Nella mattina di sabato 12 febbraio Roberto Cosolini ha incontrato gli abitanti di Opicina e ha potuto toccare con mano i tanti problemi che quotidianamente affliggono la zona. «A Opicina e in generale nel Carso è ancor più marcato il segno del disinteresse dell’amministrazione civica, che si è concentrata esclusivamente sul “salotto buono” della città, snobbando il circondario» così ha commentato a caldo il candidato sindaco, appena concluso il giro di questa piccola “città nella città”.
Successivamente Cosolini ha incontrato i rappresentanti dei commercianti e delle associazioni culturali, cogliendo «la palpabile e generalizzata esigenza di grande attenzione per la valorizzazione del Carso nei suoi vari aspetti: economico, ambientale e culturale».
Ne è scaturita una “road map” per affrontare e soprattutto risolvere insieme le situazioni critiche di una zona che sente più di altre la necessità di un rapporto stabile e continuativo tra residenti e amministrazione comunale.
In particolare, vanno immediatamente presi in esame tutti i possibili rimedi per ridurre la congestione del traffico su Via Nazionale, va potenziata la segnaletica dei parcheggi e migliorato l’arredo urbano.
Rapidi devono essere anche gli interventi per sostenere e rivitalizzare un tessuto commerciale di indubbia qualità.
Non da ultimo, Roberto Cosolini ha proposto di «convocare una serie di riunioni di Giunta proprio sul territorio», un’ipotesi che è piaciuta agli opicinesi proprio per rendere palese il dialogo tra Comune e realtà locale.
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Focus parcheggi: Roberto Cosolini torna a Roiano
A poche settimane dalla sua prima visita a Roiano, Roberto Cosolini ritorna nel rione per affrontare quello che a tutti gli effetti è il problema più spinoso della zona: l’assoluta mancanza di parcheggi.
Insieme ai consiglieri comunali Omero e Ravalico – i quali hanno delineato in maniera dettagliata la vicenda dei mancati interventi sulla caserma della Polstrada dal 1998 ad oggi – Cosolini ha ascoltato attentamente lamentele, domande e proposte di una cinquantina di residenti, che quotidianamente devono scontrarsi con ingorghi, automobili in doppia fila o tempi lunghissimi spesi alla ricerca di un agognato posteggio.
«Il problema del trasferimento della caserma della Polstrada – per la quale la giunta Illy aveva già reperito fondi e individuato il sito nell’area demaniale alla fine di Via Ottaviano Augusto; progetto successivamente bloccato dalla giunta Dipiazza – deve trovare una rapida soluzione per liberare uno spazio vitale per Roiano» ha affermato Cosolini.
Oltre al centro di Roiano, dove si concentrano la maggior parte delle segnalazioni negative, sono state messe in evidenza: la chiusura dei lavori di un parcheggio in Via dei Moreri, le difficoltà di circolazione in Via Apiari e quelle di uscita dal parcheggio PAM in Viale Miramare.
Roberto Cosolini vuole dare una risposta concreta e rapida a queste piccole e grandi problematicità degli abitanti di Roiano.
Il calendario di Rioni al Centro
L’obiettivo è quello di consumarsi le scarpe in giro per i quartieri della città. Fuori dagli stereotipi di Trieste “Città Cartolina” e fuori dai salotti buoni. Capire, ascoltare e far partecipare le persone: un modo per incontrarsi, per avvicinare il candidato sindaco, stringergli la mano, scambiare due parole.
Rioni al Centro, la passeggiata di Cosolini in tutti i rioni di Trieste, è iniziata con le uscite di Roiano e di San Giacomo e Barriera Vecchia.
Ora via via il percorso di queste importanti occasioni di dialogo toccherà le altre tappe. Ecco il calendario completo:
- San Giacomo – Barriera: sabato 5 febbraio, 9.30 – 12.30
- Roiano: mercoledì 9 febbraio, 18.30 – 20.00
- Opicina: sabato 12 febbraio, 9.30 – 12.30
- Centro città: mercoledì 16 febbraio, 18.30 – 20.00
- San Giovanni: sabato 19 febbraio, 9.30 – 12.30
- Borgo S. Sergio: mercoledì 23 febbraio, 9.30 – 12.30
- Prosecco-Contovello: sabato 26 febbraio, 9.30 – 12.30
- Barcola-Gretta: mercoledì 2 marzo, 18.30 – 20.00
- Melara (Quadrilatero): sabato 5 marzo, 15.30 – 18.30
- Chiarbola-Ponziana: mercoledì 9 marzo, 18.30 – 20.00
- S. Croce: sabato 12 marzo, 9.30 – 12.30
- Longera: mercoledì 16 marzo, 18.30 – 20.00
- Servola: sabato 19 marzo, 9.30 – 12.30
- Cattinara-Altura: mercoledì 23 marzo, 18.30 – 20.00
- San Luigi (bocciofila): sabato 26 marzo, 12.30 – 14.00
- San Luigi (campo sportivo, Acli, chiesa): domenica 27 marzo, 9.30 – 12.30
- Trebiciano, Gropada, Basovizza: mercoledì 30 marzo, 18.30 – 20.00
- Valmaura: sabato 2 aprile, 9.30 – 12.30
- Barriera zona Piazza Perugino: mercoledì 6 aprile, 18.30 – 20.00
San Giacomo e Barriera Vecchia: due rioni dimenticati nel degrado dall’attuale giunta
Continua il giro attraverso i rioni del candidato sindaco del centro sinistra Roberto Cosolini. Sabato mattina è stata la volta di S. Giacomo e Barriera Vecchia, due zone afflitte da problematiche simili: degrado e sporcizia delle strade, intenso traffico veicolare, cronica insufficienza di parcheggi e mancanza di luoghi di aggregazione.
