Secondo intervento di Trieste Polis Digitale, l’evento-incontro di Roberto Cosolini con i cittadini più esperti nelle tecnologie e nelle potenzialità del web, per scambiare idee ed opinioni su come utilizzare al meglio la rete per l’amministrazione comunale futura.
Ecco il video dell’intervento di Alex Kornfeind, esperto in web communication e imprenditore nel turismo ‘2.0’.
Categoria: News
Roberto Cosolini:«Valorizzare i professionisti locali del mondo dello spettacolo»
Nei giorni scorsi Roberto Cosolini ha incontrato una nutrita delegazione di professionisti legati al mondo dello spettacolo. «Sono state messe in evidenza le difficoltà riscontrate da parte di attori, truccatori, parrucchieri, scenografi e molti altri di operare sul territorio regionale con produzioni provenienti da tutto il mondo» ha commentato Cosolini a margine della riunione «Il rischio di sottoutilizzo delle professionalità locali è palpabile ed è oltremodo necessario promuovere quanto prima un tavolo con tutti i soggetti interessati nell’ottica della massima sinergia».
La volontà del candidato sindaco è quindi quella di «promuovere coloro che si sono formati in loco e dar loro tutte le opportunità per lavorare sul territorio».
Roberto Cosolini: «Commercio componente fondamentale per il futuro della città»
Comincia con i commercianti il ciclo d’incontri tematici promosso da Roberto Cosolini per “limare” il proprio programma partecipato, ormai quasi pronto per la pubblicazione: «Ho le idee chiare su quello che voglio proporre per il buon governo della città, ma voglio confrontarmi fin da subito con gli addetti ai lavori, sottoporre loro i miei progetti e ricevere suggestioni per rilanciare velocemente e al meglio un settore fondamentale come il commercio» afferma il candidato sindaco.
Davanti a una platea qualificata, le domande a Cosolini vengono rivolte dai rappresentanti di Confcommercio, Federalberghi, Promotrieste e CNA.
I temi discussi:
Priorità del Comune per favorire il tessuto commerciale cittadino
- Modernizzazione del piano del traffico attraverso la creazione di parcheggi e l’aumento delle pedonalizzazioni
- Promozione di iniziative per rendere il centro città un centro commerciale attraente sia per residenti, sia per coloro che abitano nelle zone limitrofe a Trieste
- Estensione delle aree pedonali anche nei rioni con la doppia finalità di rianimare la vita sociale locale, rendere le periferie o le zone residenziali dei quartieri vivaci e rilanciare il piccolo commercio
- Massimo snellimento della burocrazia
- Impegno nel mantenimento – e laddove possibile nella diminuzione – del carico fiscale di competenza comunale
- Concertazione e partecipazione alle decisioni del Comune
- Spinta sull’acceleratore della Trieste turistica, creando attrattori forti per la città come il Centro congressi o il Parco del Mare, se sostanziato da un chiaro e preciso piano industriale
Aperture domenicali
Per il candidato sindaco le aperture domenicali sono un’opportunità importante sia per ridare ossigeno al tessuto commerciale, sia per creare posti di lavoro. Vanno incentivate a un’unica condizione: gli accordi sindacali devono garantire il giorno di riposo settimanale del lavoratore.
Gazebo
I gazebo sono un ottimo corollario per manifestazioni di ampio richiamo come ad esempio la Barcolana, la Bavisela o la Fiera di S. Nicolò. Al di fuori di questi eventi puntuali e quando diventano una costante dell’arredo urbano cittadino, “gazebopoli” è assolutamente dannosa: impoverisce l’offerta e non lascia alcun beneficio sul nostro territorio.
Cosolini sui tagli al Teatro Verdi
Il teatro lirico Giuseppe Verdi e l’omonima Fondazione, una delle più virtuose in Italia e la prima nel 2010 quanto a produttività, sono in pericolo.
Davanti al drastico taglio del FUS (portato da 14 a poco più di 7 milioni di euro) e al disinteresse della Regione nel continuare le politiche di aiuto inaugurate dalla precedente giunta Illy, Roberto Cosolini, candidato sindaco del centro sinistra, raccoglie il grido d’allarme lanciato dalle RSU del Teatro Verdi, che esprimono forte preoccupazione per il futuro.
