Trieste Estate 2013, un programma di grande successo.

Il bilancio ufficiale verrà presentato in settembre dall’Assessore alla Cultura Franco Miracco, a edizione conclusa, ma penso si possa già sottolineare il grande successo riscosso dal programma di Trieste Estate 2013 frutto di un’intelligente regia e del concorso, fondamentale, delle diverse espressioni culturali del nostro territorio.

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La rassegna musicale Trieste Loves Jazz è stata seguita da migliaia di persone, tra i vari eventi meritano una particolare menzione l’esibizione di Bill Evans e quella straordinaria del grande Franco Cerri, oltre all’emozionante concerto all’alba tenuto dal pianista Glauco Venier sul Molo Audace al quale hanno assistito più di 800 persone alle 5 della mattina. Ottimo successo di pubblico anche alle rappresentazioni teatrali proposte all’interno del cartellone, come il sold-out registrato ad ogni replica de “L’Onda dell’Incrociatore” messo in scena dalla Casa del Lavoratore Teatrale nella splendida cornice della Società Triestina della Vela sul Pontile Istria, i tanti spettatori che hanno seguito il Pupkin Kabarett al Museo Sartorio e nelle loro trasferte rionali e le 1.500 persone che, nonostante il freddo e la bora, hanno assistito allo spettacolo di Alessio Colautti in piazza Verdi il 14 agosto. Inoltre, grande partecipazione si è registrata nelle biblioteche rionali dove, oltre agli spettacoli di cabaret, si sono esibiti giovani talenti musicali triestini e sempre nei rioni sono state accolte con entusiasmo, soprattutto da parte dei più piccoli, la “Cortomobile” e le proiezioni in piazza del “Cinema Volante!”.

60 ruggenti

La scelta della location di piazza Verdi si è dimostrata, anche quest’anno, una scelta apprezzata dal pubblico cinefilo, sempre numeroso durante le serate dedicate al grande cinema italiano organizzate dalla Cappella Underground e dai cittadini e dai turisti, basti pensare a quanti hanno partecipato ai festeggiamenti per il ferragosto, quando in migliaia hanno preso parte alla festa brasiliana scandita dai ritmi della Banda Berimbau conclusasi con i fuochi d’artificio. Ottimi numeri arrivano dalle presenze registrate nei musei civici, un vero e proprio gioiello da valorizzare, sia durante le visite diurne sia durante le visite dell’iniziativa (ancora in corso) di “Musei di Sera”; degno di nota il grande successo riscosso da “Trame, di gioco, scienza, futuro”, con cui l’Immaginario Scientifico ha sposato l’ex-pescheria con la scienza. Invece, chi passa in questi giorni nei pressi del Salone degli Incanti vedrà un gran movimento; tra gli storici banchi di marmo del mercato del pesce, tra pezzi di vecchie imbarcazioni e altri materiali insoliti il geniale artista contemporaneo Jannis Kounellis sta realizzando una grande installazione, creata proprio per Trieste, che verrà svelata alla città il prossimo 6 settembre.

E’ giusto che da parte mia ringrazi l’Assessore Franco Miracco, i suoi collaboratori dell’area cultura del Comune di Trieste e i tanti operatori culturali della nostra città, da Gabriele Centis ad Alessandro Mizzi e tutti gli altri, a cui va il merito di aver lavorato intensamente per questa edizione di successo.

Vi ricordo che gli appuntamenti di Trieste Estate 2013 continueranno fino settembre e sul sito https://www.triestestate.it/ si possono consultare tutte le iniziative organizzate giorno per giorno.

 

 

“Movida” e nuovo regolamento

Foto di: https://www.flickr.com/photos/elisabetta2005/
Foto di: https://www.flickr.com/photos/elisabetta2005/

Sul tema “movidaaccetto critiche e suggerimenti dei cittadini certo non quelle strumentali di chi oggi è opposizione e quando governava la città non ha fatto nulla per affrontare il problema della convivenza fra divertimento notturno, legittimo, e riposo dei residenti, altrettanto legittimo.

Chi ha detto a tutti “avete ragione” salvo poi non toccare il tema perché inevitabilmente oggetto di scelte difficili e magari impopolari.

Chi si è limitato a stabilire che paga 500 euro chi viene beccato a fare pipì, indifferentemente se è un adulto responsabile o un ragazzino di 16 anni la cui multa comporta per il genitore il 40% dello stipendio mensile

Noi del problema abbiamo deciso di occuparci con una prima misura urgente, l ‘ordinanza provvisoria, e avviando il lavoro per un regolamento serio.
C’è stato qualche eccesso? Qualche interpretazione restrittiva di ciò che abbiamo scritto che ha determinato qualche sanzione eccessiva?

Me ne faccio carico, solo chi non fa non sbaglia nulla, anche se 3 sono stati i casi oggetto di contestazione in un mese di applicazione……..

Oggi diamo conto di alcune novità :
1) l’ordinanza, che decadrà con il regolamento, da oggi è modificata per ridurre la discrezionalità nell’applicazione: i limiti decorrono dalle 24 e non dalle 23, riguardano il vetro e non più il metallo, le sanzioni per le persone sono sensibilmente ridotte. Rimangono più elevate per gli esercizi, la maggioranza dei quali è d’accordo sulle misure, e ringrazio la FIPE per la collaborazione, pochi, come leggiamo oggi su Il Piccolo, non hanno voluto capire e sottovalutano anche le proprie responsabilità .

2) la Giunta ha definito il regolamento che lunedì passerà all’esame del Consiglio per la sua approvazione. Il regolamento prevede la responsabilizzazione e il ruolo attivo dei locali nell’informare e indicare ai propri clienti le misure e i comportamenti per divertirsi senza disturbare, nel mantenere decorosi gli spazi esterni utilizzati, e fissa termini per la musica orari all’aperto cui si può derogare dove non c’ è prossimità con i residenti.
Il regolamento fornisce strumenti e regole per una responsabilizzazione collettiva, giovani, residenti, ed esercizi, in modo da garantire tutte le diverse esigenze, venendosi ovviamente un po’ incontro. Non risolverà tutti i problemi ma può mettere in moto un percorso in quella direzione.

3) Da questo fine settimana e per tutta la stagione abbiamo potenziato la collocazione di bottini per la raccolta differenziata nelle zone “sensibili” della movida (e se ne manca qualcuna riceviamo volentieri segnalazioni) in modo da consentire di divertirsi in una città pulita e offrire più alternative all’abbandono di rifiuti in strada che non è un danno al Comune, bensì alla Comunità.

Avendo ottenuto l’autorizzazione, sempre per i fine settimana, abbiamo posizionato dei bagni chimici vicino a Piazza Unità, per la precisione in via del Teatro Romano, alla base della scalinata che porta a Santa Maria Maggiore, che danno perciò quel servizio in più e che toglie qualsiasi alibi a chi rischia la nota sanzione. Su questa sanzione ho già detto in apertura quello che penso: cinquecento euro sono giusti per un adulto maturo e autonomo economicamente, sono troppi per la famiglia di un ragazzino che fa una bravata che costa sopra il 30 -40% dello stipendio del genitore. La sanzione minima verrà perciò ridotta con possibilità evidentemente di una applicazione più aspra sulla base del criterio sopra accennato o in una situazione recidiva.
Con l’insieme di queste misure offriamo servizi, strumenti e regole equilibrate nell’interesse di tutti. Ringrazio fin d’ora tutti coloro che collaboreranno e ringrazio anche la polizia per l’indispensabile lavoro che dovrà fare per fare rispettare le regole, per intervenire nelle situazioni di criticità, con quella professionalità e quell’umanità di cui è certamente capace

Assessore Seganti: su Trieste Next prende un granchio, su Springsteen dice il falso

Capisco l’affanno di Federica Seganti alle prese con una campagna elettorale così incerta, ma le suggerirei di trovare argomenti migliori per difendere le scelte “mirate” dei fondi del turismo. Perché, se sostiene che Trieste Next è una manifestazione di nicchia prende un granchio e fa fatica a giustificare altri eventi che ha premiato con contributi a pioggia e che, probabilmente, non riempiono nemmeno un albergo di paese.

