Proprio perché ho apprezzato le parole usate dal Sindaco Dipiazza alla cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria al Maestro Riccardo Muti – che ha celebrato ancora una volta il concerto del 13 luglio 2010 – sono sorpreso della sua incoerenza: un atteggiamento che rischia di distruggere ciò che lui stesso ha contribuito a creare.
Le espressioni del Sindaco negli ultimi giorni mi sembrano infatti fuori luogo. Sono atteggiamenti sguaiati che non solo contraddicono quanto il Sindaco in questi anni ha fatto e detto, ma mettono in discussione il lavoro di pacificazione svolto in città, con la possibilità di far tornare indietro il livello civile che i triestini hanno saputo conquistarsi e sempre più chiaramente dimostrare. Nemmeno in campagna elettorale è ammesso fare così.
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Cosolini:«Le mie tre priorità per la sanità triestina»
Esercitare fino in fondo la funzione di Autorità garante della salute dei cittadini è un compito fondamentale del Sindaco. Ne è pienamente convinto Roberto Cosolini che ha sempre espresso la volontà di svolgere questo ruolo fino in fondo.
«Se dovessi essere eletto Sindaco» ha affermato il candidato «una delle prime iniziative del mio mandato sarà la convocazione dei tre Direttori dell’Azienda Ospedaliera, di quella Territoriale e del Burlo per ribadire loro che se da un punto meramente lavorativo dipendono dalla Regione, il loro operato ha ripercussioni così forti sulla collettività da esigere una costante vigilanza da parte del Sindaco. Come garante della salute dei cittadini desidero essere regolarmente presente alla Conferenza di Codroipo per rivendicare davanti alla Regione l’importanza della nostra sanità ed è mia intenzione istituire un monitoraggio delle strutture con valutazioni oggettive e trasparenti che culmini in una conferenza annuale di analisi dei dati relativi ai servizi e all’inquinamento».
Cosolini ha incassato il consenso di molti volti noti della sanità locale, i quali hanno sottolineato come nel rapporto con l’amministrazione la fiducia tecnica riservata al professionista non sia sufficiente per risolvere i numerosi problemi che gravano sulla quotidianità in corsia; piuttosto, è necessario un forte supporto politico per salvaguardare la sanità locale dai tagli imposti dalla Regione.
Trieste e il suo futuro
Trieste ha bisogno di un governo che prenda decisioni che mancano da troppo tempo e per queste serve un programma chiaro, una bella squadra e coesione.
Il primo turno dice chiaramente che noi siamo in grado di garantire queste condizioni e oggi chiediamo agli elettori di Trieste di sostenerci.
E’ con gli elettori che vogliono sviluppo e posti di lavoro, una città più moderna e ancor più vivibile che intendiamo apparentarci.
Giudicheranno gli elettori operazioni che rattoppano fratture politiche e personali addirittura clamorose semplicemente con una nuova spartizione.
Lo smemorato Sindaco Dipiazza cambia spesso idea: solo un mese fa voleva liberare la città da Camber, oggi invece si dimentica di questo obiettivo e si inventa il pericolo della sinistra.
Il nostro lavoro non è concluso. Il 29 e 30 maggio aria nuova per Trieste
Il primo turno delle amministrative del 15-16 maggio ci ha regalato una bellissima giornata di bella politica cittadina: 41.221 triestine e triestini mi hanno dato il loro voto.
Il 40,6% di elettori hanno deciso di cambiare pagina, di far entrare aria nuova lì dove da troppo tempo regnava l’immobilismo. Le persone hanno deciso di pensare al domani della nostra Trieste, preferendo chi ha dimostrato unità di coalizione, ha avanzato proposte concrete, ha saputo stare vicino al territorio, ascoltando le reali necessità dei cittadini.
Io vi ringrazio per il segnale che anche da Trieste, come da Milano, Torino e Bologna, abbiamo voluto mandare a Roma: è finito il tempo delle promesse ed è cominciato quello dell’impegno, della trasparenza, di una nuova stagione della politica.