«Qui si parla del rischio di azzerare la prospettiva occupazionale per quasi 300 addetti che gravitano attorno alle produzioni dell’Ente» ha affermato Cosolini «ma in senso più ampio ne va del futuro della nostra offerta culturale». Troppo spesso infatti – ha commentato il candidato sindaco – la cultura viene trattata come «un costo e non come una risorsa». Viceversa, sono molti ormai gli esempi di città che a livello europeo hanno avuto la lungimiranza di investire in cultura, uscendo così da un periodo di stagnazione.
Per comprendere ancor meglio cause e possibili soluzioni della vicenda Verdi, Roberto Cosolini ha annunciato di voler incontrare quanto prima il Sovrintendente Antonio Calenda.
Ma l’impegno che fin d’ora Roberto Cosolini desidera assumersi in caso d’elezione a sindaco è presto detto:«In questa difficile situazione la Regione guidata da Renzo Tondo ha abbassato anche per il Verdi il contributo annuale 2010-2011, limitandosi a disporre la sospensione per un anno del rimborso dovuto dal Verdi per il finanziamento di 20 milioni che la giunta Illy aveva concesso al Teatro. Combatteremo perché lo slittamento si trasformi in un abbuono, esattamente quello che aveva accordato la precedente amministrazione regionale finché è rimasta in carica».
Un sogno digitale per l’amministrazione del futuro
Secondo intervento presentato a Trieste Polis Digitale. Qua trovate il primo, il resoconto della campagna partecipata Tra La Gente presentato da Enrico Marchetto.
Benedetta Gargiulo, titolare di GB comunicazione, propone il suo Digital Dream, un sogno nel quale il cittadino può comunicare, scaricare e caricare documenti, richiedere certificati, svolgere qualsiasi pratica amministrativa direttamente online, senza dover più perdere tempo in interminabili code.
Lei lo definisce una sorta di “facebook del comune”, dove ogni cittadino ha il proprio account con la propria firma digitale.
Qui potete vedere il video della presentazione di Benedetta Gargiulo.
Trieste Città del Commercio – Roberto Cosolini risponde alle domande degli operatori del settore
Comincia con i commercianti il ciclo d’incontri tematici promosso da Roberto Cosolini per “limare” il proprio programma partecipato, ormai quasi pronto per la pubblicazione: «Ho le idee chiare su quello che voglio proporre per il buon governo della città, ma voglio confrontarmi fin da subito con gli addetti ai lavori, sottoporre loro i miei progetti e ricevere suggestioni per rilanciare velocemente e al meglio un settore fondamentale come il commercio» afferma il candidato sindaco.
Davanti a una platea qualificata, le domande a Cosolini vengono rivolte dai rappresentanti di Confcommercio, Federalberghi, Promotrieste e CNA.
I temi discussi:
Priorità del Comune per favorire il tessuto commerciale cittadino
- Modernizzazione del piano del traffico attraverso la creazione di parcheggi e l’aumento delle pedonalizzazioni
- Promozione di iniziative per rendere il centro città un centro commerciale attraente sia per residenti, sia per coloro che abitano nelle zone limitrofe a Trieste
- Estensione delle aree pedonali anche nei rioni con la doppia finalità di rianimare la vita sociale locale, rendere le periferie o le zone residenziali dei quartieri vivaci e rilanciare il piccolo commercio
- Massimo snellimento della burocrazia
- Impegno nel mantenimento – e laddove possibile nella diminuzione – del carico fiscale di competenza comunale
- Concertazione e partecipazione alle decisioni del Comune
- Spinta sull’acceleratore della Trieste turistica, creando attrattori forti per la città come il Centro congressi o il Parco del Mare, se sostanziato da un chiaro e preciso piano industriale
Aperture domenicali
Per il candidato sindaco le aperture domenicali sono un’opportunità importante sia per ridare ossigeno al tessuto commerciale, sia per creare posti di lavoro. Vanno incentivate a un’unica condizione: gli accordi sindacali devono garantire il giorno di riposo settimanale del lavoratore.
Gazebo
I gazebo sono un ottimo corollario per manifestazioni di ampio richiamo come ad esempio la Barcolana, la Bavisela o la Fiera di S. Nicolò. Al di fuori di questi eventi puntuali e quando diventano una costante dell’arredo urbano cittadino, “gazebopoli” è assolutamente dannosa: impoverisce l’offerta e non lascia alcun beneficio sul nostro territorio.