Trieste Next, sin dalla prima edizione, ha coinvolto un pubblico di 30.000 persone con qualche migliaio proveniente da fuori Trieste e ha raggiunto media nazionali (anche questa è promozione turistica), inoltre ha rafforzato l’immagine di Trieste città della scienza a livello europeo, anche questo rappresenta un fattore di attrattività. Tutto questo a Seganti non basta, soprattutto se confrontato con alcuni appuntamenti di Strapaese dei suoi “Progetti Mirati”.

Almeno ha avuto il buon gusto di tacere su ITS, visto che il rimbalzo su media internazionali dell’immagine di Trieste avrebbe meritato maggiore attenzione; le dò atto, però, di avere altre qualità che le consentono di leggere il futuro. Mi spiego: è la terza volta che nel suo tentativo di sminuire il ruolo del Comune nell’organizzazione del concerto di Bruce Springsteen dice di averlo organizzato prima della mia elezione e dell’arrivo di questa amministrazione. Finora non le avevo risposto, ma ora devo precisare che deve aver organizzato il concerto all’insaputa del promoter italiano, Barley Arts, all’insaputa della Sony, all’insaputa dello stesso Bruce Springsteen. Infatti, appena nell’agosto 2011 cominciano a uscire le indiscrezioni sul nuovo disco che Springsteen sta preparando (ma Seganti in quel momento lo sta ascoltando da tempo e conosce a memoria già tutti testi…) e sul relativo tour (di cui Seganti, allora, conosce sicuramente tutte le date avendo contrattualizzato quella di Trieste). Deve essere riuscita a farlo senza che Claudio Trotta, il manager della Barley Arts, ne sappia nulla visto che, legati da una vecchia amicizia, Trotta mi chiama il 18 agosto (data che ovviamente per un springteeniano come me è difficile dimenticare) per dirmi che sta prendendo corpo un tour europeo e che gli piacerebbe, fra le date italiane, portare Springsteen a Trieste.

Trotta mi chiama anche perché il giorno della mia elezione mi aveva scritto un messaggio di congratulazioni a cui gli ho subito risposto “adesso dovremo portare Springsteen a Trieste”. Nelle settimane successive grazie al lavoro di Barley Arts, a quello di Tramontin di Azalea e al contributo della Regione, che nessuno nega e che anzi ringraziamo, la data sarà definitivamente confermata. Non c’è bisogno perciò che Seganti sostenga di aver organizzato il concerto quando, sull’altra sponda dell’oceano, nemmeno Springsteen aveva deciso di partire per il tour per vedersi dare atto del contributo o di quello, altrettanto importante, per i Green Day.

Non vorrei infine che, accantonate le sue doti di veggente e nel considerare determinanti i suoi stanziamenti, ignorasse il lavoro fatto dell’Amministrazione comunale, che con riunioni preparatorie fatte per curare ogni dettaglio, per fornire servizi e personale, ha gestito un evento che dal punto di vista dell’organizzazione complessiva è risultato eccellente come il concerto, e sicuramente, anche sul piano delle risorse, ha contribuito con una cifra equivalente se non maggiore.

“TRIESTE LA CONTESA”

Sarà proiettato giovedì 31 gennaio alla Sala Tripcovich l’ultimo film
di Elisabetta Sgarbi “Trieste la contesa”, interamente girato nel
capoluogo giuliano e presentato in anteprima assoluta al pubblico
triestino.  La proiezione avverrà  alla presenza dell’autrice e sarà
introdotta dal Sindaco di Trieste Roberto Cosolini. Durante la serata
interverranno Giorgio Rossetti, Paolo Rossi, Raoul Pupo, Mauro Covacich,
Marija Mitrovic, Andrea Segrè, Miran Kosuta, Lucio Ulian, Mauro Giacca,
Mauro Tabor, Elena Marco, Barbara Fornasir ed Eugenio Loi;  alcuni degli
interlocutori che hanno accompagnato Elisabetta Sgarbi in questo
caratteristico viaggio cinematografico.

Il lungometraggio, prodotto da betty wrong in collaborazione con Rai
Cinema, porta la firma di Elisabetta Sgarbi sia  per la regia sia per la
sceneggiatura, curata assieme ad Eugenio Loi; direttori della fotografia
Andrei Arce Maldonado e Elsio Bisignani, scenografia Luca Volpatti e le
musiche sono state composte dal maestro Franco Battiato.
“Trieste la contesa” è il secondo film della Sgarbi girato e
dedicato a Trieste, il primo “Il viaggio della signorina Vila” ha
aperto, quest’anno, la 24esima  edizione del Trieste Film Festival,
durante un appuntamento particolarmente affollato. “Trieste è una
Porta. Luogo di confine, soggetto e teatro di snodi storici, religiosi e
culturali i cui segni permangono ancora e con evidenza nelle strade,
nella lingua, nella letteratura di questa città, costantemente posta al
confine. Stretta fra l’Adriatico e l’Europa Centro-Orientale, a
Trieste si è incarnata con vigore l’identità mitteleuropea e insieme
fortemente italiana, capace di accostare alla vocazione intellettuale
quella imprenditoriale, e di costruire con il suo contesto naturale un
legame sempre culturale: a Trieste, il mare, il vento e il Carso sono
elementi costruttivi del carattere, dell’arte e della storia che
l’hanno plasmata – così si legge nella scheda di presentazione
dell’opera-.  Il progetto di questo film mira a cogliere l’anima di
questo luogo metaforicamente capace di raccontare molti altri,
attraverso lo sguardo e le parole di chi a Trieste ha vissuto sin dalla
nascita o di chi l’ha incontrata solo più tardi, subendola come una
passione, seguendola come un richiamo.”

La Sala Tripcovich sarà la nuova sede per i festival cinematografici triestini

Sarà la Sala Tripcovich la nuova sede principale delle manifestazioni cinematografiche “Trieste Science+Fiction”, dal 5 al 9 dicembre 2012, e “Trieste Film Festival”, dal 17 al 23 gennaio 2013.
L’accordo siglato fra il Comune di Trieste, la Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” e le associazioni La Cappella Underground e Alpe Adria Cinema prevede infatti per la prima volta l’utilizzo di questa ampia e prestigiosa sala ai fini della realizzazione di manifestazioni e festival di cinema: il centralissimo edificio della “Tripcovich” sarà appositamente attrezzato sotto il profilo tecnico per ospitare le due prestigiose manifestazioni internazionali, così come altri successivi eventi dedicati alla settima arte.
“Si dà così attuazione a un impegno che avevo assunto nei confronti dei festival cinematografici di grande qualità organizzati a Trieste – dichiara il Sindaco Roberto Cosolini – ovvero quello di dare loro una sede adeguata, anche considerato il grande successo di pubblico che le rassegne riscuotono. Inoltre, con questa operazione si dimostra che, a differenza di quanti sul tema hanno fatto solo chiacchiere, noi diamo concreta applicazione alla scelta di diversificare l’utilizzo della Sala Tripcovich mettendola a disposizione delle diverse offerte culturali, pur ribadendo il “percorso” che la porterà a essere conferita al patrimonio della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi”.
“La Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi-Trieste formula l’auspicio che possano venir attivate le massime sinergie possibili tra le istituzioni pubbliche e le eccellenze culturali della città – dichiara dal canto suo il Commissario straordinario Claudio Orazi -. Ed è proprio in questa direzione che si orienta la collaborazione con i Festival Trieste Science+Fiction e Trieste Film Festival previsti nei prossimi mesi di dicembre e gennaio.”
Nelle parole di Daniele Terzoli, presidente del Centro ricerche La Cappella Underground, “L’accordo sull’utilizzo della Sala Tripcovich segna un importante risultato per lo sviluppo dei festival di cinema a Trieste: la nuova location va incontro alle esigenze del pubblico, sia in termini di capienza che di accessibilità; il Festival della Fantascienza, così come le altre manifestazioni festivaliere, è inoltre un’iniziativa che appartiene di fatto all’intera città, e la collaborazione con le grandi istituzioni va certamente nella direzione di ampliare e potenziare questa prospettiva”.
Anche Cristina Sain, Presidente dell’associazione Alpe Adria Cinema, esprime la propria soddisfazione per l’efficace sinergia attuata fra il Comune di Trieste, la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi e i festival cinematografici, nella certezza che questa collaborazione appena avviata consentirà al Trieste Film Festival di operare con maggiore efficacia e rinnovata energia per la crescita della manifestazione.

