Abbiamo i nostri problemi da risolvere, parco di Miramare in primis, ma
dobbiamo evitare di flagellarci con luoghi comuni del tipo ” la città
non è competitiva dal punto di vista turistico, la gente è
delusa…”ecc.
In realtà a chi ci viene, dall’Italia e soprattutto dall’Europa,
Trieste piace e molto. Ne abbiamo avuto due esempi in questi giorni: a
distanza di poche settimane la newsletter di Booking.com riconosce, nuovamente,
un altissimo indice di gradimento da parte di chi ha visitato la nostra città
Trieste. Lo stesso risultato è stato confermato nei giorni scorsi in un
seminario sul turismo sulla base di un’elaborazione di sintesi di dati
risultanti dal web. Non è il caso di esaltarsi ma di riconoscere che
partiamo da una buona base e possiamo crescere soprattutto ottimizzando
la promozione di sistema.
Autore: cosolini
Eataly al Magazzino Vini, una bella prospettiva.
La decisione finale spetta alla Fondazione CrTrieste, proprietaria dell’immobile, ma certo la prospettiva che al Magazzino Vini si insedi Eataly di Oscar Farinetti non può che essere valutata con grande favore: se come pare i vertici della Fondazione la vedono positivamente (a suo tempo il Presidente Paniccia me ne aveva parlato in questo senso) e d’altra parte a Farinetti l’investimento a Trieste interessa, come aveva avuto modo di dirmi un anno fa, si può attendere con un certo ottimismo lo sviluppo dei contatti fra i due soggetti. La prospettiva è che da qui a un anno e mezzo l’insieme fra Magazzino Vini con Eataly e Pescheria con il Museo della Scienza offraun polo di grande attrattività sul lungomare di Trieste per triestini e turisti e sia il segno che ci mettiamo alle spalle l’epoca dei tanti contenitori senza contenuto aprendo invece quella della loro piena valorizzazione.
A proposito di centri estivi e di ferie
Che l’opposizione cavalchi strumentalmente ogni polemica ci sta: che insista sul tema delle maestre della scuola dell’infanzia perciò non stupisce, anche se diversi suoi esponenti dopo aver fatto la scena in aula a uso e consumo della protesta, sottovoce ne prendevano le distanze, considerandola inaccettabile.
Quale è la pietra dello scandalo infatti? Che abbiamo chiesto al 2 maggio, ovvero con due mesi di anticipo, alle maestre di lavorare 2 settimane, con spazi per la scelta sul periodo, fra luglio e agosto, in modo da ridurre il costo dell’appalto esterno per i centri estivi.
Violate le ferie? Non proprio visto che il contratto prevede che siano a disposizione per 4 settimane in quei due mesi e la richiesta è quindi legittima, e per di più dimezzata.
Poco preavviso verso chi si era già organizzo le vacanze?
Beh non tanto poco visto che il preavviso è di due mesi per chi lavorasse a luglio e di 3 per chi lavorasse in agosto! Qualche sindacalista ha spiegato che potevano aver già prenotato ma di questi tempi pare difficile pensare che si prenotino 8(!) settimane al mare e in montagna fra luglio e agosto.
Forse la realtà è che godendo comunque di 6 settimane d’estate, cui si aggiungono 2 per Natale, 1 per Pasqua, qualche giorno a Carnevale il sacrificio richiesto non sembra proprio insopportabile.
Anche perchè ci sono quelli che d’estate ci vanno per due settimane quando l’azienda chiude, quelli che lavorano con contratti a chiamata, a progetto ecc. e che le ferie pagate non le hanno e magari nemmeno i permessi e la malattia , e poi ci sono quelli, ma nessuno li invidia, che in ferie ci stanno per forza, con l’assegno di mobilità o senza reddito , perchè il lavoro in questa crisi lo hann perso o non lo trovano.
In un’Italia che deve stringere i denti per uscire dalla crisi, che vede allargarsi la forbice tra chi è garantito e chi non lo è, la “battaglia” per conservare la 10a e l’11a settimana effettiva di ferie difficilmente troverà la solidarietà di tanti lavoratori pubblici e privati, e tanto meno di chi il lavoro lo vorrebbe ma non ce l’ha. E quindi capisco quegli amici dell’opposizione che dopo aver fatto la loro parte per strappare qualche applauso sottovoce ci dicono “avete ragione”.
Questa, invece, la lettera firmata dagli Assessori all’Educazione Antonella Grim e al Personale Bruno D’Agostino.
Quest’ anno i servizi educativi comunali estivi sono stati organizzati con una tempistica diversa rispetto agli anni precedenti, in conseguenza della crisi economica che ha determinato una diminuzione dei trasferimenti statali e regionali, circostanza, quest’ultima, che ha messo a dura prova i bilanci degli enti locali di tutta Italia; infatti, solo con i primi di maggio è stato possibile avere un quadro di sufficiente certezza sulle entrate necessarie a pareggiare i conti del nostro bilancio. Bilancio dell’Ente che, comunque, inizierà solo a breve il suo iter e che verrà approvato dal Consiglio Comunale nel corso del mese di luglio.