“Le città dei sindaci” – Cominciati gli incontri di Roberto Cosolini con i primi cittadini italiani
Michele Emiliano, sindaco di Bari al suo secondo mandato, uno dei primi cittadini più amati della penisola, ha inaugurato il ciclo d’incontri tra il candidato Roberto Cosolini e i sindaci d’Italia.
«Ho intrapreso questa serie di appuntamenti esattamente con lo stesso spirito che mi ha spinto a girare in prima persona i rioni della città per conoscerli meglio» ha affermato Cosolini «Si tratta di gettare le basi per creare una rete intermunicipale grazie alla quale restituire un ruolo strategico a Trieste, al suo porto, ai suoi abitanti. La mia intenzione è quella di ampliare questi appuntamenti anche ai sindaci delle vicine Slovenia e Austria».
Michele Emiliano e Roberto Cosolini, insieme all’eurodeputato e segretario regionale PD Debora Serracchiani, all’onorevole Ettore Rosato, al segretario provinciale PD Francesco Russo e al candidato sindaco di Muggia Nerio Nesladek, hanno affrontato il tema del ruolo internazionale di Trieste, soffermandosi in particolare sull’urgente necessità di ampliare le infrastrutture di collegamento cittadine.
«In un momento cruciale per la definizione del tracciato dei corridoi a livello europeo» è la ferma convinzione di Cosolini «Trieste non può permettersi di rimanere al di fuori dai piani comunitari. Perdere questo treno potrebbe essere una pietra tombale per lo sviluppo commerciale della città».
Il sindaco Emiliano ha tratteggiato le similitudini tra Trieste e la sua Bari, illustrando i progetti nei quali la sinergia tra i due capoluoghi sarà fondamentale per creare un forte asse adriatico tanto per i rapporti est-ovest, quanto per quelli nord-sud.
Cosolini ha infine puntato l’indice sulla scarsità dei contributi europei richiesti dalla giunta Dipiazza negli ultimi anni. Una lacuna che è segnale evidente della mancanza di visione internazionale che ha caratterizzato il lavoro del sindaco uscente. «Guardare all’Europa, liberandosi dell’immobilismo che ha caratterizzato l’ultimo decennio è la parola d’ordine della campagna elettorale, così come lo sarà del mio mandato» ha precisato Cosolini.
Dopo la conferenza tenutasi al Caffé Tommaseo, Michele Emiliano e Roberto Cosolini hanno fatto visita a Casa Puglia, sede dell’associazione dei pugliesi a Trieste.
Lettera ai cittadini di Trieste
Prima di scrivere questa lettera ho pensato a lungo se fosse o meno il caso. Me lo sono chiesto perché quello che stiamo vivendo è un momento molto delicato: il rapporto tra cittadini e politica ha raggiunto tali livelli di disaffezione e diffidenza da rendere sospetti anche i gesti più genuini. Corro il rischio e faccio una cosa un po’ fuori moda: Vi scrivo.
Quando ho accettato di candidarmi a Sindaco mi sono posto la stessa domanda: è il caso o no? La risposta non si è fatta attendere: sì. E, in questo caso, è la ragione a essere un po’ fuori moda: ho voluto candidarmi a Sindaco perché amo Trieste.
Spero quindi di non disturbarVi se Vi chiedo di leggere questa lettera, dedicata a Trieste e ai suoi cittadini.
Questa è la mia città, la città dove sono nato, dove vivono la mia famiglia e i miei amici, dove lavoro da sempre.
Ho accettato di candidarmi a Sindaco perché credo che questa città meriti molto di più di quanto ha avuto negli ultimi dieci anni. Sarò schietto, e voglio condividere con voi quello che vorrei fare per Trieste.
Voglio ridare a Trieste il ruolo di capitale europea che merita. Voglio che ricominci a dialogare con il suo entroterra naturale, l’est europeo, con la consapevolezza di essere elemento di coesione e pacificazione. Voglio renderla più vivibile, riavvicinandola al mare, chiudendo le rive del centro cittadino, con viabilità e parcheggi sotterranei. Voglio rianimare la sua vocazione culturale, mortificata dall’incapacità di capirne la ricchezza, nonostante la presenza di associazioni e artisti di fama nazionale, e in alcuni casi internazionale, completamente ignorati o malamente supportati.
Voglio una città aperta, con una visione chiara dell’importanza del suo porto.
