A Trieste l’Imu è tra le più basse d’Italia

Nei primi giorni di novembre sono stati pubblicati i dati relativi alle aliquote IMU dei capoluoghi di Provincia italiani. Quasi allo scadere del termine previsto per il 31 ottobre, i Consigli Comunali dei capoluoghi di provincia hanno approvato i propri bilanci e le relative aliquote Imu, dunque è possibile procedere ad un analisi comparativa dei dati relativi all’Imposta Municipale Propria tra le maggiori città italiane e il Comune di Trieste, che per chiarezza già nella scorsa primavera aveva fissato e comunicato le proprie aliquote.

Dai dati del Corriere della Sera e del Sole 24 Ore tra i capoluoghi di Regione a Trieste si riscuote sulla prima casa l’aliquota più leggera  (solo nella terremotata L’Aquila l’aliquota è inferiore),  addirittura rispetto ai 101 capoluoghi di Provincia, l’aliquota sulla prima casa è la 6a più bassa ed è importante rilevare che l’aliquota più leggera sulla prima casa non si riflette,  peraltro, in modo pesante sulle aliquote previste per gli altri immobili.  Dai dati del Corriere della Sera si evince che la variazione media dell’imposta dovuta a Trieste per l’IMU 2012 rispetto all’ICI 2011 per  le case date in affitto è, tra i capoluoghi di Regione, la più bassa d’Italia.

Confrontando le aliquote previste per gli immobili diversi dalla prima casa con quelle di tutti i capoluoghi di  Provincia, Trieste si colloca comunque sotto la mediana, al 47esimo  posto su 101, e a differenza di molte altre città nel capoluogo giuliano si prevede un alleggerimento significativo per le case locate a canone concordato (da 0,97 a 0,65%); per le case sfitte l’aliquota  (1,00) è al 26esimo posto su 101 Capoluoghi. Per le aliquote ordinarie  si colloca al 42esimo su 101, ma soltanto una decina dei comuni con un aliquota più leggera prevedono, come a Trieste, agevolazioni specifiche per le  imprese. Anche in questo caso bisogna rilevare che tra queste città, i capoluoghi di Provincia si assestano mediamente con aliquote decisamente più alte.

L’Amministrazione comunale di Trieste, dunque,  è riuscita a mantenere le aliquote tra le più basse d’Italia e non ha lasciato nulla di intentato per alleggerire un sacrificio che sarà comunque molto pesante per le famiglie e per gli imprenditori.

Infatti, ascoltando e accogliendo la richiesta dei commercianti e degli artigiani la Giunta si è impegnata a ridurre di un punto percentuale l’aliquota di loro spettanza (dal 9,7 al 8,7) sugli immobili accatastati nelle categorie C1 (negozi) e C3 (laboratori); inoltre, si è creato un fondo straordinario destinato all’attivazione di misure economiche a sostegno di particolari categorie di cittadini (anziani non autosufficienti, disabili gravi, nuclei familiari con mutuo prima casa) che consente loro di beneficiare di un contributo per ottenere una parziale riduzione nel pagamento dell’IMU.

I risultati di questo impegno e delle politiche adottate si possono vedere limpidamente nei numeri riportati dalle testate giornalistiche nazionali, ove si legge che a Trieste l’Imposta Municipale Propria è tra le più basse del nostro Paese.

1 dicembre 2012 Italia Bene Comune

Sostengo Pierluigi Bersani perché da Sindaco conosco e amo la fatica quotidiana del governo della comunità fatta di spirito di servizio, di tanti problemi quotidiani della gente, della consapevolezza che dietro ai numeri e alle statistiche ci sono le persone con i loro problemi, con le loro aspirazioni con le loro insicurezze e con le paure create dalla crisi, prima di tutte quella del lavoro e perciò del futuro. Allora scelgo, per governare il Paese, un candidato capace di incarnare questa fatica quotidiana del governo della comunità, che ridia dignità alla politica allontanandola dalle spettacolarizzazione così stridenti e dagli slogan dietro ai quali c’è il vuoto. Scelgo Bersani perché ha un programma serio e una squadra affidabile e competente e perché lo ritengo capace di coniugare l’indispensabile rigore con altri due principi, altrettanto indispensabili, che non ammettono più ritardi: equità e sviluppo.

Più tecnologia meno burocrazia: certificati anagrafici on line

Da martedì 23 ottobre 2013, tutti i cittadini interessati possono ottenere direttamente on line, attraverso il sito internet del Comune di Trieste (www.retecivica.trieste.it – certificati on line) e il portale regionale del cittadino, i certificati anagrafici e di stato civile che sono tra i più richiesti agli sportelli dei centri civici del Comune, come certificati anagrafici di residenza, di stato famiglia (oltre a quello composto di residenza+famiglia) e quelli di stato civile di nascita, matrimonio e morte. A breve invece saranno disponibili on line anche i certificati di cittadinanza, stato libero e quello di cittadinanza+stato libero+ famiglia.
Frutto di un progetto congiunto tra Comune di Trieste, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e Insiel, il nuovo servizio on line è stato presentato nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nella sala matrimoni del municipio, alla quale sono intervenuti il sindaco Roberto Cosolini, l’assessore al Decentramento Emiliano Edera, il direttore dei Servizi informativi e innovazione Lorenzo Bandelli, il dott. Luca Moratto per la Regione, il dott. Francesco Sasso per l’Insiel e Daniela Vascotto, responsabile dell’Anagrafe e Decentramento.
E con una certa soddisfazione -ha detto il sindaco Roberto Cosolini- che presentiamo questo nuovo sistema, che semplifica e migliora i rapporti tra l’Amministrazione e i cittadini, andando a servire diversamente un’utenza che finora si recava massicciamente ai centri civici e contribuendo così ad evitare file e disagi, con notevoli riduzioni di tempi. Ricordando che il nuovo sevizio consentirà la richiesta e l’acquisizione, con stampa autonoma, dei certificati on line, il sindaco ha sottolineato come sia compito di un’Amministrazione pubblica usare tutto il patrimonio d’innovazione di cui dispone, per offrire servizi sempre migliori ai cittadini, e di questo va dato atto a quanti si sono impegnati per portare a termine questo importante progetto. Una volta a regime, si stima che con questo servizio si potrà far fronte a più del 50% delle certificazioni attualmente rilasciate dal Comune di Trieste, ciò porterà ad un vero e proprio dimezzamento delle code e dei tempi d’attesa.
Le modalità d’attuazione del nuovo servizio on line del Comune sono state illustrate dall’ing. Lorenzo Bandelli, che ha spiegato ed esemplificato, computer alla mano, i passi da fare per ottenere i diversi certificati, disponibili su un file che contiene un documento informatico in formato pdf, firmato digitalmente per garantire l’autenticità e la validità del certificato. L’accesso al servizio di certificazione on-line – è stato spiegato -avviene con l’uso della Carta Regionale dei Servizi, la smart card regionale (ovvero la nuova tessera sanitaria) dotata di microchip già adottata per l’accesso a diversi servizi on line, che garantisce, attraverso la richiesta del PIN personale, la privacy sui dati anagrafici: è infatti possibile ottenere i certificati solamente per se stessi o per i componenti del proprio nucleo famigliare. Se la Carta Regionale dei Servizi non è mai stata utilizzata per l’accesso ai servizi on line, dovrà essere preventivamente abilitata e a questo proposito tutte le informazioni sono disponibili sul sito https://cartaservizi.regione.fvg.it
Il certificato on-line deve essere utilizzato in forma digitale ad esempio inviandolo come allegato di un’email al soggetto verso il quale si ha la necessità di comprovare le informazioni anagrafiche o di stato civile oggetto della certificazione o trasferendolo all’interessato attraverso un supporto di memorizzazione. Il certificato rilasciato on-line è stampabile, ma solo come pro memoria e in tal caso non conserva il valore legale della certificazione che è garantito solo dalla firma digitale del formato elettronico. Dalla stampa del certificato è comunque possibile risalire al certificato elettronico e scaricare nuovamente il documento informatico firmato digitalmente attraverso un servizio di conservazione dei certificati che li manterrà disponibili on line per sei mesi.
Trovata una soluzione anche per i certificati soggetti all’imposta dei bollo. Per questi è necessario acquistare la marca da bollo presso i rivenditori autorizzati ed inserire il numero identificativo riportato sulla marca stessa nello spazio apposito della pagina di richiesta del certificato. La marca va conservata e può essere utilizzata per un unico certificato: i certificati rilasciati on-line e soggetti all’imposta di bollo possono essere infatti utilizzati una sola volta presso un unico soggetto mentre quelli rilasciati on-line e non soggetti a bollo per l’uso dichiarato al momento del rilascio, riportato sul certificato stesso, possono essere utilizzati più volte presso diversi soggetti.
Accanto al servizio di certificazione on line è disponibile sul portale regionale del cittadino anche un servizio d’autocertificazione. Il servizio consente di produrre in maniera assistita, e con i dati anagrafici già precompilati, i moduli per autocertificare dati personali da utilizzare presso i soggetti pubblici -Enti o gestori di pubblici servizi – che non possono più richiedere certificati ai cittadini.