“Quartier generale” dei due festival e dei loro uffici operativi sarà poi l’adiacente palazzo della Casa del Cinema, sede delle principali associazioni di cultura cinematografica cittadine, grazie al progetto attivato con la Provincia di Trieste.

“Trieste Science+Fiction” – Festival Internazionale della Fantascienza, ritorna così, dal 5 al 9 dicembre, in occasione della sua 12° edizione, nel centro storico della città: la manifestazione dedicata all’esplorazione dei mondi del fantastico, dei linguaggi sperimentali e delle nuove tecnologie nelle produzioni di cinema, televisione, arti visive e dello spettacolo, è organizzata dal Centro ricerche La Cappella Underground con la collaborazione e il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali–Direzione Generale Cinema, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia, del Comune e della Camera di Commercio di Trieste.
Il cinema sarà come sempre il cuore della kermesse, con anteprime nazionali e internazionali delle migliori produzioni nel genere science fiction, fantasy e horror. La selezione ufficiale esplorerà il territorio con due concorsi internazionali: filmakers indipendenti da tutto il mondo si contenderanno il Premio Asteroide per il miglior lungometraggio di fantascienza nonchè il Premio europeo Méliès d’Argento per il miglior film fantastico e il miglior cortometraggio, organizzato in collaborazione con la European Fantastic Film Festivals Federation. Immancabili gli incontri, suggellati dal Premio Nocturno per registi emergenti, dal Premio alla Carriera Urania d’Argento a un grande artista nel panorama del fantastico, dalle masterclass organizzate con l’Università di Trieste e dagli eventi speciali dedicati al fumetto e alla letteratura.

Trieste Film Festival presenterà poi dal 17 al 23 gennaio 2013 la sua 24° edizione, organizzata da Alpe Adria Cinema con il contributo e il sostegno di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Media Programme, Ministero per i Beni e le Attività Culturali–Direzione Generale Cinema, Comune, Provincia, Camera di Commercio di Trieste, Fondazione Mediterraneo, Central European Initiative. La manifestazione è la più ricca e articolata kermesse festivaliera italiana espressamente dedicata alle cinematografie dell’Europa centro-orientale, con un programma costituito mediamente da 130 titoli in anteprima nazionale. Anche nel 2013 il cartellone prevede quattro sezioni competitive – lungometraggi, cortometraggi, documentari e un concorso, Zone di cinema, espressamente dedicato alle produzioni e ai registi del Friuli Venezia Giulia – ai cui vincitori verrà attribuito rispettivamente il premio Trieste, il premio Alpe Adria Cinema, il premio Fondazione Mediterraneo e il premio Zone di Cinema. Inoltre, le sezioni non competitive Muri del Suono, panoramica di film a tematica musicale, e Eastweek – nuovi talenti, grandi maestri che accoglie nelle giornate del Festival gli studenti delle Scuole di cinema dell’area cui vengono dedicati incontri di formazione e masterclass.
Un progetto rivolto ai professionisti del settore – organizzato dal Fondo Audiovisivo FVG in collaborazione con Trieste Film Festival – è infine WHEN EAST MEETS WEST. Trieste Cross-border Meeting che prevede tre giorni dedicati a produttori, broadcaster, mercati, fondi regionali italiani e dell’Europa centro-orientale. L’iniziativa è affiancata dagli Italian Screenings, finalizzati a dare un’opportunità di visibilità e promozione ai lungometraggi italiani indipendenti, sia di fiction che documentari, che ricercano una distribuzione internazionale e che non sono ancora stati distribuiti nelle sale italiane. Ancora, il Premio Corso Salani, creato in ricordo del cineasta scomparso, è destinato a un regista italiano il cui progetto indipendente sia in fase di lavorazione e necessiti di risorse produttive e finanziarie per essere portato a termine.

Barcolana 44: le iniziative dei Musei Scientifici

Navigando nella Scienza: vele, dinosauri, colori e predatori

In occasione della Barcolana 2012 il Servizio Musei Scientifici del Comune di Trieste propone per la prima volta una serie di eventi e iniziative straordinarie per offrire e far conoscere il patrimonio Museale e culturale della città e del territorio.

30 ore di aperture straordinarie, 16 ore di visite guidate e giochi per bambini si susseguiranno nel corso del fine settimana nei 4 Musei Scientifici di Trieste e al sito paleontologico del Villaggio del Pescatore (Duino Aurisina).

Da venerdì a domenica il Museo Civico di Storia Naturale, il Civico Museo del Mare, il Civico Orto Botanico e il Civico Aquario Marino saranno aperti in modo continuato dalle 10 alle 19.

Al CIVICO MUSEO DEL MARE si presenta una nuova vetrina tutta dedicata alla Barcolana.

In collaborazione con la Società Velica di Barcola e Grignano che ha gentilmente messo a disposizione alcuni dei primi trofei e manifesti, sono esposte alcune ormai storiche barche di Sciarrelli nonché foto e filmati tratti dall’archivio Marzari del Museo.

Per l’occasione, ogni iscritto alla Barcolana disporrà di un ingresso ridotto per 2 persone al Civico Museo del Mare.

Visite guidate si susseguiranno al Civico Museo del Mare giovedì alle 11, venerdì alle 11 e alle 14, sabato alle 11 e alle 14.

Al Museo Civico di Storia Naturale visita guidata gratuita al Museo per cittadini e turisti, con particolare riguardo alla sala dei Dinosauri e dei Coccodrilli, nonché alla nuovissima Mostra sulle Catene Alimentari con il gioco delle prede e dei predatori: sabato alle 12.

Per approfondire la conoscenza dei dinosauri, o per i velisti che stazionano al Villaggio del Pescatore (Duino Aurisina), sabato alle 16 (ritrovo presso la cava del Villaggio) riapertura straordinaria del sito paleontologico dei dinosauri e visita guidata gratuita a cura della Sezione di Paleontologia del Museo Civico di Storia Naturale.

Al Civico Orto Botanico visita guidate venerdì alle 15 sullo straordinario mondo delle piante nei suoi colori autunnali.

Sabato alle 10, invece, visita guidata al percorso geo-paleontologico e, a seguire, caccia al tesoro per bambini (6 – 14 anni) alla scoperta dei fossili e delle piante.

Al Civico Aquario Marino conosceremo “quelli che la Barcolana la vedono da sotto” con ben tre occasioni per familiarizzare con le numerose creature marine ospitate, ma anche con i rettili e gli anfibi che in queste giornate sopportano la pacifica invasione del ciglione carsico. Visite guidate venerdì alle 17 e sabato alle 15 e alle 17

In collaborazione con:

Gruppo WWF Universitario, Associazione di Volontariato Cittaviva, Cooperativa Sociale La Collina, Soprintendenza Archeologica del FVG, Mario Sartori di Borgoricco, Walter Macovaz, Università degli Studi di Trieste, Società Velica di Barcola e Grignano.

