TRIESTE PROTAGONISTA AD ALPBACH

“L’Europa è una grande idea.” E’ questo il concetto chiave dell’International Forum di Alpbach, simposio estivo che ogni estate, dal 1945, riunisce nella cittadina del Tirolo austriaco grandi menti da tutto il mondo per discutere e confrontarsi sui temi di grande attualità nelle diverse discipline.
Nato come uno dei primi eventi politici e intellettuali internazionali in post-seconda guerra mondiale in Europa, il Forum di Alpbach è riconosciuto come uno dei maggiori think-thank contemporanei. Quest’estate il tema che farà da leitmotiv a tutti gli incontri che spazieranno, dall’economia, al welfare, dalla tecnologia alla politica è “At the Crossroads“: l’Europa è a un punto di svolta, come prepararsi per le far fronte al futuro.

Il Sindaco di Trieste, interverrà nella giornata di giovedì 28 agosto, dedicata al Built Environment, per portare la propria esperienza da primo cittadino nell’incontro di apertura ove si discuterà della creazione, da parte di amministratori, politici e urbanisti, di città sempre più vivibili e inclusive. Le città sono luoghi in espansione e dinamici, per ottenere e mantenere tale crescita non solo c’è bisogno di un’economia fiorente e di una buona amministrazione, ma va garantita anche la possibilità di disporre di alloggio a un prezzo accessibile. Una delle grandi sfide delle città moderne, oggi giorno, è quella di garantire le abitazioni a tutti i componenti la comunità, soprattutto quelli con un reddito basso. Ed è proprio l’esperienza del Comune di Trieste promotore, tra l’altro, dell’Agenzia per l’affitto, (esempio di buona amministrazione già trattata dalla trasmissione Rai Ballarò) e il lavoro quotidiano del Sindaco di Trieste che saranno la base della discussione “Framing the Challenge”, quali sono le maggiori sfide che i politici devono affrontare nell’amministrare le città, ma soprattutto, quali sono le strategie utilizzate per superare queste sfide? L’incontro sarà moderato dal professore inglese Peter WOODWARD e oltre al Sindaco interverrà del direttore dell’Istituto di ricerca statistica “Synthesis” di Vienna Michael WAGNER-PINTER .

www.alpbach.org

 

MUSEI SENZA FRONTIERE – MUZEJI BREZ MEJA

I musei di Trieste, Civici e il Castello di Miramare, e del litorale sloveno siglano un’innovativa convezione: l’ingresso a solo 1 euro per ogni visitatore che abbia già acquistato (nei 20 giorni precedenti) un biglietto in uno dei musei del paese vicino.

Una significativa novità, destinata ad ancor meglio avvicinare le nostre popolazioni, far reciprocamente conoscere i rispettivi patrimoni culturali, accrescere ulteriormente la già proficua collaborazione fra le istituzioni museali e culturali a ciò deputate. Una convenzione internazionale siglata tra la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del FVG e la locale Soprintendenza riguardo al Museo storico del Castello di Miramare, i Civici Musei – sia quelli storico-artistici che quelli scientifici – del capoluogo giuliano e i due maggiori musei del Litorale Sloveno: il Museo del Mare di Pirano e il Museo regionale di Capodistria. Convenzione che entrerà in vigore il 1 agosto (per la durata di un anno, ma tacitamente prorogabile anche per il futuro) e che prevede l’ingresso a prezzo scontato, ovvero al solo costo di 1 Euro, in qualunque dei Musei aderenti, per ogni visitatore che abbia già acquistato, nei 20 giorni precedenti, un biglietto (indipendentemente se singolo, familiare o di gruppo) di un altro dei suddetti musei, situato nel Paese vicino.
Non casualmente l’iniziativa è stata infatti denominata “Musei senza frontiere – Muzeji brez meja”, intendendo anche ispirarsi ai trattati istitutivi dell’Unione Europea e particolarmente al Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007 laddove si afferma (all’art. 167) che “L’Unione contribuisce al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri nel rispetto delle loro diversità nazionali e regionali, evidenziando nel contempo il retaggio culturale comune”.
E proprio a tale profondo retaggio comune, storico e culturale, che certamente contraddistingue l’intera nostra zona e tutta l’area dell’Adriatico nord-orientale, anche per la secolare comune convivenza nell’ambito dell’Impero d’Austria-Ungheria, si sono richiamati tutti gli intervenuti all’odierna conferenza stampa: Maria Masau Dan direttrice dei Musei Civici di Trieste e il direttore dei Civici Musei Scientifici Nicola Bressi, il direttore del Museo del Mare di Pirano Franco Juri, il direttore del Museo regionale di Capodistria Luka Juri, il Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia Luca Caburlotto e la direttrice del Museo storico del Castello di Miramare Rossella Fabiani (tra i firmatari della convenzione anche il Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici del FVG Pierpaolo Dorsi, oggi non presente alla conferenza).

In particolare, la direttrice dei Musei Civici Maria Masau Dan ha fortemente sottolineato come sia questa “la prima volta in assoluto che vede i musei di quest’area unire le forze per creare una rete per lo sviluppo e la valorizzazione reciproca del patrimonio culturale conservato. Un’occasione internazionale che consentirà tra l’altro – ha osservato – di instaurare ora anche un più concreto e diretto rapporto fra gli stessi Musei Civici cittadini e la struttura statale di Miramare. E, in ogni caso, un ulteriore e significativo passo verso quell’”Europa dei musei e della cultura” che riteniamo fondamentale per ancor più avvicinare e far incontrare i cittadini e le conoscenze dei diversi Paesi del Continente”.
Nella stessa ‘linea di pensiero’ il giovane direttore del Museo regionale di Capodistria Luka Juri che ha spiegato l’iniziativa con il desiderio di “stimolare la visita reciproca a istituzioni che rappresentano il meglio della nostra antica e comune tradizione culturale e museale. Visite e incontri che, specialmente in questo Centenario della Prima Guerra Mondiale, potranno ancor meglio far comprendere a tutti quale patrimonio fondamentale sia la pace e quale fu il livello di convivenza e di cultura quando tutti noi assieme facevamo parte di un “terzo” e unico Paese che oggi non esiste più” (il riferimento è ancora all’Impero A.U., n.d.r.). Concludendo con l’auspicio della costituzione di un’unica rete museale della nostra area. E ancora, il direttore del Museo del Mare di Pirano Franco Juri per sottolineare l’importanza di “una cultura aperta a tutto il mondo”, i proficui rapporti già esistenti con i Musei triestini (e in questo caso in particolare con il Civico Museo del Mare di Campo Marzio) e per comunicare il pieno sostegno all’odierna iniziativa da parte del Ministero della Cultura della Slovenia espresso attraverso uno specifico messaggio inviato per l’occasione dal Ministro Uroš Grilc.
Dal canto suo, il Soprintendente Luca Caburlotto, recando anche il saluto e l’adesione della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici ed esprimendo la propria viva soddisfazione per un’iniziativa che sarà molto utile per superare non solo i residui confini geografici e culturali ma anche le barriere burocratiche che talvolta si sovrappongono, ha manifestato l’auspicio che l’intera “operazione” possa venir efficacemente ‘trainata’ in primo luogo dal Castello di Miramare grazie al suo consueto e crescente alto numero di visitatori. A proposito dei quali la direttrice Rossella Fabiani ha spiegato come si registri ora un nuovo aumento delle “cifre”, con oltre 129 mila presenze solo in questo primo semestre del 2014, con un incremento del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Incrementi segnalati da parte sua anche dal direttore dei Civici Musei Scientifici di Trieste Nicola Bressi che ha riferito di una crescita significativa in particolare del Museo di Storia Naturale di via dei Tominz – che in questo semestre ha già raddoppiato rispetto allo scorso anno – e di un’attesa di ulteriori forti incrementi “in sinergia” con il nuovo Museo “de’ Henriquez” appena inaugurato nella vicina via Cumano, premessa per un nuovo ‘polo’ museale cittadino nella zona di Montebello, fortemente attrattivo. “E non possiamo sottovalutare il fatto – ha concluso Bressi – che, nel loro insieme e allargando tutte le opportune reciproche sinergie e collaborazioni, i Musei dell’Alto Adriatico costituiscono un’”offerta” culturale senza paragoni per qualità, ampiezza e peculiarità delle proposte”.
Tutti concordi dunque nel considerare la nuova convenzione come un primo, rilevante passo verso una più ampia, comune promozione culturale e turistica transfrontaliera, oltre che un importante passaggio storico e simbolico per tutte le Istituzioni culturali di Trieste e del Litorale.

