Verrà realizzato un nuovo polo per i servizi e per i musei triestini.
Il Comune di Trieste potrà realizzare il progetto proposto, scelto nell’ambito del Piano nazionale per le città denominato “Piano città”e varato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (con il Decreto Legge Cresci Italia 83/2012).
Fra 457 proposte pervenute al Ministero, la proposta del Comune di Trieste ha ottenuto il 100% dei finanziamenti richiesti per un totale di 4 milioni di euro (su un importo complessivo dell’intervento pari a 10,8 milioni di euro). Proposta arrivata in finale assieme ad altri 23 progetti (più 5 città del sud su fondi per Zone Franche Urbane) e che è l’unica selezionata tra le 11 presentate dai comuni della regione. Oltre ad essere una tra le 3 uniche selezionate nell’intero ambito del Nord Est (Trieste, Venezia e Verona).
L’iter complesso e frutto dell’intenso lavoro di squadra in tempi molto brevi portato avanti dagli assessorati comunale alla Pianificazione Urbana e ai Lavori Pubblici assieme a un pool di circa dieci collaboratori interni, è stato illustrato stamane in Municipio dai rispettivi assessori, alla presenza del direttore di Area Marina Cassin di Pietro Craighero dell’Ufficio Affari Europei Internazionali e Cooperazione.
Il 13 agosto il Decreto Legge è stato convertito in legge e l’ANCI ha pubblicato il Vademecum utile alla presentazione delle proposte da parte dei Comuni. Il 5 ottobre 2012 era la scadenza ultima per avanzare proposte di contratti di valorizzazione urbana consistenti in un insieme coordinato di interventi con riferimento ad aree urbane degradate. Tempi di redazione delle proposte quindi estremamente brevi, che hanno richiesto alle Amministrazioni una notevole capacità di elaborare progetti di riqualificazione di ambiti urbani strategici.
Va quindi dato atto – è stato ribadito – della professionalità e competenza dimostrata dai vari collaboratori della struttura comunale preposta, maturata anche sulla scorta delle esperienze passate (URBAN PRUSST, Programma innovativo POD 2008, POD 2009). Oltre all’efficacia della scelta attuata dagli Assessori di riferimento, Elena Marchigiani e Andrea Dapretto, di procedere in maniera integrata nella redazione di strumenti di programmazione dello sviluppo urbano e di progetti di riqualificazione.
Soltanto in questo modo oggi è infatti possibile – è stato rilevato – accedere a fondi straordinari (Ministeriali ed Europei), che in questa nuova stagione sempre più espressamente richiedono proposte cantierabili, realistiche, governabili e attuabili in tempi brevi, ma dotate anche della capacità di avere ricadute su contesti urbani ampi e complessi.
E’ necessario quindi essere pronti – è stato detto -, avere a disposizione visioni avanzate per la città e per la sua trasformazione. I risultati ottenuti, puntando alla concretezza, dimostrano che le scelte operate dall’Amministrazione sono in grado di rispondere alle richieste.
L’ambito di riferimento del progetto e della riqualificazione nasce come prima periferia urbana, ora inglobata nella città, ed è prospiciente le vie Cumano, Revoltella e Rossetti. Al suo interno sono presenti 4 importanti caserme quasi tutte dimesse, che accentuano l’effetto di marginalità di questa zona, insieme alla presenza del comprensorio fieristico anch’esso in disuso, alla carenza di strutture e servizi pubblici e centralità che lo identifichino come quartiere.
La dismissione di quattro caserme in un’area ristretta, ha fornito all’Amministrazione e alla città la possibilità di acquisire spazi nuovi, ma allo stesso tempo ha posto l’Amministrazione di fronte a scelte che fossero strategicamente utili sia all’ambito urbano di riferimento che all’intera città. Questo coerentemente all’obiettivo, più volte manifestato da questa Amministrazione, di puntare sulla riqualificazione delle periferie.
Alcune iniziative di riconversione sono partite anni addietro per far fronte all’emergenza abitativa. Nello specifico il riferimento è al recupero e rifunzionalizzazione della ex caserma “Montebello” dove sono stati realizzati 180 alloggi di edilizia pubblica sovvenzionata
L’Amministrazione ha messo in atto in questi ultimi anni la delocalizzazione in questo ambito di alcune importanti strutture museali ed alcuni servizi comunali. Questa logica risponde all’esigenza – è stato sottolineato – di coinvolgere nell’offerta culturale, zone non prettamente centrali e di vivificare, con la presenza di strutture comunali, il tessuto urbano con ulteriori attività e servizi. Per rafforzare questa offerta, grazie ad altri programmi complessi, si sta realizzando un percorso ciclabile, con relativa stazione di bike sharing, che colleghi le strutture oggetto di richiesta di finanziamento nel Piano per le Città al centro cittadino e alla stazione centrale.
Gli interventi che compongono il Piano rispondono ai requisiti richiesti dal bando tra cui l’immediata cantierabilità delle opere e il miglioramento della qualità urbana, del tessuto sociale e ambientale.
Le opere sull’ex caserma Duca delle Puglie relativi al Civico Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez” porteranno ad aumentare di due edifici l’offerta qualitativamente e quantitativamente importante della collezione raccolta dallo studioso triestino Diego de Henriquez (1909-1974), considerata la più importante e completa a livello nazionale. I finanziamenti del Piano Città permetteranno di portare a termine la realizzazione del Museo, su cui sono già stati stanziati fondi comunali e avviati i lavori per i primi due padiglioni.
Per ciò che riguarda il futuro archivio comunale nella ex Caserma Beleno (in contiguità alla nuova sede del Comando dei Vigili), gli interventi relativi produrranno risultati economici ed energetici importanti per il territorio e il bilancio comunale, sia relativamente a un risparmio energetico considerevole, sia producendo un aumento considerevole del valore dell’immobile di proprietà comunale, che azzerando le “uscite” che ad oggi il Comune è obbligato a sostenere, affittando dei locali privati, in quanto gli spazi preposti all’archiviazione sono da anni ormai saturi. Anche in questo caso i fondi del Piano Città vanno ad aggiungersi a quelli già a disposizione del Comune, concentrandosi in particolare su interventi di efficientamento energetico.
Gli interventi di riqualificazione proposti contribuiranno a creare quelle precondizioni necessarie a rendere attrattivo tutto l’ambito urbano.
Questo insieme di interventi agirà sugli elementi di marginalità che connotano questo ambito urbano, trasformandolo e rendendolo una parte “viva” della città con una sua specifica connotazione.
L’erogazione dei finanziamenti da parte della Cabina di regia ministeriale avverrà a seguito della stipula con il Comune di Trieste di un Contratto di valorizzazione, che stabilirà i tempi (comunque ravvicinati) di realizzazione delle opere.
Tratto da Retecivica