diplomazia, che a Campoformio indossano le vesti nuove dei sogni di rivoluzione e di libertà, consegnano al porto dell’Impero asburgico
l’eredità di Venezia. La tradizione sembra, per un momento, avere il sopravvento, soffocando le aspettative di cambiamento che avevano agitato la città all’indomani dell’Ottantanove, ma la modernità si prende presto la rivincita con il decollo della prosperità commerciale e di una originale vitalità culturale. Anni, questi, napoleonici in senso improprio, che, tuttavia, soffiano in una città di frontiera in maniera più vigorosa che altrove.

Luigi Mascilli Migliorini insegna Storia moderna all’Università di Napoli L’Orientale.
Introduce Pietro Spirito

1 dicembre 2013 –SIMONA COLARIZI

LA CITTÀ DELL’IRREDENTISMO – 1882: l’impiccagione di Guglielmo Oberdan

Il 20 dicembre 1882 Guglielmo Oberdan fu impiccato nel cortile interno della caserma di Trieste. Per gli austriaci era un traditore che aveva attentato alla vita dell’Imperatore; per gli italiani era un patriota ‘morto santamente per l’Italia’. Un eroe, dunque, un martire che indicava il compimento del Risorgimento nazionale nella Grande guerra del ’15-’18, non a caso designata come  la quarta guerra di indipendenza per la liberazione di tutte le terre ancora “irredente”. Tra queste anche Trieste che aveva atteso con impazienza, secondo una interpretazione messa in discussione,  la sua “redenzione”.

Simona Colarizi insegna Storia contemporanea all’Università di Roma La Sapienza.
Introduce Fabio Amodeo

15 dicembre 2013 – MARIO ISNENGHI

LA CITTÀ IN GUERRA – 1914: “Trieste deve tornare all’Italia”

Trieste deve ‘tornare’ all’Italia: questo, prima e dopo  il  ‘ ’15- ’18’,  hanno pensato generazioni di italiani. La buona fede non è però garanzia di veridicità. Trieste incarna allo stesso tempo la ‘realtà’ e  il ‘mito’, e la città sognata non era meno vera della città effettiva. Da centinaia di anni il suo territorio faceva parte dell’Impero, ma non lo si voleva riconoscere; e neppure si sapeva quanti sloveni, tedeschi, ebrei, croati, ungheresi lo abitavano. Si voleva credere che  tutti fossero sempre stati irredentisti, animati da un solo anelito, da un unanime assenso a far diventare la città il simbolo di una guerra benedetta e voluta.

Mario Isnenghi ha insegnato Storia contemporanea nelle Università di Padova, Torino e Venezia.
Introduce Claudio Ernè

12 gennaio 2014 – QUIRINO PRINCIPE

LA CITTÀ DELLA CULTURA – 1918: Finis Austriae

Gli anni Venti rappresentano l’epoca delle maggiori e più destabilizzanti novità apparse in Europa nel Novecento. Il 1918 ne è la porta d’ingresso. Per Trieste si presentano tante nuove realtà: la fine di un lungo dominio soltanto in parte sentito come “straniero”, l’annessione a uno Stato italiano per la prima volta esistente nella storia, una vocazione internazionale “capovolta” per cui ciò che prima era il “dentro” diviene il “fuori” e viceversa. Crescono intelligenze nuove nel campo della psicoanalisi, della musica, della letteratura. La ‘finis Austriae’ è, in germe, la nascita del mito absburgico, paradigma di una legge dello spirito: la grandezza deve morire, per poter vivere.

Quirino Principe ha insegnato Storia della musica all’Università di Trieste, attualmente insegna Filosofia della musica all’Università di Roma Tre.
Introduce Alessandro Mezzena Lona

26 gennaio 2014 – MARTA VERGINELLA

LA CITTÀ DELLE NAZIONALITÀ – 1920: l’incendio del Narodni dom

Un clima di contrapposizione tra le nazionalità si instaura a Trieste nella seconda metà dell’Ottocento: lo schieramento italiano ha il primato politico mentre quello sloveno sconta una condizione di subalternità ed esclusione dai centri di potere. La fine della prima guerra mondiale, con la dissoluzione dell’Impero asburgico e l’inclusione di Trieste nel Regno d’Italia, muta radicalmente la natura del conflitto tra italiani e sloveni. Nel 1920 l’incendio del Narodni dom pone fine all’ascesa economica e sociale della popolazione slovena e allontana ogni possibilità di sovvertire i rapporti di forza tra nazione dominata e nazione dominante.

Marta Verginella insegna Storia dell’Ottocento e Teoria della storia all’Università di Lubiana.
Introduce Alessandro Mezzena Lona

9 febbraio 2014 – RAOUL PUPO

LA CITTÀ IN BILICO – 1945: la corsa per Trieste

La corsa per Trieste si conclude fra insurrezioni, occupazioni, mobilitazione delle masse e arresti, deportazioni e stragi, mentre la prima crisi internazionale del dopoguerra agita le due sponde dell’Atlantico. Tanti sono i tasselli che formano un quadro complesso, e sullo sfondo stanno i soggetti forti: i tedeschi, il movimento di liberazione sloveno, gli angloamericani; ma anche i soggetti deboli come gli italiani, di volta in volta fascisti, collaborazionisti, antifascisti del CLN o comunisti. Tanti sono i fili che si intrecciano nel 1945 e rischiano di ingabbiare il passato in una rete di stereotipi.

Raoul Pupo insegna Storia contemporanea all’Università di Trieste.
Introduce Pietro Spirito

23 febbraio 2014 – ANDREA GRAZIOSI

LA CITTÀ CONTESA – 1954: la restituzione di Trieste

Nel 1954 Trieste ritorna all’Italia. È l’unica delle città contese del “Medio oriente” europeo a non passare di mano, come succede invece a Leopoli, polacca, ebraica e ucraina, divenuta ucraina e russa, a Vilnjus, polacca e ebraica e poi lituana e russa, ma anche ai centri ungheresi della Transilvania, a quelli tedeschi del Baltico, o a quelli armeni e greci della nuova Turchia. Passaggi che hanno coinciso con alcune delle tragedie del XX secolo e che hanno visto il comunismo sostenere le teorie nazionalistiche. La seconda guerra mondiale e la guerra fredda hanno inciso sui destini di queste città, e in particolare su quelli di Trieste che riesce invece a restare italiana. Ma a che prezzo?

Andrea Graziosi insegna Storia contemporanea all’Università di Napoli “Federico II”
Introduce Arianna Boria

Ingresso alle Lezioni di Storia è libero fino ad esaurimento posti.

BARCOLANA 45

In città già si respira l’aria festosa ed elettrizzante della Barcolana, manifestazione di richiamo internazionale amata da tutti appassionati, del mare e non. Ottobre a Trieste significa, infatti, Coppa d’Autunno, quest’anno giunta alla sua 45esima edizione: la regata con il più alto numero di partecipanti al mondo, capace di attrarre migliaia di persone che arrivano in città per godersi il mare, il vento, gli eventi organizzati appositamente e le bellezze della nostra meravigliosa città.

E’ una vetrina  fantastica per promuovere  il nostro territorio, che, statistiche alla mano, è sempre più apprezzato da turisti italiani, ma soprattutto da quelli stranieri in continua crescita. Proprio in  quest’ottica, sabato 12 ottobre alle 9:30 presenterò, insieme all’Assessore al Turismo e allo Sviluppo Economico, Edi Kraus, ai blogger, ai giornalisti e nazionali e internazionali, agli operatori economici presenti in questi giorni in città e al pubblico che fosse interessato a intervenire, le attrazioni culturali e d’intrattenimento cittadine, sottolineando le tante potenzialità turistiche della nostra città sulle quali dobbiamo concentrarci e investire.

La Barcolana, oltre ad essere una festa per tutti, costituisce infatti un volano economico notevole per il nostro tessuto economico, di fondamentale importanza particolarmente in questi tempi, ed è anche per questo che voglio ringraziare tutte le persone che con passione e professionalità lavorano nell’arco di tutto l’anno per la realizzazione e per l’organizzazione di questo straordinario evento.

Rivolgo un sentito grazie, a nome di tutta la città, alla Società Velica di Barcola e Grignano, ai tanti volontari e alle tantissime persone che in queste giornate frenetiche sono impegnate a garantire i servizi e a chi, dietro le quinte o in prima linea, lavora per il corretto svolgimento della manifestazione.

E’ questo il meraviglioso “equipaggio” che ci permette di godere serenamente e in sicurezza un magnifico evento. Buon vento!

 

 

 

 

REPORT di MANDATO #2

Questa è una sintesi dell’intervento del Sindaco in occasione del secondo report di mandato: a questo è dedicata una dettagliata pubblicazione, mentre l’intervento si sofferma anche in particolare su temi di estrema attualità per la città.