Tratto da ReteCivica

SALOTTO.VIENNA: arriva a Trieste l’arte contemporanea viennese

Venerdì 1 agosto, alle ore 19.30, all’ex Pescheria – Salone degli Incanti di Trieste, verrà inaugurato “SALOTTO.VIENNA, il primo salotto contemporaneo d’arte viennese”. L’intero progetto è curato da Jürgen Weishäupl unitamentee al team interdisciplinare di artprojects.  A Giovanni Damiani, Marcello Farabegoli e Giulio Polita il merito di aver co-curato l’evento negli aspetti più tecnici e tortuosi, dall’allestimento ai contenuti multilingue. Un team composito ha saputo rivitalizzare uno dei formati più cari al modernismo viennese lanciando un ponte tra tradizione e sperimentazione – uno dei temi centrali della visione del MAK – trasformando il Salotto d’arte viennese a Trieste in una piattaforma interdisciplinare, contemporanea, innovativa e multimediale dove la parola d’ordine è una sola: dialogo/conversazione/scambio culturale.

L’innovativa e originale iniziativa è stata presentata, nella straordinaria sala espositiva dell’ex-Pescheria/Salone degli Incanti – in corso gli allestimenti scenografici di grande effetto realizzati dall’Accademia del Film Austriaco Art for Art – dal Sindaco di Trieste Roberto Cosolini assieme al curatore, al direttore del Leopold Museum di Vienna, Peter Weinhaupl e a Christian Schantl (Edilizia sociale di Vienna). L’idea è nata partendo dal Centenario della Grande Guerra e il forte legame che unisce ancora Trieste e Vienna. Un legame che non si è mai interrotto ma che si è rafforzato in una più profonda e affettuosa amicizia. Trieste, la più europea delle città italiane è particolarmente proiettata verso Vienna per costruire un presente e un futuro. Così ha aperto un percorso con la Vienna contemporanea. Da qui la collaborazione e il progetto sviluppato con il Mak nella suggestiva cornice dell’ex-Pescheria.
Nel salotto del terzo millennio si alterneranno così per 33 notti più di 200 ospiti provenienti dalla scena artistica, musicale, performativa ed istituzionale come da elenco sotto riportato. Tutt’attorno, nell’ex-Pescheria stanno prendendo forma ‘giganteschi variopinti pannelli’ e decorativi tendaggi che lasciano presagire quanto l’elemento ‘sorpresa’ la farà da padrone nel variegato programma di mostre, installazioni, performance, proiezioni, dj set e pop up events che trasformeranno giorno dopo giorno l’aspetto dell’ex mercato del pesce offrendo quotidianamente ai visitatori una valida ragione per ritornare a passeggiare, dialogare, ballare nel più grande salotto cittadino di sempre. Ingresso libero e punto ristoro. Una piacevole performance dell’artista Erwin Kiennast – che si esibirà il 28 agosto – ha allietato gli ospiti del Salotto offrendo un primo assaggio musicale di grande virtuosismo e atmosfera.

Così nelle parole di Christoph Thun-Hohenstein, direttore del MAK e sostenitore dei progetti artistici interdisciplinari: “Il Salotto d’arte viennese a Trieste offre la gradita opportunità di far luce sulla scena creativa contemporanea viennese da una nuova prospettiva. Come museo multidisciplinare di levatura internazionale, il MAK è predestinato a promuovere lo scambio transfrontaliero tra artisti di discipline più svariate”.
Uno scambio che il curatore e produttore dell’evento Jürgen Weishäupl ha voluto concentrare sul terreno della parola più che dell’opera d’arte “al posto di vedere le opere in originale, abbiamo lavorato per portare gli artisti […] vogliamo privilegiare il clima del salotto dove le persone si incontrano per davvero, scambiano idee, opinioni, dove l’artista, il performer, il direttore di Istituzioni culturali e anche economiche sono invitati a presentarsi e confrontarsi”.
Ospiti della prima serata, venerdì 1 agosto, alcuni tra i più prestigiosi nomi della scena culturale internazionale quali Christoph Thun-Hohenstein – Direttore del MAK di Vienna, Peter Weinhäupl – Direttore del Leopold Museum, Christian Schantl Wiener Wohnen – Città di Vienna, Marlene Ropac – Direttrice dell’Austrian Film Accademy, Eva Fischer – Direttrice del sound:frame festival e il curatore nonché deux ex machina dell’intero progetto Jürgen Weishäupl. A dare iI saluto di benvenuto il Sindaco di Trieste Roberto Cosolini e all’Assessore alla Cultura di Trieste Franco Miracco.
Con l’inaugurazione della mostra curata da “Wiener Wohnen“ (Vivere Viennese) intitolata Il Comune costruisce – Edilizia viennese dal 1920 al 2020 prende ufficialmente il via la programmazione di SALOTTO.VIENNA. A seguire la scena passerà a Marlene Ropac, direttrice dell’Accademia del film austriaco ed infine a Eva Fischer, iniziatrice e direttrice artistica del festival viennese sound:frame che presenterà il lavoro di 12 artisti audiovisivi austriaci dj e vj sets.  I giorni successivi non saranno da meno con ospiti del calibro di Marko Lulic, artista concettuale di base a Vienna, Lucas Gehrmann curatore della Kunsthalle Wien e Davide Rampello, curatore del Padiglione Zero dell’EXPO 2015 di Milano.

