In una fredda mattinata sferzata dalla bora Roberto Cosolini si è presentato puntuale all’ascolto dei problemi della sua Trieste. E’ la volta dell’altipiano ovest con Prosecco e Contovello.
Il Comitato per la Salvaguardia del centro storico di Prosecco lamenta la presenza di TIR all’interno dell’abitato. I sistemi GPS continuano a segnalare come strada migliore il passaggio attraverso il centro e ciò nonostante la segnaletica già presente. Per ovviare al disagio di residenti e autisti bisogna trovare presto una soluzione.
Il commento di Roberto Cosolini:«Prosecco sembra una realtà dimenticata dall’amministrazione comunale. La mancanza di parcheggi e la situazione precaria dei marciapiedi qui e a Borgo S. Nazario, la metanizzazione mai completata del centro, la nuova fognatura che ha comportato la chiusura dell’arteria principale causando tanti disagi in particolare ai commercianti e poi nemmeno allacciata: sono solo tre esempi di disinteresse».
I residenti portano avanti le loro istanze, ma al contempo lavorano per garantire i migliori servizi rivolti soprattutto ai giovani. «Le società sportive, polo di aggregazione fondamentale per l’altipiano, hanno gestito gli impianti facendo fronte da sole alle spese» ha affermato Cosolini «e il Comune non ha attivato neppure un congruo contributo regionale già stanziato. Le attività culturali lamentano la totale mancanza di aiuti, quasi fossero realtà invisibili».
Autore: nativi
La campagna elettorale di Roberto Cosolini – «Le mie risposte ai cittadini»
Parlare di bilancio a un mese dall’inizio della campagna elettorale è fuorviante. Roberto Cosolini, candidato sindaco del centrosinistra, macina ancora incontri per definire il programma da presentare entro fine mese, batte palmo a palmo i rioni per conoscere i problemi quotidiani dei residenti e continua a rimanere in contatto con gli elettori con una fitta serie di appuntamenti.
«E’ il periodo più bello della mia vita politica» ammette sereno Cosolini «farsi carico dei tanti problemi dei cittadini non è un peso da poco, ma è assolutamente fondamentale toccare con mano le reali esigenze della città per dare risposte e soluzioni che siano serie e concrete». «Sono mesi intensi» continua il candidato sindaco «nei quali voglio anche far vedere alla gente come la politica non sia per forza distaccata, “brutta, sporca e cattiva”, ma possa, anzi debba, essere sinonimo di buona amministrazione, di azione trasparente, partecipata e condivisa. E’ questa la politica che voglio incarnare e che i triestini domandano».
Roberto Cosolini dà nota della rotta seguita fino ad ora e traccia quella fino all’appuntamento elettorale, spingendosi anche oltre.
«Sono rimasto colpito da quante persone – in particolare genitori e nonni – richiedano al futuro sindaco lavoro per i giovani. Sono loro a mantenere figli o nipoti con la pensione, visto che sono scarse le prospettive di essere ammessi o reintegrati nel mondo produttivo. Sono porto, scienza e servizi le grandi sfide di Trieste nei prossimi decenni. E davanti a queste sfide non ci si può far trovare impreparati».
Dall’iniziativa “Rioni al centro”, che ha portato Cosolini a visitare nel solo mese di febbraio Roiano, S. Giacomo e Barriera Vecchia, Opicina, S. Giovanni, parte del Centro Città, Borgo S. Sergio, Prosecco e Contovello, il candidato sindaco già ha tratto un insegnamento. «La rivitalizzazione di ogni singolo rione» ha affermato Cosolini «passa attraverso la creazione di un centro attrattivo anche in periferia: una politica intelligente di pedonalizzazioni, miglioramento dell’arredo urbano e insediamento di servizi permette di rendere attrattivo il luogo, è volano del piccolo commercio e incrementa la qualità della vita».
Ai cittadini che chiedono maggior ascolto Cosolini promette tra l’altro riunioni di giunta itineranti e un’amministrazione «trasparente come una casa di vetro, perché tutta l’attività potrà essere conosciuta dai cittadini attraverso il web».
Cosolini incontra le associazioni del cinema – «La Provincia ha fatto un passo fondamentale, ora tocca al Comune»
Nel pomeriggio di ieri il candidato sindaco del centrosinistra Roberto Cosolini ha incontrato alcuni rappresentanti delle associazioni e dei festival di cinema di Trieste.
«La Provincia si è mossa nell’ottica della creazione del progetto Casa del Cinema reperendo una struttura e il budget per avviare un processo di sinergia tra le associazioni; ora la palla passa al Comune che finora ha snobbato gli eventi legati al cinema prodotti sul nostro territorio».