Lettera a Monti: il territorio è contrario al progetto del rigassificatore di Zaule

Il Sindaco di Trieste Roberto Cosolini ha predisposto la bozza di una lettera che ha trasmesso agli altri Sindaci della Provincia per sottoscriverla congiuntamente e quindi inviarla al Presidente del Consiglio Mario Monti, per ribadire la motivata contrarietà del territorio al progetto di rigassificatore così come presentato per l’insediamento nella baia di Zaule.
“La lettera – commenta il Sindaco – è quanto mai necessaria per richiedere al Governo un serio approfondimento delle ragioni della nostra contrarietà. Da parte di più Ministri è stata riaffermata come strategica la scelta del Rigassificatore, ma questo non può e non deve voler dire accettare qualsiasi tipo di impianto in qualsiasi ubicazione senza approfondirne le criticità.” “Anzi – prosegue Cosolini – un’ulteriore analisi potrebbe, invece, portare a scelte di tecnologie più avanzate e a localizzazioni meno impattanti di quella del progetto Gas Natural”.
A proposito poi della campagna promozionale avviata dall’azienda spagnola il Sindaco commenta: “Dopo anni di silenzio e di non risposte sulle criticità, Gas Natural avrebbe potuto scegliere la strada del contraddittorio con i numerosi esperti che hanno sollevato obiezioni e presentare proposte risolutive. Invece, ignorando per l’ennesima volta il confronto, questa azienda ha scelto la via dei gazebo promozionali, forse più adatta a proporre saponette piuttosto che a presentare un impianto di grande impatto per il territorio.”

La Sala Tripcovich sarà la nuova sede per i festival cinematografici triestini

Sarà la Sala Tripcovich la nuova sede principale delle manifestazioni cinematografiche “Trieste Science+Fiction”, dal 5 al 9 dicembre 2012, e “Trieste Film Festival”, dal 17 al 23 gennaio 2013.
L’accordo siglato fra il Comune di Trieste, la Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” e le associazioni La Cappella Underground e Alpe Adria Cinema prevede infatti per la prima volta l’utilizzo di questa ampia e prestigiosa sala ai fini della realizzazione di manifestazioni e festival di cinema: il centralissimo edificio della “Tripcovich” sarà appositamente attrezzato sotto il profilo tecnico per ospitare le due prestigiose manifestazioni internazionali, così come altri successivi eventi dedicati alla settima arte.
“Si dà così attuazione a un impegno che avevo assunto nei confronti dei festival cinematografici di grande qualità organizzati a Trieste – dichiara il Sindaco Roberto Cosolini – ovvero quello di dare loro una sede adeguata, anche considerato il grande successo di pubblico che le rassegne riscuotono. Inoltre, con questa operazione si dimostra che, a differenza di quanti sul tema hanno fatto solo chiacchiere, noi diamo concreta applicazione alla scelta di diversificare l’utilizzo della Sala Tripcovich mettendola a disposizione delle diverse offerte culturali, pur ribadendo il “percorso” che la porterà a essere conferita al patrimonio della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi”.
“La Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi-Trieste formula l’auspicio che possano venir attivate le massime sinergie possibili tra le istituzioni pubbliche e le eccellenze culturali della città – dichiara dal canto suo il Commissario straordinario Claudio Orazi -. Ed è proprio in questa direzione che si orienta la collaborazione con i Festival Trieste Science+Fiction e Trieste Film Festival previsti nei prossimi mesi di dicembre e gennaio.”
Nelle parole di Daniele Terzoli, presidente del Centro ricerche La Cappella Underground, “L’accordo sull’utilizzo della Sala Tripcovich segna un importante risultato per lo sviluppo dei festival di cinema a Trieste: la nuova location va incontro alle esigenze del pubblico, sia in termini di capienza che di accessibilità; il Festival della Fantascienza, così come le altre manifestazioni festivaliere, è inoltre un’iniziativa che appartiene di fatto all’intera città, e la collaborazione con le grandi istituzioni va certamente nella direzione di ampliare e potenziare questa prospettiva”.
Anche Cristina Sain, Presidente dell’associazione Alpe Adria Cinema, esprime la propria soddisfazione per l’efficace sinergia attuata fra il Comune di Trieste, la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi e i festival cinematografici, nella certezza che questa collaborazione appena avviata consentirà al Trieste Film Festival di operare con maggiore efficacia e rinnovata energia per la crescita della manifestazione.

“Quartier generale” dei due festival e dei loro uffici operativi sarà poi l’adiacente palazzo della Casa del Cinema, sede delle principali associazioni di cultura cinematografica cittadine, grazie al progetto attivato con la Provincia di Trieste.

“Trieste Science+Fiction” – Festival Internazionale della Fantascienza, ritorna così, dal 5 al 9 dicembre, in occasione della sua 12° edizione, nel centro storico della città: la manifestazione dedicata all’esplorazione dei mondi del fantastico, dei linguaggi sperimentali e delle nuove tecnologie nelle produzioni di cinema, televisione, arti visive e dello spettacolo, è organizzata dal Centro ricerche La Cappella Underground con la collaborazione e il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali–Direzione Generale Cinema, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia, del Comune e della Camera di Commercio di Trieste.
Il cinema sarà come sempre il cuore della kermesse, con anteprime nazionali e internazionali delle migliori produzioni nel genere science fiction, fantasy e horror. La selezione ufficiale esplorerà il territorio con due concorsi internazionali: filmakers indipendenti da tutto il mondo si contenderanno il Premio Asteroide per il miglior lungometraggio di fantascienza nonchè il Premio europeo Méliès d’Argento per il miglior film fantastico e il miglior cortometraggio, organizzato in collaborazione con la European Fantastic Film Festivals Federation. Immancabili gli incontri, suggellati dal Premio Nocturno per registi emergenti, dal Premio alla Carriera Urania d’Argento a un grande artista nel panorama del fantastico, dalle masterclass organizzate con l’Università di Trieste e dagli eventi speciali dedicati al fumetto e alla letteratura.