Solo nel mese di maggio, pertanto, con un ritardo di circa un mese, abbiamo potuto effettuare le assunzioni dei 49 educatori necessari per l’apertura del servizio di ricre –estate, servizio che è regolarmente iniziato il 10 giugno; e sempre nel mese di maggio abbiamo iniziato le iscrizioni agli altri servizi estivi, avendo potuto confermare, solo allora, l’apertura dei centri estivi a decorrere dal prossimo primo luglio.
La riduzione delle risorse ha reso necessario rivedere l’impegno economico da riservare al servizio di centro estivo, tradizionalmente affidato in appalto ad un gruppo di cooperative; pertanto, per cercare di offrire un numero di posti per quanto possibile non inferiore a quello degli anni precedenti, si è optato per una formula mista che, utilizzando una norma del contratto collettivo di lavoro, cercasse di compensare la contrazione dell’offerta di centro estivo con la continuazione delle attività nei nostri asili nido e scuole dell’infanzia.
Si è così realizzata una continuità, soprattutto per quanto riguarda i bambini più piccoli dei nidi, che in numero di dodici strutture resteranno aperti fino al 12 luglio, mentre nella scuola dell’infanzia si avrà una continuazione del servizio per tutto il mese di luglio e di agosto in sette strutture.
Attività comunale estiva che si affiancherà, quindi, alla tradizionale attività offerta dai centri estivi, aperti in otto strutture dal mese di luglio.
Questa continuazione di attività nelle strutture comunali 0/6 si rivolgerà, prioritariamente, alle stesse famiglie che hanno frequentato i servizi durante l’anno scolastico.
In questi giorni, molte insegnanti hanno evidenziato le loro preoccupazioni per il cambiamento a cui sono state chiamate da quest’anno. La continuazione dell’attività dei servizi educativi comunali durante l’estate ha richiesto una conseguente organizzazione che ha previsto che le insegnanti di scuola dell’infanzia siano state invitate, se già lavorano presso la sede che rimarrà aperta in estate, ad accordarsi in modo da garantire in tutti i turni la presenza di qualche educatrice della scuola, mentre alle altre insegnanti, che lavorano durante il periodo invernale in sedi diverse, è stato chiesto di esprimere, entro il 10 giugno, una preferenza, vuoi per il turno che per la sede.
Per questi operatori, di nido e di scuola dell’infanzia, è previsto dal contratto collettivo di lavoro il riconoscimento di un incentivo economico, oggetto, attualmente, di trattativa tra datore di lavoro e organizzazioni sindacali.
Sulla base dell’andamento delle iscrizioni, e tenuto conto, per quanto possibile, dei bisogni e delle richieste degli insegnanti, verranno assegnati turni e sedi e, conseguentemente, concesse le ferie, compatibilmente con le esigenze di servizio.
Confidiamo nel fatto che le famiglie e i nostri educatori comprendano che la soluzione scelta è quella che ha consentito di bilanciare gli interessi degli utenti con quelli del nostro personale, in un quadro di difficile congiuntura economica, che ha portato anche a rivedere il nostro sistema tariffario, inserendo più fasce ISEE per rendere quanto più proporzionata possibile la contribuzione che chiediamo alle famiglie per la frequenza ai nostri servizi a domanda individuale.
Nonostante il momento di grande difficoltà dei bilanci pubblici, i servizi educativi in gestione diretta e l’istruzione scolastica sono e rimarranno tra le priorità strategiche del Comune di Trieste: prova ne è la prossima apertura di un nuovo nido comunale presso la struttura ATER di Largo Niccolini e l’offerta di un nuovo servizio di mensa scolastica presso la scuola secondaria di I grado Fonda Savio Manzoni.
Miramare: la situazione è ancora gravemente carente.
Sono tornato a Miramare questa mattina a circa 3 mesi dall’ultima visita, perché continuo a ricevere segnalazioni da cittadini e turisti che, giustamente, interpellano il Sindaco per Castello e parco, anche se, come è noto a tutti, entrambi non siano di competenza del Comune Trieste. Castello e parco di Miramare sono però, nel bene e nel male, l’immagine che la nostra città offre, soprattutto in questa periodo, ai turisti. Ho trovato una situazione ancora gravemente carente. E’ indubbio che alcuni interventi di giardinaggio siano stati avviati, come presto dovrebbe partire l’appalto di alcuni servizi (biglietteria, bar, parcheggi etc), ma i problemi sono ormai così diversi e diffusi che non basterà una buona ordinaria gestione per riportare il Castello, e in particolare il parco, a essere uno splendido biglietto da visita per Trieste e per l’Italia.”