Ma l’attenzione al variegato mondo dei festival non dev’essere solo quella dell’amministrazione, ha precisato Cosolini:«Bisogna coinvolgere i cittadini e le categorie economiche – commercianti e albergatori in primis – per far vivere queste manifestazioni in città, amplificarle e farle diventare un volano del turismo triestino».
Quanto al problema degli spazi per svolgere i festival stessi, Cosolini è chiaro:«Sono gli spazi a doversi adattare alle esigenze dei festival e non il contrario. Il mio impegno è quello di trovare i luoghi adeguati».
Roberto Cosolini a Borgo S. Sergio – Il rione non va abbandonato
La mattinata a Borgo S. Sergio di Roberto Cosolini, candidato sindaco del centrosinistra, è cominciata con una passeggiata nel rione per osservare da vicino quanto fatto in questi anni dalla Giunta uscente. «Borgo S. Sergio è stata oggetto di interventi da parte del Comune» ha affermato Cosolini «un rione per alcuni versi difficile è stato migliorato grazie a servizi più efficienti, ma la facciata qualche volta può ingannare: a Borgo esistono ancora troppe situazioni problematiche che non sono state risolte». «Borgo S. Sergio non sarà abbandonata proprio all’inizio del suo cammino virtuoso» ha promesso il candidato sindaco.
Grazie all’incontro con responsabili e utenti della Microarea di via Grego, i rappresentanti del Comitato dei Cittadini della Consulta e quelli dello SPI locale, oltre naturalmente a tanti residenti impegnati negli acquisti al mercato, Roberto Cosolini ha potuto conoscere meglio pregi e difetti di questa periferia triestina.
Oltre alle richieste puntuali per risolvere alcuni problemi del rione (criticità del traffico in particolare all’incrocio tra Via Flavia, Via Caboto e Strada della Rosandra; inquinamento proveniente dalla vicina zona industriale; miglioramento dell’arredo urbano, dell’illuminazione stradale e dei trasporti pubblici), la maggior parte degli abitanti ha domandato a gran voce un’azione decisa dell’amministrazione per dare lavoro e nuove prospettive ai giovani.
Qui i principali problemi segnalati dagli abitanti di Borgo San Sergio durante la campagna Tra La Gente.
Roberto Cosolini a S. Giovanni – Un rione che vuole riavere il suo cuore
Sabato 19 febbraio Roberto Cosolini, candidato sindaco del centrosinistra, comincia la sua passeggiata attraverso S. Giovanni proprio dal tassello che manca e che i residenti rivendicano fortemente: il cuore, la piazza, lo spazio urbano fulcro della socialità e delle attività produttive.
Piazzale Gioberti è oggi capolinea di tre linee dell’autobus nonché snodo del traffico verso l’altipiano: una zona di passaggio e non di sosta (se non temporanea e selvaggia per le auto). «La chiesa di S. Giovanni Decollato, chiusa da oltre un anno causa infiltrazioni al tetto con i fedeli hanno trovato riparo in una tensostruttura, è un po’ il simbolo di questo rione» ha commentato Cosolini «S. Giovanni ha ancora una sua forte identità, esiste un attivissimo associazionismo, ci sono spazi e risorse che vanno razionalizzati e sfruttati meglio per evitare di depauperare una realtà preziosa come questa». Successivamente Cosolini ha fatto visita ad alcune case di riposo della zona, apprezzando gli altissimi standard garantiti da queste strutture.
Durante l’incontro con i rappresentanti delle associazioni e di un nutrito gruppo di cittadini il candidato sindaco ha ascoltato le lamentele dei residenti e fatto tesoro delle possibili soluzioni proposte da chi quotidianamente vive nel rione. In particolare ci si è concentrati sul problema dei parcheggi – le macchine dovrebbero trovare posto a prezzi calmierati nell’ex rimessa dei tram e sul lastrico solare de Il Giulia – e sulla necessità di una maggior tutela delle aree verdi da una cementificazione selvaggia e sregolata.
L’animata riunione con alcuni consiglieri d’istituto, insegnanti e genitori delle scuole del comprensorio di S. Giovanni ha portato alla luce l’impellente necessità di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici, in particolare della palestra Vascotto di Via Giulia.
Alla fine di una mattinata molto intensa Roberto Cosolini ha voluto ringraziare «tutti coloro che hanno reso possibile questa serie di colloqui così proficui e ricchi di stimoli per chi dovrà prendersi carico dell’amministrazione comunale».