E’ un dovere etico e politico rendere conto ai cittadini dello stato di avanzamento dei risultati, delle difficoltà e degli impegni che si vogliono portare a termine.  Fa bene alla trasparenza e avvicina i cittadini alle Istituzioni, obiettivo, oggi più che mai, fondamentale. È il momento centrale di un dialogo continuo che cerchiamo di avere con la comunità e le forze vive di questa città, a cui chiediamo anche un apporto critico.

Lo abbiamo fatto nel 2012 e quest’anno abbiamo innovato la formula. Prima del Report finale si sono tenuti 5 appuntamenti tematici con gli assessori: “Trieste Città delle persone”, “Cultura e turismo”, “Ambiente e qualità del territorio”, “Partecipazione e valorizzazione del territorio”, “Economia e Sviluppo”.

Io, invece, farò un ragionamento complessivo, condizionato anche da alcuni fatti di stringente attualità, mentre nelle prossime settimane organizzaremo altri 5 incontri con me per approfondire i temi trattati nel Report di Mandato #2 .Vi risparmio, perciò, un lungo, dettagliato e forse noioso elenco.  Mi limito ad alcuni tratti di sintesi:

–         Abbiamo lavorato per superare il rischio di isolamento: moral suasion sui collegamenti (ottenendo un primo risultato sui treni per Milano e una proposta di FS per il porto), per connettere Trieste con altre città europee, promuovendo eventi comuni con Vienna, Lubiana, Graz e con la vicina Capodistria. Abbiamo promosso eventi che portano persone a Trieste e la fanno conoscere, i grandi concerti, il Giro d’Italia e Trieste Next..

–         Abbiamo messo in cantiere strumenti di pianificazione che guardano ad una città più moderna, più vivibile e più competitiva, approvando il Piano Generale del Traffico Urbano, mentre è in fase di avanzata di redazione il Piano Regolatore.

–         Sono state adottate misure per trasparenza e rigore nell’amministrare la cosa pubblica: pubblicità procedimenti e atti, il Comitato di garanzia  per validare i curricula dei candidati alle nomine, la riduzione delle società partecipate, degli amministratori e dei compensi: vengono riconosciute competenze e responsabilità. Sono finiti con noi gli eccessi di un vero e proprio “stipendificio” dipendente dalla politica.

–         Cultura: scongiurata la liquidazione di due teatri, avvio di un lavoro di riorganizzazione sistemica del patrimonio culturale e museale del Comune (tra un anno lo presenteremo), valorizzazione delle risorse culturali locali (come nel caso di TriesteEstate) e contemporaneamente sviluppo di rapporti internazionali, con Lubiana e Graz e oggi finalmente il ritorno di un grande appuntamento con l’arte contemporanea, con l’installazione di Jannis Kounellis

–         Più servizi via web: ComuniChiamo, certificazioni anagrafiche online, il percorso insomma verso una Smart City: informazioni in tempo reale sui cantieri, viabilità, servizi per i turisti, mobilità elettrica, 10 stazioni di ricarica per auto elettriche, interventi di automazione per il risparmio energetico.

–         Economia: assunte iniziative importanti per ferriera, siti inquinati, turismo e commercio.

–         Decisioni su progetti che sono in grado di mettere in moto nuovi  investimenti, dar fiato all’edilizia e valorizzare aree e infrastrutture: oggi  Park Audace,  a breve Campo Marzio.

–         Aumentati i posti in asili, il numeri di anziani seguiti, le persone in difficoltà assistite.

–         Ambiente: definito il Piano Ambientale per la città, avviato il piano di classificazione acustica, nuovi  Piani di Azione Comunale, avvio del risparmio energetico in 40 edifici comunali, prossimo il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile.

Tra le grandi operazioni in quest’ultimo anno c’è la fusione Hera Acegas-Aps che porta:

  • Più valore al patrimonio del Comune che partecipa assieme ad altri Comuni al controllo pubblico su una grande Multiutilities.
  • Più risorse per i servizi ai cittadini perché aumentano gli utili che destiniamo ad interventi sociali
  • L’ ampliamento della gamma e della qualità dei servizi

Assieme ad Acegas-Aps, a breve, presenteremo durante un evento pubblico:

– Investimenti sulle reti

– Svolta sulla gestione ambientale

– Una serie di iniziative di orientamento al cliente “Customer care”: intanto agli sportelli i tempi medi di attesa sono passati dai 30-40 minuti a 10 e quelli al call-center da 8 minuti a 30 secondi.

Qualcuno paventava perdite occupazionali per effetto dell’intesa: non ci sono e non ci saranno; su questo c’è stata un’intesa fra i sindaci di Trieste e Padova e i sindacati recepita dall’azienda.

Qualcuno temeva che Acegas-Aps venisse “mangiata”: c’è, resta, ha sede e presidente triestino, versa le tasse in questa Regione,  semmai la novità è che da 1 gennaio 2013 Hera Trading ha spostato la sede legale a Trieste e questo garantisce una quindicina di milioni in più di partecipazione fiscale a beneficio del territorio.

Questa fusione, quindi, porta a Trieste più valore in tutti i campi.

La creazione del Valore è fondamentale. Per superare la crisi è la priorità. Il circuito virtuoso della creazione della ricchezza e della sua redistribuzione a fini sociali, della competitività economica e della coesione sociale, richiede che l’economia crei valore e determini gettito fiscale che, diventa politiche pubbliche. Altrimenti il pubblico, tra un po’, non potrà nemmeno tamponare gli effetti della crisi.

Questa è una crisi difficile non solo per la sua entità e la sua durata ma anche perché, a differenza di situazioni precedenti, non è possibile usare la leva pubblica, ovvero le opere pubbliche, per rilanciare, attraverso l’edilizia e l’industria collegata l’economia.
Anzi gli obblighi assunti in sede europea per il risanamento della finanza pubblica si sono tradotti in un “Patto di Stabilità” che comprime la possibilità di investimento del pubblico sull’economia locale e che, applicato nelle situazioni non deficitarie bensì sane come quella del nostro Comune, sta diventando un fattore di recessione e un tipico caso di eterogenesi dei fini.

Non poter appaltare 30 milioni di opere e sevizi nel 2013 a Trieste vuole dire: meno gettito Iva e meno imposta sui redditi di imprese e persone, meno salari e stipendi e quindi meno consumi, più ammortizzatori e più sussidi, oltre a meno manutenzioni, meno sicurezza sui marciapiedi e strade, meno interventi nelle scuole…Insomma messa in questi termini il saldo finale del “Patto di Stabilità” per il bilancio pubblico sarà col segno – e non +.

Ma c’è anche un tratto distintivo di questa crisi che differenzia Trieste dalle altre realtà italiane in cui si manifesta forse con maggiore crudezza. Già perché pur in un contesto in cui si estendono povertà ed emergenza sociale, in cui aumentano i disoccupati, qui la crisi morde meno forse perché tirava meno lo sviluppo. Mi spiego: abbiamo una quota di redditi dipendenti dalla competitività dell’economia, e quindi andati in crisi, inferiore ad altri territori: più pubblico impiego, più pensioni che, anche se sempre più erose in potere d’acquisto, sono garantite, una quota elevata di posti in settori come l’assicurativo che ha tenuto ed aumentato, il consumo ancora di ricchezza accumulata nel passato e poi tramandata.

Se questa situazione rende un po’ meno drammatico il presente rende più difficile la prospettiva…..

Questa condizione socio-economica consolidata, unita ad una buona qualità della vita complessiva, ha infatti per molti anni determinato una convinzione diffusa, che poi è diventata un’aspettativa certo non inascoltata dalla classe dirigente di Trieste:

Non si è investito per creare infrastrutture per la creazione del valore.

Si rinviava, si consumava, l’allergia per i costi dello sviluppo prevaleva. Si sono perse occasioni quando  le risorse pubbliche c’erano.

Del resto l’immobilismo crea rendite sul piano politico e anche su quello economico

Una Comunità Protagonista: un insieme, un’unità d’intenti fra istituzioni, imprese, forze sociali, cultura, cittadini coesi:perché la Città apra le finestre e liberi l’aria dall’immobilismo.

Ad alimentarlo hanno contribuito e contribuiscono due sentimenti purtroppo non ancora presenti: vittimismo e nostalgismo

Il vittimismo sposta il tiro dai problemi reali e dalle responsabilità e maschera uni e altre

Il nostalgismo trasforma il valore della nostra storia e della nostra identità – grande patrimonio che ci arriva dal passato e che dovremmo usare per il futuro- in un frustrante rimpianto.

Nel migliore dei casi questo cocktail produce un disincantato cinismo così diffuso in una certa triestinità. Ma può accadere altro. Ho la sensazione che il TLT sia nato per agitare la leva del vittimismo e del nostalgismo e creare le premesse per una nuova stagione di immobilismo.

Nel 2013:

  • non possiamo mettere in discussione che Trieste sia italiana o dover manifestare per dirlo
  • Non possiamo, dopo aver superato confini, vedercene proporre di più angusti
  • Non possiamo subire un’altra stagione di divisione ideologica
  • Non possiamo veder sfilare bambini e ragazzini inconsapevoli portati ad affermare che Trieste non è italiana e deve essere liberata! Piuttosto dovrebbero essere portati a conoscere e rispettare il lungo itinerario di dolori e di sangue, dalle persecuzioni fasciste verso le minoranze, alla Risiera, dalle foibe ai morti del ‘53, che porta Trieste ad essere libera in Italia e in Europa.