Trieste Film Festival presenterà poi dal 17 al 23 gennaio 2013 la sua 24° edizione, organizzata da Alpe Adria Cinema con il contributo e il sostegno di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Media Programme, Ministero per i Beni e le Attività Culturali–Direzione Generale Cinema, Comune, Provincia, Camera di Commercio di Trieste, Fondazione Mediterraneo, Central European Initiative. La manifestazione è la più ricca e articolata kermesse festivaliera italiana espressamente dedicata alle cinematografie dell’Europa centro-orientale, con un programma costituito mediamente da 130 titoli in anteprima nazionale. Anche nel 2013 il cartellone prevede quattro sezioni competitive – lungometraggi, cortometraggi, documentari e un concorso, Zone di cinema, espressamente dedicato alle produzioni e ai registi del Friuli Venezia Giulia – ai cui vincitori verrà attribuito rispettivamente il premio Trieste, il premio Alpe Adria Cinema, il premio Fondazione Mediterraneo e il premio Zone di Cinema. Inoltre, le sezioni non competitive Muri del Suono, panoramica di film a tematica musicale, e Eastweek – nuovi talenti, grandi maestri che accoglie nelle giornate del Festival gli studenti delle Scuole di cinema dell’area cui vengono dedicati incontri di formazione e masterclass.
Un progetto rivolto ai professionisti del settore – organizzato dal Fondo Audiovisivo FVG in collaborazione con Trieste Film Festival – è infine WHEN EAST MEETS WEST. Trieste Cross-border Meeting che prevede tre giorni dedicati a produttori, broadcaster, mercati, fondi regionali italiani e dell’Europa centro-orientale. L’iniziativa è affiancata dagli Italian Screenings, finalizzati a dare un’opportunità di visibilità e promozione ai lungometraggi italiani indipendenti, sia di fiction che documentari, che ricercano una distribuzione internazionale e che non sono ancora stati distribuiti nelle sale italiane. Ancora, il Premio Corso Salani, creato in ricordo del cineasta scomparso, è destinato a un regista italiano il cui progetto indipendente sia in fase di lavorazione e necessiti di risorse produttive e finanziarie per essere portato a termine.

Approvata dal Consiglio Comunale la proposta di aggregazione AcegasAps-Hera

La decisione del Consiglio comunale di approvare la proposta di aggregazione tra AcegasAps ed Hera è una buona notizia per la nostra città e per tutti i triestini. Si tratta di una scelta che ha tenuto conto, innanzitutto, delle novità intervenute nel mercato dei servizi pubblici locali.

Nella situazione attuale, infatti, gli Enti pubblici possono possedere società che svolgono servizi quali la raccolta dei rifiuti, la distribuzione dell’acqua e del gas, la produzione di energia elettrica, ma non hanno il monopolio di questo genere di attività. Il privato, quindi, può concorrere alle gare e , con offerte più competitive, ottenerne la gestione. Siamo dunque di fronte ad un mercato liberalizzato e con questa nuova situazione abbiamo dimostrato di saper fare i conti.

Aggregandoci siamo diventati più forti e competitivi e ci siamo messi nelle condizioni di proteggere la dimensione pubblica della nostra azienda di servizi. I vantaggi di questa scelta sono evidenti e provo ad elencarli sinteticamente.

1 Partiamo proprio dalla natura pubblica del nuovo gruppo, garantita dal Patto di Sindacato fra circa 140 Comuni e che vede Trieste insieme a Padova, Bologna, Modena e Ferrara nella cabina di regia del controllo pubblico. Non è perciò vero che questa operazione va contro lo spirito del referendum, anzi è vero proprio il contrario.

2 Vengono garantiti gli attuali posti di lavoro in AcegasAps in base all’accordo sottoscritto al momento della fusione e soprattutto grazie ad una dimensione industriale e una solidità finanziaria che consentirà di partecipare alle gare per la distribuzione del gas con eccellenti prospettive future.

3 Trieste conta nel nuovo gruppo. Entra nel Patto di Sindacato dei Comuni, entra nel Consiglio di Amministrazione di Hera e insieme a Padova nel suo Comitato Esecutivo, inoltre esprimerà il Presidente di AcegasAps .

4 AcegasAps continua ad esistere come società autonoma con sede legale e operativa a Trieste. Sempre a Trieste avrà sede legale un’altra importante società del gruppo, Hera Trading con i conseguenti benefici fiscali per la regione Friuli Venezia Giulia e per la città.

5 Hera-AcegasAps diventa la seconda multiutility italiana, primo operatore nell’ambiente, secondo nell’acqua, terzo nel gas e si colloca tra le prime venti imprese industriali a livello nazionale con circa 5 miliardi di Euro di fatturato. La credibilità del suo progetto industriale è riconosciuta dalla decisione del Fondo Strategico della Cassa Depositi e Prestiti di investire circa 100 milioni di Euro per entrare nell’operazione. Si tratta di un intervento dello Stato che rafforza ulteriormente la presenza pubblica nel nuovo gruppo.

6 Abbiamo tutelato nel modo migliore il patrimonio del Comune di Trieste, dunque della città e di tutti i nostri concittadini. Infatti, il concambio tra le azioni AcegasAps che cediamo e quelle di Hera che acquisiamo è decisamente favorevole, tendenzialmente comporterà un incremento tra il 70% e il 100% dei dividendi, che nel nostro caso verranno investiti in opere e servizi del Comune per i cittadini. Sono risorse quanto mai necessarie per coprire i tagli sui trasferimenti dello Stato e della Regione al nostro Comune senza dover aumentare tasse locali o ridurre i servizi sociali. Non è cosa da poco in un periodo in cui tanti sono in difficoltà ad arrivare alla fine del mese.

A proposto dei rischi che qualcuno ha paventato, va chiarito subito che questi sono inesistenti. La fusione, infatti, non determina aumenti tariffari. La tariffa dell’acqua è decisa dagli ATO (Ambito Territoriale Ottimale), quella dei rifiuti dai Comuni e quella del gas da un’Autority nazionale. L’esperienza di Hera ci aiuterà a migliorare i nostri risultati sulla raccolta differenziata. Infine, abbiamo sottoscritto un accordo per la riduzione dei componenti i Consigli di amministrazione e degli stipendi dei vertici, dando così un nuovo segnale di sobrietà rispetto al passato, dopo che il Comune di Trieste aveva già fatto un’operazione analoga nella società partecipata Trieste Trasporti. In sostanza, ci siamo ispirati a obiettivi di miglioramento della qualità dei servizi, di rafforzamento industriale quindi di tutela occupazionale, di maggior capacità di investimento e di valorizzazione del patrimonio del Comune. In definitiva, è un’operazione fatta nell’interesse della città e dei suoi cittadini.