Questo il videoracconto dell’uscita:
Cosolini al ministro Prestigiacomo: “Rigassificatore? Si pensi piuttosto al sito inquinato”
Il Ministro Prestigiacomo spinge sulla rapida realizzazione di un rigassificatore, anzi di due, e non pone alcun limite a un terzo in acque slovene, mentre la popolazione di Trieste non ha avuto mai modo di veder chiarite le lecite e forti preoccupazioni sull’impatto dell’impianto di Zaule. E’ bene ricordare al Ministro che al di là delle autorizzazioni amministrative talora sbrigative, impianti di questo genere non si possono realizzare senza il consenso della popolazione interessata. La prospettiva di uno snaturamento del nostro Golfo con la proliferazione di rigassificatori come fossero allevamenti ittici non può essere condivisa dai triestini, che sono i primi a dover essere informati delle effettive conseguenze dell’impatto di una tale opera. Sono peraltro molto preoccupato dall’idea di costruire più impianti di questo genere in un Golfo dalle dimensioni limitate come il nostro, soprattutto quando le soluzioni possono essere trovate con un tavolo congiunto italo-sloveno.
Forse il Ministro dell’Ambiente farebbe bene a dedicare maggiore attenzione al problema del sito inquinato, che blocca qualsiasi prospettiva per le attività produttive di Trieste e per il quale finora sono arrivare dal Ministero solo proposte inaccettabili. Non vorrei che i fondi ministeriali per le bonifiche andassero solo a territori più “vicini” al Ministro Prestigiacomo e il nostro territorio continuasse a languire.
Invito pertanto il Ministro a venire a Trieste per sentire le preoccupazioni dei cittadini e discutere di rigassificatore in maniera trasparente con tutte le componenti interessate, provando a dare risposte efficaci, se ne è capace. Sarebbe occasione importante per prendere magari anche qualche impegno sul sito inquinato. Se viene, però, eviti di fare come il collega Matteoli che ai primi di ottobre del 2009 annunciava solennemente a Trieste che a giorni sarebbero arrivati i finanziamenti del Cipe per la piattaforma logistica.
Roberto Cosolini
L’industria langue e il centro destra triestino pensa alle poltrone
Dopo il blocco dei fondi per le caratterizzazioni arriva la scadenza dell’accordo sull’area ex Aquila a rendere sempre più difficile la vita dell’industria triestina. Roberto Cosolini, candidato sindaco del centro sinistra, da sempre vicino al mondo economico cittadino, lancia l’allarme, visto che, nonostante i solleciti, la Regione non ha ancora attivato il tavolo per il rinnovo dell’accordo e a farne le spese oggi è la possibilità per l’EZIT di acquisire a prezzo politico circa duecentomila mq bonificati da destinare alle aziende. «E’ sconcertante il disinteresse che ad ogni occasione la giunta Tondo dimostra per Trieste e la sua economia» ha dichiarato Cosolini «ed è altrettanto deprimente vedere il centro destra triestino impegnato solo a dividersi e litigare su tutto, rimanendo incapace di ottenere una cosa che sia una da un governo regionale “amico”. Quando parlo della necessità di dare a Trieste una guida politica autorevole è evidente a cosa mi riferisco».
Roberto Cosolini a Opicina – Si parla di valorizzazione del Carso
Nella mattina di sabato 12 febbraio Roberto Cosolini ha incontrato gli abitanti di Opicina e ha potuto toccare con mano i tanti problemi che quotidianamente affliggono la zona. «A Opicina e in generale nel Carso è ancor più marcato il segno del disinteresse dell’amministrazione civica, che si è concentrata esclusivamente sul “salotto buono” della città, snobbando il circondario» così ha commentato a caldo il candidato sindaco, appena concluso il giro di questa piccola “città nella città”.
Successivamente Cosolini ha incontrato i rappresentanti dei commercianti e delle associazioni culturali, cogliendo «la palpabile e generalizzata esigenza di grande attenzione per la valorizzazione del Carso nei suoi vari aspetti: economico, ambientale e culturale».
Ne è scaturita una “road map” per affrontare e soprattutto risolvere insieme le situazioni critiche di una zona che sente più di altre la necessità di un rapporto stabile e continuativo tra residenti e amministrazione comunale.
In particolare, vanno immediatamente presi in esame tutti i possibili rimedi per ridurre la congestione del traffico su Via Nazionale, va potenziata la segnaletica dei parcheggi e migliorato l’arredo urbano.
Rapidi devono essere anche gli interventi per sostenere e rivitalizzare un tessuto commerciale di indubbia qualità.
Non da ultimo, Roberto Cosolini ha proposto di «convocare una serie di riunioni di Giunta proprio sul territorio», un’ipotesi che è piaciuta agli opicinesi proprio per rendere palese il dialogo tra Comune e realtà locale.