Così si è espresso il Sindaco di Trieste Roberto Cosolini nel corso della visita effettuata stamane, ritenendo che non si possa buttare in maniera semplicistica la croce addosso alla Soprintendenza, alle prese con difficoltà economiche e organizzative, e comunque forse non sufficiente per la gestione complessiva di una problematica così complessa. Per questo terminata la visita, ha scritto al Ministro dei Beni e attività culturali, Massimo Bray, chiedendogli un intervento per promuovere un’intesa immediata tra amministrazioni che affronti, con un piano straordinario e innovativo, la questione di Miramare.
Ricordando all’attuale Ministro che un analogo intervento verso il suo predecessore, datato settembre 2012, non ha portato ai risultati sperati, il Sindaco di Trieste nella lettera ha voluto ribadire e offrire la collaborazione del Comune e delle altre Istituzioni del territorio per questo progetto. E’ noto che Cosolini è favorevole, fra l’altro, all’introduzione di un modesto biglietto di entrata al parco, che per i triestini potrebbe valere come abbonamento annuale, e la cui introduzione si tradurrebbe in un paio di milioni di euro. E che, se finalizzati in quota significativa alla gestione del parco, lo restituirebbero alla sua straordinaria storica bellezza; inoltre creerebbero, particolare non trascurabile, non pochi posti di lavoro. Infine, nel dichiararsi disponibile per una convocazione a Roma da parte del Ministro su questo tema in qualsiasi momento, Cosolini – si legge nella lettera -ha invitato il Ministro a Trieste per una visita finalizzata a scoprire le innumerevoli bellezze della città e del suo territorio.
Pallamano Trieste Under20: Campioni d’Italia.
Ringrazio il presidente, la società, i tecnici e la squadra della Pallamano Trieste che con tanto sacrificio, volontà e ostinazione continua a dare alla nostra città tante soddisfazioni”. Con queste parole il sindaco Roberto Cosolini ha consegnato al presidente della Pallamano Trieste Giuseppe Lo Duca, all’allenatore Giorgio Oveglia e ai giocatori -che il 2 giugno scorso hanno ottenuto, battendo Oderzo per un gol, il sesto scudetto consecutivo a livello giovanile- la targa celebrativa del Comune di Trieste, segno di stima e apprezzamento per un ulteriore titolo nazionale Under 20 che premia il grande lavoro svolto.
Nell’occasione, presente alla cerimonia anche l’assessore allo Sport Bruno D’Agostino, il sindaco ha voluto confermare il sostegno dell’Amministrazione comunale alla Pallamano Trieste. “Nei limiti delle possibilità –ha detto- cercheremo di darvi una mano per il futuro, perché ve lo meritate davvero”.
Il presidente Lo Duca ha ringraziato il sindaco Cosolini e l’assessore D’Agostino, consegnando loro due “medaglie scudetto”. “Per noi ha detto Lo Duca- è un riconoscimento importante per la continuità della nostra attività. Questi ragazzi sono infatti il fiore all’occhiello della nostra Società, una realtà che vede oltre 150-200 giovani iscritti e che svolge anche un importante ruolo sociale e non solo sportivo.”
Tratto da Retecivica
Frati Capuccini di Monutzza, una realtà straordinaria.
Nuova visita del Sindaco di Trieste Roberto Cosolini ai Frati Cappuccini di Montuzza, per dimostrare ancora una volta la vicinanza dell’Amministrazione municipale a questa confraternita religiosa cittadina che quotidianamente offre un pasto caldo alle persone in difficoltà.
Ma in questa nuova occasione di incontro il Sindaco, che era accompagnato dall’Assessore comunale alle Politiche Sociali Laura Famulari, ha voluto anche verificare nel concreto con i frati che alcuni piccoli ma importanti interventi da loro richiesti siano stati eseguiti o siano prossimi all’esecuzione.
Tra questi, un intervento straordinario da parte dell’Acegas per la pulizia delle caditoie e delle griglie che permetta il corretto deflusso dell’acqua piovana evitando il frequente crearsi di accumuli di terra fin sul piazzale antistante l’entrata del Convento, fatto che crea qualche difficoltà anche per l’accesso al servizio mensa.
Inoltre, dopo tanti anni, verrà finalmente posta un’adeguata segnaletica verticale tale da indicare con chiarezza la strada per giungere al convento, non sempre nota neppure ai triestini. Capita spesso infatti – è stato segnalato – che persone che vogliono portare cibo alla Mensa non trovino subito la corretta via.
Un ulteriore supporto ai frati verrà infine garantito dalla Polizia Locale che effettuerà all’occorrenza dei “passaggi” per assicurare che l’offerta dei pasti, talvolta in situazione di notevole affollamento, si svolga comunque senza difficoltà e nella massima tranquillità.
“La semplicità con la quale i Frati di Montuzza svolgono un lavoro in realtà straordinario merita davvero tutto l’affetto della comunità”, ha dichiarato al termine della visita il Sindaco Cosolini.
Anche l’Assessore Famulari ha voluto porre l’accento sul grande solidale contributo che essi garantiscono quotidianamente. “Oltre agli 11.000 pasti erogati annualmente dal Comune e all’apporto quotidiano della Caritas – ha osservato la responsabile delle Politiche Sociali -, un aiuto come quello messo in campo dai Frati Cappuccini di Montuzza si dimostra sempre più necessario, specialmente in un periodo come l’attuale in cui, purtroppo, le persone che scivolano da un giorno all’altro nella povertà sono sempre più numerose.”