 

Trieste Estate 2012: un programma apprezzato e gradito dal pubblico.

 

Trieste Estate 2012 ha chiuso i battenti raccogliendo pieno consenso e gradimento. Dati e numeri di affluenza della rassegna promossa dal Comune di Trieste, che da giugno a settembre ha animato la città offrendo ai triestini e ai turisti una miriade di spettacoli, mostre, proposte culturali, rappresentazioni teatrali, manifestazioni di intrattenimento per adulti e bambini, dal centro ai rioni.
“A cominciare dall’evento-concerto di Bruce Sprensteen che ha calamitato a Trieste 30.500 persone, tutte le proposte culturali che hanno caratterizzato ‘Trieste estate 2012’ hanno registrato numeri altamente significativi che ci accompagnano anche nell’incremento delle presenze turistiche in città rispetto al 2011 – ha sottoineato il Sindaco Cosolini -.
“I dati, estremamente importanti, sono la dimostrazione che la cultura svolge un ottimo servizio per la città, ma sono anche un valore aggiunto per l’economia. Vale a dire che Trieste deve scommettere di più sulla ‘cultura turistica’. Seppure in tempi stretti e con la dovuta attenzione alle risorse, siamo riusciti a organizzare una rassegna estiva di qualità, – e un’informazione capillare con i relativi opuscoli del programma distribuiti in tutta la città – di cui abbiamo avuto riscontri molto positivi e di questo ringrazio i dirigenti e i dipendenti comunali, le associazioni, gli sponsor e tutti coloro che hanno collaborato con professionalità e dedizione alla riuscita di ognuna delle manifestazioni. Per l’estate 2013 apriremo un ‘cantiere’ molto presto per migliorare ancora di più il programma di proposte”.
Il Sindaco ha poi evidenziato i dati più significativi riferiti all’affluenza alla programmazione di 100 eventi al Castello di San Giusto, in piazza Verdi, al Molo Audace e nei rioni (Servola, Ponziana, Opicina, Barcola, Cittavecchia, Borgo San Sergio, Valmaura, Melara) per un totale di 57.107 spettatori.
Gli spettacoli più frequentati sono stati il “Buena vista social club” al Castello di San Giusto e Goran Bregovic che hanno raggiunto ognuno il traguardo dei 2000 spettatori. In piazza Verdi ha spopolato la Banda Berimbau con 4000. I “60 Ruggenti” a quota 2.500. Nei rioni Alessio Colautti con lo spettacolo “Dal piccolo al grande schermo passando per radio Eiar” , è riuscito ad attrarre 600 persone.
Il Museo Revoltella ha registrato 24.046 visite contro le 18.951 del periodo gennaio-agosto 2011, con un aumento di quasi il 25% nel solo mese di agosto, che ha visto arrivare in via Diaz 4000 visitatori, si sono contate 1200 presenze in più rispetto all’anno scorso (agosto 2011: 2800 visitatori) e tutte le iniziative culturali hanno ottenuto una grande risposta di pubblico, tanto che, per quelle più “esclusive”, come lo spettacolo itinerante “Il barone e l’arciduca” con Lorenzo Acquaviva e Ivan Zerbinati su testo di Lino Marrazzo e per la regia di Davide del Degan, (1200 partecipanti a 30 repliche) o “Calici d’arte. Conversazioni e degustazioni sulla terrazza del museo” (4 incontri con produttori e architetti, con oltre 500 iscrizioni) è stato necessario, purtroppo, dire di no a moltissime richieste. La mostra “Trieste-Suez” (a cura di Vanja Strukelj e Luisa Crusvar, con il coordinamento di Susanna Gregorat) dedicata all’attività svolta da Pasquale Revoltella per la grande impresa del canale di Suez, in 41 giorni di apertura (25 luglio) ha avuto 5480 visitatori con una media di 134 visite al giorno.
Alta frequenza anche alle serate del ciclo “Art&Cinema” organizzato in collaborazione con la Cappella Underground, al concerto di Ferragosto della Nuova Orchestra Busoni e al corso di fumetto per bambini intitolato “Ma che fumetti d’Egitto!”
Grande successo di pubblico e notevole apprezzamento sta riscuotendo presso il Civico Museo della Risiera di San Sabba – Monumento Nazionale la mostra fotografica Un tempo pieno di attese. Il campo profughi della Risiera di San Sabba nelle foto di Jan Lukas, che racconta la poco nota vicenda del campo profughi stranieri della Risiera di Sabba attraverso le fotografie scattate nel 1965 da un maestro della fotografia europea, il boemo Jan Lukas, che si trovava in Risiera in veste di rifugiato politico.
Dal 12 luglio ad oggi i visitatori della Risiera – e quindi della mostra che si trova allestita nella Sala del Museo – sono stati oltre 10.000.
La mostra, curata da Helena Lukas Martemucci, figlia di Jan Lukas, è stata realizzata dal Civico museo della Risiera di San Sabba, Monumento nazionale, in collaborazione col Centro Ceco, Ceské Centrum di Milano.
La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile fino al 4 novembre 2012 (con orario continuato dalle ore 9 alle 19, giorni festivi compresi).
Del gruppo di istituzioni raccolte nei Civici Musei di Storia ed Arte, il museo che ha fatto registrare l’aumento più consistente di visite è il Museo Sartorio, passato dai 2151 visitatori entrati nei primi otto mesi del 2011, ai 6497 del 2012, con buone probabilità di toccare a dicembre il tetto dei 10.000 visitatori annui, che rappresenterebbe un risultato adeguato all’importanza e alla bellezza di questo museo.
Un lusinghiero successo hanno ottenuto le due originali mostre (e in particolare le visite guidate) ideate per l’estate,“Serendipity in un parco di libri”, curata da Claudia Morgan e dedicata ai volumi sul giardinaggio appartenuti al barone Sartorio e all’esposizione di quadri di “Salotti in fiore”, a cura di Lorenza Resciniti, un singolare itinerario tra le nature morte della casa, che hanno fatto scoprire al grande pubblico alcuni dei tanti tesori che questa splendida residenza conserva.
Anche il museo Teatrale “Carlo Schmidl” di via Rossini può vantare una significativa crescita di visite nel corso del 2012. In questo caso il confronto si può fare solo per i primi sette mesi dell’anno (gennaio-luglio 2011: 2869 presenze e gennaio-luglio 2012: 4393) poiché nel mese di agosto 2011 erano stati inclusi i partecipanti agli spettacoli gratuiti allestiti lungo la riva del Canal Grande, stimati in oltre 13000.
Più che notevole il risultato della mostra “Il teatro di Dodo. Omaggio a Sergio D’Osmo” curata da Stefano Bianchi con la collaborazione di tante personalità della cultura cittadina, e dedicata a un grande uomo di teatro triestino da poco scomparso, che è stata al centro delle proposte di “Musei di sera” come si dirà più avanti.
L’ampliamento dell’orario di apertura nella fascia pomeridiana al Museo civico di storia ed arte e orto lapidario ha dato interessanti risultati anche per questo sito affascinante dove si conservano le più antiche memorie della città e del territorio e che non può essere disgiunto dalla visita del Castello di San Giusto. Rispetto al 2011 si è registrato un aumento di circa 1500 visitatori che hanno portato a oltre 6000 presenze il totale dei primi otto mesi. Merito anche del percorso creato dalla conservatrice Marzia Vidulli sul tema “Winckelmann e l’Egitto” che, prendendo lo spunto dal tema Trieste-Suez trattato al Museo Revoltella, ha fatto scoprire un altro aspetto degli studi del grande studioso tedesco morto a Trieste nel 1768.
Pur in assenza di eventi speciali, il Museo d’arte Orientale, il museo civico più vicino a Piazza Unità e alle principali “correnti” di turisti, ha attirato quest’anno molti visitatori in più. È stato sufficiente aggiungere qualche giorno di apertura alle tradizionali due mattine settimanali, per vedere più che raddoppiati i visitatori, passati da 900 a 2300 nei primi otto mesi dell’anno.
L’offerta dei musei civici di Trieste per le serate di agosto con “Musei di sera” e “Revoltella estate”, era costituita da un’ottantina di appuntamenti con l’arte, la musica, il teatro, il cinema, la storia, l’architettura, i libri, i giardini, i sapori del territorio distribuiti tra i musei Teatrale “Schmidl”, Sartorio e Revoltella.
Quasi ogni giorno del mese tre importanti musei della città hanno aperto le sale al pubblico fino a mezzanotte e proposto spettacoli di ogni genere, dalla musica classica al teatro itinerante, dalle marionette al cinema, assieme a mostre, visite guidate, conversazioni e degustazioni e, naturalmente i percorsi delle collezioni permanenti, ricche di capolavori.
Si è deciso, benché i Musei civici di storia ed arte e il Revoltella formino da febbraio un unico Servizio, sotto un’unica direzione, di mantenere i titoli tradizionali delle manifestazioni e anche le giornate: martedì sera apertura del Teatrale, mercoledì al Sartorio, giovedì e venerdì al Revoltella.
Si sono mantenute anche le formule collaudate in passato: mentre il Revoltella ha puntato molto sulla terrazza panoramica e sul teatro itinerante, il Sartorio e il Teatrale hanno proposto serate “multievento” piene di sorprese, con i musicisti nelle sale, le visite guidate affidate a esperti-animatori e le marionette di Podrecca in successione alle “Maldobrie” interpretate da giovani attori. Un cambiamento rispetto agli ultimi anni è stata la reintroduzione dell’ingresso a pagamento. Si è ritenuto di stabilire un biglietto d’ingresso alle manifestazioni soprattutto per “testare” l’interesse dei visitatori e capire quanti – di fronte a un’offerta ampia e generosa come quella dell’estate triestina – esprimono una effettiva e non distratta predilezione per i luoghi della storia e dell’arte. L’esito, sia pure certamente inferiore a quello che ci si sarebbe potuti aspettare dall’ingresso gratuito, è stato comunque consistente con 5100 presenze complessive tra “Musei di sera” e “Revoltella estate””.
Va rimarcato, per quanto riguarda la “produzione” degli eventi organizzati dai musei, il grande impegno progettuale del personale interno, sia il personale scientifico, sia il personale amministrativo e tecnico, che – assieme ai volontari (di cui va ricordato l’impegno straordinario di Wilma Belsasso, presidente dell’associazione Cittaviva) – ha assicurato non solo la qualità dell’offerta culturale ed editoriale, ma anche una cura particolare negli allestimenti e nell’accoglienza del pubblico.
Un altro aspetto da sottolineare, invece, sotto l’aspetto delle relazioni con le diverse realtà del territorio, che gli eventi realizzati dai musei civici sono serviti anche a mettere insieme e promuovere tanti mondi diversi e a valorizzare talenti, come quelli dei tanti giovani musicisti e attori che sono stati ingaggiati per gli spettacoli, o gli studiosi che lavorano solitamente nelle biblioteche e negli archivi, ma anche a richiamare “altre” eccellenze solitamente del tutto estranee ai musei, come ad esempio la produzione vitivinicola del Carso.
Le iniziative organizzate dal Servizio Biblioteche Civiche sono iniziate con   Bloomsday 2012, la giornata del 16 giugno che si è tenuta al Museo Sartorio con la conferenza di John McCourt: Ulisse in mezz’ora, che ha contato la presenza di 120 persone e le 200 che hanno partecipato all’happening “J.Joyce D.Downtown. Il numero più alto, con 350 spettatori, è stato registrato dalla lettura-spettacolo all’Orto Lapidario “James Joyce a Trieste. Quando el mulo Zois parlava in triestin”.
Alta la frequenza anche nelle biblioteche civiche: alla Quarantotti Gambini “In viaggio…con la biblioteca d’estate, con le attività programmate da giugno ad agosto, offerte a un pubblico tra 0-13 anni, riprendevano il tema che aveva contraddistinto il percorso fatto con le scuole durante l’anno scolastico 2011-2012: il viaggio. 11 laboratori a numero chiuso: 267 bambini.
Alla biblioteca Mattioni, “Cosa bolle in biblioteca?, il laboratorio di cucina creativa per bambini dai 5 anni in su, 10 laboratori a numero chiuso, ha visto la partecipazione di 120 bambini.
Colei che sola a me par donna. Femminilità tra letteratura e vita quotidiana nell’Umanesimo, la mostra allestita nella Sala Veruda, palazzo Costanzi (3 – 31 agosto 2012) e Museo petrarchesco piccolomineo (3 agosto 2012-5 gennaio 2013), ha avuto 1788 visitatori in Costanzi all’ 11.’9.2012; 230 visitatori in museo petrarchesco all’ 11.’9.2012; media di visitatori per le visite guidate (2 volte la settimana) 15 persone.
La mostra sulla nuova cultura fumettistica tedesca “Comics, Manga & Co.”, organizzata dalle biblioteche, in collaborazione con Goethe Institut (7 settembre – 7 ottobre 2012) ha proposto 3 laboratori a numero chiuso per bambini, per ragazzi e per adulti a cura dell’Accademia del Fumetto di Trieste. Dal giorno dell’inaugurazione sono già esauriti i laboratori per bambini e adulti.