Focus parcheggi: Roberto Cosolini torna a Roiano
A poche settimane dalla sua prima visita a Roiano, Roberto Cosolini ritorna nel rione per affrontare quello che a tutti gli effetti è il problema più spinoso della zona: l’assoluta mancanza di parcheggi.
Insieme ai consiglieri comunali Omero e Ravalico – i quali hanno delineato in maniera dettagliata la vicenda dei mancati interventi sulla caserma della Polstrada dal 1998 ad oggi – Cosolini ha ascoltato attentamente lamentele, domande e proposte di una cinquantina di residenti, che quotidianamente devono scontrarsi con ingorghi, automobili in doppia fila o tempi lunghissimi spesi alla ricerca di un agognato posteggio.
«Il problema del trasferimento della caserma della Polstrada – per la quale la giunta Illy aveva già reperito fondi e individuato il sito nell’area demaniale alla fine di Via Ottaviano Augusto; progetto successivamente bloccato dalla giunta Dipiazza – deve trovare una rapida soluzione per liberare uno spazio vitale per Roiano» ha affermato Cosolini.
Oltre al centro di Roiano, dove si concentrano la maggior parte delle segnalazioni negative, sono state messe in evidenza: la chiusura dei lavori di un parcheggio in Via dei Moreri, le difficoltà di circolazione in Via Apiari e quelle di uscita dal parcheggio PAM in Viale Miramare.
Roberto Cosolini vuole dare una risposta concreta e rapida a queste piccole e grandi problematicità degli abitanti di Roiano.
Roberto Cosolini: «Ospedale di Cattinara al collasso»
Roberto Cosolini, candidato sindaco del centrosinistra, non fa sconti ai responsabili della drammatica situazione in cui versa l’Ospedale di Cattinara:«Solo l’assessore regionale Kosic e i dirigenti continuano a parlare di episodi isolati, di incidenti saltuari, di circostanze eccezionali. La realtà – e lo confermano gli operatori – è che l’Ospedale di Cattinara sta precipitando. I gravi episodi anche mortali, le liste di attesa per gli interventi urgenti, i continui disagi per pazienti e familiari e l’incredibile vicenda degli insetti nei condotti di areazione mettono in evidenza come tra riduzioni del personale, carenze nell’organizzazione generale e macroscopici errori politici si stia andando verso un’inesorabile deriva». Per tappare le falle Cosolini sottolinea come non basti più «lo spirito di sacrificio di medici e infermieri»; «piuttosto politici e manager – i veri responsabili dell’attuale stato delle cose – dovrebbero prendere coscienza dei reali problemi e non continuare a fare gli struzzi».
Da condannare l’imbrattamento della foiba di Basovizza
Roberto Cosolini, candidato sindaco del centrosinistra, prende posizione sull’imbrattamento del Monumento Nazionale della Foiba di Basovizza:«Lordare con una scritta offensiva la Foiba di Basovizza segnala una presenza su cui è necessario riflettere e prendere una netta posizione di condanna.
Con ogni evidenza, infatti, la scritta non è opera di un frettoloso e sprovveduto vandalo di passaggio; basti osservarne la grafia e la struttura. E’ un’iniziativa certamente “pensata” in ambienti contrari allo “spirito del 13 luglio”, quello interpretato e voluto dai tre Presidenti e dalla città. Perciò attenzione da parte di tutti, perché la scritta conferma che sono in corso tentativi per far tornare indietro il clima civile di questi anni. Tentativi, per fortuna, marginali, che possono però cercar di innestare reazioni e provocazioni varie in città e lungo questi confini tra Italia, Slovenia e Croazia, di cui né queste regioni, né Trieste hanno proprio bisogno».
Avere i TIR in città è insostenibile: Fernetti diventi area retro portuale
La presenza dei TIR turchi posteggiati in terza fila in Riva Traiana ormai da giorni è insostenibile e pare assolutamente incredibile che non si riesca a trovare un’adeguata soluzione al problema. «E’ impensabile rimanere fermi a lamentarci della concorrenza dei porti limitrofi, quando questi corrono più di noi» è il commento di Roberto Cosolini, candidato sindaco del centrosinistra.
Cosolini stigmatizza la vicenda dei TIR come «l’evidente dimostrazione che le solite baruffe e i veti incrociati bloccano Trieste e hanno un unico merito: quello di lasciare i problemi irrisolti sul tappeto».
Davanti all’impellente necessità di un’area retro portuale adeguata, Cosolini suggerisce «di prendere finalmente e seriamente in considerazione l’area di Fernetti, che appare come quella più idonea a svolgere questa funzione».
La prossima settimana il candidato sindaco presenterà una serie di proposte per il porto di Trieste, ma intanto anticipa:«la creazione di un sistema porto cittadino che coinvolga anche Fernetti è un punto fermo irrinunciabile».