Va ricordato in merito che ogni giorno la Mensa di Montuzza serve fino a 80-100 pasti caldi a chiunque si presenti alla porta; oltre a un momento di ascolto e a un sostegno a chiunque ne abbia bisogno. I Frati preparano inoltre ogni mese un centinaio di borse della spesa per le famiglie in difficoltà, anche grazie alla solidarietà dei tanti triestini che attraverso bonifici, versamenti ed erogazioni, e mettendo in atto una forma di cooperazione e di fraternità con il prossimo tanto più discreta e silenziosa quanto efficace, rendono possibile lo svolgersi di questa preziosa e costante opera.
Se volete saperne di più:
Convento Frati Capuccini di Montuzza
via Capitolina 14 34131 Trieste
telefono 040.638064 e-mail: [email protected]
TRIESTE, IL TURISMO CONTINUA A CRESCERE
Parliamo di turismo a Trieste e sgombriamo il campo dagli equivoci ribadendo che, anche quest’anno, come nel 2012, il turismo a Trieste cresce. Mi riferisco al turismo che normalmente viene definito “leisure”, ovvero il turismo da vacanza e tempo libero, mentre le presenze in assoluto fanno i conti con il calo del turismo business, ovvero di chi viaggia per lavoro in relazione, ad esempio, a viaggi d’affari ( aziende quali, Wärtsilä, Allianz, Fincantieri e Assicurazioni Generali): come si sa, questo tipo di turismo è in calo in tutta Europa, dunque, anche nella nostra città.Nel turismo che cresce le punte sono da un lato i turisti stranieri, e basta girare la città per vederlo, e in modo significativo le scolaresche. Consideriamo un altro aspetto: la città, con tutti i suoi problemi che appassionano i dibattiti al suo interno, piace e affascina sempre di più. Dopo l’importante riconoscimento giunto nel 2012 dalla classifica delle dieci città affascinanti da scoprire al mondo, firmata Lonely Planet , dove Trieste figurava al primo posto, è di qualche settimana fa il dato del portale Booking.com che indica nel 98% la percentuale di soddisfazione fra i visitatori di Trieste a fronte 95% Pisa, di un 96% di Budapest 95% di Lisbona. Anche su questo punto bisogna essere chiari: Trieste si presenta come una città bella, ben curata e questa non è una mia impressione ma è l’immagine che trasmettono i tantissimi visitatori. Trovo giusto non essere mai del tutto soddisfatti, così si hanno più stimoli per migliorare, ma non è bene assumere un atteggiamento negativo e pessimista a oltranza.
I dirigenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali , che ho incontrato in Soprintendenza, mi hanno dimostrato il loro entusiasmo per la città, di cui hanno apprezzato la bellezza, la cura e la manutenzione. Tanto per fare un esempio, quella che in molti commenti viene considerata una zona degradata, ovvero quella della stazione centrale, non è nemmeno paragonabile alle situazioni molto più critiche che si incontrano in analoghe zone nella gran parte delle città italiane. Non vi sono dubbi che per incoraggiare la vocazione turistica vanno risolti alcuni problemi che riguardano certe strutture della città, che se migliorata possono aumentare l’attrattività e il fascino di Trieste. Ne cito due perché sono quelle di cui mi sto occupando più attivamente. La prima, più semplice, è quella del storico Tram di Opicina, che ci vede impegnati, pur con le limitazioni pesanti del patto di stabilità nell’ambito dei lavori pubblici, a far iniziare i lavori entro il 2013 e, conseguentemente, a rimetterlo completamente in funzione entro l’inizio del prossimo anno, magari prevedendo che una prima ripresa, fino a Campo Cologna, possa essere realizzata in anticipo su questa data. La seconda riguarda, invece, il Parco di Miramare. Il Parco vive la stessa condizione di difficoltà, e per certi versi di degrado, di molti beni monumentali ed artistici dello Stato, che per difficoltà burocratiche, carenze di fondi o, in alcuni casi, incuria li lascia in uno stato di abbandono.Penso alla Reggia di Caserta, penso alle aree archeologiche di Pompei ma l’elenco, purtroppo, potrebbe continuare. In queste situazione, oggi, il Comune non può intervenire direttamente e da qui deriva la mia proposta, fatta al precedente Governo e ribadita a quello da poco in carica, di un accordo di programma che potrebbe lasciare, per esempio, alla Soprintendenza la cura del Castello e attribuire a soggetti del territorio quella del parco. Con un modesto biglietto d’entrata, che potrebbe essere di 2/3 euro e che varrebbe come abbonamento annuale per i triestini, avremmo le risorse per creare posti di lavoro stabili e avere un parco di straordinaria e invidiabile bellezza. Se il Ministero dà il via libera noi siamo pronti a farlo. Inoltre, elenco qui di seguito una serie di altri interventi che l’Amministrazione comunale fa per migliorare la qualità dell’offerta turistica e l’attrattività della città. Nonostante i tagli di risorse anche quest’anno Trieste Estate ci sarà; avrà un programma vario e articolato che verrà presentato in 4 lingue (italiano, inglese, tedesco e sloveno) e che offrirà spettacoli dal vivo ed eventi culturali di vario genere ai cittadini e ai turisti da giugno a settembre. Ovvio? Non tanto visto che Udine ha semplicemente azzerato, per quest’anno, Udine Estate!