 

 

 

 

 

 

INSIDE OUT/L’Italia sono anch’io

INSIDE OUT / L’ITALIA SONO ANCH’IO è un grande progetto di arte pubblica partecipata che coniuga elaborazione culturale e sociale e che sabato 20 ottobre 2012 alle ore 11.45 da piazza della Borsa a Trieste rilancia su scala nazionale la campagna L’Italia sono anch’io per il diritto alla cittadinanza italiana dei minori nati da genitori stranieri e per la partecipazione amministrativa e politica senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalità. 
Il Comune di Trieste aderisce al progetto INSIDE OUT / L’ITALIA SONO ANCH’IO assieme ad altre amministrazioni comunali italiane che accolgono in spazi pubblici di particolare valore simbolico i grandi ritratti in bianco e nero di tanti cittadini di ogni età e provenienza, ognuno con una sua identità e una sua storia: un modo per riconoscere la ricchezza delle città multiculturali e il diritto alla piena cittadinanza di chi vi abita. Il luogo pubblico prescelto si trasforma in un’opera di arte pubblica di grande forza comunicativa.
INSIDE OUT / L’ITALIA SONO ANCH’IO è l’incontro di due significativi progetti culturali e sociali: il progetto d’arte Inside Out di JR, artista di fama internazionale nonché vincitore del TED Prize 2011, e la campagna nazionale L’Italia sono anch’io.
Inside Out nasce come progetto di JR, che partendo dalle banlieux parigine, sposando cause sociali è arrivato a realizzare progetti artistici nelle favelas brasiliane, in Africa, sul muro tra Israele e Palestina e sulla facciata della Tate Gallery di Londra. Inside Out si basa sulla partecipazione attiva di cittadini che desiderano comunicare alla città un tema o un’emergenza che sta loro a cuore e lo fanno attraverso i ritratti fotografici che l’artista rielabora trasformando le fotografie in grandi poster in bianco e nero che gli stessi cittadini, in collaborazione con altri volontari, affiggono sui muri delle loro città. JR ha accolto con entusiasmo la proposta di realizzare un progetto a supporto della campagna L’Italia sono anch’io insieme alle città italiane. Le affissioni dei foto-ritratti avvengono lo stesso giorno in tutte le città a ridosso della discussione in Parlamento della legge sulla cittadinanza assicurando così alla campagna un forte impatto mediatico a livello nazionale. All’invito del Sindaco di Reggio Emilia Graziano Del Rio, promotore della campagna L’Italia sono anch’io, hanno confermato la partecipazione al progetto le città di Crema, Cagliari, Firenze, Milano, Palermo, Reggio Emilia, Sassari e Trieste.
L’agenzia ABCM di Milano cura la regia nazionale del progetto, gestisce i rapporti con JR, coordina la partecipazione dei Comuni, cura la produzione dei manifesti, coordina le affissioni. Gestisce l’ufficio stampa su stampa, web e TV nazionali, in collaborazione con l’associazione Il razzismo è una brutta storia.
A Trieste il progetto INSIDE OUT / L’ITALIA SONO ANCH’IO  è coordinato operativamente su base volontaria dall’architetto Elena Carlini e dalla curatrice artistica e fotografa Elisa Biagi assieme ai fotografi Giuseppe Anello, Francesco Chiot, Escapista, Alessandro Ruzzier con aiuto al casting di Eleonora Cavallo.
Supporto fondamentale per la realizzazione delle sessioni fotografiche è stato offerto dal Servizio Biblioteche Civiche presso la Biblioteca Quarantotti Gambini, dall’Associazione culturale Andandes presso il Giardino Comunale di via San Michele e dall’Associazione Manifetso2020 presso lo spazio della Provincia di Trieste dedicato al progetto di catalogazione Spazi Opportunità in via Roma.
Imprescindibile il contributo di tutti i cittadini che si sono fatti fotografare e partecipano volontariamente all’affissione delle centinaia di fotografie.
I manifesti/ritratti fotografici resteranno esposti fino a domenica 4 novembre 2012.

Ha fatto tappa a Trieste la campagna “Every One” di Save the Children

Più di 1 bambino su 3 muore a causa della malnutrizione. E la fame rimane al primo posto nella lista dei rischi mondiali per la salute e tra le più importanti cause di mortalità infantile, nonostante negli ultimi cinquant’anni la produzione agricola nel mondo sia raddoppiata . Eppure 1/3 della produzione mondiale di cibo viene perduta o sprecata ogni anno, pari a 1,3 miliardi di tonnellate.
Nella sola Italia, le perdite e gli sprechi di cibo lungo tutta la filiera ammontano a 17 milioni di tonnellate, pari ad un valore di 11 miliardi di euro: lo 0,7% del Pil.
Il 48% delle famiglie del Friuli Venezia Giulia è attento a comprare solo lo stretto necessario; esattamente la stessa percentuale – il 48% – dichiara di comprare un po’ di più del necessario e solo un residuo 4% molto di più.
Nonostante un 10% della popolazione residente nel Friuli Venezia Giulia dice di buttare via alimenti scaduti o andati a male ogni giorno, nella regione si spreca meno cibo rispetto a qualche anno fa: il 66% degli intervistati dichiara di essere molto più attento rispetto al passato. Una riduzione degli sprechi alimentari dovuta sia alla crisi che al fastidio provocato dallo sprecare il cibo.
Questi alcuni dei dati diffusi a Trieste da Save the Children. Parte della ricerca su “Gli sprechi alimentari in Italia” , diffusa in occasione dell’evento nella nostra città che segna la terza tappa del Viaggio del Palloncino Rosso, realizzato in collaborazione con UISP (Unione Italiana Sport Per tutti) e CSI (Centro Sportivo Italiano), nell’ambito della campagna globale Every One, avviata dall’Organizzazione nel 2009 in Italia e in altri 60 paesi, per contribuire a ridurre il numero di bambini con meno di 5 anni che ogni anno muoiono per causa banali e prevenibili, come una diarrea, una polmonite.
La stima che gli intervistati fanno del valore economico del cibo che sprecano e buttano nel cassonetto ogni mese è di 22 euro.
Ben il 77% di chi vive in Friuli Venezia Giulia dichiara di non sapere che 2,3 milioni di bambini al mondo muoiono a causa della malnutrizione. Tuttavia un numero ancora superiore – l’83% – sostiene che una sensibilizzazione su questi temi indurrebbe una maggiore attenzione nei consumi. Partito il 9 ottobre da Roma – in occasione del rilancio in Italia della Campagna Every One e di un mese di campaigning e raccolta fondi –  il Palloncino Rosso si è fermato sabato 13 ottobre in Piazza Unità a Trieste per una evento di sensibilizzazione organizzato in collaborazione con la UISP ) e che ha visto insieme Save the Children, Stelle Olimpiche, Barcolana 50 bambini e il Comune di Trieste per dire basta alla mortalità e malnutrizione infantile.
In apertura dell’evento è intervenuta Antonella Grim – Assessore all’Educazione, Scuola e Università e Ricerca del Comune di Trieste, per attestare l’impegno dell’amministrazione comunale a fianco della Campagna Every One. Quindi sono entrati in azione circa 50 studenti dell’Istituto Tiziano Weiss che hanno fatto il “Salvagioco”, una serie di attività ludico-educative intorno a 3 totem rappresentativi della malnutrizione, dello spreco e dell’urgenza dell’intervento d’aiuto.
E al gioco ha preso parte anche una rappresentanza delle Stelle Olimpiche che, insieme alla Barcolana, sostengono la Campagna Every One di Save the Children il cui logo quest’anno è sulle murate dello scafo dell’ Arya 415 “White Goose – Duvetica”, che domani disputerà la gara velica.
Alle ore 11.30 è quindi intervenuto il Sindaco Roberto Cosolini a cui Save the Children e le Stelle Olimpiche hanno consegnato il Manifesto della Campagna Every One che il Sindaco ha firmato, a simboleggiare l’impegno dell’amministrazione comunale contro la mortalità e malnutrizione infantile.
L’evento si è chiuso con un’azione simbolica di tutti i partecipanti – compresi i bambini – che hanno firmato il Palloncino rosso, simbolo della Campagna.
Ancora oggi 6,9 milioni di bambini muoiono prima di compiere i 5 anni, 51 ogni 1.000 nuovi nati, 1 ogni 5 secondi. Il 99% delle morti avviene nei paesi in via di sviluppo . 1 bambino su 3 muore a causa della malnutrizione e circa 200 milioni di bambini sotto i 5 anni nel mondo soffrono di una qualche forma di malnutrizione . Si stima che nel mondo 171 milioni di bambini soffrono di malnutrizione cronica, di questi 60 milioni vivono in Africa .
“Eppure mentre ogni 5 secondi un bambino muore per malattie banali e curabili o a causa della malnutrizione, nell’altra parte del globo si sprecano tonnellate di cibo”, commenta Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia. “Nella sola Italia, le perdite e gli sprechi di cibo lungo tutta la filiera ammontano a 17 milioni di tonnellate, pari ad un valore di 11 miliardi di euro: lo 0,7 del Pil, mentre il valore economico medio per famiglia del cibo che si perde in fase di consumo è compreso fra i 350 e i 454 euro 454 euro all’anno . In questo quadro il Friuli Venezia Giulia registra una riduzione degli sprechi alimentari anche se poi gli sprechi non sono finiti tanto che meno del 50% di persone compra solo lo stretto necessario e una persona su dieci butta tutti i giorni del cibo nella spazzatura”.
Per contro, “nei paesi in via di sviluppo dove le famiglie spendono già tra il 50% e l’80% del loro reddito in cibo”, prosegue il Direttore Generale di Save the Children Italia, “la costante crescita dei prezzi erode il potere di acquisto delle famiglie e costituisce una seria minaccia per la vita di centinaia di migliaia di bambini. Se non si inverte questa tendenza, tra quindici anni il numero di bambini malnutriti potrebbe arrivare a 450 milioni, con effetti molto gravi sulla mortalità infantile. Per questo Save the Children ha lanciato nel 2009 la Campagna Every One, grazie alla quale abbiamo finora raggiunto con progetti di nutrizione e salute oltre 50 milioni di persone salvando la vita di milioni di bambini e madri”.
“Il Comune di Trieste, La Barcolana e le Stelle Olimpiche hanno voluto condividere con noi questa sfida dura e difficile, ma che si può e di deve vincere”, ha concluso Valerio Neri.