Nella sede dell’ex Pescheria-Salone degli Incanti è in corso la mostra fotografica di Monika Bulaj “NUR/LUCE. Appunti afgani”, che ha toccato in questi giorni le 5.000 presenze (provenioenze 66% TRIESTE, 6% REGIONE FVG, 16% ITALIA, 12% ESTERO). Lo scorso fine settimana in occasione del convegno AFGHANISTAN, OLTRE IL GRANDE GIOCO, tenutosi nell’Auditorium della sede espositiva, in occasione del quale è stato previsto l’ingresso gratuito alla mostra, sono stati più di mille i visitatori.
Un pubblico attento ha partecipato con interesse agli incontri con i grandi testimoni della storia afgana, ricercatori, giornalisti, diplomatici, medici o semplici afgani, tra i quali Alberto Cairo, Emanuele Giordana, Mario Pondero; parlando di spiritualità e antropologia, storia e attualità, guerra e quotidianità, questione giuridica e odissea dei profughi afgani in Europa, i relatori hanno dato voce alle immagini di Monika Bulaj, completando un quadro di emozioni molto intense.
La proroga della mostra fino al 30 settembre 2012 consentirà inoltre di ospitare nell’Auditorium dell’ex Pescheria l’incontro per la consegna a Monika Bulaj del “Premio Città di Trieste al Reportage 2012”.