Saranno ospiti nel Salotto.Vienna istituzioni, organizzazioni, gallerie, festival: 21er Haus – Museo per l’Arte Contemporanea della Galleria Austriaca Belvedere, Accademia del Film Austriaco, ART for ART, casa editrice Folio, casa editrice Metro, eSeL.at, go-international – un’ iniziativa del bmwfw (Ministero per la Scienza, la Ricerca e l’Economia) e WKO (Camera di Commercio Austriaca), galleria Charim, galleria Emanuel Layr, galleria Krinzinger, galleria Steinek, GRELLE FORELLE, Haus der Musik (Casa della Musica), ImPulsTanz, Kunsthalle Wien, Kunst Haus Wien – Museo Hundertwasser, KÖR – Kunst im Öffentlichen Raum Wien (Arte nello Spazio Pubblico), Leopold Museum, mediaOpera, mica – music austria, MQ – MuseumsQuartier, Neuer Kunstverein Wien, ORF RadioKulturhaus e Ö1 (radiotrasmittente e primo canale radio austriaco della radiotelevisione nazionale austriaca), Österreichische Bundesgärten (Giardini Nazionali Austriaci), Parabol Art Magazine, ROTER TEPPICH für junge Kunst, Skylifter, sound:frame – festival for audivisual expressions, SR-Archiv österreichischischer Popularmusik
(Archivio Nazionale della Musica Austriaca), TQW- Tanzquartier Wien, Università per l’Arte Applicata di Vienna, Verein Kunst & Welt, Wien Modern – Festival per la musica contemporanea, Wien Products, Wiener Stadthalle e Wiener Wohnen.
Inoltre artisti, attori culturali, curatori, performer, musicisti, designer, registi: Roland Adlassnigg, Annablume Bertsch, Matthias van Baaren, Luke Anthony Baio, Matthias Balgavy, Gerald Bast, Branka Bencic, Andreas Berger, Susanne Bisovsky, Katharina Boesch, Nin Brudermann, Philipp Bruni, casaluce-geiger/synusi@ ::: virus cyborg, CasualClay, Pablo Chiereghin, Victoria Coeln, Salvo Cuccia, Stephanie Cumming, Maurizio Curcio, Johannes Deutsch, Julius Deutschbauer, Paul Divjak, Wolfgang Dorninger, Christoph Dostal, Thomas Draschan, Andreas Eberharter, EDOKO INSTITUTE, Andras Eichstaedt, Eisnecker, Anna Erb, VALIE EXPORT, EyeM, e:v/a, Luca Faccio, Ursula Feuersinger, Eva Fischer, Michael Fischer, Wolfgang Fischer, Jeremy Fitton, Bernhard Fleischmann, Georg Flemmich, Andreas Fogarasi, Foxy Twins, Philipp Freedrich, Edgar F. Friedl, Magdalena Marie Friedl, Lucas Gehrmann, Aldo Giannotti, Sara Glaxia, Silke Grabinger, Manuel Gras, Raffaela Gras, Vanessa Gräfingholt, Gundacker, Florian Gutzwiller, Martin Hablesreiter, Ludwig Hammel, Chris Haring, Roman Harrer, Julia Haßl, Fritz Hermann, Walter Heun, Thomas Hochwallner, Daniel Hoesl, Edgar Honetschläger, Johannes Hucek, Thomas Jakoubek, Chris Janka, Dejana Kabiljo, Stefan Kainbacher, Gudrun Kampl, Erwin Kiennast, Peter Klein, Anna Kohlweis, Gregor Koller, Peter Koger, Gudrun Krampl, Christina Krämer, Luma Launisch, Jan Lauth, Tobias Leibetseder, Anna Leiser, Paul Albert Leitner, Reanne Leuning, Barbara Lindner, liquidloft, Matthias Lošek, Rafael Ludescher, Marko Lulić, LWZ, Wolfgang Maderthaner, Bobby Rajesh Malhotra, Brigitte Mang, Gerald Matt, Manfred Matzka, Tina Marilu, Stephan Maurer, Anja Manfredi, Gilbert Medwed, Anna Mendelssohn, Sissa Micheli, Hanna Mikosch, Christof Moser, Tina Muliar, Shahab Nedaei, NEON GOLDEN, nipplefish, ita Nowak, Stefan Nussbaumer, Georg Öhler, Daniela Papadia, Maria Petrova, PHACE | CONTEMPORARY MUSIC, PIANODRUM, Gabi Pichler, Sebastian Pirch, Karin Pliem, Klaus Pobitzer, Florian Pochlatko, Simon K. Posch, Rainer Praschak, Antonia Prochaska, Nick und Clemens Prokop, Marlies Pucher, Ulrike Putzer, Davide Rampello, Patrick Rampelotto, Ingo Randolf, Veronika Ratzenböck, Meinhard Rauchensteiner, Karl Regensburger, Arthur Resetschnig, Marlene Ropac, Eva Schlegel, Schmesiér, Marcus Schober, Fabio Sciortino, Lorenz Seidler, Bernhard Sordian, Squalloscope, Julia Starsky, Udo Staf, Olga Swietlicka, Martina Taig, Croce Taravella, Andreas Taschner, Julia Tazreiter, Christoph Thun-Hohenstein, Spencer Tunick, Norbert Unfug, Katarszyna Uszynska, Hana Usui, Viktor Vanicek, Federico Vecchi, VIGNETTE COQUETTE – Opera Burlesque, Ingrid Valentini-Wanka, Walking-Chair Design Studio, Peter Weinhäupl, Nadia Weiss, Agent Well, Nives Widauer, Wimmer, Thomas Wohinz, Clemens Wolf, Henner Wöhler, Erwin Wurm, Luisa Ziaja, Matthias Zuder ed altri.

SALOTTO.VIENNA

Opening Venerdì, 1. agosto 2014, ore 19:30
Luogo dell’esposizione Ex Pescheria – Salone degli Incanti, Porto Trieste [Riva
Nazario Sauro] – It
Durata dell’esposizione 1 agosto–14. settembre 2014
Orari di apertura Mercoledì–domenica, ore 18:00–1:00 / sabato, or 18:00–4:00
Entrata libera
Produttore e curatore Jürgen F. Weishäupl, artprojects
Gruppo curatoriale Giovanni Damiani, Marcello Farabegoli, Giulio Polita
Servizio stampa e PR MAK Judith Anna Schwarz-Jungmann (Direzione)
Sandra Hell-Ghignone
Veronika Träger
Lara Steinhäußer
T +43 1 711 36-233, -229, -212
[email protected], www.MAK.at

Programma consultabile da oggi pomeriggio sul sito
www.salotto-vienna.net.

 

Le nostre scuole più sicure e vivibili: lavori al via

Partono i cantieri nelle scuole della nostra città. Una linea d’ interventi particolarmente significativa frutto di un lavoro di squadra che punta a operare in modo significativo, con oltre 10 milioni di euro investiti, sul patrimonio scolastico della città, ritenuto la priorità numero uno per l’edilizia pubblica di Trieste.