La promozione e la valorizzazione dei rapporti internazionali serve anche a incoraggiare i flussi turistici: dopo gli scambi già avviati con Lubiana, vanno in questa direzione l’attuazione del gemellaggio con la città austriaca di Graz e gli eventi per dare il benvenuto alla Croazia nell’Unione Europea, manifestazioni che presenteremo la prossima settimana e che si svolgeranno da luglio a dicembre di quest’anno. Rimanendo in tema di eventi, dal 6 settembre fino alle festività natalizie il Salone degli Incanti sarà la sede della mostra di uno dei più grandi artisti contemporanei, Jannis Kounellis, che proprio a Trieste dedicherà la creazione di un’apposita esposizione.
Sempre con la finalità di aumentare l’appeal della città e incrementare i flussi turistici sosteniamo Its, il Premio Giornalistico Internazionale Marco Luchetta, Trieste Mare e Vitovska in Pescheria e abbiamo riportato in città i grandi concerti rock, Bruce Springsteen nel 2012 e i Green Day nel 2013. Nel frattempo l’Assessore Edi Kraus sta lavorando per una collaborazione, sempre più stretta, con Promotrieste e TurismoFvg, per integrare meglio le diverse funzioni e competenze in modo che vi sia un’unica e sinergica regia. Inoltre, l’apertura del Museo della Guerra per la Pace Diego de Henriquez, i cui lavori sono in corso, e la realizzazione del Museo della Scienza nel 2014 offriranno nuovi punti d’interesse per attrarre visitatori. Trovo doveroso mantenere e valorizzare l’esistente, ovvero quel mix di patrimonio storico, architettonico e artistico di Trieste e quell’identità di città europea che tanto colpisce chi la visita è, oggi, la priorità: in questa direzione vanno gli itinerari nel campo della letteratura, della multiculturalità anche religiosa, della storia e dell’arte che stiamo tracciando. Il discorso potrebbe continuare estendendosi a crociere, centro congressi, Porto Vecchio e mi riprometto di farlo, ma ciò che mi premeva era sottolineare quanto sia concreta e attuale questa vocazione turistica, quali risultati ci siano e quali sono i campi più immediati su cui stiamo lavoriamo come amministrazione.
Bavisela-Maratona d’Europa 2013
Seppur la maratona sia lo sport individuale per antonomasia, la Maratona d’Europa, conosciuta da tutti come Bavisela, è il risultato di un lavoro di squadra. Una squadra composta da persone che grazie alla loro passione e al loro continuo impegno, nonostante tutte le difficoltà non da ultime quelle relative alla riduzione dei finanziamenti, hanno creduto nella manifestazione, che quest’anno taglia l’importante traguardo della ventesima edizione della Bavisela Family Walk of Life Telethon, della diciottesima edizione della Maratonina di Trieste e della quattordicesima edizione della Maratona d’Europa.
La Bavisela è un evento della città, una festa di tutti che va vissuta in mezzo alla gente. Non è un caso, infatti, che da quest’anno il fulcro della manifestazione sarà piazza Unità d’Italia, un luogo simbolo, un sodalizio a conferma del forte legame che c’è tra la città di Trieste e la Bavisela.
Infine, non posso non esprimere il convinto apprezzamento e sostegno del Comune di Trieste agli organizzatori della manifestazione, che sottoscrivendo l’accordo Run Alpe Adria, partecipano allo sforzo di ricollegare Trieste all’Europa, perseguendo così la naturale vocazione della città. Il circuito Run Alpe Adria coinvolge Austria, Italia e Slovenia e inaugura una stretta collaborazione sportiva tra le città di Trieste, Lubiana e Klagenfurt, alle quali va il plauso per aver saputo mettere in rete i loro principali eventi podistici. Un altro importante passo che, insieme alle iniziative già avviate in ambito culturale, contribuisce a ricostruire e a riallacciare i rapporti internazionali della nostra città con i Paesi a noi vicini.
Buona Bavisela a tutti!
Assemblea dei soci Hera: al Comune di Trieste 6.5 milioni
Il Comune di Trieste ha partecipato da socio per la prima volta all’Assemblea dei soci di Hera, assemblea che ha visto presentare un risultato eccellente del Bilancio 2012 con significative ricadute in termini di dividendo, che vedono Trieste ricevere € 6.450.000.