Il nostro lavoro però non è ancora concluso. Il secondo turno del 29-30 maggio servirà per dare a Trieste una nuova amministrazione comunale.
Conto su di voi!
Roberto Cosolini
Cosolini in risposta alle parole di monsignor Crepaldi
Ci sono valori quali l’etica della comunità, il rispetto per le persone e soprattutto per i più deboli, l’importanza della famiglia, che leggo nelle parole di monsignor Crepaldi e che non possono che accomunare laici e credenti. Esse rappresentano elementi del vivere civile, di questi tempi indebolito da messaggi di individualismo senza regole e di spietata mercificazione.
Chi intende la politica nel suo senso più alto di servizio alla comunità testimonia questi valori quotidianamente con l’impegno e la coerenza ed è chiamato contemporaneamente ad essere garante del rispetto dei diversi orientamenti culturali secondo quelli che sono i principi della nostra Costituzione.
I ventenni con Roberto Cosolini – Si prepara una festa memorabile!
Hanno tra i 20 e i 30 anni, ma non vogliono essere categorizzati semplicemente come “giovani”. Amano la loro città, ma la vorrebbero più adatta alle loro esigenze: mancano luoghi di aggregazione, sono scarse le prospettive lavorative e questo nonostante un’offerta formativa universitaria e post laurea d’eccellenza. Hanno deciso che per cambiare Trieste è giusto impegnarsi, coinvolgere tanti coetanei, ma soprattutto sensibilizzare la classe dirigente sulle loro reali necessità.
Roberto Cosolini li ha ascoltati e ha inserito nel proprio programma alcuni punti importanti e concreti: la costruzione in uno dei tanti edifici vuoti della città di una struttura polifunzionale con auditorium, sala prove, biblioteca (con emeroteca e cineteca), sale studio aperte fino alle 24, spazio mostre e laboratori di sperimentazione creativa, accessi a internet; la partenza di un servizio bus notturno nei weekend e la volontà da parte della futura amministrazione di reperire spazi e darli gratuitamente per un periodo di tre anni alle nuove aziende più innovative e eco-compatibili create da giovani.
Ma se queste proposte riguardano il futuro di molti, al momento sono un folto gruppo di ventenni ad aiutare Roberto Cosolini nella sua campagna elettorale. Dopo i tour di Trieste by night con il candidato sindaco – già testati nelle scorse settimane – da mercoledì sera si partirà per una no-stop di tre serate consecutive, che culmineranno nelle feste di giovedì 12 – organizzata dalla Lista civica Trieste cambia presso il gazebo di Piazza della Borsa – e venerdì 13.
Il grande party di venerdì 13 all’Ausonia con cui la coalizione che sostiene Roberto Cosoloni festeggerà la fine della campagna elettorale avrà inizio alle 20 con l’apertura delle griglie e delle danze. Il programma è serratissimo e di livello. Sul palcoscenico si susseguiranno infatti il sound balkan di Max Maber, la voce graffiante e rock di Dorina, grande scoperta di X-Factor, i Burnite e il loro stile brit pop, il gruppo rock Doppia Personalità e i King Bravado, rappresentanza dello stoner locale. Solo a tarda notte la consolle sarà affidata a Jack Rabbit Slim.
CHE MUSICA, TRIESTE! 5 band per 1 candidato sindaco rock: Roberto Cosolini
Venerdì 13 maggio 2011, presso lo Stabilimento Ausonia dalle ore 20, ottima kermesse musicale organizzata dal candidato sindaco Roberto Cosolini con la collaborazione dello staff dell’ Ausonia e della Cooperativa Sociale La Piazzetta.
Sul palco dell’Ausonia suoneranno alcune tra le migliori e più attive band locali in una serata a INGRESSO LIBERO che comincerà già alle 20 con una grigliata tutta da gustare sul mare al tramonto.