Civica Benemerenza al professor Fulvio Camerini

Di fronte a un numeroso pubblico di amici, estimatori e colleghi (nella professione medica e nella politica), si è svolta in Municipio la cerimonia di conferimento della Civica Benemerenza del Comune di Trieste al prof. sen. Fulvio Camerini.
Aperta dal Presidente del Consiglio Comunale Iztok Furlanič che ha ricordato la quinquennale intensa opera di Camerini quale Consigliere comunale (dal 2001 al 2006, ricoprendo anche l’incarico di Capogruppo dell’Ulivo, n.d.r.), mettendo brevemente in luce il profilo e il carattere di “una figura unanimemente apprezzata da tutti, di ogni parte politica e in tutti i campi di attività”, la solenne riunione è proseguita con l’intervento del Sindaco Roberto Cosolini che, nell’affollata Aula consiliare, ha voluto innanzitutto sottolineare il profondo rapporto personale via via costruito, in ormai tanti anni, con il “premiato”.
Del quale, subito dopo, Cosolini ha tenuto a tratteggiare quelle che ha definito “alcune caratteristiche di Camerini che ‘fanno la differenza’”. E in particolare – così il Sindaco – “la grandissima umanità espressa nella professione medica, laddove Camerini ha sempre saputo considerare il paziente innanzitutto come una persona. Così instaurando un rapporto diretto e sincero ed esprimendo quella personale vicinanza che è così importante per aiutare il paziente, specie nei casi più difficili.”
E ancora – secondo punto sottolineato dal Sindaco – “la grande capacità e l’interesse primario dimostrato da Camerini per la trasmissione agli altri della propria ‘sapienza’ e delle proprie conoscenze, affinchè quanto appreso in tanti anni di esperienza possa fruttificare nei giovani, ma anche nelle altre istituzioni che ne possono far tesoro. Proprio in tal senso – ha ricordato Cosolini – il prof. Camerini è stato uno dei principali e più convinti assertori del collegamento e della crescita comune e coordinata degli Istituti scientifici e di ricerca del nostro territorio e uno dei promotori della costituzione della Città della Scienza e del ‘Sistema Trieste’.”
“Terzo e fondamentale aspetto – ha osservato quindi Cosolini – la capacità di Fulvio Camerini di avere la mente sempre aperta, di saper uscire dalla propria dimensione per confrontarsi in ogni momento con gli altri. E ciò sia nella professione che nella politica dove ha dimostrato, oltre ogni ‘fisiologica’ difficoltà, di essere in grado di coniugare pazienza e necessaria determinazione, capace di cogliere e di mettere a frutto, con spirito di dialogo, tutto quanto di buono proveniva dalle altrui proposte, anche di parti diversamente orientate, puntando nel contempo, sempre con estrema chiarezza, al raggiungimento di precisi obiettivi.”
“Infine – ha concluso il Sindaco – l’intuizione e la volontà di intendere le scienze (e la medicina in particolare) e la politica non come ambiti separati e distanti, ma come aspetti complementari di un unico ambito civile; e ciò sia nell’indicare la necessità che per l’ottenimento dei migliori risultati si applichi anche alla politica il metodo scientifico, sia nel far convergere, nei fatti concreti, medicina e politica, ad esempio a sostegno, difesa e sviluppo delle istituzioni mediche e ospedaliere cittadine, aspetto che Camerini ha sempre praticato e posto in primo piano.”

Al termine del suo intervento, il Sindaco Cosolini ha quindi proceduto alla lettura della motivazione della Civica Benemerenza, espressa in questi termini: “Per il costante e intenso impegno, unito a una profondissima umanità, profuso nella lunga e brillante carriera professionale e politica, sempre al servizio della città di Trieste”; consegnando poi al prof. Camerini, fra il lungo applauso dei presenti, la relativa pergamena e il simbolo dell’onorificenza, un bassorilievo con una figura femminile rappresentante la Città, con in mano un’Alabarda, riproduzione di un’opera dell’artista Carlo Wostry.