Tra gli interventi nuovi, vi è la ristrutturazione totale della scuola De Marchi/Grbec nel cuore del rione di Servola, con un investimento di 1 milione e 800 mila euro, la ristrutturazione, realizzata assieme alla Provincia, della scuola Dante Alighieri, con un finanziamento che consentirà la sostituzione dei serramenti, il restauro delle facciate, il superamento della barriere architettoniche, oltre al rifacimento dei servizi igienici e delle coperture. E ancora, con una spesa di 2 milioni di euro, la costruzione della nuova sede della scuola dell’infanzia “Nuvola Olga” e “Oblak Niko” a San Giovanni.
Grazie al contributo del Governo, interventi per 1 milione e 400 mila euro, saranno destinati alla sicurezza delle strutture scolastiche, mentre con 1 milione di euro del Fondo Trieste sarà garantita la bonifica dall’amianto e del vinil amianto dei pavimenti in asili e scuole, così come (con i 500 mila euro del decreto del fare 2013) analoghi interventi sono stati realizzati nel comprensorio Roli e nella scuola dell’infanzia “’Isola dei Tesori”. Interventi per rendere più belle le scuole prevedono, nel corso di quest’anno, 250 mila euro per opere di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale, con finanziamenti assegnati direttamente ai dirigenti scolastici ed eseguiti dalla Manutencoop (Consip), sotto il coordinamento e la sorveglianza degli uffici comunali. Nel corso del 2015, altri analoghi piccoli interventi, con le stesse modalità d’esecuzione, per circa 500 mila euro, consentiranno di rendere più belle anche altre scuole, favorendo decoro e manutenzione.

La ristrutturazione totale della scuola De Marchi-Grbec, i lavori al Dante con la Provincia e la costruzione della nuova sede della scuola Nuvola Olga saranno i tre interventi che caratterizzeranno i prossimi due anni di amministrazione. Inoltre siamo in attesa di un ulteriore segnale dal parte della Presidenza del Consiglio per ottenere quel finanziamento che ci consentirà di avviare i lavori alla Fonda Savio Manzoni. Un importante cambio di passo, reso possibile grazie all’attenzione del Governo, nel segno di un’edilizia scolastica che diventa priorità.

Agenzia Solidarietà per l’affitto: credito agevolato per le ristrutturazioni

Un accordo che punta a promuovere agevolazioni alla ristrutturazione per i proprietari di immobili da destinare al circuito dell’ “Agenzia Solidarietà per l’Affitto”, prassi d’eccellenza dell’Amministrazione comunale presa quale esempio da altre istituzioni e oggetto di un servizio televisivo della trasmissione Rai Ballarò.

Nello specifico i due istituti bancari, che hanno risposto alla procedura a evidenza pubblica bandita dal Comune all’inizio dell’anno, metteranno a disposizione prodotti creditizi agevolati a favore di proprietari privati di abitazioni sfitte che vogliono ristrutturare i propri alloggi impegnandosi a darli in locazione a prezzi calmierati, per almeno 5 anni, secondo le regole dell’Agenzia Solidarietà per l’Affitto. E’ uno strumento in più per il mercato della locazione che punta a sostenere quella domanda di casa che colpisce le categorie più deboli e ora anche il ceto medio. Inoltre è uno degli elementi nuovi dell”Agenzia Solidarietà per l’Affitto’ che punta ad aumentare l’offerta abitativa nella città, oltre alla valenza sociale dell’accordo, bisogna considerare anche gli effetti positivi legati al riutilizzo e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, dando una boccata di ossigeno anche al comparto dell’edilizia.
L”Agenzia Solidarietà per l’Affitto’ è frutto di un protocollo d’intesa fra il Comune di Trieste, l’A.T.E.R., le Fondazioni CRTrieste, Casali e Caccia-Burlo, le ACLI provinciali di Trieste, e numerose associazioni e organizzazioni del settore. Rappresenta uno strumento integrato per rispondere alla complessa questione del fabbisogno abitativo nel territorio del Comune di Trieste, favorendo l’incontro fra la domanda da parte di alcune fasce di popolazione e l’offerta da parte di proprietari di immobili sfitti. Uno strumento validissimo, che ha avuto un riscontro crescente nel corso degli ultimi due anni – alla fine del 2013 si registravano infatti ben 47 locazioni attive – che potrà giovarsi da ora anche di una opportunità in più per stimolare i proprietari di alloggi sfitti ad accedere a finanziamenti agevolati per ristrutturare gli alloggi stessi e renderli disponibili per la locazione, alle condizioni dell’Agenzia.
Dopo la stipula ufficiale dell’accordo con Banca Popolare Etica e Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse, l’amministrazione comunale di Trieste raccoglierà le domande di accesso ai piccoli mutui agevolati da parte dei proprietari che intendono ristrutturare un’abitazione da affittare, richiedendo loro, contestualmente, un impegno vincolante a destinare l’abitazione stessa al circuito dell’Agenzia per il periodo minimo previsto. Successivamente, inoltrerà tali domande alle Banche stesse per i successivi contatti fra queste e i privati. L’obiettivo è di creare una specie di “provvista” di abitazioni disponibili per contratti di locazione a canone concordato o sociale, per far fronte all’aumento della domanda di prezzi “calmierati” conseguente all’attuale perdurante periodo di crisi. Tali alloggi, una volta ristrutturati e decorso il periodo di utilizzazione obbligatoria all’interno del programma, potranno anche essere messi in circolazione sul libero mercato.

Per informazioni si può consultare il sito ReteCivica

Salotto.Vienna a Trieste

Un’iniziativa importante, che rafforza il legame Trieste-Vienna nell’ambito delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra. Un’occasione per narrare la storia e per far meglio conoscere la Vienna contemporanea, soprattutto attraverso il Museo del Mak.

Se ne parla a Trieste, ma se ne parla anche a Vienna, per creare un’ulteriore occasione a vantaggio del turismo, per entrambe le città. Un particolare ringraziamento va rivolto al Mak, ai partner, Generali, Fondazione CRTrieste, hanno creduto nel progetto sostenendolo.

Il curatore dell’evento, per il Mak-Museo di Arti Applicate di Vienna, è Jürgen F. Weishäupl direttore di Artprojects affiancato dal team curatoriale composto da Giovanni Damiani, Giuliano Politta e Marcello Farabegoli. Nella recente conferenza stampa è stato presentato un programma generale che consiste in 33 notti, durante le quali la scena artistica e culturale viennese trasformerà il Salone degli Incanti dell’ex Pescheria in un catalizzatore di incontri stimolanti tra attori culturali di Vienna e Trieste.L’appuntamento, quindi è per venerdì 1° agosto con la serata inaugurale  del Wiener Kunstsalon/Salotto d’arte viennese, un’iniziativa artistica che trasporrà l’atmosfera vibrante della belle époque all’inizio del terzo millennio. I visitatori saranno invitati a passeggiare attraverso mostre e installazioni, ad assistere a performance, a ingaggiare dibattiti, a ballare al ritmo di musica o a immergersi nei cortometraggi austriaci contemporanei. L’evento sarà incentrato sul dialogo, il piacere della conversazione e lo scambio.