Tutte le 11 serate di “Marestate – Navigando nella Scienza” si sono svolte presso il Giardino delle Ancore del Civico Museo del Mare, con una media di oltre 100 persone a serata. Anzi, in alcune serate si è abbondantemente superata la capienza massima di 200 persone e i ritardatari non hanno purtroppo trovato posto o hanno dovuto ascoltare dall’esterno.
Alcune serate (Pesci Robot, Foca Monaca…) hanno richiamato pubblico da fuori città e l’attenzione dei Media che hanno intervistato il relatore e dedicato ampi servizi.
La manifestazione si è conclusa con una serata speciale fuori programma venerdì 14 settembre, in è stata riproposta – a gran richiesta – la serata sull’ “Alice delle meraviglie, ovvero il sardone barcolano”.
Grande successo ha avuto anche la manifestazione “Spazi Urbani in gioco” con il programma di animazioni estive e momenti di intrattenimento e socializzazione per bambini e famiglie nei giardini e spazi pubblici: quest’anno il tema verteva sull’ “Ecosostenibilità”.
Quest’estate una linea fantastica ha unito idealmente il giardino di Borgo San Sergio, il laghetto artificiale di Basovizza, la Villa Revoltella, il Parco Farneto, il Parco di San Giovanni, la Villa Engelmann, il giardino di via S. Michele, il giardino di via Orlandini, lo stabilimento balneare “La Lanterna”, la Villa Cosulich, per giungere fino all’area verde dello stagno in località Contovello.
La scelta è stata ampia, nel corso dell’estate, dal lunedì al sabato, le famiglie hanno potuto scegliere dove poter portare i bambini/e ed i ragazzi/e a divertirsi in mezzo al verde, per un totale di n. 172 incontri a partire dal 18 giugno fino all’8 settembre scorso. Le attività si sono svolte in collaborazione con il servizio estivo dei ricreatori “ricreMATTINA”e con le associazioni. Sono stati altresì luoghi privilegiati di aggregazione, nel corso dell’estate, alcuni giardini scolastici animati a cura di 9 comitati di genitori che hanno partecipato all’XI edizione del bando di concorso per la presentazione di proposte di “animazione” di giardini scolastici da parte di genitori.

TRIESTE LA CONTESA

Sarà proiettato giovedì 31 gennaio alla Sala Tripcovich l’ultimo filmdi Elisabetta Sgarbi “Trieste la contesa”, interamente girato nel capoluogo giuliano e presentato in anteprima assoluta al pubblico triestino.

La proiezione avverrà  alla presenza dell’autrice e saràintrodotta dal Sindaco di Trieste Roberto Cosolini. Durante la seratainterverranno Giorgio Rossetti, Paolo Rossi, Raoul Pupo, Mauro Covacich,Marija Mitrovic, Andrea Segrè, Miran Kosuta, Lucio Ulian, Mauro Giacca,Mauro Tabor, Elena Marco, Barbara Fornasir ed Eugenio Loi;  alcuni degli interlocutori che hanno accompagnato Elisabetta Sgarbi in questo caratteristico viaggio cinematografico.

Il lungometraggio, prodotto da betty wrong in collaborazione con Rai
Cinema, porta la firma di Elisabetta Sgarbi sia  per la regia sia per la
sceneggiatura, curata assieme ad Eugenio Loi; direttori della fotografia
Andrei Arce Maldonado e Elsio Bisignani, scenografia Luca Volpatti e le
musiche sono state composte dal maestro Franco Battiato.
“Trieste la contesa” è il secondo film della Sgarbi girato e
dedicato a Trieste, il primo “Il viaggio della signorina Vila” ha
aperto, quest’anno, la 24esima  edizione del Trieste Film Festival,
durante un appuntamento particolarmente affollato. “Trieste è una
Porta. Luogo di confine, soggetto e teatro di snodi storici, religiosi e
culturali i cui segni permangono ancora e con evidenza nelle strade,
nella lingua, nella letteratura di questa città, costantemente posta al
confine. Stretta fra l’Adriatico e l’Europa Centro-Orientale, a
Trieste si è incarnata con vigore l’identità mitteleuropea e insieme
fortemente italiana, capace di accostare alla vocazione intellettuale
quella imprenditoriale, e di costruire con il suo contesto naturale un
legame sempre culturale: a Trieste, il mare, il vento e il Carso sono
elementi costruttivi del carattere, dell’arte e della storia che
l’hanno plasmata – così si legge nella scheda di presentazione
dell’opera-.  Il progetto di questo film mira a cogliere l’anima di
questo luogo metaforicamente capace di raccontare molti altri,
attraverso lo sguardo e le parole di chi a Trieste ha vissuto sin dalla
nascita o di chi l’ha incontrata solo più tardi, subendola come una
passione, seguendola come un richiamo.”

 

Afghanistan, oltre il Grande Gioco” è l’evento collaterale alla mostra fotografica di Monika Bulaj “Nur/Luce. Appunti afgani”

“Afghanistan, oltre il Grande Gioco” è l’evento collaterale alla mostra fotografica di Monika Bulaj “Nur/Luce. Appunti afgani” – allestita presso l’ex Pescheria-Salone degli Incanti -.

Una tre giorni a tempo pieno, a ingresso gratuito (compresa la visita alla mostra) – a partire da venerdì 7 fino a domenica 9 settembre, (con apertura dell’ex Pescheria dalle 10 del mattino fino all’una di notte ) – che si svolgerà nell’Auditorium dell’ex Pescheria-Salone degli Incanti –. Una fitta serie di incontri, testimonianze, riflessioni, documentari e fotografie, con ospiti esperti altamente qualificati a livello nazionale e internazionale.Giornalisti, scrittori, sociologi, ricercatori, antropologi, fotografi e altri ancora parleranno della complessa situazione afgana in tutti i suoi aspetti. Saranno proiettati anche film, documentari, cortometraggi e fotografie.

Il successo di pubblico finora registrato dalla bellissima mostra di Monika Bulaj, con 3500 visitatori a un mese dall’inaugurazione– tant’è che è stata decisa la proroga fino al 30 settembre – dimostra la validità del tema scelto e della capacità di suscitare emozioni e sensibilità su questi temi, e introduce riflessioni importanti che completeranno questo percorso di ‘indagine’ e di conoscenza proprio attraverso la tre giorni di convegno”.
“Questo convegno è una straordinaria occasione che porterà a Trieste tra le persone più esperte e qualificate per dar voce alle minoranze e raccontare un altro Islam, un altro Afghanistan – ha detto Monika Bulaj – , per far incontrare due mondi, occidentale e quello antico e tribale, confrontandone anche gli aspetti giuridici, le leggi come la sharia. Il racconto dei destini di tanti profughi afgani, molti che vivono anche nella nostra città, o che fuggono nelle montagne fra Turchia e Iran, nei gommoni fra Grecia e Turchia, nei camion. Tante voci che parleranno della gente, dei bambini, di spiritualità e antropologia, storia e attualità, guerra e quotidianità”.
Aprirà il convegno l’intervento di Alberto Cairo, candidato al Premio Nobel per la Pace nel 2010, che racconterà la sua ventennale esperienza in Afghanistan nei centri ortopedici del Comitato Internazionale della Croce Rossa.

In occasione del convegno, nelle giornate di venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 settembre l’ingresso, alla mostra e al convegno, sarà GRATUITO, e l’ex Pescheria – Salone degli Incanti sarà aperta DALLE 10 ALL’UNA DI NOTTE.