Non sottovalutiamo il fenomeno, attecchisce in persone in buona fede per una serie di ragioni:

a) Crisi genera inquietudine e può portare ad inseguire falsi profeti.

b) Discredito della politica che viene identificata con l’Italia: anche gli scontrini bizzarri e le cene di Natale dei consiglieri regionali hanno portato fieno in cascina a questo movimento.

c) Nostalgismo: inutile perché  in realtà non è finita Trieste, è finito l’impero di cui Trieste era unico sbocco al mare (altrimenti Venezia dovrebbe vivere nel ricordo della Repubblica Marinara)

d) Vittimismo anti-italiano: che dimentica le industrie portate qui e poi rimaste, magari privatizzate ma vive e competitive come , Wärtsilä dimentica il Fondo Trieste, la Legge 26 o Pacchetto Trieste, il fatto che l’Italia abbia sostenuto il progressivo insediamento di realtà scientifiche che hanno prodotto posti di lavoro e prestigio internazionale.

Il fenomeno dell’indipendentismo, però, è cresciuto, mentre tutti tenevano un basso profilo scommettendo sul suo esaurirsi.

Serve una battaglia politica e culturale (non bastano le sentenze) di istituzioni, forse politiche e sociali, mondo della cultura, sindacati (si sono visti lavoratori della Ferriera manifestare con chi sta cercando di far saltare l’unica prospettiva occupazionale che hanno (!)).

Aggredire le cause, informare, coinvolgere i cittadini per una lettura reale, non illusoria, delle possibili soluzioni alla crisi. Penso ad esempio a due ambiti dove il movimento ha attecchito:

– nella comunità slovena che deve essere consapevole che questa battaglia li riporta indietro, a una città divisa e segnata da contrapposizioni

– verso i tanti piccoli imprenditori, commercianti, artigiani, stretti da un’angoscia della crisi, della mancanza di liquidità, banche, Equitalia….Non possiamo lasciarli in mano di chi gli propina una ricetta fuori dalla legalità e dallo stato di diritto. Qua ci dobbiamo mettere attorno a un tavolo, enti locali, associazioni, Agenzia delle Entrate, banche, Acegas-Aps e costruire percorsi di supporto, di accompagnamento, di alleggerimento della pressione, di agevolazione. L’applicazione brutale e ottusa di norme talora sbagliate e soffocanti per il contribuente spesso è più efficace a stritolare chi è in difficoltà piuttosto di ricuperare ricchezza occultata. Oggi siamo al dramma sociale e può diventare disordine sociale.

Trieste sconta una marginalità? Certo abbiamo un problema di collegamenti ma:

ITS, YPO, Global Forum, vertice fra Putin e Letta e gli eventi che arriveranno nel 2014: tanti appuntamenti che ci dicono che Trieste viene vista come importante, centrale e che tutte queste occasioni portano alla sua “scoperta”.

Qualche primo risultato sui collegamenti lo stiamo raggiungendo: dal treno Ts/Mi più veloce di 40 minuti rispetto ai precedenti al percorso, promosso dal Comune, per raggiungere un accordo tra Porto e FS per migliorare infrastruttura e servizi ferroviari.

Il nuovo treno TS/MI è un primo risultato dopo che per anni tutti si sono lamentati ma nessuno aveva fatto una richiesta esplicita a nome del territorio verso Mauro Moretti.  Lo ha fatto il Comune insieme con le realtà economiche più interessate, Generali, Allianz e Confindustria, supportati dalla Presidente Serracchiani e un primo obiettivo è stato centrato: consente 1h e 20 di tempo in meno per il viaggio in giornata. Se dimostreremo che la domanda si intensifica potremo negoziare un ulteriore riduzione.

Con Generali e Università abbiamo poi avviato un lavoro concreto per creare progressivamente a Trieste il polo formativo di tutto il Gruppo.

Forse è arrivato il momento che la Comunità prenda in mano il suo destino scegliendo innanzitutto il campo: quello di una città che può e vuole essere importante per la Regione, per l’Italia e per l’Europa.

Il Patto con la Regione, che il capoluogo deve avere, mi pare sia nei fatti di questi mesi e ha come primi obiettivi la soluzione di situazioni critiche quali Ferriera,  sito inquinato e la questione collegamenti.

Sulla Ferriera fatemi dire solo una cosa: siamo impegnati nel tentativo di realizzare una missione difficile: far convivere industria con salute e ambiente. Le ricette facili sono state finora solo promesse non mantenute.

Una buona cosa che possiamo fare per il Porto è portare rapidamente a conclusione  e a finanziamento,  l’accordo con FS.

La priorità, oggi, è liberare tutte le possibilità di investimento che possono creare valore al territorio.

Mi riferisco alle aree strategiche, quali Campo Marzio e Fiera. Mi riferisco al Sin. E mi riferisco al Porto Veccio.

Il TAR ha detto che sostanzialmente se c’è la volontà politica si può fare ciò che si vuole, cerchiamo di costruirla.

Cercheremo, nonostante il Patto di Stabilità, di aprire cantieri e di realizzare qualche opera pubblica: quelle del Piano città e di Pisus, dove abbiamo vinto competizioni sulla qualità progettuale con altre città, Ponterosso e Borgo Teresiano e alcuni interventi significativi necessari nei rioni.

Con la nuova destinazione del Ex-Meccanografico vorremo dare, tra l’altro, anche opportunità a una domanda giovanile nel campo della cultura. In generale credo che un progetto per i giovani centrato sugli spazi, anche in auto- recupero, per associazioni o per progetti professionali e d’impresa, possa e debba essere un segno che la città si orienta verso il futuro.

Un progetto di sistema per il Turismo, per farlo diventare una vera e propria industria diffusa del territorio. Strategia, patto istituzioni/operatori, managerialità. Lo presenteremo già questo mese. Nel 2014 vedremo una Trieste  ancora più accogliente, organizzata e  bella. Credo che questo metodo possa essere declinato in tanti campi, per esempio, anche per la Città della Conoscenza.

La Comunità protagonista è chiamata a scoprire un diverso valore del termine “bene pubblico”. Bene pubblico non è tutto ciò che è dello Stato, nelle sue diverse articolazioni, bensì della Comunità.

Per questo, e anche per far fronte all’emergenza delle gestioni pubbliche (pensiamo al bilancio 2013 ) per garantire valore, gestione ottimale, per il  buon uso del bene pubblico serve un patto:

– Con le imprese, per un’opera pubblica, un’area verde da mantenere

– Con i cittadini, per gestire e usare al meglio gli spazi sociali

Penso a sistematici incentivi a comportamenti virtuosi e di responsabilità dei cittadini (ad esempio lo sconto Tares)

Rafforzare il nostro senso di Comunità, perché solo così ce la faremo.

Un grazie a quanti quotidianamente operano con me e credono sempre all’idea che Trieste Torna Grande, torna protagonista. Assessori, consiglieri hanno un  compito difficile. Portano un’etichetta di casta direi contraddetta dai fatti reali e sostengono con impegno e spirito di servizio quel contatto diretto con gente sempre più preoccupata, inquieta, anche rabbiosa, che altri palazzi non conoscono.

Alle collaboratrici e ai collaboratori, dai dirigenti a tutti, un ringraziamento per il lavoro che fate, spesso sottovalutato e una sottolineatura: la Comunità, le persone, i cittadini, le imprese hanno oggi ancora più bisogno di noi e noi dobbiamo stare con loro, aiutarli, con risposte e con servizi efficienti, con responsabilità, professionalità ma anche con quella passione per il bene pubblico inteso come bene di Comunità e con la consapevolezza di quanto possa essere nobile la nostra missione di servizio per sostenere la crescita economica e promuovere la coesione sociale.

Conto alla rovescia per Trieste Next, 100 eventi sul tema dell’acqua

Tutto è pronto per  la seconda edizione di Trieste Next, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica – promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e Nordesteuropa Editore – che animerà il centro di Trieste dal 27 al 29 settembre 2013: 100 appuntamenti e 150 relatori nazionali e internazionali si confronteranno sul tema dell’acqua, fil rouge dell’edizione 2013 intitolata, non a caso, WaterWISE.

Il programma completo del Salone Europeo della Ricerca Scientifica è disponibile sul sito www.triestenext.it, nella sezione Programma, dove è possibile scoprire gli appuntamenti in calendario, i relatori, le location e le sezioni e registrarsi agli eventi di proprio interesse.