Vienna e Trieste sono unite da una lunga storia comune, cultura e architettura, così come dalla pluralità delle culture spiccatamente internazionale. I rapporti non sono sempre stati privi di attriti, ma l’amministrazione di Trieste è convinta che un costante scambio culturale ed economico offra l’opportunità di approfondire questo legame positivo nel cuore dell’Europa e che l’arte contemporanea sia in grado di far risaltare gli elementi comuni delle due città. Infatti, Christoph Thun-Hohenstein, direttore del MAK e sostenitore dei progetti artistici interdisciplinari, ha accettato di buon grado l’invito rivolto da Trieste al MAK di assumere il patrocinio artistico di questo ambizioso progetto. Thun-Hohenstein. Il Salotto d’arte viennese a Trieste offre la gradita opportunità di far luce sulla scena creativa contemporanea viennese da una nuova prospettiva. Come museo multidisciplinare di levatura internazionale, il MAK è predestinato a promuovere lo scambio transfrontaliero tra artisti di discipline più svariate. L’ex pescheria centrale, che viene utilizzata recentemente per progetti artistici, offre un palcoscenico maestoso per la presentazione della molteplicità e del potenziale creativo della scena artistica e culturale viennese

Sottoforma di salotto, questa manifestazione d’arte a Trieste assume uno dei formati più cari al modernismo viennese, lanciando in tal modo un ponte tra tradizione e sperimentazione – uno dei temi centrali del MAK. Analogamente a già importanti salotti di Vienna del 1900, come ad esempio quello di Berta Zuckerkandl, il Salotto d’arte viennese a Trieste offre una piattaforma per incontri stimolanti tra persone di settori artistici più diversi.

Il curatore dell’iniziativa non ha nascosto il suo stupore per le reazioni positive delle istituzioni culturali viennesi per lavorare a Trieste e con Trieste, a dimostrazione dei legami profondi tra le culture di queste due città che spingono gli artisti viennesi a intraprendere questo viaggio verso Trieste. L’idea è quella portare gli artisti a Trieste, non le opere, anche se quest’ultime, si potranno ovviamente vedere grazie ad un sofisticato sistema di proiezioni multimediali allestito dallo studio dell’architetto Giovanni Damiani, uno degli ideatori di questo progetto, si vuole privilegiare il clima del salotto, dove le persone si incontrano per davvero, scambiano idee, opinioni, dove l’artista, il performer, il direttore di Istituzioni culturali e anche economiche è invitato a presentarsi e confrontarsi, vogliamo rimettere al centro la necessità di scambiare in prima persona le sensazioni, recuperando la grande tradizione del Salone d’arte.

Alla manifestazione saranno rappresentate, tra le altre, le seguenti istituzioni, organizzazioni e gallerie viennesi: Accademia austriaca del cinema, ART for ART, Galleria Charim, Galleria Emanuel Layr, Galleria Krinzinger, Galleria Steinek, Haus der Musik, ImPulseTanz, Kunsthalle Wien, Kunsthaus Wien, KÖR – Kunst im Öffentlichen Raum Wien, Museo Leopold, MQ – MuseumsQuartier, MICA – music austria, Parabol Art Magazine, Roter Teppich, sound: frame, Wiener Stadthalle, TQW – Tanzquartier Wien, Università per le Arti Applicate di Vienna, Wien Modern, Wien Products e Wiener Wohnen.

Prenderanno inoltre parte artisti, performer, musicisti, designer, registi ecc. quali Anna Blume, Nin Brudermann, Victoria Coeln, Julius Deutschbauer, Johannes Deutsch, Paul Divjak, Christoph Dostal, Thomas Draschan, eSeL, VALIE EXPORT, Luca Faccio, Andreas Fogarasi, foxytwins, Silke Grabinger, Daniel Hoesl, Edgar Honetschläger, Erwin Kiennast, Jan Lauth, Liquid Loft, Rita Nowak, mediaOpera, PHACE | CONTEMPORARY MUSIC, Meinhard Rauchensteiner e molti altri.
L’ingresso a tutti gli eventi sarà gratuito.

Per dettagli aggiornati del programma consultare il sito web: www.salotto-vienna.net

Trieste Estate 2014: la sfida di fare cultura

Questa estate – l’estate 2014 – se non altro sul piano culturale, era già stata “annunciata” l’estate scorsa. Se questo è anche l’anno del centenario della Grande Guerra, una parte significativa di Trieste Estate 2013 era stata intesa come vigilia o introduzione, o meglio, come anticipazione di alcuni temi particolarmente “in linea” con gli accadimenti del 1914 e questo secondo prospettive geopolitiche, storiche, culturali. E sono temi che il nostro progetto riprende e approfondisce, dalla cosiddetta fine del “mondo di ieri” alle vitali interconnessioni o visibilissime specificità proprie di quella grande area “centrale” che più europea non avrebbe potuto essere, se guardiamo all’arte, alla letteratura, allo spettacolo, alla musica, alla civiltà del vivere, mai escluse le drammatiche contraddizioni che conferirono a quel mondo ansie, incanti e bellezze da Grand Hotel “sull’abisso”.

Naturalmente, Trieste Estate 2014 è un contenitore a più facce, con più e diverse, in ogni senso, dimensioni espressive, secondo una molteplicità di proposte, di linguaggi artistici, di contenuti, di rimandi, dal cinema al teatro, dalla creatività musicale contemporanea alle arti visive, dalle poesie e canzoni contro “l’inutile strage” all’America che se ne va nel 1954 ma che ci lasciò molto, e poi ancora con tutto quello che dà un fascino speciale a quanto accade, ogni estate, in Piazza Verdi e in molti altri straordinari luoghi della nostra Trieste. Si tratta, a buon titolo, di un modello di attività culturale ideato e voluto, nonostante tutto, per una città che non si chiude in se stessa, mai, né d’inverno né d’estate.

Come è possibile tutto ciò?
Lo è perché nell’amministrazione comunale, in quella provinciale e regionale, nelle grandi istituzioni culturali triestine sia pubbliche che private, nell’università, nelle associazioni culturali, in chi opera nei diversi settori della creatività, in coloro che agiscono in campo economico e finanziario ci sono energie positive, propositive, sempre disposte alla sfida del fare cultura.

Tutti gli appuntamenti, gli aggiornamenti e le informazioni utili si trovano sul sito di TriesteEstate

 

 

 

Le strutture comunali più frequentate saranno dotate di defibrillatori

A breve scuole, ricreatori, palestre, siti balneari, impianti sportivi e strutture residenziali per anziani del Comune di Trieste potranno contare su circa 35 nuovi defibrillatori, che uniti ad appositi specifici corsi di abilitazione, rivolti a quasi 200 persone, consentiranno di offrire un importante e prezioso servizio a tutela della salute dei nostri concittadini.

L’iniziativa ha avuto origine dall’emendamento dei consiglieri Maurizio Ferrara e Roberto  De Gioia prontamente accolto dal Consiglio comunale alla fine dell’anno scorso e ora onorato con un impegno di spesa di 40 mila euro, un’iniziativa trasversale a favore della salute dei cittadini.
Intervenire tempestivamente con l’uso del defibrillatore può salvare delle vite umane, per questo è importante che l’Amministrazione si impegni a promuovere iniziative utili a contrastare la morte cardiaca improvvisa e a diffondere ad ampio raggio la cultura dell’emergenza sanitaria nella società civile. Dai dati in possesso delle autorità sanitarie, risulta infatti che la defibrillazione precoce, praticata prima dell’arrivo degli operatori del 118, è in grado di salvare fino al 30% delle vittime. Anche per l’Azienda sanitaria l’acquisto dei defibrillatori è un risultato importante, ennesimo frutto della collaborazione con il Comune di Trieste, ma più di altre volte l’obiettivo di questa operazione è quello di soccorrere le persone che vanno in arresto cardio-circolatorio, salvando loro la vita e il massimo delle funzioni possibili. Dal gennaio 2013 sono stati formati e abilitati all’uso dei defibrillatori circa 700 operatori non sanitari, mentre saranno ora quasi 200 le persone che, in uno specifico corso di 5 ore, andranno ad utilizzare i nuovi defibrillatori del Comune.