Venerdì 13 Maggio 2011
STABILIMENTO AUSONIA
Apertura griglie e cancellli : ore 20
INGRESSO LIBERO – CONSUMAZIONE FACOLTATIVA
Ecco la scaletta dei gruppi :
ORE 21.30 : MAX MABER ( -balkan- )
ORE 22.30 : DORINA ( -IL rock- )
ORE 23.15 : BURNITE ( -la promessa discografica di stampo brit pop- )
ORE 24.00 : DOPPIA PERSONALITA’ ( -rock italiano di carattere- )
ORE 00.45 : KING BRAVADO ( -la rappresentanza dello stoner locale- )
In consolle : JACK RABBIT SLIM
Si consiglia a tutti gli amanti della buona musica dal vivo di non mancare assolutamente a questo evento ricco di varietà e che sarà la dimostrazione di quanto la città di Trieste riesca ad esprimere dei talenti eccelsi!
Tutto rigorosamente DAL VIVO !
Lubiana boccia la Trieste-Capodistria – Roberto Cosolini:«Concentriamoci sullo sviluppo del nostro Porto»
«Le affermazioni del sottosegretario sloveno Jakomin ribadiscono l’indisponibilità della Slovenia ad operare per il collegamento tra i porti di Trieste e di Capodistria: è un errore, perché rinunciare alla cooperazione fra i porti di questa parte dell’Adriatico non rafforza nessuno, visto che Trieste, Capodistria e Monfalcone fanno insieme a malapena un medio porto moderno.
Prendiamo atto certo con rammarico della posizione slovena e consideriamola determinante una volta di più per sviluppare il nostro sistema portuale. Due sono a questo punto le nostre priorità: l’unità della città nell’ottenere i necessari investimenti per il potenziamento delle nostre infrastrutture portuali e di collegamento – da troppo tempo attese da un Governo distratto e disinteressato a Trieste e quanto mai utili per aprire la porta ai potenziali investitori – e, in secondo luogo, una pronta iniziativa per l’integrazione fra Trieste e Monfalcone, a partire dall’istituzione di un’unica Autorità portuale»
La campagna di Roberto Cosolini in tema di sanità
L’articolo di Paolo Rumiz apparso oggi su Il Piccolo evidenzia il silenzio dei candidati sindaco sulla drammatica situazione della sanità triestina.
Ciò vale certo per gli altri. Per quanto mi riguarda, negli ultimi tre anni ho promosso almeno una decina di iniziative che hanno riguardato ospedali, professioni sanitarie e diritti dei cittadini in tema di salute.
Da quando sono stato designato candidato sindaco l’argomento è stato al centro di almeno cinque eventi, culminati con il forum “Curiamoci della salute: cittadini e professionisti al centro del sistema sanitario”. Personalmente sono andato quattro volte nell’ultimo mese fuori da Cattinara, Burlo e Maggiore per parlare con gli operatori e gli utenti delle strutture, prestando attenzione al malessere di chi quotidianamente deve lottare con problemi e disservizi.
Non da ultimo, nell’articolo apparso domenica 8 maggio su Il Piccolo, è stata riportata in maniera chiara la mia netta contrarietà alla politica regionale in materia di sanità, citando la necessità di avere risposte concrete per Trieste visto che ormai «sembra definitivo l’abbandono del progetto per il polo ospedaliero di Cattinara e il rischio per il Burlo di perdere la sua natura di istituto di ricerca scientifica».
Ho sempre espresso la mia volontà – se eletto Sindaco – di svolgere fino in fondo la funzione di Autorità garante della salute dei cittadini e alla classica domanda “Cosa farà appena eletto?” ho risposto che una delle mie prime tre priorità sarà quella di convocare i Direttori di Ospedale, Azienda Sanitaria e Burlo per ribadire che, se da un punto di vista amministrativo dipendono dalla Regione, da quello “sociale” devono rapportarsi a chi rappresenta la collettività.