IL TEMA DELLA SECONDA EDIZIONE. È l’acqua il tema portante della seconda edizione di Trieste Next: acqua come fattore vitale per l’umanità e per l’economia, acqua nelle sue molteplici implicazioni. Il Salone proporrà un approccio “saggio” – wise, appunto – al tema, dove WISE è anche acronimo di wealth (ricchezza), information (informazione), sustainability (sostenibilità), environment (ambiente). Tre i filoni lungo i quali si declinerà la riflessione attraverso i dibattiti e gli appuntamenti della sezione “Educational”: l’acqua come risorsa universale, sul tema dell’uso sostenibile, dell’inquinamento, del riciclo delle acque; le vie d’acqua, sul tema dei trasporti e dell’architettura, ingegneria e tecnologia navale; e l’acqua come molecola della vita, dove si darà ampio spazio agli aspetti più tipicamente scientifici – chimica, biologia, medicina e fisica – dell’acqua.

 

I PROMOTORI DI TRIESTE NEXT. «Trieste Next è un evento fortemente voluto dal Comune di Trieste per valorizzare il legame tra la città di Trieste e la ricerca, un’occasione per presentare a una platea, più ampia di quella locale, l’importante capitale di innovazione del nostro territorio» afferma Roberto Cosolini, sindaco di Trieste. «Con l’Università degli Studi di Trieste, Nordesteuropa e gli altri partner si è creata quella logica di squadra che spesso in passato mancava in questa città. La scelta di temi fondamentali per la qualità del nostro futuro dimostra quanto la ricerca possa fare per aiutarci a vincere le gradi sfide, migliorare la qualità della vita delle persone e promuovere un’economia sostenibile. L’anteprima dedicata a Margherita Hack, che abbiamo deciso al momento della sua scomparsa, sarà un momento  che vedrà il mondo della scienza e tutta la cittadinanza unirsi nel ricordo di una grande scienziata e di una grande donna. Infine, è giusto ringraziare quanti stanno lavorando per preparare l’edizione di quest’anno e sottolineare la capacità di Trieste Next di coinvolgere un pubblico di tutte le età, dedicando particolare attenzione ai più giovani e ai bambini» conclude il sindaco. 

EVENTI SPECIALI. Giovedì 26 settembre, alle ore 21 al Teatro Verdi, e in diretta streaming su Rai Scuola, Trieste Next si apre con Siamo fatti di stelle. Serata in ricordo di Margherita Hack: immagini, video e testimonianze per celebrare uno dei simboli della città di Trieste e promuovere la sua straordinaria avventura umana e intellettuale. Tra gli ospiti della serata, i sindaci delle sue due città, Firenze e Trieste, Matteo Renzi e Roberto Cosolini, ma anche di suoi colleghi, collaboratori e partner: Stefano Borgani direttore INAF sezione di Trieste; Don Pierluigi Di Piazza, con cui l’astrofisica si confrontò in Dialogo tra un’atea e un prete, Francesca Matteucci presidente Consiglio Scientifico INAF, e Federico Taddia, giornalista e co-autore con la Hack di Nove vite come i gatti. L’evento sarà coordinato dalla giornalista Marinella Chirico.

Sarà possibile seguire l’evento in live streaming sul sito di Rai Scuola (www.scuola.rai.it).

Verrà trasmesso in streaming anche l’appuntamento targato Telecom Italia e VeneziePost – in programma venerdì 27, ore 17, al Teatro Verdi  –: Italiax10. La scienza del futuro vedrà 10 ricercatori alternarsi sul palco del Teatro Verdi e su italiax10.telecomitalia.com, e presentare, sotto la guida di Beppe Severgnini, i propri progetti di ricerca. Si potrà interagire con i protagonisti dell’evento via Twitter usando gli hashtag #italiax10 e #triestenext.

Grande attesa, nella mattinata di sabato 28 settembre, per l’intervento del ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, che concluderà i lavori di NTT-Nordest Technology Transfer. 200 innovazioni per far crescere l’impresa (ore 11, Teatro Verdi): durante l’appuntamento, condotto da Paolo Possamai, direttore Il Piccolo, i ricercatori selezionati presenteranno i propri progetti di innovazione “pronta per l’impresa” di fronte a un panel di capitani d’impresa di rilievo internazionale e nazionale: Massimo Carraro, presidente Morellato, Isabella Chiodi, vicepresidente IBM Europa, Matteo Marzotto, presidente Fondazione CUOA e presidente Associazione Progetto Marzotto, Giuseppe Morandini, presidente CariFVG, Sergio Razeto, presidente Wärtsilä Italia, Roberta Virago, responsabile commerciale Virosac. La mattinata proseguirà a Panorama Giustinelli con la consegna del Premio “Vivere a spreco zero” 2013 (ore 12), alla presenza del presidente di Last Minute Market Andrea Segrè, del sindaco di Trieste Roberto Cosolini, di Jan Lundqvist, senior scientific advisor SIWI Stockholm International Water Institute, e di Stefano Mazzetti, coordinatore di “Spreco Zero Net”.

L’ACQUA: TRA SCIENZA E SVILUPPO. E’ l’acqua il fil rouge degli appuntamenti della seconda edizione di Trieste Next, a partire dai tre incontri in programma nella mattina e nel pomeriggio di venerdì 27 settembre: “Green Boat Design: scienza e tecnologia per una nautica eco-sostenibile” (ore 10, Salone degli Incanti), promosso da Area Science Park, “Start-up dell’acqua, innovazione e impresa. L’economia del mare per lo sviluppo locale” (ore 15, Camera di Commercio), promosso da Camera di Commercio di Trieste in collaborazione con Area Science Park, e “Risorsa acqua: come investire rispettando il referendum” (ore 15, Starhotels Savoia Excelsior Palace), a cura di la Repubblica Affari&Finanza.

“L’acqua è preziosa” è invece il titolo del convegno inaugurale di Trieste Next 2013 (ore 21, Teatro Verdi) che vedrà la partecipazione di Jan Lundqvist, senior scientific advisor del SIWI Stockholm International Water Institute, introdotto da Andrea Segrè, presidente di Last Minute Market.

La giornata di sabato 28 settembre sarà invece dedicata al tema dell’acqua come volano di crescita e sviluppo del territorio: è questo il tema alla base di “Un grande porto dell’Alto Adriatico” (ore 15, Ridotto Teatro Verdi), convegno promosso dal Piccolo che vedrà la partecipazione di Paolo Costa, presidente Napa, Galliano Di Marco, presidente Autorità Portuale di Ravenna, Vlado Mezak, direttore Autorità Portuale di Fiume, e Debora Serracchiani, presidente Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, e di “Le grandi imprese del mare” (ore 18, Starhotels Savoia Excelsior Palace), evento di presentazione de I Costa. Storia di una famiglia e di un’impresa (Marsilio Editori) con Giuseppe Costa, presidente Costa Edutainment, Paolo Costa, presidente Autorità Portuale di Venezia, Vincenzo Petrone, presidente Fincantieri, e Fabio Rizzi, dirigente Ambiente e Sicurezza, Autorità Portuale di Trieste.

Focus sul binomio acqua-sviluppo anche nella giornata conclusiva di Trieste Next, domenica 29 settembre, con “Parchi acquatici: opportunità di sviluppo economico” (ore 11, Ridotto Teatro Verdi), che vedrà confrontarsi sul tema Giuseppe Costa, presidente Costa Edutainment, João Falcato, presidente e CEO Oceanário de Lisboa, e Guido Guerzoni, docente di Economia e management delle istituzioni culturali, e “Acqua e agricoltura: strategie per l’efficiente gestione di un bene comune” (ore 12, Starhotels Savoia Excelsior Palace), con Pippo Americo, presidente Consorzio di Bonifica Cellina Meduna, Massimo Canali, direttore ATO, Anna Maria Martuccelli, direttore generale ANBI, per la conduzione di Mariano Maugeri, giornalista Sole 24 Ore.

 

LA CITTÀ DELLA SCIENZA: INCONTRI, MOSTRE, SPETTACOLI, EVENTI PER I BAMBINI. Nei giorni di Trieste Next, Trieste sarà animata anche da una serie di incontri, laboratori, proiezioni, spettacoli organizzati da un ampio network di collaborazioni tra istituti e centri di ricerca, associazioni culturali e scientifiche e gruppi informali della città. Cuore pulsante della “Città della scienza” sarà piazza Unità d’Italia, dove verrà creata l’Agorà della Scienza nell’ambito del Protocollo d’Intesa Trieste città delle conoscenza (www.triesteconoscenza.it)

Ricco anche il programma per i bambini: special guest della seconda edizione di Trieste Next sarà Topolino, il settimanale a fumetti più amato al mondo, che sarà protagonista di un intenso programma per le scuole e i bambini nella struttura ad hoc che verrà allestita in piazza Unità d’Italia.  Il team della redazione di Topolino, alla presenza del direttore Valentina De Poli e di autori e disegnatori del giornale, incontrerà lettori e studenti per realizzare insieme un numero maxi del giornale a fumetti, dedicato al tema dell’acqua; domenica 29, la scuola di disegno sarà aperta a tutti i bambini.

Da non perdere, nelle giornate di sabato 28 e domenica 29, “A lezione di caffè: degustazione, ma non solo” (stand 5, su prenotazione), ciclo di appuntamenti curati dall’Università del caffè illycaffè che ospiterà laboratori di degustazione, percorsi sensoriali e culturali per apprendere i meccanismi che regolano le nostre percezioni, fino all’assaggio dell’espresso.