In collaborazione con l’Azienda per i Servizi Sanitari è stato così avviato un percorso che individua da un lato le sedi più appropriate (ricreatori, scuole primarie, impianti sportivi, campi di calcio, complessi polisportivi, Palatrieste e Palachiarbola, campi di pattinaggio, da tennis, di bocce, piscine, palestre, bagni diurni e marini e strutture comunali per anziani) dove installare le apparecchiature, dall’altro le persone da formare (sia dipendenti comunali che operatori delle cooperative appaltatrici dei servizi nelle strutture stesse), garantendo cosi la presenza di persone qualificate per un puntuale utilizzo nelle diverse sedi.
Per l’acquisto (reso possibile solo dopo l’approvazione, ad aprile, del cronoprogramma per l’utilizzo degli spazi finanziari disponibili, a causa dei vincoli posti dal patto di stabilità) è stata avviata una gara sulla piattaforma MEPA – Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, per la fornitura di defibrillatori semiautomatici dotati di specifiche caratteristiche tecniche, indicate dagli esperti dell’Azienda sanitaria triestina ed espressamente richieste ai fornitori, che consentano un utilizzo anche da parte di personale non sanitario, purché opportunamente formato. Le apparecchiature sono di dimensioni ridotte, semplici da azionare e compatibili con il sistema di scarico dati in dotazione al Sistema 118 di Trieste. Previsto anche un servizio di manutenzione e assistenza degli apparecchi, in modo da garantire un funzionamento in perfetta efficienza.

Torna il Tram di Opicina

In occasione della riattivazione della storica tranvia a funicolare, raro esempio in Europa, è stato organizzato un ricco programma di iniziative e appuntamenti che venerdì 11 luglio animeranno piazza Oberdan, Cologna e il centro di Opicina.

Nel presentare le iniziative l’Amministrazione ha voluto, prima di tutto, chiedere scusa a tutti coloro che, in questi quasi due anni sono stati privati del servizio svolto dal tram di Opicina, soprattutto i residenti nella zona di Scorcola e Cologna e ringraziare quanti si sono prodigati per la ripresa di questa storica e funzionale linea, che collega il centro città all’altipiano. Per quanto riguarda gli aspetti tecnici della ripresa del tram di Opicina a regime, dopo l’inaugurazione di venerdì 11 luglio, bisognerà attendere ancora alcuni giorni per l’autorizzazione alla riapertura del servizio pubblico.  A conclusione dei lavori è bene ricordare la proficua collaborazione che ha visto dal finanziamento dei lavori fino al loro temine passare solo sei mesi, davvero un tempo ristretto tenendo conto della complessità e della delicatezza dell’intervento.  Lavori che hanno riguardato un tratto funicolare (con la sostituzione delle vecchie pulegge in ghisa), la messa a norma dell’impianto elettrico e soprattutto la sostituzione di 1400 metri di binario su tre tratte, oltre ad altri interventi di corollario, compresa la manutenzione delle vetture. A breve, inoltre, sarà anche organizzata una specifica conferenza, aperta ad appassionati, cultori e studiosi del genere, che consentirà d’illustrare i dettagli tecnici dell’operazione, realizzata con un investimento che supera il milione e mezzo di euro.
Nel dettaglio il programma dei festeggiamenti inizieranno alle ore 17:30 in piazza Oberdan con gli interventi delle autorità, la benedizione, il taglio del nastro, con l’accompagnamento musicale della Banda Refolo e la distribuzione di spille ricordo da parte della Fondazione Mitja Čuk. Alle 18.00 il tram partirà alla volta di Cologna, con a bordo tutti gli invitati, mentre una vettura storica partirà a sua volta da Opicina per arrivare sempre a Cologna, dove ci sarà, alle 18.20, l’incontro con gli abitanti di Banne e Conconello in costumi tipici, che distribuiranno pane e sale come segno di buon augurio, accompagnati dalle note del gruppo folcloristico Kraski Sopek. Intanto, lungo il percorso del tram verso la stazione di Opicina, si raggrupperanno delegazioni sportive e di scout in divisa, mentre dalle 18.40 il tram storico e la seconda vettura partiranno per raggiungere l’altipiano. L’arrivo previsto ad Opicina sarà per le 19.00, con saluti e le note musicali della banda Viktor Parma. Infine, percorrendo la strada per Vienna, si arriverà nella sala della ZKD (Banca di Credito Cooperativo del Carso, in via del Ricreatorio 2) dove sarà inaugurata la mostra sulle cartoline storiche del tram di Opicina e ancora spazi ai canti tipici del coro Tabor e brindisi finale con tutti i partecipanti.
In occasione dei festeggiamenti per il tram di Opicina presso il Museo Ferroviario di Campo Marzio si inaugura sempre venerdì 11 luglio alle ore 12.00 una mostra dedicata al tram, curata dai soci volontari del Museo facenti capo all’associazione Dopo lavoro ferroviario di Trieste. La mostra rimarrà aperta fino al 31 agosto, nelle giornate di mercoledì, sabato e domenica con orario 9 -13. La rassegna ripercorre i 112 anni di vita del tram con 48 pannelli fotografici, oltre numerosi cimeli/oggetti d’epoca. Per l’occasione è stato realizzato anche uno speciale annullo commemorativo (senza valore postale), che verrà apposto sulla cartolina realizzata appositamente. L’annullo trae spunto da un disegno realizzato da Luisa Tolmar e sarà disponibile durante gli orari di apertura del museo, nonché nella sede della Banca ZKB.