Voglio rafforzare la nostra capacità d’accoglienza, potenziando la visione turistica.
Voglio dare una nuova fisionomia alla vita produttiva di questa città, rinnovarne la vocazione industriale, vergognosamente relegata ai margini da una politica sorda e cieca, che ha permesso lo scempio di un sito inquinato senza trovare soluzioni per la bonifica. Come è possibile attirare investimenti se non ci sono spazi da dedicare a nuove imprese?
Voglio essere un sindaco che litiga con Roma e la Regione per dare a questa città le linee aeree e ferroviarie di cui ha bisogno per crescere, sottraendola all’isolamento e ai collegamenti ottocenteschi.
Voglio una città dove nessun cittadino possa ritrovarsi privo d’aiuto e sostegno per vivere una vita decorosa. Voglio combattere la mancanza di lavoro e la povertà con determinazione; voglio impegnarmi affinché tutti si possano riconoscere in una comunità che include e non esclude. Soprattutto, voglio che i giovani possano riconoscersi in una comunità che sostiene e non mortifica la loro energia e il loro talento: vorrei ricominciassero a parlare di questa città come di un luogo dove restare, o ritornare, e non da cui dover scappare per la mancanza di troppe cose.
E poi voglio, come già in queste settimane, continuare ad ascoltare: c’è tanto bisogno dell’aiuto di tutti per capire come agire e come poter costruire un programma di governo partecipato.
Giro i rioni, siete in molti a volermi dare idee e suggerimenti. Riscopro la città direttamente dal racconto e dalle aspettative di Voi cittadini.
Scrivetemi quello che vorreste per la città che amiamo. Grazie.
Roberto Cosolini
Candidato Sindaco di Trieste
Porto: non possiamo piangere se Capodistria corre, Trieste deve almeno cominciare a camminare
Mentre scrivo questa nota sembra probabile che il progetto Unicredit prenda la via di Capodistria, magari in abbinamento con il Molo VII raddoppiato e la piattaforma logistica, se si farà….Come ha giustamente scritto Roberto Morelli su Il Piccolo qualche giorno fa potrebbe addirittura essere un vantaggio per Trieste, che peraltro poco o nulla ha fatto per meritarselo: le dimensioni del progetto richiedono il pieno coinvolgimento del nostro terminal container, che nell’idea originale su Monfalcone era in qualche modo in posizione secondaria, e gli investitori certo vorrebbero il collegamento ferroviario tra i due poli del progetto.
Si potrebbe discutere se avevano ragione gli scettici o coloro che peroravano un’accoglienza più convinta di quella riscontrata in regione da Unicredit; certo è che il Governo, a parte gli annunci di Frattini privi di seguito, nulla ha fatto di concreto, perché tirato da più parti dalle varie lobbies portuali nostre concorrenti, e ha dimostrato di non avere una strategia per quest’area e per l’Alto Adriatico. La Regione a guida Tondo è semplicemente imbarazzante per come tratta Trieste in tutti i campi e il centrodestra locale subisce questa nostra marginalizzazione. Lamentarsi non serve e perciò ci sono due cose che dobbiamo fare:
-esercitare un’azione autorevole e continua verso Governo e Regione in nome di questa città, che non chiede assistenzialismo, ma semplicemente le infrastrutture necessarie per il suo futuro, comunque legato ai flussi, siano questi di merci o di persone, di turisti o di ricercatori
-attrezzare questo nostro Porto ad essere competitivo perché non possiamo piangere se Capodistria corre, dobbiamo almeno cominciare a camminare e vedrete che a quel punto saranno i nostri vicini, a est come ovest, a volersi integrare con noi
Le cose da fare: raddoppio del Molo VII e modernizzazione degli altri terminali, piattaforma logistica, ottimizzazione della rete ferroviaria esistente in modo da renderla capace di arrivare fino ad 1 milione di teu all’anno (4 volte il trasporto attuale), liberalizzazione della gestione del traffico merci per abbattere le tariffe oggi troppo elevate. Ce ne sono altre, ma se intanto cominciamo da queste il Porto di Trieste ricomincia ad essere attrattivo
Roberto Cosolini a Ponziana – Verde pubblico, edilizia popolare e l’importanza della Microarea
La visita di Roberto Cosolini a Ponziana è cominciata con il sopralluogo a quelli che dovrebbero essere degli spazi verdi di aggregazione e appaiono in realtà come delle piccole giungle molto poco attraenti. «Far diventare Trieste una città policentrica è un progetto concreto per ridare ai residenti di ciascun quartiere una miglior qualità della vita» ha affermato Cosolini. Spazi verdi o pedonali, luoghi di sosta e socialità per bambini e anziani in ciascun rione saranno una priorità del programma del candidato sindaco.