Si conferma, così, azzeccata la scelta della fusione che consente a Trieste di partecipare ad una delle più significative industrie italiane con una posizione strategica nel Patto dei Sindacati che garantisce il controllo pubblico e nei vertici societari con la presenza di Giovanni Perissinotto nell’esecutivo a quattro.
L’integrazione industriale consentirà poi da subito l’ottimizzazione dei servizi ai cittadini.
Poiché l’Assemblea di Hera sarà seguita tra pochi giorni da quella di Acegas Aps, che rinnoverà i vertici, voglio in questa occasione ringraziare il dott. Massimo Paniccia per i dieci anni alla guida dell’Azienda, caratterizzati da professionalità e da un impegno per consentirne i risultati nell’interesse dei soci Comune di Trieste e Comune di Padova.
Voglio anche sottolineare come la presenza del dott. Paniccia, assieme ai due Sindaci, nella trattativa abbia contribuito in modo determinante a ottenere condizioni eccellenti nel concambio dell’operazione di fusione con indiscutibile vantaggio per il nostro Comune.
E’ altresì giusto chiarire, anche rispetto alcune notizie imprecise che sono circolate, che nella fase di OPA c’è stato un continuo rapporto di consultazione tra il Comune di Trieste e la Fondazione che aveva, come noto, mantenuto delle azioni Acegas Aps per contribuire anche in questo modo al radicamento territoriale che faceva parte dell’accordo tra i Comuni.
Se la Fondazione alla fine ha aderito all’OPA è stato esclusivamente per tutelare meglio il suo patrimonio, che è patrimonio della città, in quanto le azioni di Hera sono in qualsiasi momento valorizzabili sul mercato mentre quelle di Acegas dopo il delisting vanno a perdere tale prospettiva.
In quella occasione il Sindaco di Trieste e il Presidente della Fondazione hanno valutato anche l’ipotesi di un passaggio delle azioni di Acegas detenute dalla Fondazione al Comune di Trieste, ma l’ipotesi si è rivelata non praticabile in quanto il difficile momento degli Enti locali certo non consente quello, che per le ragioni sopra esposte, sarebbe stato un indebolimento patrimoniale.
Le voci riguardanti presunte trattative sugli Organi di Acegas sono prive di fondamento.
Autonomia e triestinità di Acegas, infine, sono garantite dagli accordi tra i soci, dal Patto di Sindacato e da una strategia industriale che vede Trieste perno per la proiezione nel Nordest d’Italia e nell’Europa centrale, confermata anche dalla sede legale di Hera Trading.
Generali, Allianz e Wärtsilä allo stesso tavolo con l’Ad di Fs Mauro Moretti
Si è svolto in Municipio giovedì 2 maggio, l’incontro promosso dal Sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, tra l’Amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti e Gabriele Galateri di Genola, Presidente di Assicurazioni Generali, Bettina Corves-Wunderer Cfo Allianz S.p.A. e Sergio Razeto, Presidente di Confindustria Trieste e di Wärtsilä Italia.
All’ordine del giorno, innanzitutto, la verifica delle condizioni di fattibilità per migliorare il collegamento passeggeri fra le stazioni di Mestre e Trieste centrale, esigenza sentita dalla città, dalla imprese del territorio e in particolare dalle aziende del settore assicurativo, come più volte sottolineato dai vertici di Assicurazioni Generali e di Allianz, per connettere meglio le diverse sedi di attività. Durante l’incontro, si è focalizzata un’ipotesi basata sulla rimodulazione dell’offerta di trasporto esistente, sulla quale Moretti si è dichiarato disponibile e che prossimamente sarà oggetto di un rapido approfondimento tecnico.
L’appuntamento è stato anche l’occasione per trattate le principali questioni infrastrutturali necessarie a garantire competitività alla città di Trieste: accordo ferrovie-porto, integrazione dei sistemi portuali e potenziamento generale delle infrastrutture di collegamento.
Successivamente il Presidente Galateri e l’Ad Moretti, accompagnati dal Sindaco Cosolini, hanno fatto visita alla Presidente delle Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, alla quale sono stati riferiti gli esiti dell’incontro in Municipio. Nel corso del colloquio la Presidente Serracchiani ha voluto sottolineare come il ruolo della Regione e del suo capoluogo possa essere valorizzato da una strategia di potenziamento delle connessioni basata, soprattutto, su ciò che è concretamente fattibile e che non può non essere individuato nello sviluppo dei collegamenti ferroviari, sia per le persone sia per le merci, e che quindi risulta essere una priorità assoluta. Infine, la Presidente ha voluto ribadire che il futuro della portualità regionale, asset strategico del Friuli Venezia Giulia, non può non prescindere dall’efficienza dei collegamenti ferroviari.
Visita al giardino pubblico Muzio de Tommasini
Il Sindaco Roberto Cosolini si è recato in visita al Giardino pubblico Muzio de Tommasini per constatare di persona le criticità segnalate dai cittadini e per rendere pienamente funzionale e usufruibile il grande parco cittadino, dove è stato accolto da numerose persone che gli hanno manifestato apprezzamenti per i lavori di manutenzione e di ripristino eseguiti proprio con l’obiettivo di valorizzare sempre più gli spazi verdi.
