Entro 12 mesi, uno spazio da destinare ai giovani tra Porto Vecchio e Campo Marzio

Foto di Gabriele Crozzoli
Cosolini dichiara la necessità e l’impegno di trovare, dopo dodici mesi di mandato, uno spazio significativo dedicato ai giovani tra porto vecchio e campo marzio. Oltre a ciò, indica nello sviluppo economico l’obbiettivo primario sul quale dovrà concentrarsi la futura amministrazione, togliendo la città dall’isolamento logistico in cui si trova e cominciando un processo di sburocratizzazione senza il quale sarà difficile uscire dall’immobilismo.

Questi alcuni dei grandi temi trattati dal candidato sindaco lunedì 24 gennaio, durante l’incontro con i giovani triestini al Naima Jazz Club, importante prosecuzione del percorso di ascolto iniziato sabato con la prima uscita nei rioni della città. I giovani, in gran parte studenti, hanno potuto esporre le loro perplessità ed aspettative durante la prima parte della serata, per poi ascoltare a loro volta le risposte di Cosolini.

In questo contesto, Cosolini rileva subito la necessità di uno spazio di aggregazione, culturale e ricreativo, da dedicare ai giovani, nel cuore della città ed in riva al mare, tra porto vecchio e campo marzio, in cui ci possa essere una biblioteca, un’emeroteca, una sala prove musicali e teatrali, uno spazio ristoro e una sala esposizioni, un luogo dove i giovani possano esprimersi ed incontrarsi, per incubare e promuovere progetti d’impresa e culturali di valore. Tra i posti papabili, il molo IV, il salone degli incanti o, probabilmente il più adatto allo scopo, l’ex magazzino vini.

Tra i problemi segnalati dai ragazzi durante l’incontro vi sono i parcheggi, con la proposta di realizzare un ring esterno alla città potenziando il servizio di trasporto pubblico, la scarsità di attività ricreative, l’assenza di un luogo pubblico in città dove poter studiare anche in orario serale, la gestione dei rifiuti, il problema delle case, con la proposta di recuperare le case sfitte, la mancanza di posti di lavoro e di risorse investite per i giovani.
Si parla di molti ragazzi che vanno via, e del fatto che il comune dovrebbe cercare di attirare dei privati che abbiano voglia di investire nella città. Uno studente di giurisprudenza fa notare che ben il 95% dei laureati di questa facoltà deve andarsene da Trieste per trovare lavoro, e auspica una spinta maggior verso la collaborazione internazionale per creare maggiori sbocchi occupazionali. Posti di lavoro che, suggerisce un altro ragazzo, potrebbero essere recuperati anche incentivando le strutture di aggregazione quali i ricreatori, impegnando così i molti educatori formatisi in questi anni a Trieste.
Si tocca infine il tema dell’isolamento della città, difficile da raggiungere dal resto dell’Italia e dagli altri paesi.

Cosolini affronta tutti i temi introdotti dai ragazzi, in primis quello dei parcheggi e dei trasporti, confermando il bisogno di dotare la città di parcheggi esterni collegandoli al centro con il trasporto pubblico, caratteristica delle città moderne. Da potenziare anche il servizio dei trasporti pubblici serali, per i quali va incentivata però sia l’offerta che la domanda. La raccolta differenziata va assolutamente migliorata, anche con l’introduzione del porta a porta. A riguardo Cosolini ricorda che siamo a rischio di infrazione da parte dell’Unione Europea a causa del pesante ritardo.
Per quanto riguarda le fonti rinnovabili, sembra “paradossale che si faccia così poco in una città in cui ci sono moltissimi centri di ricerca”. L’obbiettivo è quindi quello di dotare gli edifici pubblici di fonti di energie rinnovabili, quali il fotovoltaico e il geotermico.

La prima cosa da fare tuttavia è concentrarsi sullo sviluppo economico, se non c’è produzione di ricchezza non c’è nemmeno la liquidità da redistribuire a tutti i servizi. Ed alla base di questo rilancio economico ci sono i collegamenti, la città va tolta dall’isolamento in cui si trova. Bisogna poi impegnarsi in un’opera di sburocratizzazione, in modo che le persone possano attivare nuove attività. La politica deve creare la strada per poter far correre le idee delle persone.

L’intervento si chiude con una riflessione sul mondo dell’università: “Trieste è una città con l’Università ma non è ancora una città universitaria”. L’organizzazione dei servizi cittadini dovrebbe assecondare i bisogni dell’Università, con agevolazioni per le case e per i trasporti. La conoscenza dà la capacità alle nuove generazioni di produrre ricchezza, per questo si dovrebbe investire di più sulla ricerca.

Trieste torna grande. Io sto tra la gente.

E’ tempo di programma elettorale.
Fra qualche giorno lo troverete online proprio in queste pagine.

Qualche anticipazione della Trieste che vogliamo, io e tutti quei cittadini pronti a farla ritornare grande, la trovate nel questionario TraLaGente, un’iniziativa che ci ha visto coinvolti nell’ascoltare i problemi della gente, tramite un questionario distribuito su internet e in tutti i rioni della città.

Risultati?
Queste sono le sette priorità per la nostra comunità:

1) Lavoro. Lavoro per i giovani, in particolare. Puntando sugli stimoli ad un’economia che sfrutti l’innovazione tecnologica.