TRIESTE NEXT ANTEPRIMA DEL FORUM MONDIALE DEI GIOVANI. La seconda edizione di Trieste Next farà da anteprima al Forum Mondiale dei Giovani, in programma a Trieste dal 4 al 6 ottobre 2013 con il titolo “Diritto di Dialogo”. Promosso da Associazione Poesia e Solidarietà e da Centro Studi e Documentazione per la Cultura Giovanile dell’Università di Trieste, il Forum nasce nel contesto e dal network organizzativo del Concorso Internazionale di Poesia “Castello di Duino – Poesia e Solidarietà Linguaggio dei Popoli”, che ha ormai coinvolto migliaia di giovani da almeno 90 Paesi del mondo. Il Forum intende affermare il “diritto di dialogo” come “diritto fondamentale” e persegue lo scopo di promuovere come essenziale condizione del diritto di dialogo l’incontro fra esperienze diverse su temi ad ampio raggio.

 

Trieste Next 2013: tutte le informazioni per partecipare

Le sedi. Come già nel 2012, la seconda edizione di Trieste Next animerà il cuore della città: il Teatro Verdi ospiterà gli eventi principali in programma (tra cui l’anteprima del 26 settembre, Italiax10, NTT-Nordest Technology Transfer), mentre il Ridotto del Teatro Verdi, l’Auditorium del Museo Revoltella, l’Aula Magna della Scuola Superiore di Lingue Moderni per Interpreti e Traduttori e lo Starhotels Savoia Excelsior Palace ospiteranno il calendario dei dibattiti. Nei giorni del Salone, Piazza Unità d’Italia si trasformerà nell’Agorà della Scienza con stand, presentazioni, laboratori e attività per ragazzi, mentre lo Spazio Topolino, sempre in Piazza Unità, sarà interamente dedicato ai più piccoli. E ancora, tra le altre sedi coinvolte, lo Stabilimento Ausonia, l’Auditorium del Salone degli Incanti, Panorama Giustinelli, Sala Tripcovich.

Trieste Next sulla rete Punto di riferimento per aggiornamenti in progress sul Salone Europeo della Ricerca Scientifica è il sito internet di Trieste Next, www.triestenext.it, dove a partire dal 2 settembre sarà possibile consultare il calendario degli eventi per data, luogo, relatore e sezione e creare il proprio calendario personalizzato. È già molto attiva la comunità di Facebook, dove la pagina ufficiale del Salone (https://www.facebook.com/triestenext) raccoglie già oltre 1100 like, e di Twitter al profilo @TriesteNext; hashtag ufficiali della manifestazione #triestenext e #next02. Sono nate da pochi giorni anche le pagine Google+ (https://bit.ly/141TRG7), Linkedin (https://linkd.in/1edgkBT) e il canale ufficiale di Trieste Next su Youtube (https://bit.ly/18fJssd).

Come partecipare: Tutti gli eventi di Trieste Next sono a ingresso libero, tranne ove diversamente specificato. I posti in sala sono limitati: il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito www.triestenext.it, dove è possibile registrarsi agli eventi in programma nella sezione “Programma”. L’iscrizione agli eventi verrà chiusa alle ore 20 del giorno precedente la data di svolgimento dell’appuntamento.

 

Settimana Europea della Mobilità

Nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità si svolgeranno alcune anteprime di pedonalizzazione del Piano del Traffico, approvato lo scorso luglio dal Comune e ieri (19 settembre) dalla Provincia. L’avvio dell’attuazione è ormai alle porte. Il fine delle anteprime è quello di mostrare ai cittadini gli effetti benefici delle pedonalizzazioni in termini di sicurezza, salute, vivibilità degli spazi urbani.

Dalle 9.00 di sabato 21 alle 18.00 di domenica 22 settembre si effettuerà la chiusura delle aree limitrofe a largo Barriera e via Crispi, nonché di via Settefontane, quale opportunità di testare alcune scelte del Piano del Traffico, e di offrire l’occasione di vivere questi spazi in modo diverso e di immaginarne insieme la riqualificazione.

In particolare, la chiusura al traffico veicolare privato si svolgerà nell’area di Barriera Vecchia (vie Settefontane, del Toro, Nordio, Crispi, Foschiatti, Fonderia, San Maurizio, Sorgente, Erbette), individuata quale prima area destinata alla pedonalizzazione, a ribadire l’attenzione dell’Amministrazione comunale non solo per i rioni centrali, ma anche per quelli periferici della nostra città.

A sostegno dei cittadini che si recheranno in queste zone, l’Amministrazione ha concordato con Saba Italia, gestore del parcheggio di via Pietà, tariffe agevolate per la sosta dell’intera giornata: 3 euro per il sabato e la gratuità la domenica. Inoltre, i primi 200 cittadini che sosteranno nell’impianto sabato 21 potranno godere, anche per sabato stesso, della totale gratuità.

Numerose sono le associazioni organizzatrici di eventi e iniziative di informazione, sensibilizzazione e divertimento, dedicate a mostrare nel concreto i pregi del muoversi a piedi e in bicicletta, ed ad animare, soprattutto per i bambini, queste vie restituite alla fruizione dei cittadini.

Eventi:

CLEAN AIR – IT’S YOUR MOVE!

Miglioriamo la qualità dell’aria attraverso le nostre scelte di mobilità per accrescere la qualità della nostra vita

Sabato 21 Settembre e Domenica 22 Settembre

In Town without my Car

A piedi, bici e in bus nel cuore della città

a cura di Comune di Trieste

dalle 9.00 di sabato alle 18.00 di domenica

Anteprima delle pedonalizzazioni previste dal nuovo Piano del Traffico nell’area di Barriera Vecchia (vie Settefontane, del Toro, Nordio, Crispi, Foschiatti, Fonderia, San Maurizio, Sorgente, Erbette)

Trieste in bici? Sì, con la pedalata assistita

Esposizione, prove e distribuzione di materiale informativo e-BIKE

a cura di TRIESTE in BICI

10.00 – 20.00, viale XX Settembre (presso la fontana), largo Barriera

Iniziative a cura degli esercizi commerciali in tutte le vie

Mostra fotografica ed evento di street art di Elisa Vladilo in via Settefontane

Sabato 21 settembre

2ª Rampigada Santa Village

Spazio dedicato alla promozione ed educazione alla mobilità

e agli stili di vita sostenibili

Attività e mercatino

a cura di SPIZ Associazione di Promozione Sociale

dalle 10.00, piazzale dell’Obelisco – Opicina

Bicincittà*

Trieste a misura di bicicletta: strade sicure, aria pulita

a cura di UISP, Ulisse-FIAB, Arci Servizio Civile Friuli Venezia Giulia, Polizia Locale

con la collaborazione di LILT – Lega Italiana Lotta ai Tumori

14.30, ritrovo largo Barriera; 15.00, partenza

15.45, pausa a Servola; 17.00, arrivo in largo Barriera

* È prevista una quota di iscrizione; www.uisp.it/trieste

All’arrivo, intervento della Polizia Locale sul tema della sicurezza in bici e sulle norme del Codice della Strada

Gli ambasciatori delle storie di Nati per Leggere

Letture floreali per bambini dai 3 agli 8 anni

Tra una fiaba e l’altra, laboratorio creativo con la fiorista Cecilia

del Laboratorio arte floreale Bibidibobidibu

a cura del Servizio Biblioteche Civiche Comune di Trieste

17.00 – 18.00, via Nordio angolo viale XX Settembre

Aperitivo e map-Crossing

Aperitivo a coloro che propongono un itinerario cicloturistico

a cura di ARCI Trieste

17.00, largo Barriera

Ciclofficina

Il meccanico in piazza

a cura di Associazione Officina

17.00, largo Barriera

Animazione

a cura di Magicabula

17.00 – 20.00, largo Barriera

Domenica 22 settembre

2ª Rampigada Santa Village

Spazio dedicato alla promozione ed educazione alla mobilità e agli stili di vita sostenibili

Attività collaterali e mercatino

a cura di SPIZ Associazione di Promozione Sociale

dalle 09.00, piazzale dell’Obelisco – Opicina

 

2ª Rampigada Santa*

Crono-Scalata Ciclistica, Podistica e Camminata Non Competitiva

Attività collaterali e mercatino

a cura di SPIZ Associazione di Promozione Sociale

10.00, Scala Santa (Roiano)

* È prevista una quota di iscrizione; www.spiz.it

Mercatino di Campagna Amica

A cura di Coldiretti Trieste

08.30 – 13.00, largo Barriera

Animazione per i bimbi

Un giro in risciò e altro…

a cura di RAW – Ciclocorrieri

15.00 – 18.00, via Crispi

Sempre la domenica, dalle ore 9.00 alle ore 15.00, l’artista Elisa Vladilo proporrà in largo Sonnino un intervento di Arte Pubblica, “Nel blu dipinto di blu”. In previsione della pedonalizzazione del tratto basso di via Settefontane, l’artista dipingerà, insieme alle persone che vorranno partecipare, marciapiedi e spazi pubblici, al fine di mostrare come anche un intervento minimale di coloritura degli spazi possa aiutare a modificarne profondamente l’immagine e la qualità.