Il primo cittadino, ha ringraziato tutti i cittadini intervenuti per aver evidenziato le problematiche dell’area, nonchè l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Andrea Dapretto assieme ai tecnici degli uffici comunali presenti – la responsabile del Verde Pubblico Antonia Merizzi, i funzionari Carmelo Trovato e Laura Visintin – per aver portato a termine i lavori di manutenzione necessari in economia di risorse, utilizzando anche pezzi da sostituire già disponibili in magazzino, pur nella difficile situazione finanziaria dell’Amministrazione comunale. Cosolini ha quindi compiuto un ‘giro ricognitivo’ all’interno del parco per constatare di persona complessivamente lo stato attuale dell’area. In particolare, gli interventi eseguiti hanno riguardato il ripristino dei tavoli da ping-pong (aggrediti dal muschio) con l’eventuale futura installazione di un impianto di illuminazione; a breve verrà ripristinata la recinzione divelta a seguito della caduta di alberi (per forte bora) su via Marconi da parte del Servizio Edilizia Pubblica Casa Rioni con loro lotto di manutenzione.
Dopo ripetuti atti vandalici, le recenti opere effettuate hanno consentito di rendere usufruibile anche l’area gioco, nello specifico sono state sostituite le funi d’acciaio delle reti di arrampicata (più volte danneggiate); è stato completamente riverniciato e rimesso a nuovo anche l’aereo in legno. E’ prevista anche l’istallazione di due nuove altalene, una per i bambini più piccoli, l’altra per i più grandi. Inoltre, è stata espressa la volontà di realizzare un’area smoking-free per ‘non inquinare’ la zona giochi e di collocare più posacenere nelle varie zone del giardino.
Nel corso del sopralluogo, è stata anche valutata la possibilità di prolungare l’orario di apertura del Giardino de Tommasini fino alle 21.00, come richiesto dall’utenza.
“Questa è la dimostrazione dell’attenzione da parte dell’Amministrazione comunale nei confronti del bene pubblico e di un luogo molto frequentato, e della volontà di valorizzazione delle aree verdi per renderle più accessibili e funzionali nell’interesse di tutta la comunità e di tutti i suoi componenti, bambini, studenti, famiglie e anziani” – hanno voluto sottolineare il Sindaco Cosolini e l’assessore Andrea Dapretto -.
Approvato in Giunta il Piano Generale del Traffico Urbano
Il Piano, revisionato sulla base degli esiti di un’intensa e continua partecipazione (vera e propria novità per Trieste!), è stato quindi riadottato dalla Giunta comunale a luglio 2012 insieme al relativo Rapporto Ambientale (documento chiave previsto nell’ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica), e ripresentato alle circoscrizioni nel corso dello stesso mese. Si è così aperta la fase in cui cittadini e portatori di interesse, ivi incluse le autorità con competenza ambientale, sono stati chiamati a presentare formalmente le proprie osservazioni. Tale fase si è chiusa a ottobre; a essa hanno fatto seguito i lavori che hanno portato alla deliberazione di Giunta del 29 novembre 2012 (relativa alla procedura di VAS) e all’ulteriore fase di raccolta dei pareri delle Circoscrizioni.
La delibera che l’assessore Marchigiani ha portato in Giunta propone quindi gli stessi elaborati adottati il 29 novembre scorso, con in più le controdeduzioni ai pareri delle Circoscrizioni, tutte le osservazioni prodotte da cittadini associazioni portatori di interesse e le relative controdeduzioni. Le osservazioni ammontano a circa 660, delle quali tuttavia molte risultano ripetute e di analoghi contenuti; le osservazioni effettivamente diverse ammontano quindi all’incirca a 280.
Al passaggio odierno faranno seguito l’analisi da parte della VI Commissione consigliare, e quindi la discussione e la votazione del Piano in sede di Consiglio Comunale.
Tutti questi passaggi hanno visto significativi cambiamenti nel PGTU, a dimostrazione del fatto che la Giunta e l’Assessore hanno preso seriamente il percorso di partecipazione, interpretandolo come uno strumento utile a raffinare e rivedere alcune parti del Piano stesso.
Tra tali revisioni quella più eclatante riguarda le nuove tariffe per i residenti nel centro storico. Già nella delibera di Giunta del 29 novembre 2012 è stata infatti inserita un’importante modifica (rispetto all’inziale proposta di 0,60 centesimi all’ora, con 5 ore giornaliere gratuite).
Nel Piano che oggi la Giunta trasmette al dibattito consigliare è infatti già prevista una agevolazione che consente ai residenti la sosta nelle aree a pagamento dei Borghi Teresiano e Giuseppino a fronte di un contributo di 30 euro al mese. Una scelta che va incontro alle richieste presentate dai cittadini, a fronte dell’ampliamento a tutti i 1.200 posti auto disponibili a pagamento delle opportunità di parcheggio e delle relative agevolazioni.