E’ toccato quindi al “premiato” svolgere un ampio discorso nel quale ha voluto mettere a fuoco e ricordare a tutti – con l’evidente intento di lanciare alcuni importanti “messaggi” – i principali aspetti e “nodi” incontrati nella sua duplice esperienza, medica e politica.
Innanzitutto svolgendo un interessante “excursus” storico della Medicina a Trieste, e della Cardiologia in particolare. A partire dagli anni ’50 quando qui ancora non esisteva la Facoltà di Medicina e Chirurgia (istituita appena nel dicembre 1965 e allora “limitata al primo biennio”, n.d.r.) e la stessa attività medica viveva “una situazione di isolamento”, diversamente dai “buoni risultati raggiunti invece nei decenni precedenti le guerre mondiali – ha osservato Camerini – grazie ai fervidi rapporti esistenti con gli ambienti della medicina austriaca e con le Università di Vienna e di Graz!”
E così fino agli anni ’60, alla costituzione – come detto – della Facoltà di Medicina e alla creazione della Divisione di Cardiologia dell’ospedale, e poi dell’Unità Coronarica (che farà scendere drasticamente il tasso di mortalità da infarto nella nostra città) fino al recente avvio del nuovo Polo Cardiologico di Cattinara. “Progressi determinatisi però – ha osservato –, specie agli inizi e soprattutto in cardiologia, fondamentalmente grazie all’irrompere delle nuove tecnologie piuttosto che per merito di un ambiente medico-accademico italiano allora piuttosto chiuso rispetto ad altri Paesi.”
“Poi però molti hanno capito, nuove sensibilità si sono aperte, nel mondo medico come nel prezioso volontariato cittadino, a cominciare dall’Associazione Amici del Cuore che ha fornito fondamentali contributi alla nostra cardiologia (e in Aula era presente, tra gli altri, anche il comm. Primo Rovis storico presidente del sodalizio, n.d.r.); ma anche nella politica che, ad esempio per la creazione del Polo Cardiologico di Cattinara, ha ben compreso le nostre necessità” (e qui Camerini ha ringraziato gli Assessori regionali alla Sanità dell’epoca).
Sempre in campo medico, Camerini ha infine invitato tutti a riflettere su alcuni punti: in primo luogo la necessità che il malato resti al centro dell’attenzione come persona e non, per un malinteso uso di tecnologie sempre più raffinate, quale mero oggetto di procedure curative da parte di una “tecnocrazia medica”; quindi – ha proseguito – di fronte a tante complesse novità e competenze, l’auspicio che la “gerarchia” di medici e operatori venga piuttosto convertita in condivisione e in una mentalità di gruppo e di lavoro in squadra; e ancora, la valorizzazione e tutela professionale della fondamentale professione infermieristica; infine, la continuità assistenziale, poiché – ha detto Camerini – l’odierna necessità di razionalizzare risorse e ricoveri non deve però impedire di continuare a seguire un paziente con la necessaria attenzione ed efficacia.
Ampliando l’ambito del suo ‘panorama’, il prof. Camerini ha ribadito l’assoluta necessità di un forte impegno nella prosecuzione della ricerca e nelle collaborazioni nazionali e internazionali in tal senso (cogliendo qui l’occasione per rivolgere un commosso ricordo allo scomparso direttore dell’ICGEB, prof. Arturo Falaschi).
Concludendo poi con la sua esperienza politica, “svolta – ha detto – nella convinzione che la politica non debba essere solo appannaggio dei professionisti della stessa ma anche aperta alla ‘società civile’ e ai suoi contributi. E ciò, a maggior ragione – ha affermato, con evidente riferimento a certi toni della cosiddetta ”antipolitica” odierna – avendo presente come un’esperienza politica concreta, pulita e utile al Paese possa certamente venir praticata, essendovi ancora impegnate molte persone degne e valide, mentre non è affatto vero che al Parlamento si lavori poco (e ha ricordato qui le sue esperienze nell’Aula del Senato ma soprattutto nelle Commissioni, con importanti e complesse discussioni e la produzione di leggi di grande rilievo per tutta la comunità). “Certo bisognerebbe cercare di maggiormente introdurre il rigore della scientificità anche e soprattutto nel metodo del dibattito politico”, ha chiosato Camerini. Ricordando peraltro, in chiusura, i suoi principi ispiratori di sempre: quelli evangelici (con l’esempio del buon Samaritano che si prende cura di chi ha bisogno) e quelli della nostra Costituzione. “Due riferimenti che, uniti alla capacità “laica” di collaborare tra diverse ispirazioni come è giusto in una società plurale, credo mi siano stati sufficienti per ben operare.”
Un grazie finale a tutti gli amici e collaboratori, nella medicina e nella politica, nuovamente al volontariato triestino, a tutto il mondo medico cittadino a cominciare dall’attuale “leadership di una struttura modello quale è oggi il Polo Cardiologico diretto dal prof. Sinagra”, alla moglie e alla famiglia.
Ultimo “tocco”, un pensiero per la Città, scritto in Salotto Azzurro, sul Libro d’Oro del Comune: “Un augurio per una Trieste civile, aperta, attiva, accogliente. Fulvio Camerini”.

Barcolana 44: le iniziative dei Musei Scientifici

Navigando nella Scienza: vele, dinosauri, colori e predatori

In occasione della Barcolana 2012 il Servizio Musei Scientifici del Comune di Trieste propone per la prima volta una serie di eventi e iniziative straordinarie per offrire e far conoscere il patrimonio Museale e culturale della città e del territorio.

30 ore di aperture straordinarie, 16 ore di visite guidate e giochi per bambini si susseguiranno nel corso del fine settimana nei 4 Musei Scientifici di Trieste e al sito paleontologico del Villaggio del Pescatore (Duino Aurisina).

Da venerdì a domenica il Museo Civico di Storia Naturale, il Civico Museo del Mare, il Civico Orto Botanico e il Civico Aquario Marino saranno aperti in modo continuato dalle 10 alle 19.

Al CIVICO MUSEO DEL MARE si presenta una nuova vetrina tutta dedicata alla Barcolana.

In collaborazione con la Società Velica di Barcola e Grignano che ha gentilmente messo a disposizione alcuni dei primi trofei e manifesti, sono esposte alcune ormai storiche barche di Sciarrelli nonché foto e filmati tratti dall’archivio Marzari del Museo.

Per l’occasione, ogni iscritto alla Barcolana disporrà di un ingresso ridotto per 2 persone al Civico Museo del Mare.

Visite guidate si susseguiranno al Civico Museo del Mare giovedì alle 11, venerdì alle 11 e alle 14, sabato alle 11 e alle 14.

Al Museo Civico di Storia Naturale visita guidata gratuita al Museo per cittadini e turisti, con particolare riguardo alla sala dei Dinosauri e dei Coccodrilli, nonché alla nuovissima Mostra sulle Catene Alimentari con il gioco delle prede e dei predatori: sabato alle 12.

Per approfondire la conoscenza dei dinosauri, o per i velisti che stazionano al Villaggio del Pescatore (Duino Aurisina), sabato alle 16 (ritrovo presso la cava del Villaggio) riapertura straordinaria del sito paleontologico dei dinosauri e visita guidata gratuita a cura della Sezione di Paleontologia del Museo Civico di Storia Naturale.

Al Civico Orto Botanico visita guidate venerdì alle 15 sullo straordinario mondo delle piante nei suoi colori autunnali.

Sabato alle 10, invece, visita guidata al percorso geo-paleontologico e, a seguire, caccia al tesoro per bambini (6 – 14 anni) alla scoperta dei fossili e delle piante.