Sempre in via Settefontane, verrà allestita già nella giornata di sabato, una mostra fotografica (foto provenienti dalla fototeca del Museo Gopcevic) sulla storia della via e sugli interventi che nel corso del Novecento l’hanno più profondamente modificata fino al suo assetto attuale.

In tutte le vie e in entrambe le giornate, grazie alla partecipazione di negozianti, rappresentanti delle categorie economiche, Circoscrizioni IV e V, verranno organizzati eventi di animazione sempre rivolti a mostrare come muoversi a piedi e in bicicletta, in sicurezza, nelle strade della nostra città sia un fattore di riqualificazione e di benessere.

 

75° anniversario dell’annuncio delle Leggi Razziali 18.9.1938 – 18.9.2013

Permettetemi di fare alcuni ringraziamenti, brevi ma commossi.
Alla Comunità ebraica triestina, che ha collaborato con il Comune di Trieste alla realizzazione di queste due importantissime giornate di oggi e di mercoledì 18 settembre.
Ringrazio inoltre il Comitato pace solidarietà convivenza ‘Danilo Dolci’ di Trieste.

Vorrei salutare, in particolare, due persone che si trovano tra il pubblico, le Signore:
DIAMANTINA VIVANTE VED. SALONICHIO
LUCIA ELIEZER VED. DEL CIELO,
entrambe deportate a Bergen Belsen con l’ultimo convoglio partito da Trieste nel 1945, entrambe sopravvissute ma pesantemente segnate dalla Shoah, avendo Diamantina perduto mamma, fratello, tre sorelle e due nonne, e Lucia i due fratelli che erano stati deportati assieme a lei.

La Comunità ebraica triestina è stata ed è una componente fondamentale di Trieste, un organismo essenziale del corpo della città, e la città di Trieste è stata ed è un luogo importante per la Comunità ebraica triestina.
Non è necessario in questa sede accennare alla sua storia, storia nota a questo pubblico e alla città, ma solo dire che la Comunità ebraica triestina, attraverso i suoi uomini eccellenti e i suoi uomini comuni e le sue istituzioni, ha sempre svolto un ruolo di primissimo piano nello sviluppo e nelle fortune politiche, economiche, sociali e culturali della città; tra tanti fasti, è sufficiente ricordare la maestosa Sinagoga.

Trieste è stata un luogo del destino anche per moltissimi ebrei non triestini. Per gli ebrei di Galizia e Russia partiti all’alba del Novecento con i piroscafi della Società di navigazione austro-americana per emigrare in America. E soprattutto per gli oltre 150.000 – ebrei polacchi dopo il 1920 e successivamente ebrei di tutta Europa in fuga dai nazisti – imbarcatisi sulle navi del Lloyd triestino. Trieste è stata, in questo caso, “Porta di Sion”, porto d’imbarco tra i principali, per la “salita” verso Israele.

Oggi siamo riuniti in questa sede per commemorare un avvenimento di 75 anni fa: la visita di Mussolini a Trieste e il famigerato discorso che qui fece. Un discorso della cui importanza era perfettamente consapevole egli per primo, tanto che volle fosse diffuso in diretta radiofonica mondiale.
Mussolini il 18 settembre 1938 parla a Trieste, ma vuole essere udito contemporaneamente in tutta Italia e a Londra, New York, Monaco, Parigi, Praga.

Mussolini parla da un palco allestito appositamente nella zona occupata dalla Fontana dei Continenti che, per l’occasione, è stata trasferita altrove. Il palco è montato su due colossali timoni alti dodici metri, che vorrebbero simboleggiare le fortune della cantieristica e della marineria triestina, perfettamente inserite nel recente impero fascista. Le fortune economiche della Trieste fascista costituiscono la seconda parte del suo discorso triestino.

Noi oggi siamo qui a commemorare la terza parte, quella dedicata all’annuncio delle leggi razziste, che si attueranno puntualmente nel novembre del 1938. Mussolini rivendica una propria politica razzista autonoma rispetto all’alleato nazista e invoca la necessità di una “severa coscienza razziale, che stabilisca non soltanto delle differenze, ma delle superiorità nettissime”.
Piazza Unità d’Italia, in quella mattina del 18 settembre 1938, è gremita fino all’inverosimile, alcune fonti dell’epoca parlano di 100.000 persone presenti, altre addirittura di 140.000.
Nella studiatissima coreografia della Piazza ci saranno stati non pochi ebrei, con ogni probabilità anche nelle varie organizzazioni maschili, femminili e giovanili militarmente inquadrate che, udendo il discorso, avranno scoperto di essere “nemici irreconciliabili del fascismo”, e di esserlo già da sedici anni, e di essere perciò destinati a “una politica di separazione”.

In queste terre, il fascismo attuò politiche di separazione, nei confronti dei cittadini italiani di nazionalità slovena e croata.
Ci furono violenze e incendi, ci fu una strategia finalizzata al genocidio culturale mediante l’italianizzazione del toponimi, dei cognomi e l’annullamento delle classi di insegnamento in sloveno e croato.

La strategia segregatrice e discriminatoria del fascismo italiano, contro gli ebrei, che Mussolini annuncia a Trieste ha avuto delle avvisaglie: nell’estate del 1938 l’Ufficio demografico del Ministero dell’Interno è stato trasformato in Direzione generale per la demografia e per la razza, presso il Ministero della cultura popolare è stato istituito l’Ufficio studi sul problema della razza, poi è stato pubblicato il documento teorico ufficiale “Il fascismo e i problemi della razza” (noto anche come “Manifesto degli scienziati razzisti”), poi si è svolto il censimento razzista, poi il Regio decreto per la difesa della razza nella scuola e infine il Regio decreto sugli ebrei stranieri.
Dopo il discorso di Trieste seguirono la Dichiarazione sulla razza del Gran Consiglio del fascismo, il Regio decreto per l’integrazione in testo unico delle norme già emanate per la difesa della razza italiana nella scuola e, soprattutto, il Regio decreto per la difesa della razza italiana.

La parola Shoah significa “distruzione” e indica un processo. Un processo che ha un culmine, l’annientamento degli ebrei d’Europa, che si realizza negli eccidi di massa nel corso dell’avanzata dei nazisti verso est, nei ghetti, nei centri di sterminio come Auschwitz, Treblinka, Sobibor, Belzec, Majdanek e altri.
Nella nostra città, a pochi chilometri da questa Piazza, nella Risiera di San Sabba, dove ebrei triestini, fiumani, veneziani vengono detenuti per essere poi deportati nei campi di sterminio e in alcuni casi anche già assassinati, condividendo l’ambiente della spettrale ex fabbrica con i partigiani e resistenti italiani, sloveni e croati che, a migliaia, vi vengono massacrati.

In Italia la Shoah non è solo colpa incancellabile dei nazisti: il processo storico della Shoah si inizia nell’estate del 1938, ed accelera dopo il discorso di Mussolini a Trieste.

Ecco perché abbiamo voluto che di tale discorso restasse una traccia, incisa in una lastra di acciaio incastonanta nella pavimentazione di arenaria di Piazza Unità d’Italia. Una lastra di acciaio, non di bronzo, non di marmo.

Una lastra di acciaio affinché fosse teso un filo invisibile tra l’acciaio della lastra di Piazza Unità e l’acciaio della piastra del crematorio della Risiera.

Anno Europeo dei Cittadini, l’evento conclusivo a Trieste

Trieste è onorata di ospitare l’appuntamento finale dell’itinerario di incontri con cui si è articolato il dialogo e l’ascolto dei cittadini nel nostro Paese nell’anno europeo dei cittadini.

Trieste è la più europea delle città italiane, storia cultura, architettura, comunità diverse insediate storicamente o recentemente e che beneficiano di un clima di convivenza che possiamo definire europeo lo testimoniano.

Del resto questa città deve al processo di integrazione europea e al suo allargamento il superamento definitivo di un Novecento che ne aveva bloccato l’identità aperta, plurale ed europea, rendendola prigioniera di barriere fisiche, ideologiche e psicologiche conseguenza delle tragedie e dei lutti che i nazionalismi e i totalitarismi del 900 hanno disseminato.

L’adesione a questo appuntamento odierno è perciò ricca da un punto di vista numerico ma lo è anche quanto mai sul piano della pluralità, delle provenienze, delle lingue e  delle culture di riferimento.

Il dialogo fra Istituzioni e cittadini è del resto a tutti i livelli un contributo non solo al lavoro delle Istituzioni ma anche ad una loro maggior vicinanza ed è perciò antidoto dei rischi di disgregazioni prodotti da un’acuta crisi economica e sociale.