A Trieste l’apoteosi finale del 97° Giro Ciclistico d’Italia

In piazza Unità d’Italia a Trieste, nello splendido scenario di quella che è considerata la più grande piazza europea affacciata direttamente sul mare, si è concluso il 97° Giro d’Italia di ciclismo, che ha visto il meritato successo del colombiano Nairo Quintana (primo colombiano a vincere un Giro), secondo il connazionale Rigoberto Uran, terzo Fabio Aru, il giovane sardo che a questo punto diventa molto di più che una bella sorpresa, ma una vera e nuova realtà, un “patrimonio” del ciclismo italiano, soprattutto per le corse a tappe.
L’epilogo dell’ultima tappa (Gemona del Friuli-Trieste di 172 Km), dopo un suggestivo e veloce percorso cittadino, ripetuto 8 volte, di circa 50 km, lungo le strade, le rive, le piazze, tra i palazzi e gli scorci più di Trieste, ha visto la vittoria in volata dello sloveno Luca Mezgec, che ha preceduto Giacomo Nizzolo e Tyler Farrar. E’ la prima vittoria di uno sloveno ad una tappa del Giro d’Italia. Un successo bagnata, anche dalla pioggia, che è cominciata a cadere subito dopo l’arrivo.
Tra i momenti più suggestivi della splendida giornata di festa a Trieste, tra gente, sport e gioia, il passaggio delle Frecce Tricolori che ha salutato e anticipato l’arrivo in città della “Corsa Rosa”. La formazione della Pattuglia Acrobatica Nazionale – Frecce Tricolori ha offerto un’esibizione ad hoc di 10 minuti, con le evoluzioni di 9 aerei MB 339 in formazione sempre compatta senza la presenza del solista e ben tre passaggi che hanno colorato con il Tricolore il cielo azzurro della città, ricordando anche così il 60° anniversario del ritorno di Trieste all’Italia. Sempre prima della“volata finale”, davanti a piazza Unità d’Italia, hanno sfilato le biciclette storiche dei bersaglieri, accompagnate dalle note della Fanfara dell’XI Reggimento Bersaglieri di Orcenico, che hanno ricordato il loro ingresso in città nel 1954, che segnò il definitivo ricongiungimento della città all’Italia. Ma il 97° Giro d’Italia ha celebrato anche il centenario della nascita di Giordano Cottur, la “bandiera” del ciclismo triestino, cui il Comune di Trieste ha dedicato anche la bella mostra “Giordano Cottur pedalando nella storia. 1914-2014”, esposizione che resterà liberamente aperta al pubblico, anche domani, lunedì 2 giugno, con orario 10.00-13.00 e 17.00-20.00.
Dopo 21 giorni di grandi emozioni, le premiazioni finali sul palco di piazza Unità d’Italia, con la consegna della “maglia rosa” (classifica generale) a Quintana, della “maglia rossa” (classifica a punti) a Nacer Bouhanni (Fra), della “maglia azzurra” (classifica gran premio della montagna) a Julian Arredondo (Col), della “maglia bianca” (classifica giovani) ancora a Nairo Quintana. Poi, nonostante la pioggia, la “festa rosa”è proseguita in piazza Unità d’Italia con il previsto concerto dei Dire Straits Legends.
Appassionati del ciclismo e del Giro d’Italia in particolare, possono consultare e ammirare le foto del Giro su www.retecivica.trieste.it, dove c’è un’interessante rassegna di foto storiche con gli arrivi e i passaggi della “corsa rosa” a Trieste, curata dall’Ufficio immagini del Comune di Trieste. Sempre a cura del Comune è attiva una diretta twitter con immagini e notizie, che consentirà a tutti i cittadini di partecipare e descrivere l’emozione del Giro in 140 caratteri o in una foto, utilizzando l’hashtag #girotrieste. Il tweet più bello e la foto più originale su istagram saranno premiati con un biglietto per il concerto dei Pearl Jam, altro importante evento musicale, che si terrà domenica 22 giugno, allo stadio Nereo Rocco di Trieste.

Tratto da ReteCivica

Nuovi stalli per le bici in città

Grazie alla generosa disponibilità di 5 benefattori – Logica, Italspurghi, Salfem, COOP Operaie e A.O.U. Ospedali Riuniti di Trieste – che hanno risposto alla manifestazione di interesse donando all’Amministrazione comunale verranno installati complessivamente 104 porta biciclette (rispettivamente 50, 15, 15, 20 e 4 porta biciclette) in varie zone della città offrendo così 24 postazioni, collocate in diversi punti strategici, a disposizione dei cittadini e dei turisti.

In tempi record, prima dell’arrivo a Trieste del Giro d’Italia, si conclude questa prima fase di installazione dei portabiciclette – un modello tipo concordato con le associazioni dei ciclisti e con la Soprintendenza – che vengono donati al Comune, al quale è inoltre corrisposto – sempre dai “benefattori” – l’ammontare dei costi di posa in opera. L’Amministrazione, in cambio, si fa carico della progettazione, della posa in opera e di tutte le procedure di autorizzazione. Ai donatori degli stalli non viene inoltre addebitata l’occupazione di suolo pubblico e sugli stalli è apposta una targa in cui si esplicita il nome dell’ente o del privato donatore, quale forma di pubblicità dell’adesione all’iniziativa.
Allo stato attuale sono in corso di esecuzione i lavori per la copertura di 10 postazioni, per un totale di 33 porta biciclette, nei seguenti siti: Stazione Rogers, piazza Dalmazia, via Carducci, Largo Barriera, via Stock, via Giustiniano, via Rossetti, via Tor Bandena, via Giulia, via del Teatro Romano.L’incremento di una mobilità ciclabile sicura costituisce uno degli obiettivi del mandato di questa Amministrazione. La segnalazione di itinerari ciclabili, la realizzazione di piste ciclabili e l’attuazione di zone 30 ne costituiscono la traduzione concreta. Non meno importanti sono però anche azioni più minute, ma altamente funzionali all’uso quotidiano della bicicletta, come la dotazione di stalli, la cui posa in opera secondo un programma generale ha avuto inizio questa settimana.

Il bando per l’installazione degli stalli-portabicilette è ancora aperto e consultabile” ( https://bandieconcorsi.comune.trieste.it).  L’intera operazione ha preso avvio, dopo l’autorizzazione della Soprintendenza, a dicembre dell’anno scorso, con la pubblicazione sul sito della rete civica di un avviso pubblico per la collocazione di porta biciclette sul territorio comunale a cura di soggetti privati/pubblici interessati all’iniziativa. Iniziativa che è stata finalizzata a promuovere una partecipazione attiva alla riqualificazione urbana degli spazi pubblici stradali e alla promozione della mobilità ciclabile sul territorio comunale. Le postazioni e il modello sono stati scelti tenendo conto di molteplici aspetti: esigenze di pianificazione della mobilità ciclabile, in termini di fruibilità delle postazioni in relazione alla vicinanza di luoghi di interesse pubblico (scuole, servizi, spazi pubblici e ambiti di particolare flusso), caratteristiche funzionali del manufatto (la tipologia è stata condivisa con le principali associazioni di ciclisti), caratteristiche geometriche e tipologiche del manufatto in rapporto al contesto di ubicazione (la tipologia è stata autorizzata dalla Soprintendenza), siti di installazione in relazione ai vincoli paesaggistico/monumentali vigenti sul territorio (le collocazioni sono state autorizzate dalla competente Soprintendenza).
Sono ancora disponibili 32 postazioni in ambito cittadino da poter finanziare totalmente mentre le localizzazioni già parzialmente coperte possono essere implementate con ulteriori porta biciclette.

Parte anche a Trieste la raccolta differenziata dell’umido

Avanza nel segno della sostenibilità il progetto avviato da Comune di Trieste e AcegasAps per sensibilizzare i cittadini a una corretta differenziazione dei rifiuti e disincentivarne l’abbandono sul suolo pubblico. Per migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, dal punto di vista qualitativo e quantitativo, dal mese di giugno nel Comune di Trieste sarà introdotta la raccolta differenziata dell’umido, o frazione organica del rifiuto solido urbano (FORSU).