Al Civico Aquario Marino conosceremo “quelli che la Barcolana la vedono da sotto” con ben tre occasioni per familiarizzare con le numerose creature marine ospitate, ma anche con i rettili e gli anfibi che in queste giornate sopportano la pacifica invasione del ciglione carsico. Visite guidate venerdì alle 17 e sabato alle 15 e alle 17

In collaborazione con:

Gruppo WWF Universitario, Associazione di Volontariato Cittaviva, Cooperativa Sociale La Collina, Soprintendenza Archeologica del FVG, Mario Sartori di Borgoricco, Walter Macovaz, Università degli Studi di Trieste, Società Velica di Barcola e Grignano.

 

Risparmio energetico: partiamo dagli edifici pubblici

Il Comune di Trieste dà il via a due progetti sperimentali per il risparmio energetico negli edifici pubblici: a Palazzo Carciotti sarà sperimentata una nuova modalità di regolazione delle temperature e contemporaneamente in alcune scuole elementari e medie saranno proposte attività di formazione per insegnanti e studenti. Ma non solo, il neo ‘Ufficio Risparmio Energetico’ attivato alcuni mesi fa dal Comune, può già contare 140 risposte a cittadini e progettisti che hanno formulato domande specifiche su tecnologie, normative, incentivi relativi al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (isolamento termico di edifici, riqualificazione di impianti termici, installazione di impianti soalri e fotovoltaici).
Sono questi i temi affrontati nel corso della conferenza stampa del Sindaco Roberto Cosolini con l’assessore all’Ambiente Umberto Laureni. Presenti anche l’ing. Fabio Morea, responsabile dell’ ‘Ufficio Risparmio energetico” , Donatella Rocco funzionario dell’Area Educazione, Pierluigi Barocco e Andrea Nigris per la Siram spa e Nevio Piccolo della Sinergie Spa.

“Il risparmio energetico è uno dei punti di forza di questa amministrazione comunale che portiamo avanti con determinazione attraverso le due importanti sperimentazioni a Palazzo Carciotti e nelle scuole cittadine, con la speranza che gli adulti siano incentivati anche grazie ai bambini e ragazzi, molto sensibili verso questi temi e portatori di buone prassi in famiglia, creando il doppio effetto a catena. L’aspetto persuasivo in tema di risparmio energetico dà stimolo alla ‘cultura del risparmio di energia’, quindi alla consapevolezza diffusa proprio in virtù delle sperimentazioni effettuate. Conseguentemente ci attendiamo che quest’ultime diventino la generalità per tutti gli edifici comunali e scolastici. Il mio vivo apprezzamento in questo senso va all’assessore Laureni, che con approccio serio, sobrio e lungimirante ha affrontato in modo concreto problematiche che sono state sottoposte dai cittadini, anche nell’ambito dello sportello sul risparmio energetico da poco avviato e la cui sperimentazione è stata finora positiva. Inoltre, va detto che il rapporto di collaborazione con la impresa-gestore sugli obiettivi prefissati è totale e fin dall’inizio comprende un programma articolato i cui risultati sono già soddisfacenti”.
“L’obiettivo dei due progetti – ha spiegato in dettaglio l’assessore Laureni – è la riduzione degli sprechi di energia, con conseguente riduzione di costi e di emissioni di CO2, e rientra nel quadro più ampio della politica energetica del Comune che ha aderito al Patto dei Sindaci, impegnandosi a ridurre del 20% le proprie emissioni di CO2 entro il 2020. La riduzione dei consumi energetici, nella visione dell’Assessore all’Ambiente, deve tenere conto di tutta la filiera di gestione dell’energia: dalla produzione con fonti rinnovabili alla lotta agli sprechi, dalla regolazione ottimale degli impianti all’utilizzo corretto da parte degli utenti. I due progetti mirano proprio ai due fattori: regolazione e utilizzo”. “Il primo progetto, relativo a Palazzo Carciotti, prevede la sperimentazione di un nuovo protocollo di regolazione degli impianti di riscaldamento: regolazione della temperatura nominale ridotta da 20°C a 19°C, monitoraggio delle temperature (con sistemi di telecontrollo e frequenti misure sul posto da parte di operatori) e verifica delle effettive condizioni di comfort in tutte le stanze riscaldate unite a misure dei consumi effettivi. Al personale che lavora negli uffici interessati sarà richiesta la collaborazione per segnalare eventuali sprechi o anomalie (ad esempio uffici con temperature superiori o inferiori alla media, problemi di infiltrazioni d’aria dai serramenti che possono ridurre ulteriormente i consumi…). La reazione del personale interessato alla sperimentazione è stata molto positiva: i rappresentanti dei lavoratori hanno infatti apprezzato gli obiettivi dell’iniziativa, si sono detti disponibili ad adattarsi alle nuove condizioni “magari indossando una maglia più pesante” e hanno colto l’occasione per fare delle proposte (ad esempio reinvestire i risparmi ottenuti con il progetto per altri interventi sugli edifici che ospitano gli uffici comunali, cercando di risolvere i problemi di surriscaldamento estivo). Il secondo progetto riguarda alcune scuole elementari e medie di Trieste. In questo caso l’intervento sarà di tipo informativo ed educativo: il personale di Siram e Sinergie installerà sistemi di monitoraggio del comfort ambientale (temperatura, umidità, illuminamento, consumo di energia) e svolgerà una serie di incontri di formazione con insegnanti e studenti per sensibilizzarli all’uso corretto degli impianti e alla riduzione degli sprechi di energia. Alle scuole coinvolte verrà rilasciata la Carta d’Identità Sostenibile. Questo strumento permetterà di quantificare la propria situazione energetica e lo stato di attuazione del progetto di crescita sostenibile. Aiuterà altresì studenti e insegnanti ad individuare le criticità della scuola e le aree nelle quali sviluppare attività che migliorino il livello di sostenibilità dell’istituto nel tempo”
I progetti – è stato detto – si svilupperanno nel corso della stagione invernale: dal 15 ottobre 2012 data di avvio degli impianti al 15 aprile 2013, termine del periodo di riscaldamento. I primi dati di saranno disponibili entro la fine dell’anno per Palazzo Carciotti e in primavera per le scuole: ci si attende una riduzione dei consumi, quindi delle emissioni inquinanti e dei costi a carico dell’Amministrazione Comunale. In caso di risultati positivi, la sperimentazione sarà estesa gradualmente agli altri edifici del Comune di Trieste.
“Abbiamo già inoltrato formalmente al Ministero la richiesta di istallazione di 15 tetti a fotovoltaico – ha specificato Laureni – che ci consentiranno di passare dagli attuali 100 ad oltre 200Kilowatt. Presto quindi sapremo se potremo procedere all’installazione, altrimenti reitereremo la domanda. Avremo anche il vantaggio, riducendo di 1 grado la temperatura, di ottenere un risparmio del 5%. Il che significa a volte mettersi addosso una maglia in più, col risultato di maggior benessere per le persone”.
Fabio Morea ha quindi illustrato nello specifico i dati relativi alle domande e risposte più frequenti formulate dai cittadini all’ ‘Ufficio Risparmio Energetico” comunale che svolge funzione di supporto tecnico anche per tutti i Servizi del Comune, per lo sviluppo di politiche e progetti legati all’efficienza energetica e alle fonti rinnovabili (accesso ai fondi comunitari, sviluppo di strumenti di pianificazione e realizzazione di interventi di risparmio energetico sul patrimonio immobiliare): “Quanto mi costa l’energia? Come posso ridurre questo costo?” .“Quali tecnologie posso applicare alla mia cassa per risparmiare energia?”.”Come posso far funzionare la mia casa o il mio ufficio con energia rinnovabile al 100% senza dover più pagare le bollette?”
Le risposte, che sono spiegate nel dettaglio anche nel sito dedicato all’Ambiente e all’Ufficio Risparmio Energetico nella rete civica comunale, si trovano nelle indicazioni generali utili (qui in allegato) ad affrontare i problemi più comuni, pur avendo la possibilità di rivolgersi all’Ufficio (lunedì, dalle 14.30 alle 15.30.Martedì, giovedì e venerdì, dalle 12.00 alle 13.00. In altri orari previo appuntamento da fissare telefonocamente o tramite posta elettronica. Sede: palazzo Anagrafe, passo Costanzi 2, 5° piano, stanza 508/bis.Tel. 040-6758552; posta elettronica: [email protected]).