Nella lunga passeggiata attraverso Ponziana Roberto Cosolini ha toccato con mano la situazione di degrado in cui versano alcune porzioni di edilizia popolare come quelle di Via Battera. Il disagio non è però solo nei palazzi.
E’ qui che opera una delle dieci Microaree nate nel 2005 come emanazione dell’Azienda Sanitaria; il compito è quello di dare una prima risposta ai residenti, lavorando in maniera integrata tra Comune, Azienda e Ater. I risultati sono il frutto di progetti mirati a sviluppare il senso di comunità, ma «guai abbassare la guardia di fronte alle difficoltà sanitarie e sociali» ammonisce Roberto Cosolini «L’investimento in queste aree deve essere sempre costante e possibilmente incrementare per dare la possibilità a coloro che operano sul territorio di cogliere e rispondere alle esigenze dei cittadini».
Roberto Cosolini al Quadrilatero di Melara – Si parla di sicurezza, aumento degli affitti e manutenzione
Roberto Cosolini ha visitato il Quadrilatero di Melara e incontrato i rappresentanti di alcune associazioni che operano al suo interno.Si parla anzitutto di case e strade in questa realtà per troppo tempo rimasta quasi estranea alla città. «E’ emersa l’esigenza di mantenere in pianta stabile i vigili di quartiere o in alternativa di installare una serie di telecamere non tanto per risolvere problemi di sicurezza personale – che sono fortunatamente più rari di una volta» ha commentato il candidato sindaco «quanto piuttosto come dissuasore dei fenomeni di vandalismo che colpiscono il Quadrilatero; segnale evidente di quanto siano ritenuti importanti gli spazi comuni curati». I residenti lamentano anche la necessaria e tempestiva manutenzione di lampioni e marciapiedi, ma sollecitano anche la creazione di uno spazio verde aperto ai cani.
Molto sentito è ovviamente il problema dell’aumento degli affitti in questo grande complesso ancora parzialmente di proprietà Ater.
Cosolini annota tutte le istanze sul suo ormai famigerato “quadernone”, che «non rimarrà un libro dei desiderata inevasi, ma servirà a creare una mappa delle esigenze d’intervento più urgenti della prossima giunta» ci tiene a specificare.
Qui trovate le testimonianze dei cottadini del rione emerse durante la campagna Tra La Gente.
Roberto Cosolini a Barcola e Gretta – Traffico, parcheggi, ma anche socialità e assistenza
Roberto Cosolini incontra gli abitanti di Gretta e Barcola presso il Circolo Culturale Sloveno di Via Bonafata. Si parla di traffico, posteggi, pulizia delle strade, croce più che delizia di tanti rioni, ma emergono anche le “particolarità di quartiere”: si lamenta la mancanza di centri di aggregazione, ci si domanda cosa succederà di Villa Stock e gli addetti ai lavori spiegano l’utilità di una struttura come il CSM di Viale Miramare.
Dopo l’incontro il candidato sindaco sintetizza:«Gli ingorghi in Gretta sono diventati un piccolo dramma per i residenti e coloro che arrivano in città attraverso Strada del Friuli. Negli orari di entrata e uscita dalle scuole il posteggio selvaggio impedisce il normale flusso veicolare causando lunghissime code. E’ necessario contemperare la legittima esigenza dei genitori di portare i propri figli a scuola, accanto all’altra – altrettanto motivata – dei cittadini che desiderano percorrere in tempi ragionevoli una strada di scorrimento».
Particolare attenzione è stata riservata al tema della socialità e dell’assistenza. Roberto Cosolini afferma:«E’ necessario rilanciare l’area delle politiche sociali – che ora appare atrofizzata – grazie a buone pratiche innovative. Siamo un Comune dalla fortissima tradizione in questo campo, ma i tagli indiscriminati degli ultimi anni rischiano di azzerare un lavoro storico».
Qui trovate le segnalazioni dei cittadini del rione raccolte durante la campagna Tra La Gente.