Per questo nel suo piccolo l’Amministrazione che rappresento ne ha fatto l’elemento caratterizzante della propria azione amministrativa volendo contribuire in questo modo a questo processo che ridia una forte credibilità alle istituzioni.

Ritengo necessario, signora Vicepresidente e signor Ministro, chiedervi di tener fortemente conto di un giudizio negativo della Comunità e delle Istituzioni locali verso il progetto di Rigassificatore nella baia di Zaule e ciò evidentemente non come posizione pregiudiziale nei confronti di indispensabili scelte di politica energetica a livello nazionale ed europeo bensì in conseguenza delle significative criticità che non hanno mai trovato adeguata risposta sui rischi che quel progetto e quella localizzazione presentano in termini di sicurezza, di impatto negativo sull’ambiente marino e di compatibilità con l’auspicabile e per noi fondamentale sviluppo dei traffici marittimi che hanno come riferimento il Porto di Trieste.

Proprio in omaggio ai principi di ascolto, di dialogo e di partecipazione attiva dei cittadini che questa giornata sottolinea, ritengo che di questo punto di vista si debba assolutamente tenere conto.

Trieste Estate 2013, un programma di grande successo.

Il bilancio ufficiale verrà presentato in settembre dall’Assessore alla Cultura Franco Miracco, a edizione conclusa, ma penso si possa già sottolineare il grande successo riscosso dal programma di Trieste Estate 2013 frutto di un’intelligente regia e del concorso, fondamentale, delle diverse espressioni culturali del nostro territorio.

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La rassegna musicale Trieste Loves Jazz è stata seguita da migliaia di persone, tra i vari eventi meritano una particolare menzione l’esibizione di Bill Evans e quella straordinaria del grande Franco Cerri, oltre all’emozionante concerto all’alba tenuto dal pianista Glauco Venier sul Molo Audace al quale hanno assistito più di 800 persone alle 5 della mattina. Ottimo successo di pubblico anche alle rappresentazioni teatrali proposte all’interno del cartellone, come il sold-out registrato ad ogni replica de “L’Onda dell’Incrociatore” messo in scena dalla Casa del Lavoratore Teatrale nella splendida cornice della Società Triestina della Vela sul Pontile Istria, i tanti spettatori che hanno seguito il Pupkin Kabarett al Museo Sartorio e nelle loro trasferte rionali e le 1.500 persone che, nonostante il freddo e la bora, hanno assistito allo spettacolo di Alessio Colautti in piazza Verdi il 14 agosto. Inoltre, grande partecipazione si è registrata nelle biblioteche rionali dove, oltre agli spettacoli di cabaret, si sono esibiti giovani talenti musicali triestini e sempre nei rioni sono state accolte con entusiasmo, soprattutto da parte dei più piccoli, la “Cortomobile” e le proiezioni in piazza del “Cinema Volante!”.

60 ruggenti

La scelta della location di piazza Verdi si è dimostrata, anche quest’anno, una scelta apprezzata dal pubblico cinefilo, sempre numeroso durante le serate dedicate al grande cinema italiano organizzate dalla Cappella Underground e dai cittadini e dai turisti, basti pensare a quanti hanno partecipato ai festeggiamenti per il ferragosto, quando in migliaia hanno preso parte alla festa brasiliana scandita dai ritmi della Banda Berimbau conclusasi con i fuochi d’artificio. Ottimi numeri arrivano dalle presenze registrate nei musei civici, un vero e proprio gioiello da valorizzare, sia durante le visite diurne sia durante le visite dell’iniziativa (ancora in corso) di “Musei di Sera”; degno di nota il grande successo riscosso da “Trame, di gioco, scienza, futuro”, con cui l’Immaginario Scientifico ha sposato l’ex-pescheria con la scienza. Invece, chi passa in questi giorni nei pressi del Salone degli Incanti vedrà un gran movimento; tra gli storici banchi di marmo del mercato del pesce, tra pezzi di vecchie imbarcazioni e altri materiali insoliti il geniale artista contemporaneo Jannis Kounellis sta realizzando una grande installazione, creata proprio per Trieste, che verrà svelata alla città il prossimo 6 settembre.

E’ giusto che da parte mia ringrazi l’Assessore Franco Miracco, i suoi collaboratori dell’area cultura del Comune di Trieste e i tanti operatori culturali della nostra città, da Gabriele Centis ad Alessandro Mizzi e tutti gli altri, a cui va il merito di aver lavorato intensamente per questa edizione di successo.

Vi ricordo che gli appuntamenti di Trieste Estate 2013 continueranno fino settembre e sul sito https://www.triestestate.it/ si possono consultare tutte le iniziative organizzate giorno per giorno.

 

 

Torna Trieste Next: l’evento che connette la ricerca scientifica e impresa

TsNext

Sarà la serata in ricordo di Margherita Hack, la celebre astrofisica scomparsa lo scorso 29 giugno, a inaugurare la seconda edizione di Trieste Next giovedì 26 settembre 2013. La città di Trieste, che adottò la signora delle stelle, fiorentina di nascita, nel 1964, organizza il primo tributo nazionale a una delle menti più raffinate del nostro panorama scientifico e culturale contemporaneo: una serata, in diretta su Rai Scuola, con contributi video originali e testimonianze dei sindaci delle sue due città, Roberto Cosolini sindaco di Trieste e Matteo Renzi sindaco di Firenze, coordinato dalla giornalista Marinella Chirico e con il contributo  di suoi colleghi e partner.

La serata del 26 settembre apre il calendario di 100 appuntamenti, che vedranno la partecipazione di 150 relatori nazionali e internazionali in 20 location e il contributo di oltre 100 partner dal 26 al 29 settembre: questi i numeri della seconda edizione del Salone Europeo della Ricerca Scientifica, promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e Nordesteuropa Editore per celebrare l’eccellenza scientifica della città di Trieste e favorire il dialogo tra mondo della ricerca e mondo dell’impresa in nome di uno sviluppo sostenibile.

WaterWISE: è questo il titolo di Trieste Next 2013 in un’edizione che dedica particolare attenzione al tema dell’acqua – fattore vitale per l’umanità e per l’economia – e alle sue molteplici implicazioni. Convegni, lectio magistralis, conferenze, laboratori e momenti di intrattenimento; grandi ospiti internazionali, rappresentanti delle istituzioni affiancati da ricercatori di fama internazionale e firme autorevoli dell’informazione scientifica e non;  progetti speciali  come Italiax10. La Scienza del Futuro, realizzato con Telecom Italia,  main partner dell’evento, o, ancora, NTT-Nordest Technology Transfer; laboratori per bambini con un ospite d’eccezione, Topolino.

Trieste Next accenderà i riflettori sulla città di Trieste, uno dei più importanti centri di ricerca scientifica al mondo, con le sue 2 università, gli oltre 30 istituti di ricerca e una media di 35 ricercatori ogni 1000 occupati di gran lunga superiore ai trend europei (5.7 ricercatori). Una città che racchiude nel Protocollo degli enti “Trieste città della conoscenza” tutte le eccellenze della scienza, ricerca ed alta formazione che operano e vivono sul suo territorio. Un primato che Trieste Next intende promuovere e rafforzare, proponendosi come vero e proprio laboratorio di discussione e attivazione di reti e iscrivendosi, in questi termini, sia all’interno della candidatura di Venezia con il Nordest Capitale Europea della Cultura 2019 sia dellExpo 2015.

IL TEMA: WATERWISE. E’ l’acqua il tema portante della seconda edizione di Trieste Next: acqua come fattore vitale per l’umanità e per l’economia, acqua nelle sue molteplici implicazioni. Il Salone proporrà un approccio “saggio” – wise, appunto – al tema, dove WISE è anche acronimo di wealth (ricchezza), information (informazione), sustainability (sostenibilità), environment (ambiente). Tre i filoni lungo i quali si declinerà la riflessione attraverso i dibattiti e gli appuntamenti della sezione “Educational”: l’acqua come risorsa universale, sul tema dell’uso sostenibile, dell’inquinamento, del riciclo delle acque; le vie dacqua, sul tema dei trasporti e dell’architettura, ingegneria e tecnologia navale; e l’acqua come molecola della vita, dove si darà ampio spazio agli aspetti più tipicamente scientifici – chimica, biologia, medicina e fisica – dell’acqua.

RELATORI INTERNAZIONALI E NAZIONALI. Saranno oltre 150 i relatori della seconda edizione di Trieste Next. Tra gli ospiti internazionali di maggior rilievo: Don Walsh, celebre oceanografo ed esploratore che nel 1960, a bordo del Batiscafo Trieste, è sceso sino al fondo della Fossa delle Marianne a 10902 metri sotto il livello del mare (record battuto nel 2012 dal regista James Cameron);  Jan Lundqvist, senior scientific advisor  del SIWI Stockholm International Water Institute, consulente ed esperto di blue economy e governance  dell’acqua per le Nazioni Unite e per numerose ONG internazionali; il rettore dell’Institute for Water Education András Szollosi-Nagy, già presidente di UN-Water e tra i promotori del World Water Council.