2) Diminuire il traffico in centro città e aumentare i parcheggi. [vedi il dettaglio che abbiamo pubblicato su TraLagente.it]

3) Migliorare i servizi sociali del Comune: per gli anziani, per chi è senza casa, per i disoccupati [vedi il dettaglio che abbiamo già pubblicato sui servizi sociali] e per chi usufruisce di scuole materne e asili nido [vedi il dettaglio che abbiamo già pubblicato sui servizi per l’infanzia]

4) Aumentare la raccolta differenziata, ridurre l’inquinamento e sfruttare le energie alternative. [vedi il dettaglio su Acegas e ambiente che abbiamo già pubblicato]

5) Rianimare il porto e riqualificare il porto vecchio.

6) Migliorare le infrastrutture di trasporto che collegano, oggi scarsamente, Trieste col resto d’Italia e col resto d’Europa.

7) Dare un profilo originale e unico all’offerta turistica e d’intrattenimento per la città, a partire dalla cultura.

I triestini di Tra La Gente infine chiedono al Sindaco di Trieste 2011 di disegnare una nuova vocazione a lungo termine per Trieste che parta dalle specificità della sua posizione geografica e si qualifichi per un’identità economica e sociale unica della città.
A sentire i nostri intervistati, a portare avanti questo cambiamento dev’essere una nuova classe dirigente, sobria e parsimoniosa, che sappia ascoltare i cittadini e premi le competenze.

Se vuoi saperne di più, scarica il discorso programmatico che ho pronunciato in occasione della mia candidatura a Sindaco di Trieste.
scarica qui

I Rioni al Centro: nei quartieri a consumarmi le scarpe!

L’aveva detto, Cosolini, di voler consumare le scarpe, in campagna elettorale!
Quella che comincia, sabato 22 gennaio da Roiano, attorno alle 11 e 30, è la cosa più semplice e pratica che un candidato sindaco possa fare: una lunghissima passeggiata in città.

Un messaggio preciso: per una volta, è la politica a spostarsi (dal centro), e a parlare pochissimo.

Lontano dagli stereotipi da cartolina e dal salotto buono di Piazza della Borsa, Trieste è una città con molti problemi, ma anche con tante risorse che hanno poca visibilità.
RIONI AL CENTRO è un’occasione per capire, direttamente dal racconto delle persone, come è cambiata la città e  come le persone la vivono, quali sono le cose che i cittadini sentono come problemi più urgenti, ma anche quelle che già funzionano, e che vanno salvaguardate.

C’è tanto voglia, e sempre meno occasioni, di raccontare quello che succede proprio sotto casa: la mancanza di lavoro, i problemi delle famiglie e di chi è solo, ma anche gli spazi verdi che scarseggiano, i parcheggi che non si trovano, i luoghi dove c’è troppo rumore, e quelli dove sembra accadere mai nulla. E ancora la solidarietà, la musica, lo sport che animano i nostri quartieri.

Infine, un modo per incontrarsi, per avvicinare il candidato sindaco, stringergli la mano, scambiare due parole.

Un Palco per Trieste. Cosolini Sindaco 2011

Rappresentare Trieste con tutte le sue eccellenze e tutte le sue problematicità è un’impresa quanto mai ambiziosa.

Il primo, grande evento pubblico di Roberto Cosolini candidato sindaco vuole dare spazio alle tante realtà della cultura triestina per immaginare una Trieste futura – ricca di potenzialità e sfide da raccogliere.

Trieste è una città piena di talenti, di tutti i tipi: Cinema, teatro, arti visive, letteratura e musica.
Una città piena di associazioni culturali, gruppi artistici, band e videomaker, capaci di smuovere e raccogliere centinaia e centinaia di giovani, e di portare avanti progetti importanti e creativi, con ingegno e, sempre più spesso, purtroppo, con mezzi economici non adeguati.

L’evento si propone quindi di essere un momento di scambio per condividere in modo informale e creativo aspettative e criticità della città in vista delle elezioni 2011, in un’atmosfera partecipata e calorosa: un’occasione per ascoltare musica di tutti i tipi e mangiare e bere qualcosa insieme con uno sguardo al futuro della città!

Il programma:
UN PALCO PER TRIESTE
un grande evento per la città e per i tanti talenti di Trieste

  • dalle 17.00 alle 19.00. Un palco per la cultura triestina:
    teatro, letteratura, arti visive, cinema. Tra gli altri:
    Chiara Barbo
    Maria Campitelli Gruppo 78
    L’Argante
    Andrea Magnani
    Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi
    Pino Roveredo
    Rina Anna Rusconi e Pablo Furioso, Elisa Sorge
    Maurizio Zacchigna
    Giuliano Zannier
  • 19.15 faccia a faccia tra PAOLO POSSAMAI, Direttore del Piccolo, e ROBERTO COSOLINI
  • dalle 20.30 alle 23.00, un palco per la musica a Trieste.
    Presenta: Andrea Cossu. Suonano:
    AbbaZabba
    Black Mamba Rockexplosion
    Backdoorman
  • dalle 23.00 in poi un palco per i Dj triestini:
    Dj Color
    Dj C.A.R.L.

Ingresso libero.
Consumazioni a pagamento per sostenere le spese della campagna elettorale con vini, birra e specialità di produttori locali selezionati da Andrea Basso.

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