Interverranno ANDREA ANGELI, ex portavoce dell’Unione Europea e di EUPOL in Afghanistan, autore dei volumi “Professione Peacekeeper” e “Senza Pace”; è portavoce del Sottosegretario agli Esteri, Staffan de Mistura; GIULIANO BATTISTON, ricercatore e giornalista freelance, collabora con quotidiani e riviste, tra cui Il Manifesto e Lo Straniero. Coordina il sito di informazione economica www.sbilanciamoci.info e cura il programma del Salone dell’editoria sociale di Roma. In Afghanistan ha realizzato due ricerche, sulla società civile e sulla percezione delle truppe straniere. Ne sta realizzando una terza per il network Afgana; MONIKA BULAJ, fotografa e scrittrice, collabora con La Repubblica, Il Corriere della Sera, National Geographic, GEO, Il Piccolo. Ha esposto in molte città del mondo tra cui New York, Il Cairo e Roma. Per il suo lavoro ha ricevuto il Premio Chatwin, The Aftermath Project Grant, Premio Luchetta-Hrovatin, TEDGlobal Fellowship, Premio Tomizza; ALBERTO CAIRO, fisioterapista e scrittore. Vive a Kabul da vent’anni. Lavora per il Comitato Internazionale della Croce Rossa. Autore di “Diari di Kabul” e “Mosaico Afgano”, entrambi per Einaudi. Pratica la “discriminazione positiva”: nei centri ortopedici del CICR in Afghanistan sono i disabili che riabilitano altri disabili. E’ stato candidato per il Premio Nobel per la Pace nel 2010; ANTONIO DE LAURI, ricercatore, ha curato il volume “Poesie afgane contemporanee. Un percorso tra le vie della conoscenza” ed è autore del libro “Afghanistan. Ricostruzione, ingiustizia, diritti umani” nel quale analizza i limiti del tentativo di ricostruzione giuridica e giudiziaria in Afghanistan; ENRICO DE MAIO, diplomatico, già ambasciatore d’Italia in Pakistan e Afghanistan. E’ stato tra gli organizzatori della prima conferenza di Bonn, nel 2001, dopo la caduta dei talebani; GIOVANNI DE ZORZI, suonatore di flauto ney e docente di Etnomusicologia all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa di musica classica e sufi di area ottomano- turca, iranica e centroasiatica; alterna l’attività concertista, in solo o alla guida dell’Ensamble Marâghî, con la ricerca, la scrittura, la direzione artistica di programmi musicali e la didattica; MARIO DONDERO, fotografo e giornalista, è considerato il padre del fotogiornalismo italiano. Ha lavorato per diverse testate nazionali ed estere e ha tenuto centinaia di mostre dei sui lavori che vanno dalla descrizione della realtà sociale in Europa dal dopoguerra a oggi, alla documentazione di conflitti in varie parti del mondo. Ha anche documentato la scena letteraria, artistica e cinematografica del continente europeo; FABRIZIO FOSCHINI, laureato in Storia Orientale all’Università di Bologna, lavora in Afghanistan da più di due anni come ricercatore all’Afghanistan Analysts Network di Kabul, il più autorevole centro di ricerca storico storico-politica dell’Afghanistan; EMANUELE GIORDANA, co-fondatore di Lettera22, direttore del mensile “Terra”, è uno dei conduttori di Radiotre Mondo a Rai Radio 3 e tra i portavoce dell’iniziativa “Afgana”, rete italiana della società civile, che nel 2011, ha ricevuto il Premio per la Pace Tiziano Terzani; HERMANN KREUTZMANN, professore di Geografia Umana, direttore del Centro di studi sullo sviluppo, direttore dell’Istituto di Scienze Geografiche presso la Freie Universitat Berlin, ha una pluriennale esperienza di ricerca sul campo nelle regioni dell’Asia centro settentrionale; attualmente è consigliere e ricercatore principale del Competence Network “Crossroads Asia” finanziato dal Bundesministerium für Bildung und Forschung; SORAYA MALEK, principessa afgana discendente del re riformatore Amanullah (esiliato in Italia e morto in Europa agli inizi del secolo scorso), fa parte della rete “Afgana”; GRAZIA SHOGEN MARCHIANO’, studiosa di estetica comparata e studi indiani e buddhisti, già professore ordinario di Estetica e Storia e Civiltà dell’Asia orientale, è stata testimone e interprete del cozzo fra le forze che innescano ma anche distruggono la luce interiore, invocata da ogni mistica come la vera mèta; in un monastero shingon giapponese è stata iniziata alla meditazione profonda; presidente dell’AIREZ, l’Associazione nel nome di Elémire Zolla, ne cura l’Opera omnia e ne ha scritto, per Marsilio, la biografia intellettuale ” Il conoscitore di segreti”; RAUL PANTALEO, architetto e grafico, da anni svolge la sua attività professionale e di ricerca nell’ambito della progettazione partecipata bioecologica e della comunicazione sociale, collaborando con organizzazioni del terzo settore. Fortemente impegnato nei progetti di Emergency, ha progettato e realizzato diversi centri sanitari in vari paesi africani, tra cui il Centro Salam di Karthoum che ha rappresentato l’Italia alla Biennale di architettura 2010; ALEXANDRE PAPAS, ricercatore al Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi, storico dell’Islam e dell’Asia centrale; nel 2006 ha ricevuto il premio per la miglior tesi di dottorato all’Istituto per lo studio dell’Islam e le società del mondo musulmano; si occupa di misticismo Sufi, di venerazione del sacro e delle questioni politico-religiose in Asia centrale dal XVI secolo ad oggi; GIOVANNI PEDRINI, antropologo e orientalista, responsabile del progetto di ricerca “Identità etniche e frontiere culturali nel Wakhan Pamir” dell’Università Ca’ Foscari di Venezia; THOMAS RUTTIG, co-fondatore e co-direttore dell’Afghanistan Analysts Network, il più autorevole centro di ricerca storico storico-politica dell’Afghanistan con base a Kabul; è un analista politico indipendente molto ascoltato in Germania e noto a livello internazionale; SERGIO UJCICH, portavoce ufficiale del Centro Culturale Islamico di Trieste e del Friuli Venezia Giulia; ROSSELLA VATTA, infermiera pediatrica dell’IRCCS materno infantile Burlo Garofolo di Trieste, ha lavorato come volontaria di Emergency nel Centro di maternità dell’Ospedale di Anabah in Panjshir.

In chiusura di convegno, domenica 9 settembre alle ore 21, Monika Bulaj modererà l’evento speciale “Storie di questo mondo. Profughi afgani in Europa”, con la partecipazione di ALUK AMIRI, artista, autore dei film “Nei sogni dei miei piccoli sogni” e “Benvenuti in Italia. Un altro sguardo sull’accoglienza”; NAZHEND BEHBUDI per Save the Children; GENNI FABRIZIO per Tenda per la Pace e i Diritti; VERONIKA MARTELANC, per UNHCR, membro della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale presso la Prefettura di Gorizia.

Le serate saranno dedicate alla proiezione di film, documentari e cortometraggi; venerdì 7 settembre alle 22 verrà presentato “USTAD RAHIM. HERAT’S RUBAB MAESTRO” di John Baily, ritratto di un musicista eccezionale, Ustad Rahim Khushnawaz, maestro del Rubab afgano (liuto); di particolare interesse il rituale gormani durante il quale il maestro accetta un nuovo studente nella sua cerchia; sabato 8 settembre alle 23 verranno proiettati i cortometraggi presentati alla sezione Afghanistan di Universo Corto Elba Film Festival 2012 “BEFORE I WAS GOOD” di Masoud Ziaee, cortometraggio vincitore, “LIGHT IN THE CAVE” di Sayed Suleiman Amanzad e “LOOK WHO IS DRIVING” di Airokhsh Faiz Qaisary; domenica 9 settembre alle ore 23 verrà proposto il film/ documentario “IN THIS WORLD – COSE DI QUESTO MONDO” di Michael Winterbottom, Orso d’oro al Festival di Berlino 2003, che racconta l’odissea di due profughi afgani che, partiti dal campo di Peshawar in Pakistan, cercano di raggiungere Londra.

Durante le pause del convegno verrà proiettato il film “BACHA BAZI” (The dancing boys of Afghanistan), di Najibullah Quraishi, che tratta il delicato tema dello sfruttamento sessuale di giovani ragazzi afgani.