Infine, proprio oggi pomeriggio alle 17.30 presso il gazebo in Piazza della Borsa si tiene un incontro pubblico dal titolo quanto mai azzeccato “Luci e ombre sulla Sanità”, cui intervengono Sergio Lupieri, vicepresidente III Commissione regionale sanità, Ofelia Altomare, responsabile infermieristico Distretto 3 ASS n. 1 Triestina e Grazia Sinossi, presidente AFASOP, coordinati da Fulvio Camerini.
Il fare e il saper fare
Piazza della Borsa ex Piazza della Dogana è un gioiello di architettura, un vero salotto buono, il cui impianto risale ai primi dell’ottocento. Eccola in un disegno di Marco Moro del 1854.
Qui sono stati collocati gli “scovazoni” a scomparsa, l’isola ecologica costata 703 mila euro. Chi li ha piazzati si vanta affermando che l’operazione è all’avanguardia anche rispetto a Padova.
E’ come se nel soggiorno di casa mettessimo i cestoni della raccolta differenziata da ostentare agli amici quando ci vengono a fare visita. Così ci possono lodare per il nostro spirito ecologico.
Ma questo sindaco non poteva trovare un altro posto nelle adiacenze? Non si rende conto di avere deturpato un gioiello? Almeno Illy in piazza Goldoni ha tirato su un muro che separa gli “scovazoni” dalla zona dove vivono le persone.
Massimo Panzini
Le risposte di Roberto Cosolini durante la Chat con gli utenti di elsitodesandro
Ieri Roberto Cosolini ha partecipato alla Chat con gli utenti del forum elsitodesandro.it.
Molti argomenti interessanti sono stati toccati grazie alle domande, 16 in totale: sviluppo futuro della città, porto, fonti di energia, industria e problema dell’inquinamento, fino allo sport.
Sul porto e sull’assetto europeo sempre più direzionato verso l’est europa, ad esempio, Cosolini dice: “Con l’avvio della cosiddetta macroregione danubiana, sottovalutata dal governo italiano, c’è il rischio di uno spostamento di flussi verso quel bacino. Come far fronte? Dal punto di vista portuale accelerando gli investimenti sulle infrastrutture indispensabili per il porto nuovo e per i collegamenti. In particolare penso al raddoppio del molo VII, alla piattaforma logistica, al potenziamento dell’attuale collegamento ferroviario tra campo marzio e la trieste-monfalcone. Solo un porto che ha infrastrutture adeguate e collegamenti può attirare traffici. E qui è da trent’anni che non si fa un’infrastruttura in porto. Sul porto vecchio, penso che sia possibile superare gli ostacoli per la riconversione dato che non ha più le caratteristiche per essere un porto.”
E sul problema dei trasporti e dei servizi: “Qualsiasi insediamento impattante richiede un intervento complessivo su viabilità, trasporti, parcheggi, servizi. In particolare l’ipotesi del parco del mare non può essere disgiunta da una valutazione di questo tipo. Per questo, quando spostavano l’ubicazione del parco del mare da un luogo all’altro, come se niente fosse, mi sembravano dei marziani…”
A questo link potete trovare la discussione completa.
Cosolini risponde a Tondo e Antonione
«Il Presidente Tondo dimostra di conoscere poco la realtà triestina. Parla di unità nel momento in cui il centro destra si presenta alle amministrative diviso più che mai, con cinque candidati diversi. Mi pare che le divisioni ci siano tutte e certo poco promettono di buono a una Trieste che ha bisogno di coesione. Del resto da Tondo in tre anni sono arrivati a Trieste solo tagli e disinteresse.
Quello di Antonione poi è un maldestro tentativo di attribuirmi parole che non ho mai pronunciato – tanto che non sono virgolettate – e che l’articolista ha inserito come immagine forte del rischio di declino.
Il centrodestra farebbe meglio a meditare sulle proprie divisioni e sull’immobilismo imposto alla città per troppo tempo, piuttosto che criticare chi finalmente punta a ridare respiro a Trieste»