“Sono soddisfatta per il lavoro svolto con gli uffici, le circoscrizioni e la cittadinanza e per il positivo risultato che abbiamo raggiunto – ha dichiarato al termine della Giunta l’Assessore Marchigiani -. Questo Piano del Traffico, per la particolare attenzione che dedica alla salute, alla vivibilità in città e alla mobilità sostenibile, pur cambiando certe abitudini quotidiane, tiene conto dei diversi punti di vista e delle varie necessità dei cittadini e degli operatori economici. E’ un risultato che potrei definire il più possibile corale (un Piano non può che essere il risultato di mediazioni!), raggiunto grazie all’intenso lavoro di partecipazione. A conferma di questo continuo confronto possiamo affermare che le modifiche e i cambiamenti sono stati suggeriti anche dalle istanze messe in evidenza dalle gente”
Un ulteriore aspetto riguarda la sosta per i motocicli nell’area centrale della città, su cui si è incentrato parte del dibattito cittadino; il nuovo piano prevede la realizzazione di 500 posti in più per chi utilizza questo comodo mezzo per spostarsi.
Come ci tiene a sottolineare l’assessore Marchigiani, “la sosta per i motorini necessita ovviamente di una riorganizzazione, a causa principalmente delle nuove aree pedonali in progetto e di altri interventi di riqualificazione urbana. Ciò non toglie che obiettivo del Piano non è assolutamente quello di penalizzare questo tipo di mezzo, bensì di trovare per i motocicli una nuova localizzazione, comunque prossima alle aree centrali, e compatibile con i nuovi interventi previsti dal PGTU”.
I nuovi spazi di sosta troveranno infatti una nuova locazione nelle zone di cintura e di attraversamento del Borgo Teresiano. Nelle previsioni del PGTU gli stalli per le moto non vengono eliminati, anzi sono incrementati nella seguente misura:
– nella zona comprendente le aree di Borgo Teresiano, Borgo Giuseppino e San Giusto si aggiungono 25 stalli;
nelle strade tra gli assi di via Carducci, via Severo, via Battisti e le vie limitrofe se ne aggiungono 84;
– nella zona dell’Ospedale, ossia nelle vie comprese tra viale XX settembre, via Rossetti, via Pascoli e via Oriani il saldo positivo arriva a ben 413 stalli.
Il totale in città è di circa 500 posti per motocicli in più rispetto a quelli esistenti.
Un ulteriore ampliamento dell’offerta della sosta per motocicli potrà avvenire, ove le caratteristiche geometriche delle strade lo consentano, anche attraverso l’eliminazione di divieti di sosta in favore di una sosta in linea per motocicli che, oltre ad aumentarne l’offerta, consente di eliminare la sosta veicolare abusiva (provvedimenti di questo tipo già sperimentati in città hanno dato ottimi risultati).
In tal senso si è peraltro già operato nel corso degli ultimi mesi, prima quindi dell’approvazione del PGTU. Recentemente sono state istituite aree di parcheggio riservate alla sosta dei ciclomotori a due ruote e dei motocicli, ubicate nelle seguenti zone (in media una quindicina di stalli per ogni zona citata):
- via Canova, sosta in linea sul lato dei civici dispari, nel tratto compreso tra via Pascoli e via Alfieri;
- via Locchi, sosta a spina di pesce per circa 20 metri all’intersezione con la via Santa Giustina;
- via d’Azeglio, sosta in linea tra Piazza dell’Ospitale e via Vidali, e poi per una decina di metri sul lato dei civici pari a partire dall’incrocio con la via Foscolo;
- via Mercato Vecchio, in linea nel tratto compreso tra via Cadorna e via Diaz;
- via del Molino a Vento, stalli a spina di pesce sul lato destro a scendere prima dell’intersezione con la via del Muraglione;
- via delle Settefontane, stalli in linea nella strettoia a monte di via Vergerio;
- via Vittoria, lungo tutto l’isolato sul lato dei civici dispari;
- Piazza Tommaseo, a spina di pesce lato edificio civico 2;
- via dei Lavoratori, a spina sul lato dei civici pari;
- via Giulia, nella zona del distretto della Polizia Locale, a ridosso del Giardino Pubblico, con modalità di sosta a spina di pesce;
- via Rossetti, nel tratto tra via Pietà e via Buonarroti, con modalità di sosta a spina di pesce;
- via Oriani, tra le vie Foscolo e Vasari, con modalità di sosta in linea;
- via Ruggero Manna, sul tratto di marciapiede antistante la scuola, con modalità di sosta a pettine;
- via Reni, sul lato sinistro in salita dalla via di Campo Marzio;
- via del Ronco, sul lato destro a scendere nel tratto tra via Coroneo e via San Francesco;
- via San Francesco, sul lato destro a scendere nel tratto tra via del Ronco e via Carpison;
- via Fabio Severo, lato civici dispari, prima dell’intersezione con la via Marconi;
- Vicolo del Castagneto, lato destro a salire prima dell’intersezione con la via Lucio Vero.