«Ogni incontro nei rioni conferma la mia idea di una Trieste mal sfruttata nelle sue molteplici possibilità e risorse. Una realtà eccezionale come quella della biblioteca civica Quarantotti Gambini – dotata di emeroteca, servizio prestiti e un’attivissima sezione ragazzi – non può essere aperta solo 4 ore al giorno, il suo orario va esteso al massimo».
Cosolini ha prima visitato Piazza S. Giacomo, cuore pulsante del rione e specchio della sua vivacità e dei suoi problemi irrisolti. Le soste selvagge, l’utilizzo di Via dell’Istria come strada di scorrimento e una piazza che non riesce ad attrarre la socialità sono temi sui quali il candidato sindaco si è confrontato direttamente con i cittadini.
«Un piano del traffico serio e lungimirante deve avere anzitutto una chiara visione d’insieme e una precisa strategia. Solo in questo modo il problema del traffico non viene“rimbalzato” da una zona all’altra, ma piuttosto risolto nella sua interezza».
Dopo la visita allo skate park – dove i lavori non sono ancora terminati del tutto – e a Piazza Puecher, Cosolini è sceso verso Barriera Vecchia.
I cittadini qui lamentano lo smog intollerabile e l’inquinamento acustico, ma soprattutto mancanza di pulizia, scarsa manutenzione delle strade, dei marciapiedi e dell’arredo urbano, scarsità di parcheggi per i residenti, quasi totale assenza di vigili urbani, che dovrebbero avere il compito non solo di agevolare il traffico, ma anche di sanzionare gli abitanti che dimostrano poco senso civico lasciando le deiezioni dei propri cani sui marciapiedi o abbandonando rifiuti lontano dai cassonetti.
«Sono favorevolmente impressionato dalla richiesta di implementare la raccolta differenziata rivoltami da tanti cittadini. La politica in questo senso dimostra di essere indietro rispetto alle esigenze dei triestini, che si rendono perfettamente conto dell’importanza ecologica ed economica della differenziata».
Dalla zona di Barriera si leva poi un ulteriore appello al futuro sindaco: c’è la necessità di iniziative e programmi che integrino nella società i tanti immigrati che risiedono in zona. «Dialogo e inclusione, rispetto per le diversità e miglioramento della qualità della vita sono leit motiv della mia campagna e lo saranno del mio mandato» ha puntualizzato Roberto Cosolini.
I Rioni al Centro: nei quartieri a consumarmi le scarpe!
L’aveva detto, Cosolini, di voler consumare le scarpe, in campagna elettorale!
Quella che comincia, sabato 22 gennaio da Roiano, attorno alle 11 e 30, è la cosa più semplice e pratica che un candidato sindaco possa fare: una lunghissima passeggiata in città.
Un messaggio preciso: per una volta, è la politica a spostarsi (dal centro), e a parlare pochissimo.
Lontano dagli stereotipi da cartolina e dal salotto buono di Piazza della Borsa, Trieste è una città con molti problemi, ma anche con tante risorse che hanno poca visibilità.
RIONI AL CENTRO è un’occasione per capire, direttamente dal racconto delle persone, come è cambiata la città e come le persone la vivono, quali sono le cose che i cittadini sentono come problemi più urgenti, ma anche quelle che già funzionano, e che vanno salvaguardate.
C’è tanto voglia, e sempre meno occasioni, di raccontare quello che succede proprio sotto casa: la mancanza di lavoro, i problemi delle famiglie e di chi è solo, ma anche gli spazi verdi che scarseggiano, i parcheggi che non si trovano, i luoghi dove c’è troppo rumore, e quelli dove sembra accadere mai nulla. E ancora la solidarietà, la musica, lo sport che animano i nostri quartieri.
Infine, un modo per incontrarsi, per avvicinare il candidato sindaco, stringergli la mano, scambiare due parole.