La raccolta dell’umido-organico è l’ultima fase di una corretta raccolta differenziata. Dal 6 giugno tutti i cittadini riceveranno direttamente a casa un fascicoletto con tutte le spiegazioni necessarie per realizzare la raccolta dell’umido-organico, composto dagli scarti di cucina e altri rifiuti di origine vegetale o animale facilmente biodegradabili, che costituiscono la frazione più consistente dei rifiuti domestici, circa il 25% – 30% del totale. L’obiettivo è quello di raggiungere entro la fine anno una quota del 30% di raccolta differenziata, per arrivare poi, nel 2015, al 40%. Ciò significa raccogliere 2.200 tonnellate di rifiuto umido organico, facendo così crescere la percentuale di raccolta differenziata al 31,6%, ovvero di circa due punti percentuali maggiore rispetto all’attuale 29,7%. Quando il servizio sarà a regime è di arrivare a raccogliere complessivamente 10.300 tonnellate all’anno di rifiuti organici, incrementando rispetto all’attuale circa del 10% la percentuale di raccolta differenziata, che si attesterebbe così intorno al 40%. Un incremento raggiungibile grazie all’impegno dei triestini e al lavoro congiunto tra il Comune e AcegasAps, collaborazione che negli ultimi anni ha visto crescere la raccolta differenziata in città dal 20,9% del 2010 al 29,7% del 2013.
Il modo più sostenibile per riciclare i rifiuti organici è destinarli agli impianti di recupero dedicati (nel nostro caso, l’impianto Bioman di Maniago) dove sono sottoposti a una prima cernita per togliere eventuali impurità: per poterli compostare, infatti, è fondamentale escludere ogni altro tipo di rifiuto che impedirebbe il processo di trasformazione come, per esempio, plastica, vetro e metalli. Successivamente, tramite fermentazione anaerobica, gli scarti organici generano biogas che è sfruttato per produrre energia elettrica e calore. Al termine di questo processo, mediante trattamento aerobico, diventano compost, che è destinato a un’ultima accurata raffinazione prima di essere utilizzato come fertilizzante in agricoltura, nel florovivaismo e nel giardinaggio. Da una tonnellata di scarti di cucina si ricavano mediamente 100 metri cubi di biogas, con i quali si producono 200 kWh di energia elettrica e 400 chili di compost.

La raccolta avverrà mediante bidoni di colore antracite con coperchio marrone collocati vicino agli altri contenitori per la raccolta differenziata delle isole ecologiche. Nel corso del 2014 circa 2.700 contenitori della capienza di 240 litri dotati di supporti anti-bora, saranno distribuiti progressivamente sul territorio comunale, 20 addetti saranno impiegati nel nuovo servizio effettuando il ritiro mediamente 3 volte a settimana, con 8 nuovi mezzi dedicati e 14 elettrocompattatori monopala da 20 mc necessari, questi ultimi, per ottimizzare i trasporti verso l’impianto di destino. A regime, si prevede di completare la posa dei contenitori con ulteriori 500 contenitori, a fronte di una disponibilità complessiva di 3500 contenitori acquistati per consentire la gestione del parco.
Calendarizzati anche i tempi di posa e di avvio della raccolta che avverrà seguendo il seguente schema.

DATA POSA CONTENITORI
16 giugno:  Borgo San SergioPoggi Paese
30 giugno:  Altipiano
14 luglio: CampanelleServola BaiamontiValmaura
28 luglio: MelaraSan Luigi Longera
11 agosto: San VitoSan Giacomo
1 settembre: San GiovanniUniversità
15 settembre: Commerciale
29 settembre: RoianoBarcolaGretta
20 ottobre: Barriera
3 novembre: a seguire Centro città
Per una distribuzione più razionale ed efficiente delle isole ecologiche, l’Amministrazione Comunale e AcegasAps hanno concordato la riorganizzazione del servizio. Nel corso dell’anno gran parte delle isole ecologiche saranno completate con i bidoni dedicati alla raccolta dell’umido e l’isola sarà dotata dei contenitori dedicati alla raccolta di tutte le tipologie di rifiuti sia quelli da differenziare, quindi, oltre all’umido organico, plastica, vetro/metalli, carta e cartone, sia quelli indifferenziati. 600 cassonetti di piccola volumetria (1.100, 660, 240 litri) dedicati alla raccolta dei rifiuti indifferenziati saranno rimossi e contestualmente saranno posati nuovi contenitori più capienti (da 3.200 litri) per almeno pari volumetrie. Per effetto di tale riorganizzazione, alcune batterie di contenitori saranno spostate, sempre garantendo ai cittadini il rispetto delle distanze massime dalle abitazioni previste dal Regolamento Comunale di Nettezza Urbana. Nel caso di spostamento dei cassonetti, sarà data adeguata informazione sia preventiva sul cassonetto, sia con avvisi nei portoni delle aree limitrofe.

Modalità di conferimento. Gli scarti organici devono essere conferiti nei bidoni utilizzando esclusivamente sacchetti biodegradabili (normalmente in distribuzione negli esercizi commerciali, in seguito all’introduzione del divieto di commercializzazione dei vecchi sacchetti in plastica stabilito per legge da gennaio 2011).Se nell’umido sono presenti anche piccole quantità di rifiuti come plastica, vetro e metalli, gli impianti con un procedimento di selezione meccanica e di cernita manuale li eliminano, ma questa operazione fa salire i costi della lavorazione. Nel caso in cui le impurità e i materiali estranei superino gli standard, il carico è respinto. Differenziare correttamente i rifiuti organici, perciò, è fondamentale per poter procedere correttamente al recupero opportuno completo.
Cosa conferire. I principali rifiuti che devono essere conferiti nel bidone dell’umido sono: scarti e avanzi di cibo crudi e cotti, come residui di pulizia delle verdure, carne, pesce, pasta, pane, gusci bucce e semi di frutta, gusci d’uovo, filtri del tè e fondi di caffè; tovagliolini, salviette e fazzoletti di carta; rifiuti di giardinaggio in piccole quantità, fiori secchi e recisi, piante da appartamento, erba, foglie, ramaglie, radici. Si ricorda che a Trieste è già da tempo attivo un servizio gratuito di ritiro a domicilio su chiamata dei rifiuti da giardinaggio, con consegna in comodato d’uso gratuito di un contenitore dedicato.
Cosa non conferire. Non devono essere conferiti nel bidone dell’umido: ossi, valve di cozze e vongole; lettiere di piccoli animali; cibi liquidi, olio; grandi quantità di erba, radici, ramaglie (avvalersi del servizio di raccolta a domicilio degli scarti verdi dei giardini); pannolini e assorbenti; stracci anche se bagnati; mozziconi di sigarette; plastica, vetro, metalli, carta e cartone, farmaci, pile esaurite, rifiuti pericolosi.
In arrivo 130 mila opuscoli informativi. Ai cittadini saranno fornite tutte le informazioni utili per conoscere il nuovo servizio e le istruzioni dettagliate per differenziare correttamente la frazione umido-organica dei rifiuti domestici. Nel mese di giugno, a partire da domani(venerdì 6 giugno) infatti, AcegasAps recapiterà a tutte le utenze oltre 130 mila opuscoli informativi, bilingui nelle zone dove tale opzione è prevista.