Tra i rappresentanti istituzionali confermati, Flavio Zanonato, ministro per lo Sviluppo Economico, Debora Serracchiani, governatore Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,  e Matteo Renzi, sindaco di Firenze.

E ancora, i big del mondo della scienza e della cultura – tra cui Edoardo Boncinelli, Giulio Giorello, Paolo Rumiz, Folco Quilici – affiancheranno le firme più autorevoli dell’informazione, scientifica e non, in Italia: da Beppe Severgnini a Marco Panara, da Marco  Cattaneo a Massimo Sideri,  da Luca Pagni a Luca Bignami.

Numerosi anche gli esponenti di punta della ricerca: da Giovanni Bignami, presidente INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica, a Francesca Matteucci, presidente Consiglio Scientifico sempre dell’INAF; da Andrea Segrè, direttore Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari Università di Bologna, al climatologo Luca Lombroso, a Telmo Pievani, docente di Filosofia delle Scienze biologiche all’Università di Padova.

Ampia, infine, la partecipazione dal mondo dell’impresa: tra gli imprenditori già confermati,  Giuseppe Costa, presidente Costa Edutainment, Paolo Costa, presidente Autorità Portuale di Venezia, Marina Monassi, presidente Autorità Portuale di Trieste; e ancora, Giulio Bonazzi, amministratore delegato Aquafil, Sergio Razeto, presidente Wärtsilä Italia, Roberto Brazzale, presidente Brazzale Gran Moravia, e Massimo Carraro, presidente Gruppo Morellato.

LA RETE DEI PARTNER. Trieste Next 2013 nasce dalla collaborazione di circa 100 partner attivi nel territorio di Trieste, delle Venezie e del Paese. Non si tratta di semplici collaborazioni, ma di una rete di partnership progettuali e di servizio avviata con l’obiettivo specifico di creare un ponte tra il mondo della ricerca e dell’impresa. Si va quindi da veri e propri progetti, come Italiax10, realizzato con Telecom Italia, e Nordest Technology Transfer, sviluppato con CariFVG, Studio Cortellazzo&Soatto e Studio Bonini, a iniziative congiunte come lo spazio ristoro che Dussman costruirà in piazza Verdi, aperto agli studenti, ai volontari e agli ospiti di Trieste Next, e la promozione ad hoc – con buoni per i volontari e gli studenti, e tariffe agevolate per le famiglie – attivata da Costa Edutainment per visitare il nuovo Acquario di Genova.

image-1VOLONTARI E STUDENTI. Anche quest’anno, Trieste Next dedicherà particolare attenzione ai giovani: già da qualche settimana sono infatti attivi i bandi per la selezione dei volontari e per l’assegnazione di borse di soggiorno  a studenti provenienti da tutta Italia. Volontari e studenti saranno i veri e propri protagonisti del Salone: contribuiranno attivamente all’organizzazione dell’evento, incontreranno i relatori della manifestazione, parteciperanno ad attività a loro dedicate. Informazioni complete sul progetto studenti e volontari sul sito www.triestenext.it.

LE SEDI. Come già nel 2012, la seconda edizione di Trieste Next animerà il cuore della città: il Teatro Verdi ospiterà gli eventi principali in programma (tra cui l’anteprima del 26 settembre, Italiax10, NTT-Nordest Technology Transfer), mentre il Ridotto del Teatro Verdi, l’Auditorium del Museo Revoltella, l’ Aula Magna della Scuola Superiore di Lingue Moderni per Interpreti e Traduttori  e lo Starhotels Savoia Excelsior  Palace ospiteranno il calendario dei dibattiti. Nei giorni del Salone, Piazza Unità dItalia si trasformerà nell’Agorà della Scienza con stand, presentazioni, laboratori e attività per ragazzi, mentre lo Spazio Topolino, sempre in Piazza Unità, sarà interamente dedicato ai più piccoli. E ancora, tra le altre sedi coinvolte, lo Stabilimento Ausonia, l’Auditorium del Salone degli Incanti, Panorama Giustinelli, Sala Tripcovich.

TRIESTE NEXT SULLA RETE. Punto di riferimento per aggiornamenti in progress sul Salone Europeo della Ricerca Scientifica è il sito internet di Trieste Next, www.triestenext.it, dove a partire dal 2 settembre sarà possibile consultare il calendario degli eventi per data, luogo, relatore e sezione e creare il proprio calendario personalizzato. E’ già molto attiva la comunità di Facebook, dove la pagina ufficiale del Salone (https://www.facebook.com/triestenext) raccoglie già oltre 1100 like, e di Twitter al profilo @TriesteNext; hashtag ufficiali della manifestazione #triestenext e #next02. Sono nate da pochi giorni anche le pagine Google+ (https://bit.ly/141TRG7) e Linkedin (https://linkd.in/1edgkBT).

COME PARTECIPARE. Tutti gli eventi di Trieste Next sono a ingresso libero, tranne ove diversamente specificato. I posti in sala sono limitati: a partire da lunedì 2 settembre sarà possibile registrarsi agli eventi in programma direttamente sul sito www.triestenext.it, sezione “Programma 2013”.

TriesteNext è un evento fortemente voluto dal Comune di Trieste per valorizzare il legame tra la città di Trieste e la ricerca, un’occasione per presentare a una platea, più ampia di quella locale, l’importante capitale di innovazione del nostro territorio.
Con l’Università degli Studi di Trieste, NordestEuropa e gli altri partner si è creata quella logica di squadra che spesso in passato mancava in questa città. La scelta di temi fondamentali per la qualità del nostro futuro dimostra quanto la ricerca possa fare per aiutarci a vincere le gradi sfide, migliorare la qualità della vita delle persone e promuovere un’economia sostenibile. L’anteprima dedicata a Margherita Hack, che abbiamo deciso al momento della sua scomparsa, sarà un momento che vedrà il mondo della scienza e tutta la cittadinanza unirsi nel ricordo di una grande scienziata e di una grande donna. Infine, è giusto ringraziare quanti stanno lavorando per preparare l’edizione di quest’anno e sottolineare la capacità di TriesteNext di coinvolgere
un pubblico di tutte le età,dedicando particolare attenzione ai più giovani e ai bambini.

 

Trieste più europea e vivibile con il nuovo Piano del Traffico

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E’ stato approvato il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano, uno strumento che la città attendeva da 15 anni. Un risultato frutto dello straordinario lavoro dell’Assessore Elena Marchigiani e degli uffici del Comune di Trieste.

La città non aveva una rivisitazione del Piano del Traffico dal 1998 e questo era proprio uno degli strumenti di programmazione previsti nel mio “Programma di mandato”. La progressiva attuazione di questo Piano ci dimostrerà che è possibile migliorare la qualità di vita della nostra città per renderla sempre più moderna ed europea. Auspico che con le stesse modalità si possa anche arrivare all’approvazione del nuovo Piano regolatore. Uno dei punti di forza di questo Piano del Traffico è che nella fase di stesura ha potuto contare sulla forte partecipazione e la positiva collaborazione espressa dai cittadini, dai comitati, da tutto il Consiglio Comunale e dalle Circoscrizioni.

Tra le novità principali spiccano il forte incremento delle zone ad elevata pedonalizzazione, corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale, la particolare attenzione alla mobilità dolce e alla ciclabilità, novità introdotte in centro città come nelle come nelle aree più periferiche, questo Piano punta a traghettare la città nel XXI secolo, con l’obiettivo di andare incontro alle istanze delle persone e di cercare di rivitalizzare le attività economiche delle diverse zone.

Se vuoi conoscere nei dettagli tutti i  numeri e le caratteristiche del piano ti invito a vedere questa presentazione: https://bit.ly/presentazione_PGTU

Eataly, firmato il contratto. Prossima apertura al Magazzino Vini

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Un imprenditore importante come Oscar Farinetti che investe nella nostra città, un contenitore che trova un contenuto in grado di rafforzare l’attrattività delle Rive e della città tutta: questo è il duplice valore dell’accordo tra Fondazione CrTrieste e Eataly per il Magazzino Vini.

Ho avuto modo di incontrare Farinetti circa un anno fa a Trieste, in seguito abbiamo mantenuto i contatti che mi hanno permesso di essere ottimista sull’esito della trattativa, sapevo che sia la Fondazione CrTrieste sia i vertici di Eataly stavano lavorando nella direzione di aprire un nuovo punto dell’importante catena a Trieste.

È una buona notizia per la nostra economia in particolare per il turismo: quella parte di città con il progetto del Comune per il Salone degli Incanti e con il Museo Revoltella a pochi metri diventerà un polo di grande impatto. Non dimentichiamoci che il turismo ci dà segnali incoraggianti: la prossima soluzione di qualche problema al quale stiamo lavorando (tram e Miramare), la nascita di poli attrattivi come quello della zona Salone degli Incanti – Magazzino Vini, alcuni eventi di richiamo che si vanno preparando e una più incisiva e sistemica presenza di Trieste sul mercato turistico del web, sono tutti fattori che possono farci fare un bel salto di qualità