RISPARMIO ENERGETICO-COMBUSTIBILE PER RISCALDAMENTO:

Misurare i consumi di combustibile per riscaldamento
Misurare regolarmente i consumi di combustibile per riscaldamento è il primo passo verso il risparmio: consente di stabilire il punto di partenza e valutare i progressi. Se il combustibile è gas metano, si possono misurare i consumi leggendo il contatore oppure registrando i dati di consumo riportati nella bolletta.
Il consumo di gas metano dipende dall’isolamento termico e dall’efficienza degli impianti (riassumibili in una “classe energetica” dell’edificio) ma anche dalle dimensioni dell’edificio riscaldato, dagli orari di accensione e dalle abitudini di chi regola la ventilazione e le temperature.
Ad esempio un appartamento di 80m2 in classe energetica G, mantenuto a 20°C durante tutto l’inverno, consuma mediamente 10 m3 di gas metano al giorno (quindi 18 000 m3 di gas metano all’anno, con un costo indicativo 1200€). Un appartamento delle stesse dimensioni, isolato e dotato di impianti efficienti, può consumare meno di 2 m3 di gas metano al giorno (quindi 360 m3 di gas metano all’anno, con un costo indicativo 250€).
A queste stime vanno aggiunti i consumi per la cottura (se si utilizza un fornello a gas, circa 100 m3 all’anno) e per la preparazione dell’acqua calda sanitaria (se si utilizza una caldaia a gas, circa 200 m3 all’anno).

Temperatura massima 20°C
Gestire correttamente l’impianto è facile e non richiede investimenti economici. La prima regola è regolare i termostati al massimo a 20°C, una temperatura che garantisce il comfort e rappresenta il valore massimo consentito dalla legge. E’ consigliabile regolare la temperatura a valori più bassi compatibilmente con le attività che si svolgono all’interno dell’edificio: per ambienti affollati o esposti al sole, oppure per le camere da letto possono essere sufficienti 18-19°C. Inoltre negli orari in cui l’edificio è vuoto la temperatura deve essere regolata su valori più bassi.

Ventilazione 
Per respirare aria pulita è necessario assicurare una buona ventilazione in tutte le stanze occupate. D’inverno l’aria che entra nell’edificio deve essere riscaldata, quindi è necessario regolare la ventilazione in modo da garantire la necessaria qualità dell’aria interna e limitare il consumo di energia. In un ufficio o una camera da letto è sufficiente aprire le finestre per pochi minuti al giorno. In un ambiente scolastico o lavorativo può essere necessario ripetere l’apertura delle finestre più spesso, mentre negli ambienti più affollati può essere utile un sistema di ventilazione regolato in maniera automatica.

Isolamento termico
L’isolamento termico dell’edificio è un investimento che porta risparmi a lungo termine. I risultati migliori si ottengono con l’isolamento termico di tutte le strutture dell’edificio. Nel caso di ristrutturazione parziale dell’edificio è possibile realizzare interventi di costo limitato per risolvere problemi specifici: ad esempio sostituire i vecchi serramenti oppure isolare il solaio di copertura, le pareti perimetrali o almeno la nicchia dei radiatori. L’isolamento termico riduce l’energia dispersa dall’edificio, quindi ha numerosi effetti positivi: consente di ridurre gli orari di accensione, abbassare le temperature dei radiatori ed utilizzare impianti più efficienti (come ad esempio le caldaie a condensazione e le pompe di calore).

Impianti efficienti
Gli impianti termici utilizzano diverse tecnologie per convertire l’energia (potere calorifico) del combustibile in calore, distribuirlo all’interno dell’edificio e regolare l’emissione per ottenere la temperature desiderata. In un edificio nuovo o in caso di ristrutturazione è possibile scegliere le tecnologie più efficienti per ridurre al minimo gli sprechi, come ad esempio caldaie a condensazione, pompe di calore, reti di distribuzione isolate, regolazione della temperatura dei radiatori in funzione della temperatura esterna, sistemi di riscaldamento radianti a bassa temperatura e controllo delle temperature per singolo ambiente.
Anche nel caso di edifici esistenti, in cui siano possibili solo interventi limitati, esistono diverse opzioni per il miglioramento dell’efficienza. Ad esempio l’installazione di valvole termostatiche su ogni radiatore consente di risparmiare energia grazie alla regolazione della temperatura di ogni stanza, tenendo conto in maniera automatica dei piccoli apporti solari o interni.
Un altro esempio di intervento consiste nel liberare i radiatori da eventuali tende o rivestimenti, che creano una zona inutilmente calda e impediscono la diffusione del calore verso la stanza.
Una buona manutenzione ordinaria degli impianti, infine, contribuisce al risparmio energetico perché consente di sfruttare al meglio la tecnologia disponibile e rilevare precocemente la necessità di interventi di pulizia o riparazione.

L’Italia ha bisogno della legge anticorruzione

Anch’io ho voluto aderire  all’iniziativa proposta dal quotidiano “La Repubblica” e ho firmato la petizione per chiedere l’approvazione di una legge anticorruzione.

Mi unisco così  al “partito” dei  Sindaci e ai grandi nomi della cultura e del giornalismo internazionale in campo per l’appello di Repubblica, che in pochi giorni ha raccolto più di 195.000 firme.
L’iniziativa, come si legge dal messaggio del promotore Ezio Mauro, vuole dare voce a quella parte del Paese che non tollera più abusi e furbizie. “La cintura di illegalità corruttiva che soffoca l’Italia e la sua libertà tiene lontani gli investimenti stranieri, penalizza le imprese, altera il mercato. Ma soprattutto pesa sul sistema per 60 miliardi all’anno, una cifra enorme che è il segno dell’arretratezza del Paese e del condizionamento di una diffusa criminalità quotidiana. A tutto ciò si aggiungono l’uso disinvolto del denaro pubblico e gli sprechi del sistema politico.”

Di questa legge il Paese ha bisogno. La corruzione in Italia è diffusa e sembra non conoscere crisi, per troppi anni si è depenalizzato un sistema di favoreggiamento e di influenze illecite che ha fatto balzare l’Italia nei posti più alti delle classifiche internazionali dei paesi corrotti. Il segnale di svolta deve partire da noi politici e amministratori pubblici, per questo mi auguro che i lavori in Parlamento non subiscano ulteriori stop e che le Camere possano approvare il ddl Anticorruzione prima possibile.