PROGRAMMA
venerdì 7 settembre 2012

ore 17.00 Roberto Cosolini, Sindaco di Trieste, Saluto
Alberto Cairo, “20 anni in Afghanistan”
Monika Bulaj, curatrice di “Afghanistan, oltre il Grande Gioco”

ore 19.00 Hermann Kreutzmann e Fabrizio Foschini
“Luci e ombre nel Pamir afgano”
introduce Emanuele Giordana

ore 21.00 Giovanni De Zorzi, “Musiche d’Afghanistan. Note per un paesaggio sonoro”

ore 22.30 proiezione del film “Ustad Rahim. Herat’s rubab maestro”
di John Baily, Afghanistan 1994, 55’, sottotitoli in inglese

sabato 8 settembre 2012

ore 11.00 presentazione dei volumi:
Andrea Angeli, “Senza Pace: Da Nassiriyah a Kabul. Storie in prima linea”
Antonio De Lauri, “Afghanistan. Ricostruzione, ingiustizia, diritti umani”
modera Emanuele Giordana

ripresa lavori

ore 17.00 Sergio Ujcich, “Il Sufismo”
Alexandre Papas, “La mistica musulmana in Afghanistan”
introduce Monika Bulaj
ore 19.00 Monika Bulaj, “Oltre il Grande Gioco. Immagini e storie di un’umanità ignorata”

ore 21.00 Grazia Shogen Marchianò, “Sulla soglia delle ‘cose ultime’ a Oriente e Occidente: una meditazione in parole”
Soraya Malek, “L’emancipazione femminile negli anni Venti”
modera Giuliano Battiston

ore 23.00 proiezione dei cortometraggi presentati alla sezione Afghanistan di
Universo Corto, Elba Film Festival 2012
“Before I was good” di Masoud Ziaee, 11.54’, (cortometraggio vincitore)
“Light in the cave” di Sayed Suleiman Amanzad, 7.54’
“Look who is driving” di Airokhsh Faiz Qaisary, 8.26’

domenica 9 settembre 2012

ore 10.00 Giovanni Pedrini, “Il buio albeggia da Oriente. Identità e culture del Pamir afghano”

ore 12.00 Enrico De Maio, Thomas Ruttig e Fabrizio Foschini
“Dentro il Grande Gioco. Il futuro dell’Afghanistan dopo l’uscita di scena dei militari”
modera Giuliano Battiston

ripresa lavori

ore 17.00 Mario Dondero, “Testimone di un secolo di fotografia italiana racconta il suo viaggio in Afghanistan”
Rossella Vatta e Raul Pantaleo “Impegno sul campo di EMERGENCY”
modera Emanuele Giordana

ore 19.00 Emanuele Giordana, Soraya Malek, Giuliano Battiston
“Né talebani né signori della guerra, la terza via della società civile afgana”
ore 21.00 Nazhend Behbudi, Genni Fabrizio, Veronika Martelanc, Aluk Amiri
”Storie di questo mondo. Profughi afgani in Europa”
modera Monika Bulaj

ore 23.00 proiezione del film/documentario “In This World – Cose di questo mondo”, di Michael Winterbottom, Gran Bretagna 2002, 90’
Orso d’oro al Festival di Berlino 2003

orario della mostra in occasione del convegno:
venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 settembre 2012, dalle 10 all’una di notte
INGRESSO GRATUITO 

Noam Chomsky a Trieste. SISSA, Comune e Università di Trieste, portano in città il celebre scienziato e intellettuale americano. Il professore sarà protagonista di evento pubblico lunedì 17 settembre al Teatro Rossetti.

Noam Chomsky, linguista di fama internazionale riceverà il titolo di PhD in Neuroscienze Cognitive dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. In occasione della visita lo scienziato terrà una Lectio Magistralis presso la scuola e una conferenza pubblica in città.

Noam Chomsky è uno scienziato di fama internazionale ed è considerato il fondatore della linguistica moderna grazie alle sue teorie scientifiche rivoluzionarie. È anche un intellettuale di spicco e ha avuto un peso rilevante sull’opinione pubblica statunitense e mondiale su temi politici, sociali ed economici.

Per i suoi meriti scientifici la SISSA lo ha invitato a Trieste il prossimo 17 settembre per conferirgli il titolo di PhD honoris causa in Neuroscienze. In questa occasione lo scienziato terrà una lectio

magistralis dal titolo “The minimalist program and language acquisition” nell’Aula Magna della scuola.

Nel pomeriggio dello stesso giorno Chomsky terrà anche un intervento pubblico dal titolo “The Emerging World Order: its roots, our legacy” (Il nuovo ordine mondiale: le sue radici, la nostra eredità). L’evento avrà luogo presso al Politeama Rossetti alle ore 17.30 ed è rivolto alla cittadinanza. La conferenza sarà tradotta simultaneamente in italiano.

L’ideazione dell’evento è della SISSA, che insieme al Comune e all’Università di Trieste ha organizzato anche la conferenza cittadina. La traduzione conta sul supporto dell’ateneo triestino attraverso la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori.

“Noam Chomsky è una personalità scientifica e una figura pubblica di fama mondiale, che ha profondamente influenzato lo sviluppo del pensiero occidentale in linguistica, scienze cognitive, filosofia e politica”, spiega il Direttore della SISSA, Guido Martinelli. “È per gli importantissimi contributi scientifici che la SISSA, dove opera un attivissimo team di ricercatori e studenti in Neuroscienze cognitive e Neurobiologia, gli conferirà il titolo di Dottore di Ricerca Honoris Causa in Neuroscienze”. Martinelli ricorda anche l’aspetto politico del personaggio: “Il prof. Chomsky è anche uno spirito critico che con le proprie posizioni ha acceso vivaci dibattiti su tutti i temi politici e sociali più scottanti degli ultimi decenni. Nel pomeriggio i cittadini avranno l’occasione di conoscere questo protagonista del mondo accademico e del dibattito politico della seconda metà del Novecento”.

“Noam Chomsky è uno dei pochi grandi intellettuali che non hanno mai rinunciato ad essere coscienza critica della società occidentale. Per oltre trent’anni le sue opinioni e i suoi giudizi, sempre attenti a cogliere l’essenza delle cose dietro l’apparenza della realtà, hanno sensibilizzato un crescente interesse del pubblico verso la reale natura del potere”, precisa Antonella Grim, Assessore all’Educazione, Scuola e Università e Ricerca del Comune di Trieste. “Insieme alla SISSA e all’Università di Trieste, abbiamo voluto organizzare una «restituzione pubblica», con l’incontro alla Stazione Marittima, affinché, dopo la cerimonia di consegna della laurea honoris causa prevista per la mattina, anche molti dei nostri concittadini possano assistere ad una conferenza del professor Chomsky”.

L’importanza dell’evento è sottolineata anche dal Rettore dell’Università di Trieste, Francesco Peroni: “La presenza di una personalità come Chomsky a Trieste costituisce un’occasione di grande stimolo culturale, offerta, oltre che alla comunità scientifica locale, all’intera città. In una fase storica contrassegnata da incertezze di dimensione globale, le riflessioni di un intellettuale

della statura di Chomsky costituiscono un’attesa chiave di lettura del complesso scenario che il mondo avanzato si trova a fronteggiare”.

La partecipazione alla conferenza pubblica è gratuita ma è obbligatorio registrarsi online all’indirizzo www.sissa.it/chomsky

Il Comune di Trieste dal 27 al 31 agosto (dalle 9.00 alle 12.00) mette a disposizione un numero telefonico (040675 8005) per favorire l’iscrizione all’evento. Chi si prenota telefonicamente dovrà poi ritirare il biglietto nella sede dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (via della Procureria 2A) entro e non oltre il 7 settembre. Per orari e ulteriori informazioni consultare il sito internet. Chi non si presenterà a ritirare il biglietto entro il 7 settembre sarà cancellato dalla lista automaticamente.