Si è conclusa con successo la prima fase di presentazione delle domande con la richiesta di contributo da parte di 119 imprese operanti o in procinto di operare, nell’area del progetto Pisus, il Programma Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile.
Ammonta a 13.812.007,89 euro il valore complessivo delle proposte oggetto delle domande di contributo presentate e dimostra il potenziale di progettualità delle piccole e medie imprese del territorio a fronte di un importo complessivo di contributi messi a bando di 1 Milione 200mila Euro, che andranno a cofinanziare – a fondo perduto – e nella misura massima dell’80% i progetti, in base ad una graduatoria di merito fino ad esaurimento delle risorse disponibili. I progetti presentati, secondo un preciso orientamento del programma regionale trasferito nei contenuti del bando del Comune di Trieste, prevedono consistenti interventi per quanto riguarda le opere edili e impianti per rendere più attrattive e competitive le piccole e medie imprese del territorio.
Le 119 domande pervenute dimostrano come questo bando abbia stimolato l’imprenditorialità e migliorato l’offerta in particolare nel commercio quale dato assodato e di qualità a Trieste, dove il commercio è sostenuto anche dal Comune, e a seguire, molte domande relative al campo turistico. Ciò significa che, visti i buoni risultati per crescita e turismo raggiunti nella nostra città, gli imprenditori hanno più fiducia negli investimenti. Nello specifico, 8.701.193,73 euro del valore complessivo dei progetti interessa questo tipo di intervento (di cui 1.231.652,40 destinati all’abbattimento delle barriere architettoniche e 2.849.635,10 per interventi di riqualificazione energetica. Invece per l’acquisto di beni (vincolati dal bando a non superare l’80% della spesa per opere e impianti) i progetti prevedono complessivi 3.870.593,75 euro, mentre per i servizi (vincolati al 10% delle spesa per opere e impianti) sono previsti 488.021,80 euro e per le spese di progettazione, direzione lavori e collaudo ulteriori 686.888,61 euro. Questi dati sono molto significativi, dimostrando l’interesse dell’imprenditoria nelle attività che andranno a rivitalizzare l’economia urbana. Un segnale che a Trieste si scommette e si investe. La piccola e media impresa che deve avere sede nell’area Pisus, in questo caso nel perimetro che va da piazza Libertà alle Rive, Stazione Rogers, Largo Barriera, via Carducci e stazione centrale, comprendendo il centro storico, potrà ricevere un contributo a fondo perduto per un importo massimo pari all’80% dell’importo amissibile (il 20% rimane a carico dell’impresa) per l’avvio di una nuova impresa, il trasferimento o l’apertura di una sede operativa, di un’impresa preesistente sul territorio regionale, interventi di miglioramento e/o ammodernamento. Gli interventi, come previsto nel bando, riguarderanno opere edili e impiantistiche per manutenzioni, restauri, ristrutturazioni edilizie, ampliamento della sede, degli spazi produttivi o espositivi o interventi qualificanti (facoltativi ma premianti per il punteggio) come l’abbattimento di barriere architettoniche o riqualificazione energetica. Le caratteristiche dell’impresa, premianti in termini di punteggio, sono le imprese neo-costituite, le imprese femminili o giovanili o le imprese che appartengono ad un’aggregazione formalizzata nel Comune di Trieste. Saranno formate delle graduatorie e finanziati progetti (da un minimo di 15-20). Nel prossimo futuro, proseguiremo su questa strada che si è dimostrata quella giusta, introducendo questa tipologia di intervento al fine di un ‘ripopolamento’ economico non solo nel centro città ma anche, di volta in volta, in ogni rione.
In termini numerici, in riferimento ai vari ambiti produttivi previsti, la maggior parte dei progetti concerne il commercio con 49 progetti presentati su 119 (il 41% del totale dei progetti), subito dopo il turismo con 31 progetti (il 26% del totale), quindi i servizi con 24 progetti (il 20%) e l’artigianato con 9 progetti (l’8%). In ambito misto sono stati presentati 6 progetti (pari al rimanente 5%) di cui tutti accomunati dalla presenza di una componente in ambito commerciale. Lo scenario si rovescia se invece si leggono i valori economici dei progetti presentati nei diversi ambiti produttivi: nell’ambito turistico ammontano complessivamente a 6.066.114,08 euro pari al 44% della progettualità complessiva e per un valore medio di 195.681,10. Si evidenzia così una forte vitalità del settore e una più elevata propensione all’investimento. Seguono i progetti nell’ambito del commercio che assommano a 4.378.600,67 euro pari al 32% della progettualità e con un valore medio per progetto di € 89.359,20 e quelli nell’ambito dei servizi con 2.359.319,99 euro pari al 17% del totale dei progetti e una dimensione media di progetto di € 98.305,00. Da ultimi l’ambito dell’artigianato e l’ambito misto con rispettivamente 561.011,15 euro pari al 4% e 446.962,00 euro pari al 3% con valori medi rispettivamente di € 62.334,57 e € 74.493,67Rispetto le due classi di concorso (progetti inferiori o pari a €60.000 e progetti superiori a € 60.000) le domande si ripartiscono, ad oggi, con 53 progetti nella classe inferiore o pari a €60.000 e 66 progetti in quella superiore a €60.000. Questo dato va però verificato in sede di istruttoria delle domande in quanto è suscettibile di correzioni d’ufficio in base alle tipologie di spesa ammissibile presentate.Infine rispetto alla tipologie di impresa che godranno di specifiche premialità in sede di valutazione, volute dal programma regionale e dal bando comunale, va segnalato che 38 delle 119 domande par il al 32% del totale sono state presentate da imprese “femminili”, 20 domande, pari al 17% del totale, da imprese “neo costituite” e 10 su 119, pari al 8%, da imprese “giovanili”. Una sola domanda è pervenuta in forma di aggregazione.
Seguirà ora la fase di istruttoria delle domande che si concluderà verso la fine di settembre con la pubblicazione della graduatoria e quindi a novembre con l’assegnazione dei contributi ai beneficiari collocati utilmente in graduatoria. A favorire l’ottima risposta da parte delle piccole e medie imprese del territorio in termini di partecipazione e di progettualità presentate ha sicuramente concorso anche la modalità particolarmente snella scelta dall’Amministrazione Comunale per la presentazione delle domande, basata su un invio completamente on line con firma digitale e senza gravare in questa fase i richiedenti di alcuna documentazione tecnica aggiuntiva o altri allegati. Positivo anche il primo risultato in termini occupazionali dell’iniziativa grazie all’attivazione da parte del Comune di Trieste di un contratto di collaborazione aggiudicato, in base ad una selezione pubblica, da una giovane consulente specializzata in progetti europei che coadiuverà nei prossimi 6 mesi gli uffici nella fase di valutazione delle domande, formazione della graduatoria ed individuazione dei beneficiari.